Critica Sociale - XXXVI - n.18-19 - 16 set-15 ott 1926

ClUTICA SOCIALE 275 Nes~rnno può determinare a, priori ed in via ~ssoluta quei mezzi, avendo gli avverf-lar1 quasi la stessa forza cli noi nell'influenzarli. << La storia umana è co~a essenzialmente ti-a– gica e dolorosa; i tramonti 11011 sono mai JJla– cidi ma sanguinosi e foschi>) - ci ammoni:-:ce ,.l'ilgher. Ed ha ragione, ma pnr che si Rlia attenti alla rf'torie~L ambiguità dell'immao'inc. Dappoichè il f-lociali8mo è nn divenire, ,/'non un colpo cli teatro istantaneo: d:1ppoic.:hè ]'n– pf'ra Hi compie tutti i giorni e tntte le ore, quando più e qna,nclo meno celeremente, coRì. anrore e tramonti Ri Reg-nono e non si rassomi– gliano, altri tinti in ros,1 e<l alt.i-i in Y@i-mig]jo. Il Saggio dire : N-il rnirrwi. E pre1m1·a sere– namente l'animo NllO ad ogni vin•rnla ; <' non ad nna, vicenda kola., come fanno ~J;17,za li e i. snoi, u.spetta11do unicamente qnel giorno <' quel tra.monto non placido, c·.hela mente pr·o- 1·og·1:1 però in<.le:finitament0 nel tempo, e lo Rpi_-. rito ritiene come 1m rid.1.iarno del mistico gi u– (lfai.o 11nive1·sa]0 1wlla, Valle cli Giosafatte, on-· cle si può i,;empre sper,u-e non arrivi mai 1a... cedola cli citazione. Pertanto, illustre Tilgher, va m<"RRé:l an! che in quarantena J'a.Jtra patetiea im1:tgiJw del– la vostra prefazione. Il soc-ialisrno, ttrnsa per• clnta : « perduta Rulla terrai, rivivrà nel ( 1ie– lo )). R poi « :.;i opererà per lui il miracolo <lella risnrrezione e della ascemdone ... per r·i– cliNeenclere in \terrn fra le gonti ehe gli fnron'o fecleli e lo ::1,tt<"R<"ro e in lni 8JWrarono >>, f"f•c. Troppa, mi:.,tic.:a ! Il socialhm10 è Hn questa t01·– r.-1,,e non l'abbandona. ERso ci sta perchè 0 indiRsolnhilmente avvinghiato al torpo del N110 grande avversario, il capitalismo. Voi st<"S8O clite. bene : << finchè l'attuale società durerù snlle 8ne basi, esso vivrà, legato· a lei conw l'ombra al corpo)) ... Ma è assai più - crede– telo - di. .. un'ombra. E' l'azione viva cli an– titesi. Aceordiamoci in questo, ehe il pasRato conforta della Rua testimonianza. L'azione clo– mancla, spiriti alaç,ri che ignorai10 la rinunzia <"c-redono in se stessi. Il canto della rint1nzia miNtiCH,è stato c-onfutato già mfra,bilmente cla Heine Es giebt hinfrclen Rrot ge1111,g F'ii,r a.7lr> 111 enschenk·indff. Ed è qui, in terra, c-he bhmgn:1' ?gni gior·no conquistarselo il bnon pane qnotHhano, anche i-;eabburattato secondo la nnova dfra. E ron– c-ludiamo con .Jaurés, che <"ra un idealista. 111;1 non si sforzava di c-ambia,re i connotati <li Marx a sua propria imma,gine, come oggi si Nnol<": « Giammai la storia scioglierà, gli uomini dal– l'obblig-o dell'arcli.mento inclh·iduale e della nobiltà, personale. Il livello morale della so– cietà eomuniRta <'li domani sarà dato dalla al– tezz;;1 morale cl(>lle cosc-ienze di quegli inclid– clni dw oggi formano la classe militante)) (1). Sono parole di cni bene ~i possono. c-?nfor!m~P i militanti delh1 « Y<"crhrn mentahta s()crnlJ- . sta italiana)), :,;e g11arrlano <lall'nlto alla loro dii;;fatta - clw non è (lh::fatta ~oltnnto loro <' del loro partito - e reNiNtono onor<>Yolrn<"nfr alla tormenta. RABAl\'O M,\URO. (1) Giovanni Jaurés - Sto1·ia della Rit"<?l1ùio11eFrnncese - Tn- Bib IiO~~ '3f~b13li~fte6\IXX\"l _ Erli,hine L,nmis. I socialisti e la Società delleNazioni · in un rapporto di F. -Adler all'Esecutivo dellaInternazionale Operaia ~ocialista Più volte sn qnr>ste colonne ab7Jiomo rli– frso la Sor'ir>trì r7Pllr, Naz-ioni - fole <Jlf{(l'r', r'On le sne 1por'1·isir, ooi snoi 7Jm·((dossi, r'OII lr> 81/r>rlrfir·r'l1ZP, ma. aJ1c-l1rrou lr> .<.;//(' sir;11ifir'fl· 2:ion·i simlJolieltr o con fr snc fol'zr ri1·/ nal-i, r·o11 le s11r·JJOff>11~-;ali roJJor·ità di sriluppo - rla/. le aor11sr, doq[,i .cwhrn, i, rloql i srf'! I irism i. dollP- i11diffPre11zr>rli qudlr- <'Orl'r>1di <·sf,.,.mi– ,,dr:, olw, in qnr>sto <·0111e ;,,, fo'llti altri <·11si, -i11- f'Ol'rono nr>l buffo P /il(tli11co11ir-o <'ÌJ'<·olori~-i<MO <li svaJ11trwe t11tto ciò rhe JJ11rì 1n·<"pm·m·0 il so– cialismo, r di 1nosll'<11·sii1111>0.:·ir>11/ i d,r• il 80- ciaz.ismo si si{( Ml<"lll])ini o, l>r>llo, i 111r'rn. r·(J11/ • J>lrto, pr·1· 11011 si sa q11al m imr·olo ,.,.,,,,.-~ioni– :-.:tioo. Bo•no q11dlP r·mTPnti_, r·hr. <·omr 11011 <·011- f-icla,no hl alr.:1111 grad11alr passo o ro11q11isla, P non .cii oonsolano rl i alcu 11 prO_(JJ'r>ssr; r•rso l'a,,Pvrnire, così non si f111·ùa110 di ol<-1111 HJff· .c::oio,a'llzi si confo1·ta110 dr>i 1·Pgrr>R.r;i, 1·i11lft11- dando ln solPnne r> i11ff>gralf ririn<'ita ... al _(Jiorno rlo710 l'arrPr,/-o dd Nocial-ismo. (/ente <'hr, sr> fr si offra 11110 stromr>11to JJer cr1111111i- 11arc 7>i1ì, sprd'Ìfo, ci frt s11 11,110 sberleffo di rli– sdr>gno, di<'ltiarrrndo r-7,e 11011 lr> intrTr'ss11 di cr1,nvm1i11arc in tffrrno 7JOJ'f!lir>se (oJ>/>IIJ'<' - ·"/>P· cialitrì del massi111ali:-.:1110 nostra110 - 11()11 si 1·ifi11to di gio•rr,,.srnr· ma sr11~·r1 a1>11ortarri al– r1111contrrb11fo" per affor~;arlo r>]J('J'_fr>.~·io11arlo, a11.:~:i facendo del s110 meglio JJff scrr·dit{(rlo, r>salro sputarci soprn lr> s11elJr>f/f', .r.;r JJOi 11011 basta al finr>); <' SP le si ·taglia 111m gamba, or·-· coglie eon fiPra i11di_{fffe11;;0 l"rt111JJ1tfa:;ion<'.<' ~i d•1:spone a lascial'si ta.(Jliarr- a11chf' l'altro. affN11w11do chr, tanto. lP gr1111b<' 11011 lP sP1-ro- 11,oin 1'P_(J'ÌIM'Ntpital-i~di<'O, (' r,7,(> 8(> '}1(' farrì fal'P 'i/Il paio di 1111orr dopo lrt rr·rtli.:::.~-a~·io11r> dr>l Socia7'isnio. Noi abbiamo difeso la, 8ooir1à <lrllr Xa– .i'ioni, scn:w, ingr>nui entnsiasmi, scn~·a illusio– ni ottimiste, cowri11ti, per qursto come pr>r al– tri ·istituti nati in rlinw borghesr· - o />ff i11i.ziati-Nt stessa cli quel mondo clte J)Pr altri s11oi aspetti <' coll altre s11r> r,~·ioni li s1,1e11ti– sce e li rinnrg(( - , ohe <'ssi ralya no 1wr q11r>l ta.11to cli for:za 'l"in11oratricr> eh<' la dr>mor·m– .zia r il proletariato soci{(lisla sa11110 rrrsal'ri clentro; che Pssi siano trappole solfa 11to JJff co– loro ohr> hanno il crrnclorr di lasciarrisi pr<'ll– dere ma 1wssa110dirr11for<' al co11tmrio stro- ' . 1nent-i cli ririltà, se lP corrr•nti operaie .r;ap- piano anfmarli del loro sJ>irito, ralol'i.;:·.~m·li con la propria volo11tà. pote11.~·iar7icon lr> pro– prie forze. . Siamo ben lieti di redffr q11N.fo p11nto d, rista qrcul;f((listico r• fo11dato s11lla f"d" nrl · la di1Ìam irn d('lla penetrazi01w tm:asfo1·matl'i– ce, an.~·iclu\ s11lla ill11sionr cl('lla statica dw si apparta ... i.n attr>sa dd cli<"N ira~, (·011.f Prmato a 11t orr>l'Ol 111 r II tr II P7 l' i nfrrP.'18(1 ntr> Rapporto prr-– S('llfa to da F1N1Priro _l<llr>r all'ultima 'iUl11ta drll'E8rc11tiro della l11trn,(f_~·ioll(tlr o;wrnin socialista. s11l Irma: « I .<wr·iali~li r lrt Nor-ir– tà clcllr ):a:,io11i )>, rapporto eh<' rir1.<.;s11,lli<UllO •

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