Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 14 - 16 luglio 1946

232 CRITICA SOCIALE disciplina autoritaria nel so,cialismo, il prof. Schumpeter u1elte appunto, in particolare risalto• la pa1·te che hanno aV11to i sindacati operai come «o•·gani della a1sc1p1ina autontaria)). Il "mito"· de/i C.011sigli di fa.bbrica. Nforita a questo proposito di eS"serrilevato il fatto, già notato dal bianchi, che mentre in Kussia i Consigli di fah· brica veniv;mo spodestati aai sinaacati operai e questi a 101·0volla sottoposti per la parte eoonomi-ca agli organi eco• 110-micicentrali e pe1· la pal'le politica al Parllto, a :i:orioo si a_g1tava,ad opera di un gruppo di intellettua.li 1·acco1ti altorno ali'« Orwne nuovo », quel movimento pe1· i Con– sigh di fabbrica, del quale l\'1. l.7uarmeri nel citato libro ha fatto Ja storia e che è stato rievocato recentement-e da, una •·accolta di studi ·sul .Gramsci, ,che li p,ropui:110, e dalla ri– stampa, tra altri scritti di attualità, qi. quella « ::;ioria dei comunisti .torin,esi scriua da un tiberal,e )), nella quale·:P. (;o .. belli riassumeva il « mito )) di questi t<>orici dei Consigli "di fabbrica. l'lel pensiero del Gramsci i Consigli di fabbrica dovevano essere (( .i quad,·i del nuovo Slato• e nel period-0 di loua violenta i •quadri i!ell'esercito rivoluzionario», gli organi attraverso .i quali (< gli operai dovevano ab1tuarsi a una reale disciplina e a un crescente esercizio d'autorità e acquisla•re, a contatto dei loro compagni di hivoro, una meri-– talltà di produttori e di dasse dirigente ». I Consigli di fab– brica, nonchè organi di collaborauone, si presentavano (< da un lato come la ,cellul;i de1Ja futura organizzazione econo– mica e politica, dall'altro come l'esercito del fronte unico della lotta nel periodo ;preparatorio•.» (10). · To-gliàtti, I!el citato volume _dedicato·al Gramsci, definJsc.e il mo·vimento torinese dei Corn,sigli,di fabbrica: « movimen– to di tipo sovietico, che minacciava la so<:ietà borghese ·e il potere della bo•·ghesia nelle sue1 basi, sul luogo stesso della produzione Il). Una definfai,me più vicina all'interpretazione che ,del « mito » dei consigli doveva dare Lenin a quel 10° Congresso del .P. C. della primav1>radel '1921 rnel quale, con una rellifica di tiro rispetto alle idee precedenti, egli liqui- , dava definitivamente, dopo una diMuss.ione rievocatvice dei dibattiti della I' Internazionale, la « opposizione o-peraia » sindacalista e inaugurava la « rn,uova politi9a economica ». FAUSTO PAGLIAH: (9) J. A. ScHUMP~•r.1:m: Capital'ism, socialism a11d d~mocracy. Lou- dou, Hurper a.. Brothers, 1942. ~ . . (10) GRAMSCI! Scritti <.li P. Togliatti ed altri. Roma, «L'Unità», 1945 .. P. GouETTI: Scritti attuali. Ron1;a! ·Capriotti, 1945. P.rethiamo i nostri collaboratori di i;ileggere attenta. mente ·manoscritti e dattiloscritti prima di invia_rceli e di correggerne gli eventuali errori di scrittura; di non usare possibilmente carta velina e di lasciare nelle pa– gine un margine, preferibilmente a destra,, per eventuali nostre annotazioni. Fatti e commenti della stampa estera I laburisti inglesi contro l'affiliazione. Dopo ,che il congresso laburista inglese ha respinto 1~ proposi~ di {< affiliazione )> dei comunisti (e di quel congresso ci proponiamo di parlare altra volta), è interessante seguire alcuni dibattiti deli2 stampa laburista contro l'affiliazione stessa. La questione del!'« unità » dei due partiti dei lavoratori si pre– sentò in Inghilterra con aspetti formalmente diversi da quelli che essa aveva assunto negli altri paesi d'Europa, dove già era stata dibattuta. Questa differenza è dovuta i11 modo particolare al fatto, che in Inghilterra, di fronte ad un partito laburista fortissimo, che tiene da solo il potere, il partito comunista ha scarso seguito e scarsa influenza, circondato com'è dai sospetti degli elettori per la condotta da esso tenuta durante la guerra (:wversata prima dell'iµ– tervento russo a fianco dell'Inghilterra e<l appoggiata come santa poi) e solo mantenuto in vita dalla sua ferrea disciplina. , · In siffatte cìrcostanze, i comunisti britannl'Ci nori potevano evi– dentemente chiedere una « fusione >, come è stata intesa, ad esem_ pio, in Francia o ,in Italia; tale da rhodifiè:are, per influenza reci– proca, la struttura di entrambi i partiti, portando di colpo alla creazione di un partito nuovo. Ma la differenza tra fusione e affi– liazio·ne è puramente nominale. In realtà i comunisti sarebbero entrati, con tutta la loro orianizzazione, nel partito laburista, J!)er esercitarvi un:i funzione decisiva. Alla campagna degli organi co– munisti - Daily Worke>r in testa - i laburisti reagirono con la massima energia. Già il ;,7 aprile l'editoriale di Tribune sosteneva che i comunisti cercavano l'affiliazione, perchè la sola speranza loro 'di raggiungere il potere consisteva nella tattica di disgregazione dall'interno del partito laburista .. Si fece poi una votazione tra i minatori, che si pronunciarono contro l'affiliazione. E Tribune, Biblioteca Gino Bianco il 3 maggio, scriveva: « La sconfitta della richic,ta comuuista per I' alt:iliaztone era già certa prima del pronunciamento dei mmaton contro d1 essa. Se 1 capi dei mmatori accetteranno 11verdetto. <forno. crauco dei loro orgamzzati, la s:coll!tittasi muterà i11una rotta ». Uurante la campagna Harold Lasky pubblicò un opuscolo (1) in cui, esamil)ate le differenze tra i quc partiti, - che Sl possono riassumere nei termini: metodi democratici da una parte e metodi dmatoriali dall'altra - co11cludeva che, poichè 1 comunisti non accettavano di entrare nel partito laburista come membri ind1vi~ duali e leali, ma ,rnlevano mantenere intatta la Joro organizzazione di partito, essi sarebbero stati come il :eavallo di fr01a o come un battaglione di paracadutisti, copservanti r9,01amenti propri nel– ! 'interno dell\1mtà di cui avrebbero, a parole, accettato la disciplina. Le polemicl,e italo fr<111<-esi per HrÌ!(a e ]'end;,. Dopo la decisione della Confe1enza \:lei (.1uattro, di' attribuire Briga e Te11da alla Francia,, alla reazione concorde della stampa italtana i giornali trancesi replicarono con tono tra otfeso e irritato, rispolverando non pochi luoghi comuni. Valga un esempio per tutti. Scriveva Paris-Mati11 il 29 giugno: « L'ltalia è in preda a· una Gris1di nervi ... Noi avremmo potuto dopo la nostra vittoria, reclamare deiìe terre italiane. Non l'abbiamo fatto. Abbiamo semplicemente chiesto alcune rettihchc di fron– tiera ... ·Ed écco che Il vinto di ieri parla già di rivincita ... « Nizza, la Corsica, la Savoia, la Tunisia! » non erano le grida che nsuo– navano in piazza Venezia alla vigilia della guerra I » La prima voce serena ed imparziale è 1v-enuta da Lépn !llum. Sul Populaire del 2 luglio·, il capo socialista affermò che la Fral)cia aveva tatto male ad ava.Qzare le sue rivendicazioni. ln realtà, iv quella circostanza, sono stati i generali a spingere il governo sulla strada che; ha portato « ad una soluzione del i a diplomazia ... basata su preconcetti )> di carattere strategico, e quindi nazionalistici. Blum concludeva esortando gli italiani ed •i trances1 a pac1hcare gli animi. Non mancarono le critiche a questo articolo (mosse anche ,da, repubblicani popolari), ma la parte più serena della stampa fran. cese ha seguito questo atteggiamento. Così, l'editoriale di Les Echos, del 3 giugno, afferma ~he la Francia vuol dare la sua tiducia alla giovane rep'1bblic'a italiana, e che è stato forse inopportuno dare a questa un pretesto, sia pur cattivo, <li prendersela con la Francia. La questiolle della Vellezia Gittlia. Leggendo i commenti della stampa estera alla soluzione progetta. ta per Trieste e per la Venezia Giulia, si ha un'impress•ione gene– rale: che. molti commeittatori - quelli, beninteso, che hanno conservato t' 1nd1pendenza del loro pensiero, perché degli altn non val la pena di parlare - pur avvertendo che quella soluzione non risol 1 ve niente, si guardano con ogni cura dal crit1car1a croppè vio– lentemente, quasi temessero di distruggere con le loro polemoche il comrromesso penosamente raggiu11to. .Scrive ·ad esempio Schuman, nel francçse Le 1 Monde del 5 giugno, che 11problema di 1 rieste non è risolto, « ma ha cessato <Il es,ere causa di rivalità fra le wandi potenze, ». Che è già un bel ri. sultatol . Anche ! 'inglese Times ragiona così. Anzi va un po' più in là; e dice che •la soluzione adottata per Tneste è giusta, perchè dà alla Jugoslavia, che ne aveva bisogno, la possibilità di usare del porto triestino. Ma una cosa vogliamo segnalare, di questi commenti: quello di cui essi non si curano. E :cioè che, internazionalizzata Trieste e una piccola zona, tante città italiane vengono senz'altro cedute alla Jugoslavia. ,E ci preme rilevare questa 1ndifferen,ca, perché per noi. non si tratta qui soltanto di nazionalismo italiano o jugo– slavo; st tratta dd problema umano di quegli italiani chç si ver. ranno a trovare nelle mani ,P,On amiche dei nostri vicini. . P. GA. (1) ~e pubblichert:mo presto la traduzione. Nell'elenco degli appartenenti all'Ovra abbiamo con dolore notato il nonie d~ 1m · nostro coUabonitore che si era accostato a noi dopo esser stato· co,m,Pagnodi i·e– clusfone del nostro Far,at'Vellinel penite1,ziario di Ca- stelfranco Emilia. · Ci auguriamo che egli riesca a dùnvstrare che l'ifi– clu~ion.e del suo nome è avvenuta per puro errore. Se cosi non j.osse, e anche se. la sua iscrizione al nost1'0 Partito fosse stata determinata da ,una, sincera resip·i– sce.nza .e dal. desiderio di riscattare un tristo periodo con u.n'~zione rivolta al progresso ci~ile dell'umanità, noi abbiamo tiittavia il diritto di dolerci v,ers@di lui che egt·~no1i ~-i ab?ia. lealmente av-vertiti del suo pas– sato prmia, di offrirci la s.ua co/.laborazionc che no-i inconsapevoli, a~biamo accetta.ta , soprattibtto quand; ques~a ~ol~a?ornzwiie verteva in inodo p,articolare intor– no_":I dissidi rnte•nu del Partito, nei quali solo gli uo- , m-mi •t~elciti passato e pres~nte non c'è la più picoola -macehia. hanno, secondo nO'l, il diritto di intervenire. Direttore: Ugo Guido Mandolfo Redattore· respons .. Antonio Greppi Automz._: Allied_ Publications B.C. N 2B8 . 10-8-194~ Mchet1p0grafla_ di Milano • Viale Umbria 54

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