Critica Sociela - anno XXXVII - n. 1 - 15 settembre 1945

16 CRITICA SOCIALE re· una importanza chia.ve. E si può sostenere, per esemp.f'o, 'che certe i1;1 dustrie <;he_lavorano per _l'~!i- · menl"<tzione (come gh zuccherifici), o per I abbiglia– mento (come la seta artificiale) non s,ono chiavi e quindi, anche se dominate da. g~ossi gruppi indu– striali non devonio essere sociahzza\t? E potremo soslen'cre che non sonio chiavi le cementerie e altre industrie di materiale edilizio1 Non si dice forse in Francia che quando le costruzioni vanno, tutto va?– E, d'altro lato, piotre~no jgnorar_e ~he nello ~trelto ambito della siderurgia, della chun1ca, ecc. esistono piccoli o medi pro-duttori la cuì inclus.ion;e in un~ schema di soc·ùalizzazione parzi_ale creerebbe notevoh di fTì coltà? IV - / g1,-and'icomplessi industriali. La foi·ma della socializzazione. È per ques.te ragioni, riteniamo, che nella mozi'o·ne .appì·ovala recentemente a Roma, al Consiglio Nazi-o·– nale <lei Partito Socialista Italiiano, si è usata la for. muln socializzazione d'ei grandi complessi industriali, che, 1Jur nec-e.ssitandio di una adeguata definizi'One, è per se stessa p,iù ·esatta e pertinente delle altre .formule sopraricordate. Lo scopo di una so.cializ·zazione p·arziale non è <1uello d.i colpire i supposti monopolisti per spingere ,gli industriali verslo, posizioni di a,pparente libera -concorreriza; e non è neppure quello di determinare l'eliminazione totale della iniziativa privata, grande e piccola, da. certi settori, lasciando invece indis1in– .tamenle incontrollati grandi imprenditori qpera,nti in altri settori; ma è bensì quello di includere nel s'istcma della gestione pubblica, quei grandi complessi produttivi (sfano, .ess.i o no monopolisti, riguardìno essi o no industrie chùavi), che per le loro dimen– .·sioni costituiscon'o una potenza ed hanno un interesse che .trascende la sfera dell'individuale. Colla formula della socializzazione dei grandi com– J)!essi ind;ustriali non potrà verificarsi che un grande imprenditore, estromesso dall,a industria elettrica, _possa ripetere le sue gesta nel settore non chiave -dei tessili; nè potrà verificarsi che rimanga alla pro" ;prietà privata una azienda con centinaia di milioni ,di capibale, perchè produce solo il qU'aranta per ,cento di· un-,gra,nde prodotto di importanza nazio– . naJe, usufruente di protezione· doganale e sia invece socializzata una impresa con poche ce~tinaia di mi– _gliaia,di lire rd'i cap,itale, solo perchè, per ragioni par– .ticolari, ~ Tunica produttrice di un prodotto di se- .-conciaria importanza; magari non protetto e soggetto .alla c'o•ncorrenza estera .. Chiarite le ragioni che inducono a preferire l'e– -spres~_i,one socializzazione dei grandi cpmple ssi in– d11stnali, come individuaire i li,miti ·di ques.ti. ultimi? E con quali unità di misura (operai occupati capi– l~le inveslit-o, pot-enziali-tà installata, produzion~ effet- · I I va, ecc.) dovrebbero tali limiti essere definiti? E ,:he c•o,sasi intende per socializzlazìone? ✓Effettiv,amente quest'ultima parrola è spesso usa:a· ,con significati assai diversi ma• a riostro avviso essa •~lovrebbe indicare il p:ass.aggio' deÙa proprfetà 'delle imprese_ aUo Stato o ·ad' En.ti controllati daUo Stato •~ la· geslio1;1,edi esse da parte di Consigli composti:' in parte, d1 -rapp-resentanti dello Stato e .di suoi Isti- · tuti fina 1 nziari, tecnici, economici, ecc.; in parte di rapprésentanti dei dirigenti, impiegati ed· operai ,che lavorano nell'impresa; ed infine' di una rappre– sentanza delle categQ:rie consumatrici. La s-odalizzazione è quindi qualche cos'a di inter- . med,io tra, la ·st~tizzazione (pr,oprietà e gestione di- . retla ~d-. esclus1'.'a del~o Stato), e la cooperazione (pro~ne~a e gestione diretta da parte dei soci lavo– :aton); !l term!ne _di sodal~zz~zione è d'altra' pade n:npr-opn?, s~ _nfen_to a ca_s1d1 semplice partecipa– z~o~e ~gh ut~h? o di_rappres,entanza op·erai:a nei oo.n– :siii:h d1 ammrn~sl-r~~10ne di_una impresa di proprietà pnvata_, perche_ p1~ P:opriamente si dovrebbe par– lar~ d1- pa~teczpazi?m'Smo o di conti-olio operaio, -cosi oome s1 usavia m passato. .essere gestiti da aziende comunali o intercomunali espressione. deUa collettività utente o consumatrice'. Restando quindi nell'-ambito della s-ocializzazione ve– ra e propria e dei grC1ndicomplessi indusitriali (esclu-. se banche ed assicurazioni, che costituiscono un · problema a p~rte), i limiti di tale grandezza possono_ e~sere de.fìm_h soltanto in base ·ad u~ criterio empi– neo e C'ontmgen,te, che .tenga conto deUe rngioni tecniche ~ po~itiche di çui già abbùamo fatto cenno. Nella s~tua~~one a~tl!ale è. molto diffic'ile poter di– sporre d1 dati prec1s1 su le maest.ranze ìmpiegatè gli i~p_ianti, i ~a~itali investiti, ecc., da parte di gr!lnd~ imprese 1tahane, ma, riferendoci ai da,ti-pub– bhcah pnma della, guerra dalla Associazione delle· Società per azioni, risulta che nel 1935 esistevano in Itali~ 19.22_8 ~honime, yer 1;1ncomplessim capit-.tJf nommale :d~ circa 4~ m1haird1, e che µi queste societa 1_24!lvevan? un capitale nominale superioTe a,i 50 mi– l~om,. totalizzando nel loro complesso circ·a 22 mi- hard1. ' ._ Successivamente :al 1935, il processo di concentra– zfone si è uJ.teriormente svilupp:llo, ma riferendoci anche alla situazione di allora, ris~lta ~he, socializ– zando un. ce~tinaiq 1i grandi' aziende, p,iù un certo numero d1 a:ztende rumori loro consociate oltre metà d'egli investimenti irndustriali italiani ' con oltre 1.000.000 di dipendenti, entrerebbero' nella sfera dell'economia collettiva. · Resterebbero poi sempre affidati 1 al capitale pri-, valo, pur con possibili forme di controllo da parte de)lo _.Stato_odei ~avoral 1 o,ri, circa 19.000 società· per 1anom medie· e p•1ccble, ed alcune centinaia di mi– glia_ia di_ piccolissimi esercizi industriali o artigia– n•ah, con un complesso di circa 2.500.000 addetti (proprietari e dipendenti). tt., . . Cons1derand'o, in via di. prima larga approssim:a– z10ne 11 pToblema nell'ambito dell'ordine di gran– ~ezza sopra valutato (100 grandi gruppi da socìa– lfzzare, oltre un milione rd'i dipendenti e un val.ore nominale, sulla base dei dati del 1935, di 20 miliar.w par~, in lire a~tl!ali! a circa 200 milia.rdi) si ,pongori~ subito t~e iord1m d1 probi.emi: 1) tali azien:d'e potran– no. funzaonare norm-a1lmente in regime ,d;i socializza– zione?; 2) c.ome reagiranno le cçitegorie interessate?· 3) come sarà ris,o,Uo il problema fin-anzoiario? (1) ' VIRGILIO ·DAGNINO (1) Nei pross1m1 numeri sarà continuata la trattazione d<ll'argo– mento. Dopo brevi considerazioni sul problema finMlziario dell'in~ · denuizzo, la. trattazi?ne vf'rterà sugli organi cent~a1i e regicnali- 'di una ec~nom1a P_ar~talmente. socializzata, sui consigli di gestion~ d~ll~ az1~nde socializzate, su1 mezzi di controllo delle aziende indu- . ~:~a~~fii:t';_ate, su alcuni. problem.i cara-tteristici di_.una economia Nei prossimi numeri p(zbbticheremo uno studio di ~LES~ANDRO SCHIAVI sulla. riforma Cl{jraria, unoi ,scritto di ALESSANDRO LEVI sulla organizzazione della · futura Repubblica democratica la continuazione dello studio dli \lmGILIO DAGNINO s~lla socializzazione in– dustriale, un p1·imo articolo di ROBERTO TREMELLONI sulla pol-itié a industriale, uno scritto di Luiiu PRÈTI sulla cla-sse impiegatiffi a.ed uno di GIULIANO 1P1scHEL sul sociaUsmo. nel piograinma del Partito d'Azione. Speriamo di' poter nei prossimi numeri dare una part~ sempl'e ·nwgg_i,oreallo studio dei problemi èon-. cre~z della co~tru~1?ne soc_ial~sta, ai quali, in questo numero, per mtmt1ve ragwnz, abbiamo potuto darç troppo poco spazio. .LEGGETE E DIFFONDETE L' ~a,l'l,U/ Organò del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria , I: Qui tralasci amo ad ogni modo di considerare que- Direttore: Ugo, Guido Mondolfo. ste forme, ~ o.si come _ci asteniamo dia} considerare · , -------;;R:::e:;-da:;t;::to:::re~.re=s=p~o='ns:-=.:::-~A:::nt~o::;~,;:.o::.:G~r~IÌ~pp"" i servizi e le produzioni di carattere· locaile {tram Autorlzz., Allled Publications a.e. •N, 288 • 10.5. 1 9 45 •!equa, gas, teatrjz._ ip ulini,,J?:mifici, ecc.), che rp,osson~ 0 Arrhetlpografla dr MIiano s. A.• VIaie Umbria 54

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