Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 12 - 16 giugno 1946

196 ,, ClUTICA SOCIAIY ,lenza di altr> vegimi totalitari irn mezz~ E'uròpa escludevanQ,_ l'esistenza delle altre· due condizioni essenzi11li per fa rea– lizzazione ci.el w cial'ismo. Ln più, osserva il Burnhmn, la pre– visione della « proletar(zzazi,one » cresc-entc è caduta: il ·pro– letarìaio. propriamente detto diminuisce pro-gréssivamente e aumenta· il rnumero dei tecnici e (!egli impiegati•, in rappo-rto · con le esigenze sempre più complesse deì procedimenti e del oongegno• pr-Oduuivo, moderno•. Sua scarsa, consistenza. La oonsisi.,nza di queste consicleraziont è pm apparente che reale. Anzitullo·, è arbitraria l'opinione ,che sfano da ·...-iterlersi proletari, in .senso marxista, wltanto i -lavot'atori manuali. Senza ria111dareall'etimo della parola, chi di Marx non ha llllla·'conosc·enz:i di seoonda mano o supeilticiale, sa che egli inte111Ìevafar ooincidere nel termine <<'pro,letairiato)) l'i'Dtera .«classe» soggetta al capitaHsmo,. ' Una « classe » sociale non è un tutto rigorosamente deli– mitato ·.ma un wnglornerato di interessi •t'<lnvergenti, per sqa e.;senza mutevole· nella -coufigurazione e nelle dimensiorni. La concezione operaista non è che un residuo del primo ·pe- .rio do -di p~edic,azione del marxismo, quand.o soltanto gli operai, gl~ •appQl'lavano conserusi. Nella· maturità <le)fo. svi– luppo de!Jà dottrina e nella fase -più prossima alla realizza._ · zioue di 'molti dei suoi postulati, le. a·desioui dei tecnici-" ,degli impiegati si' fanno 'più numerose. Ancli'essi si rieono– scono, come sono, dei proletn,ri Soltanto llllla irncompren– sione psicologi-ca to,gljevà !,oro il senso di questa realtà. che le esigenze economiche d'ogn~ gior~o s'incaricano di· dimo-_ strare. La tesi del Burnham- si rivela ca.pziosa, p-oichè la separ,!zione dei tecnici e fimzioiu1~i d'azienda dalla_ dasse. lavoratrice non è affatto una concezione marxista, anehe se _6ino ad o-ggi,. per insuffidenza tattj,ca dei partiti wci-alisti, è. stata una spiacevole realtà, densa di inconvenienti, di false QOSizioni, di, equivoci. ·In secondo· luogo, l'esempio sovie– tico, se riflette le ·condizioni iri cui l'esperimento. 60cialista si compie in un determinato paese, non è affatto .conclusi-vo e;" so-prattullo, no111è generalizzabile: noil abbiamo bisogno clf insistere. a far notare -la diversità· profonda, i-isp-etto a! paesi capitali-stici, della Russia, nella_ quale, al· momen_to,·illl <.-uila rivoluzione di ottobre si eomp1è, mancava un ve.ro. proleiariato manuale, che si dovè irrigiméntare traendolo in gran parte~ da.Ile qmpag111e, fra gente abituata à miserrime,, <.-ondi-zionidi vita, a saliiri di _fame, no111d·ifesa da_una legi . . slazione sociale, oou un~ c-0,scienza di dasse tn!.dimentale è oonfusa. È chiaro quania diversità di effetti; -i"n.confronto della Russia; nei riguardi <lei fellomeni ·prospettati- dal Burnham, debba pr-odurre la diversità delle condizioni eco– nomiche e spirituali in cui si- trova_ il proletairiato 0 degli altri paesi. In ,ogni caso' anche in Russia la situazione descrilla, dal B. non è che un momento, una fase,. di un processo sto·– rico eh~ potrà durare a lungo, primii -di ·concludersì in· isti– tuti .rela"tivamente .s.t8bili e eristallizzati nei. loro lineamenti~ · É v,ero che nell'U.R.S..S. la distribuzione del reddito nazio– nale 11101 1 è ugualitaria e. che la burocrazia dei dirigenti è privilegia.la rispetto• alle altre èateg,orie sociali. Ma il Burnham n on ha affatto dimostrai~ che il potete politico sia- nelle .mani di questa burocrazia, e ·roprattutto che questa bu~o- crazia possa c~lll!ver-tirsi in casta chiusa e non sia piuttosto soggetta a .una oontinua trasf~rmazione della sua base me-, diante ·.l'apporto di elementi giovani, usciti dalle_ Universfrà" · e dalla stessa esperienza del ~meccanismo produttivo. ;Ed" anche amm~sso che la ·.tendenza in Russia proceda proprio · ":l senso !nd!~ato "dal B_urnha~, il pro?le~·,che n~ ·?ca_t~-- nsce non e g1a quello d, una fatale ant1tes1 fra tecmc1-d1n– genti_ é proletariato, -ma d,i un'atmo_sferii e ambiente più adatti·,. di condizioni più favorevoli perchè l'esperimento possa éompi_ersi còn le prospettive migliori di ,uccesso. · È; cioè,· il problema della democrazia,_ che, prima e doJ?Ò il ·suo avvento•,. è una sola. cosa co111. il problema del soda– lismo: ·Senza •democrazia-; senza libertà la formazi<J111e di castè . e .le deviazioni dal progra'mma o-riginario- so-no sempre pos; &i-pili, sia nel semo di un socialisnio di Stato. ( <> capit·alismo di Stato) manovrato da un « ,brai.n-trnst >), sia •nel senso di. " una: oligarchia, di inizia-ti. Ma questa oonst·a,tazione non- recà alcun confo-rto alla tesi fondamentale del Bnrnham. Anzi,. d·imostra il sofisma che. la sostiene; poichè ·_si·basa unica– mente su un'esuerienza, la quale si svolge -in condi-rioni d'el. tutto Nrticol-arÌ: Gli .esempi ieJleschi e itaJi.ani nulla ave– ·vano di èomune ,con la rivoluzione dèi tecnl-ci-dirigentj,-·e gli eventi lo hanno· dimostrato. ' Se- il Bumham dovesse risocivère· o·ggi il suo lavoro {men– tce sono; in' aito· Pesperfonza -laburi"sta, fr'!ncese, e,cc.), pr9,._ La 'traduzione ci giunge quando !'.impostazione polemi<;a dell'opera è superata nell'attualità e nei fatti. È un libro già vecchio èd ha appena cinqu_e anni :di vita. Ciò dimostra come gli eventi ,camminin_o· in fretta oosì da far ·pensare prossimo,il gi-omo, i,n cui soci-alismo e tecnica. <:_oinciderai1110· nella creazione di nuovi.istituti eoonomici, ed anche politici, nei q.ulll.i libertà e giusti,zia sociale troveranno consacrazio111e e pre.;·idio·.. È esaù,o, infatti, che anche i parlamenti sono in crisi. Ma non nel senso indlcato dal Burnham: do-vra111no irinnovarsi nella struttqra e nel funzionamento, à.<ièguarsi .a compiti pii). estesi e differenziati, politici ed io~ieme ·eeono- mici e tecnici. . . 1 ,-, Il -crollo delle dittature, che dovevano rappresentare l'ul– tima Thule del morente capi-talismo, erigendogli a difesa le schiere d·ei teenici-razio111alizzatori, indica la direzione del rinnovamento; Ed f tecnict'.diri-genti sarnnno - insieme . alle altre èategorie. di lavoratori - nècessari elementi deHa ·''-civiltà socialista, eh-e già si .delinea nella sua Ùma,na belle-zzu~ ANTONIOVALERJ ('l) J.\.MES BURNHAM, La rivoluzione dei tecni.ci. · Monda.dori,' ~Ii-• !ano, ·101Q, L. 200. (Il titolo del libro originale è «.The Managerial. . revoluti on», che il Croce, la rivista « Il mese», Ducci in «Mercurio.» ·ed altri hanno tradotto, secondo noi con maggiore aderenza, « La 1·ivoluzione dei dirigenti»). ., ' · ( 2) « Società Nu•,va » . .fase. 2- 3, 1046 . (3) G. D. H. Cou,, « Modern form.es ,ind the-01ie, ·of ind.ust?'ial o":'g«nisation », Golla.nrz. Lonrl•·a 19p.•) \ (4) V. DAGN1No,o11'ecnoorazia. ·Boccu, Torino, 1933. CIÒ/ CHE SI STA~PA \" CARLO. RosSELLI, Scritti politici ed autobii>grafici - Edizioni . . U - Roma, Firenze, Milano, pagg. 200 - L. 120. Còn una bella è significativa prefazione 0 di Gaetano Sal– vemini si apre que'Sta p.-egevolissima raccolta di scritti po– litici ed. autobiografici di Cado Rosselli. Si tratta di un volumetto succoso,, ch{l compendia in una ventina d'articoli • tutta la gloriosa'· storia antifasoista.· Ad una riev,ocazione di Maiteotti, ad 1llll ricordo di Turati e deJila sua fuga in esilio, segue un breve sunto -delle no.biJi ·dichiarazioni che Carlo Ros,selli fece al pro-cesso di Lugano contro il Bassan-csi. Ln un ·g~ppo di articoli politici, Ros– selli. esprhne quindi un giudizio sÙ,i principali fatti• italiani ed europei del nefasto period:0 fascista. · Nei. mccessivi ·s~ritti pada della parteçi-pazione alla guerva di Spagna e ricorda i momenti più ~emozionanti dell'epica . lotta ·che i ooÌnpag,ni spa·g-noli,"uniti u·ei vincoli di una fede vivissima. oon · i. nostri compagni, -combatte.rono oontro il fa– langism:0 franch,ista. Termina la raccolta un ~articolo scritto_ da _Carlo_Rosselli; po-chi giorni prjma dell'ilssassinio, sul l)rH• blema dell'uni·ficamo111e.del_ proletariato italiano. . . ' Non è necessairio dire a lung,o· dj Rosselli che grandeggia ormai nella" storia della lotta diretta a cancellare l'onta ob– brobriosa che il fascismo gettò suÙ'I\alia. , · Ma ai gio-vani noi vogliamo addita-rio: è indubbiò che · anche oggi i suoi . scritti sapranno accendere uei cuori , ., nelle menli della gioventù· la fede ·che egli nutrì ardente- mente, fiÌio :al sacrifizio. r G,·A. ALB!lRToJACOMErn, Ventoten,é.. - Ed. Monda-dori; pp .. ·221, · .L. 200, . È .u111 ricordo pa-ClaliO e comlllJ\lv·ente d'ell'.isola maledet•ta, ove ,ottocento confinati hann<J •sofferto ogrni disagio ed ogni sopruso, soontando La so.Ja,colpa di amare per la vdta la u: .bert à e la giust-izia. ·,, _ _ · Schizzi' pittorici- dell'lioola oo1itaria, figuire singplari :e carat. teri&tiche._di ~omi-ni;im.pressi<J-ni, sogni "di 'libert,à, par,oJe di• fede, voci di speranza, fan1Do di questo libro un documento, una .iestimoniariza V'iva e sincera della più recente storia - dell'.antifàsoismo it:aliano. · · · Il co~pagno Jacomettn, che- ha ,oondiviso oon decine d'al– tri Òomp•a-gni tutte ·quelle soff.erenze e quelle umiJi,azioui, traccia .con mano sicun g).i s~a-tid'animo ed i particofari dellllL. vita di_ confino, componendo .un'opera che oontiene ·motivi ·profo11di dJ meditazione e 1 d:i fosegnamentò. . · Direttore: Ugo Guido Mondolfo Redattore resp,ons.: An1onio Greppi .Automz.: Alliéd PUblications e.e. -N .. 288 -·:ttl-8-1945 G. A. : · babi,lmenre, l'im.posta1Jione ne. sarebbe radiçalmente mutata.·_, e)_ibl ioteca' Gino B.ianco --· .- "' Archetipografla.al'i,mano • Viale ·umbri~ M .

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