Critica Sociale - anno XXXIX - n. 2-3 - 16 gen.-1 feb. 1947

30 I ' CRITiçA 'SOCIALE Appello • a1 Ecco il testo dell'appello lanciato al Paese dall.a dire- zione del Partito: i LAVORATORIITALIANI'- \ i,/, grande, autonomo PARTITO SOCIALISTA DEI LAVO– RATORI ITALIANI, che già da tempo esisteva nel cuore di tanti di voi come un1,1speranza, è ora una realtà. Esso non è, come si vorrebbe jar credere, il risultato di una gestazione artificiosa o di una lacerazione nel seno della classe lavoratrice; esso è l'espressione naturale e consape• vole delle esigenze più schiette e profonde di tutti i lavo• ratori. Esso è il volto della dasse lavoratrice stessa, lo stru– mento necessario de1la sua redenzione. Dopo tanti anni di dittatura,, di guerra, di dominazione straniera, urla grande speranza, era nata tra voi al momento della,. l,tberazione. Questa speranza è andata delusa. Noi non vogliamo inasprire gli 6nimi con accuse a gruppi o a p~r– sone i. }orse le difficoltà erano più grandi degli uomini chia• mati a superarle. Ma abbiamo chiara coscienza che se, nel precipitare degli eventi, le forze migliori del pòpolo italiano non riprendono il controllo· della situazione, paurose inco– gnite si apriranno dinanzi al nostro' Paese. Noi pensiamo che il problema sociale, economico e po-· litico italiano possa essere 'risolto solo se .sapremo fare definitiva giustizia tanto di quell'opportunismo che si risol. ve nella gestione degli interessi di un mondo capitalistico èondannaio d_allastoria e dagli uomini, quanto di quel logoro , linguaggio pseudo-rivoluzionario, . che h,a già portato il proletariato. ad altre scoiifitte e che crea, per vani scopi .demagogici ed agitatori, problem-~ a cµi esso si dimostra poi incapace di dare una soluzione. Democrazia rivoluzionaria. . Il metodo che il nostro Partito propone al popolo ita• liano è quello della .democrazia rivoluzionaria, · la .quale si attua attraverso l'ìntervento coraggios.o, continuo ed· ur– gente delle forze lavoratrici in tutti i· settori della vita nazionale, per trasformare, gradualmente ma ra..dicalmente, le vecchie strutture secondo nuovi disegni, che non siano tracciati da un apparato politico incontrollato/e di ignota ispirazione, ma che sorgano, si configurino e si armonizzino in mo,J.o 1,1utonomo nel ·seno stesso della classe lavo;atrice. Lq polit,ica spolta dai partiti esistenti, anche attraverso' il governo tripartito, non ha dato finora ai lavoratori la pos; sibilit,ì. • di sviluppare questa democrazia rivoluzionaria ed autonoma. La politica dei par(iti esistenti h~ avuto il risul– tato d.i ritardare la ricostruzione del nostro Paese, ma· non è riuscii.a ad impedire la ricostruzione delle vecchie cricche reazionarie al servizio degli interèssi capitalistici, e Il(?" ha sentito il dovere di difendere l'indipendenza dello Stato da invadenti influssi confessionali. . La politica dei partiti esistenti ~on ha sàputo creare la mutua fiducia tra tutte le categorie dei lavoratori italiani nè ha saputo assicurare ad essi l'aiuto concreto...d'ei popoli di . orie11:teed occidente, a fi~nco dei quali tanti italiani si sono battuti e sono morti. La politica dei partiti esistenti attra– verso uno stato di paralisi, non è .-riuscita se non...._ a ;olariz: zare gli itdliani verso posizioni estreme, le quali, nelle •at• tuali condizioni internà_zionali, possono portare. solò .alla gue~ civile,, con paurosè, drammatiche, 'incalcolabili c~n, seguenze per iJ nostro· Paese.' · Noi dobbia--,,,o arginare lo sviluppo' di questa situazione. Dobbiamo chiamare a raccolta tutti i lavoratori aflinchè, intervenendo direttamente e con energica volontà n~l giuoco delle forze ·contrasta_nti e ponendosi sul terreno di una po• litica decisamente socialista e democratica impediscano il colla_sso s11riritua~e e m~teriale ~el . Paese 'e il suo fa!ale declinare verso interessi estranei alla sua storia e alle sue concrete necessità attuali. Il • prezzo -della libertà futura, del nostro totale affran• . camento, sta tutto nella /Òrza con, la quale i lavor11,toriita- BibliotecaGino Bianco . , Lavoratori liani accetteranno di combattere la battaglia che noi pro– poniamo nel' nome del Socialismo risorto. Solo nel nome di questo Socialismo può essere rifatta l'Italia. Dobbiamo realizzare la pacificazione Ìiegli animi e l'inserimento dei giovani, dei reduci,' .dei partigiani, degli ex-prigionieri n~Ua vita· politica italiana, in· una atmosfera di profonda CO'!'• prensione. Questo risultato non si ottiene attraverso c.eri– monie con cUJi g'ii opposti partiti cercano di accaparrarsi simpatie e ssguaci. Si ottiene invece chiamando a lottare giorno per giorno, insieme ai lavoratÒri, per la Repubblica e per il Socialis,no, anche coloro che in buona fede si erano forse illi,si di servire questi ideali sott~ altra bandiera. E' necessario sottrarre finalmente il problema del Mezzo– giorno alla facile demagogia e alle affermazioni generiche · per impostarlo in .modo concreto e sulla, base di una precisa çoscienza dell'essenza e degli aspetti fondamentali del pro• blema stesso. Il Partito- Socialista dei Lavoratori Italiani -~itiene che solo una 1 profonda trasformazione detl'econo;,.ià meridionale, fondata su una vasta industrializz,azione e· su una razionalizzazione dell'agricoltura, potrà elevare il tono di vita delle regioni meridionali e garantire l'equilibrio· e lo sviluppo in senso socialista dell'economia' ndzion~le •. Solo attraverso questa trasformazione delle condizioni ma.terial,i delle popolazioni del Mezzogiorno, che tanto si distinguon,o per vivacità d'intelligenza, per appassionata operosità e sai.da struttura moralé, sarà possibile la formazione di una loro più alta coscienza politica e sociale e sarà così possibile determinare una più profonda e sostanziale unità nel Paese. !(Partito Socialista deì Lavoratori Italiani non intende im– postare il problema femminile su di un piano elettoralistico, ma su quello socialista della rivendicaziÒne della libertà· e della dignità della pe~sona umana, che ha, co"fe sua condi– zione nel campo economico, il diritto al' lavoro di tutti e la parità del compenso per uguale lavoro • Il problema della pace; Il nostro Partito riafferma e i~tende consolidare l'unità della classe la_voratrice sul terreno sindacale. sottraendo per altro l'attività sindacale al patronato dei parti!i politici, che a lungo andare finirebbe per comprometter.e detta unità. . Verso il Trattato di Pace il Partito Socialista dei Lavo•· ratori Italiani ncm intende assumere la posizione del na~io– nalismo insorgente contro pòpoli stranieri, prima aizzati · dalla stessa p,ropagan<Janazionalistica poi combattuti .in una guer~a perduta in p<Ùtenza. Esso Jq_ in,;ece sua la posizione · del Socialismo internazionalista, il quaÌe rinnega senza ecce– zione quei sist(!mi che già hanno ,causato tanti- lutti in pas– sato e che altri potrebbero determinarne in avvenire. Il popolo lavoratore· potrà di /atto subire tali'. clausole, m·a non pbirà mai dare ad esse per mezzo dei suoi rappresentanti · un riconoscimento morale e formale che non con;isponde ,:,è al suo ·sentimento nè alla coscienza del suo diritto nazionale. Lavoratori! I Partiti Socialisti, contrariamente a quanto avviene in Italia_. stanno _svo_lgendo attualmente una grande' opera costruttiva in Inghilterra, in Francia, in Belgio. jn Cecoslovacchia, negli Stat~ .~c13ndinavi e in altri paesi eur.s– pèi. Dappertutto le socializzazioni e altre_ grandi riforme di struttura nell'indu~tri11 ·e nfl[:~co_nomia in genere sono in corso. Gli apparati burocratici si stanno· sviluppando secon– do le esigenze di ogni Stato moderno. Il sistema fiscale /'unziona· decisamente e non sono possibili quegli scand,a. losi imboscamenti e fughe di.- capitali all' èste~o, ,che gai i,ì Italia paralizzaro la nostr~ ripresa produttiva. Fine del cpmpromesso. / Noi conosciamo · le difficoltà obiettive della nostra situa– zione, !}"U .conosciamo' anche la volontà decisamente sabo– tatrice del capitalismo, _pronto a precipitare sempre più jl pqpolo . nella fame, nella, disoccupazione e nella miseria e a cost~ingerlo; ,attraverso• l'esasperazione, fJ gesti pericok,si con cui , giustificare· violenze reazionari~. Non è possibile che la collaboràzione . tra 'i partiti al

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