Critica Sociale - XXIV - n. 23 - 1-15 dicembre 1924

CltlTJ0A ,SOCIALE 355 selvag,giaimoote agg.:rediti,, colpiti, ofiìesi dalle o,:r,d,e del partito che, è. il Governo, che è l<? Stato. Allo.ra ebbero un lamento di ·ao1orc ·e al1ai Camera lo e$pressero ,con timfdeziw. sin - tomatica, ,tra ,genuflessioni 1e· adul.Jazioni -al c.a 1 po del G.overno, e ,se uno, soltanto di essi osò parlar,e -della Mi1i~i,a « la guardia carce– raria della libertà italiana,)) - .come ,sculto– riamente la definì l' on. Amendola -· fu per chiamarla « istituzione legittima e pratica>> è per dichi:a,riare e~atta i'inteI'!pretazione che del– la Milizia er·.a .stata -data dal Ministro della Giner'i'a nel tPleg-ramma lnviato il gio,ru,o·del f8imoso gi11rarnerit'o: ccuna, forza dello Sta.fo per la s,ic1;1.rezza e La tut,ela déUe istituiziioni >)! .. S'io dico il ver, e'è k1, lettera- -del Generalisi– i;;;imo'Balbo· al cc ,ca,~oBelt,rani » ,che, in man– canza di altri fatti, lo prova! Chi ritiene .a,n– cora, la ,MJilliz1a, !partigiana in ,sè per lo spiri t-0 e per il ·reclutamento, ((;un,a,fo.rza dello Sta-· to :p•eir la sicuTezza e 1a ti1tela, deUe iistituzio– ni n. ·è r,erta;n\iente fuori diella coilljprensione del duello {:be hanno ingaggiato le 0ppo,si– zioni. Uouiii-ni sH'fatt:Hsono maturi a ,qualun– que combinazione di c,orridoio parlamentare (e la ,chia1nino pure normaliz.zazione!), ma sono irrid1J1iciibilm!ente nello spi.rnito di fa~ione, anti– ngualitario e antidemocratico, per cui liibertà o reazione; ·iaemo,crar,ia o dittatura non sono. che forme mutevoli e contingent-i del proprio utile. N·e1SS1una ìl!Ìsiòne, nessun lOrg'.oglio ,à,i una universalità, n.maill:adi diritto e di doV'e- , re, in cui si inquadrano, disic,:i ;plina.ti, tutti gH 1ideali ,e tutti gli foteres8.i, ipolitici -ed ,e,cono,mici dJegldindiv,idmi, dei !partiti, delle dassi; rde11:a nazione, et u.ltra. per 1a,,corn,petizkme 1perennie che. è il lievito della vita B della ·storia. Il li– stone li tiene'come ·un ·sudario di morte. So– no nati con questa Camera e con questa da– mera periranno. L' Avén.tinò ha !'in.negato questa 0a,mera e non pot!'ebbe senza una, ,conta-addizione mor– tale aspettarne la soh11li.,cjnJe ;della crisi. L' A– ventino. attende n -principio della rinascita dalla, CM1Cellazionedel 6 apr.Ue; occorre tanto ripristino· per opera del Potere che ha con– sentito le investiture ia,nti,parlamenta\I'li quan– to sia necessario per uscire dal cul di sacco e restituf:re al ,po,polo il mezzo di fare la Ca– mera, e aJla Camera nuova di indicare il Go– verno: un iint,erregn.o extrapairlamemta:rie p<:>.r ristabilire il regime parlamenta.re . Chi bene os..~rv,a, trova che ora la democrazia isi rifà nel Pa,ese e d'al Paiese tornerà al Parlament-0 e unisce il processo inver,so ehe era ·processò di JnvoluzJone e di degeneraizdone. ,E la ,çl.ie – m'ocrazia tende al 'Governo e la sua 1parte più cospicua, l,a, democrazia del lavoro, la, demo~ erazia sòcia1ista, le fa scorta. Giustamente le Opposizioni non banno messo la ,pregimdiizia– le della ·propria suoc€1ssione nelle '.I)resenti condizioni dèlla loro_alleanza. Ma dovranno annunzia.rla com:e l'inelutJt,a,bile risultato della consulta.'7Jione del Paese .per il compito di ri– soo.amento e di rinnovazione, anzii di fonda– zione d-emocratica, che è il loro obfiiettivo, ìa loro ragione di essere. « Le demoorazie tradi– monaJi - m chiedeva ~forni or sono la Tri– b una - potranno aderire a un mov.imento che, · B.. P.e 1 r defini~Qll~ l . .aintidemocratieo, nella· sua 1rn1oteca G1nu t:51anco . ... ~ ..... - ,, .. pl'lemessa soci~Usta? >) Noi .pure E-!iamodi av– viso che le democrazie « tradizionali » per paura del sooiaJdsmo si siano in tal modo a,n– n vlla te davanti alla dittatura che difficilmente . si ,potrebbero !più riprendere. Dittatura, nazio– ·,na.Hismoe volgarissimo clierkalisrno le banno irretite, disiperse, adopeoondole come strumen– ti docili e ridicoli della reazione e della plu– tocrazia. Chi ha .stomaco forte può ogni gior– no miral'e neUo ,specchio del Secolo che cosa. ,sono div,enta,te lre-democrazie.:. tr:adizionali co– me le chiama la Tribuna. Ma le democrazie .che ora fanno parte del cccartello delle ,Sinistre » ·sono-. e quì verUdll:entesi può dire per defi,ni– z.ione - Le,gat,e8Ji-partiiti di massa e vi diven– tano esse p!Ure partiti di massa come rap.pre– •S.entanMdei vasti ceti del la.Yoro intellettuale, commerciale, .impiegattizio, sacrificati, scliiiac– ciati, ,senza rivalse '.I)ÒIS!sibili, sotto il carro trionfale dei ·,gruippi protetti finanviart, che fanno loro la vita non oora) ma· di costo 1nac– oessi,bil.e. Tragedia dei mezzi ceti su ,cui dietro. l'orifiamma d•ella .dJitrtatura pa!Ssa l'esosità sfiruttatrice di tutte le specie di ,monopoli~ti! Tragedlia dei combattenti - di q,uegli altri) isi intend,e, che. la guerra Lasciò s,ul lastrdco, e– sposti ai co~pi della insolenza di tutti i :pro:fit- · ·tafori, .sgabello alla -salita di tutti i politioonf.d all'arrembaggio ! . _ · Le 0ppo.sizioni - si dice da molti ' _._ sono eterogenee. Ogni giorno lo pil'oclamm;il fasclismo e se ne ll]sing,a come di un:a speranza. Ma la loro ,etell'ogeneità è p.1~esso a sci9gliiersi aip,pena es.se ,siano per immiérgersi nei flutti va– sti e profondi delle masse elettorali. Il pyinti– ,pio morale offeso le ha suscitate -ed è diventfl,to un'idea politica, la libertà. E l'•idea politioa mettend:O·SÌin moto sospinta dalla f.ede q.ei mi– lioni di opp,ressi trova ·s.rubitoil suo contenuto positivo, sociale) schierando iimmediatame.nte tutti i lavoratori contro tutti :i privilegiati, tutti gli sfruttati contro tutti gli sfruttatori... I socialisti respir.ano a vieni polmoni qule– sta vice.'n:dain cui si .sperimenta cl8issicamente la loro dottrbm. L'eterogeneità dottrin·ale del– le Opposizioni è limitata aU' Aventino; come ne scenderan.no per cimentarsi alle nuove urne, U'llJ blocco possente, formidabile, compart:to, balzerà fuori, con La spontaneità dei fatti, di natura per la r.ea ,lizza,zione d.i ·questo semplice programma : la ,c.rear,fone della libertà italia– na, la redPn~ione ,della patria. Chi ha detto che :qn~sto inverno è una 1pr.im1avera,? ... , CLAUDIO TREVES. Per difetto di spazio rimandiamo al prossimo numero la continuazione che, pur nell'assillante lavoro del suo ufficio di segretario del Partito, il nostro Lumi BAsso ha scritto per noi, dello studio le cui pri:t.ne parti comparvero nei fascicoli del 16-31 decembre 1923 e 1-15 marzo 1924; un inte– ressantissimo studio 4i FRANZ WEiss su Marx e Heg.el ; ed altri articoli. Abbonatevi alla Giustizia r

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