Critica Sociale - anno XXXVII - n. 8 - 31 dicembre 1945

·114 (;iUTICA SOCiAt:É to da quella che e insorta contro il neofascismo e l'occupazione tedesca e ha dato alla causa vitto– riosa tanto contributo di eroismi e di sangue. Ma; a parte questa ingiustizia che offende l'Ita– lia; c'è il fatto generale del trattato di pace in forma di Diktat che appare un crudele tradimento di tutte le idealità per le quali gli Stati vittoriosi proclamavano di combattere. Non abbiamo biso– gno di richiamarci ,al Congresso di Vienna del 1814-15, per ricordare che persino allora gli Stati vi.ttoriosi, la maggioranza .dei quali pur costi:tuiva in quei gj.orni la Santa Alleanza a durevole difesa della sua vittoria, ammetteva ai dibattiti la vinta Francia, che è noto quale profitto potè rie.avare da questa ammissione, l?er la difesa dei suoi in– teressi e, al tempo stesso, per la creazione di un più. equilibrato assetto nei i-apporti fra le Po!enze europee. E si noti che il TaUeyrallld, che al Con– gresso di Vienna fu il principale. difensore degli . interessi francesi, era stato collaboratore di Na– polepne fino al momento in cui ne .aveva visto ine– vitabile la rovina, press'a poco come nel 1943 Vit– torio Emanuele di Savoia e Badoglio. Ma _l'Italia che oggi può legittimamente chiede1·e di essere ai:n-· messa al Congresso vanta un volto ben· diverso e ben altri titoli al riconoscimento della sua -ade– sione alla causa e all'azione degli Stati vincitori. Anche senza ricorrere a ·questi richiami e con– fronti storici, dai quali viene davvero un senso di umiliazione per lo spregio in cui vien tenuto anche dalle Potenze ultrademocratiche il diritto dei po– poli, è logico chi_edere quale, principio di giu– stiz;ia e quale. spirito di. democ1'.azia si possa pr~– tendere di attuare, .quando si impedisce a una delle parti contendenti di far sentire _le proprie ragioni nel dihattito ·che dovrà precedere la pro– nuncia della ... sentenza: Sì, sì; considerate pure i popoli vinti come imputati che debbano, esser giu– dicati; ma in ogni giudizio l'imputato è am,messo a difendèrsi e, se il processo è stato fatto e la sen– tenza è stata pronunciata in contumacia ,di lui, il dibattito si rinnova quando e,gli si presenta, e gli si conce<le di addurre a •sua difesa tutte le ragioni che può. Dobbiamo veramente lamentare che nort sia stata ancora ricosti:tuita l'Internazionale Socia-– lista, ·di cui affretti.amo col deside1:io la resurre– zione: essa potrebbe autorevolmente e utilmente ·' intervenire oggi per chiedere il rispetto; nella sti– pulazione dei trattati, dei principi di giustizia e di genuina democrazia. Il passaggio 'dell'Alta Ìtalia al governo italiano Noi vorremmo sperare che il Governo italiano non mancherà di presentare, salla proce·dura che sarà seguita nella stipulazione dei trattati (almeno per quanto riguarda il nostro Paese), le sue giuste rimostranze, non appena, .col prossi~o passaggio dj. quasi tutta l'Alta Italia sotto l'amministrazione italiana, il nostro Paese possa, non ostante la per– sistenza -dell'occupazione· militare, considerarsi reintegrato· nella sua sovranità. Q~ale sarà l'effetto di questo passaggio- ci di– ranno presto i fatti. Qui, piuttosto che affacciar previsioni, ci pare opportuno valutare le neces_– sità che esso ci impone. Noi non possiamo certo -·pretendere ,di ricostituire con le sole nostre forze e· coi mezzi di cui disponiamo tutto l'assetto della nostra vita nazionale. Avremo bisogno di larghe sovvenzioni di ·d:anar-o e-di merci· (grano, carboné-, benzina, ferro·. ed altro); ma dovremo dimosti-a-re di saper fare il miglior uso ,degli aiuti che ci ver– ranno prestati, dovremo dimostrare di aver ca– pacità di iniziativa ·e volontà di lavorare e di rico– struire, ,di saper rmunziare ad ogni sperpero e fre– .nare impazienze ed egòjs:rni, sottoporci tutti al vin- colo ,di quella disciplina che, portandoci a una più rapida restaurazione della vita nazionale, finirà per_ giovare a quegli stessi interessi che in un pri– mo momento possano sembrare sacrificati .. Non abbiamo alcuna speranza ,di poter con qual- . che successo rivolgere un appello di moderazione agli smodati appetiti ,dei plutocrati e dei 6orsa– neristi, i quali dovranno t:r:ovai·_freno nel pubblico controllo e nell'opera dei funz.ion.ari, che lo sti– molo ,della pubblica opinione irenda sempTe me– glio consapevoli della loro responsabilità e dei·loro doveri. Qui vogliam rivolgerci in modo partico– lare a quei ceti di cui sentiamo. di interpretare i bìsogni e le aspirazioni e a ,quelle ()lrganizzazioni in cui essi si sono raccolti per farli valere. I diri– genti sindacali debbono cercar di. intensificare l'o– pera che in più luoghi hanno già iniziato per con– vincere gli operai che non è soltanto loro dovere' ma anche interesse loro cercar di .accrescere al massi,:no grado la produttività del loro lavoro, per– chè qu.anto ·più scarseggiano le merci sul mercato, tanto più alto è per tl!tti (e in misura -più· gra– vosa per -i lavoratori) il costo ,della vita; o, se dob– b:iamo accrescere le nostre importazioni dall'este- .ro, vedremo continuare all'infinito lo svilimento della nostra moneta, ·con effetti ,analoghi a quelli che produce la scarsità ,delle merci. È l'aumento dj. disponibilità delle merci cui -dobbiamo soprat– tutto tendere, anche· per risolvere i problemi per cui ,di solito .si crede di trovar rimedio negli au– menti di salario. Non si può continuare in questa · gara. di corsa .al ri~lzo fra salari e, prezzi; il cui risultato· è la necessità di accrescere la circolazione monetaria, con tutte le disastrose conseguernze del- 1 'inflazione. Anche priµia che la· produzione •di merci rag– giunga un sensibile aum_ento bisogna cercare per altre vie da quelle solitamente ,se,gùite l'equjpara– ziohe fra i compensi dati al lavoro e il costo della vita, cercando cioè di facilit.{lre gli approvvigio– namenti con un migliorato sistema di trasporti, di eliminare alcunÌ' dei :troppi intermediari per le cui' ·mani passa la merce prima di giungere al consu- matore, pi·omòvendo, dappertutto dove si può, aziende comunali o consorziali di consumo, coo- . perative da e-onsorziare :lira loro per i più facili e più convenienti acquisti collettivi; e così via. La · Confederazione del Lavoro (cui auguriamo -di ri– prender presto la sua autonomia e la ·sua schietta funzione· sindacale) farebbe bene a formular su– biito a questo riguardo ùn piano di lavoro, d'ac– CQ1,docòn la Lega Nazionale delle Cooperative e con ie amm;inis:trazioni · di alcuni Comuni meglio attrézzati a-d assumere questa funzione di riforni– mento. S.a:rà questa un'opera in cui le organizza– zioni sinda·cali operaie mostreranno come, tute– lando gli interessi della .classe lavoratrice, esse provvedono al tempo stesso a,gli interessi di tutta la società. La crisi nel nostro Partito . Anche al nostro Partito può incombere in que– sto campo un compito delicato e importante; se esso dalla recente cri5i ,degli organi di-rettivi' aaprà

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