Critica Sociale - XXIV - n. 18 - 16-30 settembre 1924

274 ORITlOA ,SOCIALE mania della Riforma, !modifi.ca l 1a stoTliogr::u:fìa a,ristociratica. Che c'·è d,i erofro per il sernso del tm,~,r.o t,radizionaile. in 'llJllalotta fatta dJ m:– ti ·<'ori i.e po:liz-if·,di trappole grud.iziarie, di proce.S8i ~enza fine? Ohe e' è di •eroiico :y. 1elle not– ti ,-vegliat•e a. cli.i;;cnterefino all'e&vlHlm8nto e ireii gi.O'Nl•i tra.scm~si a t.orme11tare 1sui ~iorna~i ]e proposizioni fi1ssate nelle notti? Ire d1 UOIIIlil.· n.i; i,r,e cl'j teologii; dietro di cui era la vaimpa 3Jr· dente delle pmssio,ni umanie, :a,nche del do.mi – nio,. ma in cui ,5-offiava l'anima delle moltitu– dini r.he si de.sta.vano. Rivalità di uomin}, ri– valità di id,ee, intorno ad nn fu,o,co oentr;alle: la rivohrnione. Qua,le? Quella deg1li operai in– gJesi presso al sommo ide.llo·1svilup,podel mec– ca,ni.smo industriale? Qneilla de.g1li artigiani di Italia che roID1pevano a,pip,ena le para,ti,e sta– gne del medioevo per ('rea,re la ibor,ghesia'? .... Marx; Bak1rnine. L'Occidente e l'Oriente. La affel'\1Il.a1z,ione d lJ.a con(lni,&t.a -dPl 1oote.re, la ne– ga1zione assol'nta delil'autorità. ·La •rivoluziio– ne che d·emolisiee co,~truend'(); la, t·ivoluzione c1hiecostrui.sioe dem'Olendo. Croiriuolo diaboli– co di idee, dii :sensa~zioni., dii ,civiltà, di colt•re, f!nnziona;nfo tra l'inco,mprensione e n· !So.spet– to folle diei Gove.rni "' dellle ,polizi,e, CJhe i :m.ma – ginava,no ma,ccihine ,infernaJ 1 i e manO'Vredi Po– tenze .~traniere. •nascoste dietro la congiura; ordita ad danni del moprio Stato. Frtemono .o.1eOl' I:nterinaiZionaJle. l 1e ,na7.iio.ni ,aicer,bamente, nell'a.tJto di negarsi. La guerra è lo spettro che mina,ccia. La guer:ra è- ill nemfoo da, butta– re con le •spaHe a terra. La pace ~he è ,i[ mezzo dcll'lnte-rna,zionale div,enta il fine dell'l-nter– naizio,naI,epokhè nella suocessio;nè degli ,sforzi ogni meta non è mai che un vaJlico a,d rurtra mieta.. Infatti la, ,g,nerria,disfà ·11aIntiern~zion:a le che non è r 1 lu1sdta a disfare la g-ue:r:ra. 'Ac– cn~e di 1impoteriza; die.ri ,sioni all'.utopia ~ rim– p~overi di tradimento. l''ra.nieesi e tedeschi,– sfa,vi e latini. Noi aJbbia,mo vi,sto q11aranta– quattro a,nn1id-01po le .stesse combinazioni : il fatalismo tedesco che piega pragmatisticamente il ,c~;po aJda neeielssità e tra1di~òe il'ideale l]_)er sa]va1rlo. I latini c:h•ene fanno un ve1•boe lo a– dor.:wo con eloquenza. Gli 1sla,viprodigioìsi tra– vol,genti a,gnostici che portano all'estremo tut~ ti. 1 i contradditol"i, tornando al[e :pr,eici:se posi– zio,ni di partenza d,opo a-;v:e.r dato di voil ta al <".Pr"' ,b.fo d •ella morte. Ora come allora. L',ege– mornia, ·suc0essivamenV~. è inglese, è fra,nc;erse, è tedesca ed è... mmerkana! Marx che ha 'erut– tato tutte le sue fiamme contro il bonàparfi– srn,o e contro H b'isma;rchsmo ed hia ,estrutto dalle macerie d,elila Comune ri diamanti fosfo– rescenti dell'Idea, g,ettandolli in d'aoèia -alla rea'7tione europea, non .si dispiace c,he il movi– mento operaio internazionale con la vittQria germanii,ca 1sia sottratto alla sn1.premaz,fa, fran· cefse. Ma egli sk\i.;.soaJl Oong:resso olandese ca– sca rpo'it11elfa trappola del ,tra,sipou·todella sede · d,el ·(Jomitato centrale della lnternArzionale a ... Nuova York! E' il ,principio deHa :fine della P.rima, Iute.rnazionaJle. La conflagrazione mon– iJjale. l 'ulti.ma ,g1w.rracui la Internazionale ri– .nata seg,u,eimpilac,atbilmente oome la sua an ti– tesi 'lll.ortale, non ci ha -da-toforise con tutte le sue 1superbie go •stesso voltaDsi delle fa,si deille BibliotecaGino Bianco· e,gemonie •effimere, ii.nrcal11at e dai1.la d ecitden– za e dalla anorte? Pur i1eri ,a, Gi-111evra, ,l\tl1ac Dona,ld ,ed Herriot - laJbourismo e ra,dièo-,si:ocialismo _:_ riprende– vano la trarµa per la :pa,oe ri.nte:rn1:1,ziona[e, ma sot,to l' oocihii.otdell' oss·ervatore di Americ•a e la G,e1,mani·a pende ·1néLecisa al J1uovo a.rrtuo– lamento ,nieB.a. sociietà delle Nazioni. I ,Go 1 v1e1mi, sotto la 1sipintadei l.avo,ratori, :si m,uovono, con tutte 11clentezze, Le 1per,plessità, i pent1menti /linche, e ,i traidrmenti della loro composita na- • tura. ma ,si muovono. A;ioni •e reazioni, morti ,e rina:SCite : ila poli– tica d~gild oipprie~si. si fa contro quelila degli ()'!)p:ries:sori , nega:ndola e ,pur « penetrandola)). Tutta JJa ultima, p&il"te deil.F Indirizzo inaugurale della Interna:m.onak ·è dedi,eaJto da ,Ma,.1.'x a ~oorigirnrare i p:riOiletari a i1nterviernirie ·ool-13 ma1g'giorattività ed ene1~gìa nei :rneandri della poil,itica estera deg1i Sot,ati... << Gli avveniimen– ti .Ji America •eidi Rusgia, - vi è detto - han– no insegnato ai la.voratori d1e lor,o occorre ::uetter•s:i al cor:riente dei mi\sberi della politi– ca internazii{maJl-e-; 'sorvegliare 1a, condotta dii– plomatioa dei Governi; comhattierlla, ove oc- 0orra, oon tutti i mezzi in loro pote:r,e, e, inr.fi. – ne, quamdo •~ssi ,siano impotenti a impedire, intendel'lsii peir lllna comune !protesta e riv,endd- 0.are le leggi d,eiUamorale e deHa giustizia, che debùono gov•ernar~ 1,e relaziopi deg·li indivtdui come la, regoila .suprema dei rap;porti tra le na– zioni...)). Marx elo,g1ia con orgoglio i lavoraito– ri inglesi, i quali, .secondo lui, ,erano ri'lllS1Citi ad iinP'edire !l'intervento della Gran Bretaigna ·a fiavo'I'ledegli sc•hiia..vd.sti !degli Stati 01rnerk01nii del Sud. .. . PThr'e ej 1so,noc,ritici della P,:riima Ìnterina:m.o– nale ohe accl.lìSrano la ·rovina della storica, A,s– ~ociazibne coIDe il pro<l.otto di un deficiente i– dealri.s.mopolitico! Adelchi Bara.tono, 1se ben l'intenldia1mo, nello scritto ,c,he la O'f'itica So– èiale 1pnhbllk....a ;più oltre in ,questo fa,scicolo, se,mbra aidò.irittura ar.,cusa:r,edi. aridità mate– rialdstica sin.dac-ale l'Associazione ,che Marx· gmi.dò. Non è ques,ta i&omina ingiustizia? E-gli è vero che Marx muoveva, daLJe condizioni de– gli opèrai in Inghilterra_, ohe •egli doveva ,te– ner conto deil tradunionismo brittannrico ,e c.he il fatto .sinda,cale doveva imporsi al suo -~i– rito acrei;nente réa!l'1stioo come ... un fatto !.Ed un rfatto tale da poter essere leva· iper sollm:ar– ne molti altri! 1Ma Mairx non 1misioonosceva· af– fatto il movimento ohartista, oosì ipo!liticiaanen– te rivol·u~iouario, ,che aveva p:rooeduto il tra– dtmi'onismo, in cui il èh:artiismo .q.òipo l:a ter.ri– bìle 1~epressione .si era rifugiato !per dormire, per ·sognare ... L'ohbl,ettivo di Marx f.u_ sempTe queno di chiaJmaire i lavoratori a,d una lotta politica .di ,spiriti nettament1?- rivoluzionari e l' A1ssociazione Int,ernazionale dei lavoratori fu l'orgaino di tale volontà. Non vi è h1certevza sul11':1dealisn:no del 1pr.o– g:ramma del11' .&ssociazione. E la isua or,gamiz– zaziòne è ,per aide~oni p_ersonali •e icollettive . Posta dai .francesi la que-stiione se ipoteJS1Sero esser•e delegati :al Oonisitdio GeneraJ.~ altri che gli opera;i « nell timore che gli uomini 34):par– tenenti al 1 lie iprofessioni liberali o dei capd.ta– listi non ipotesse:ro far prevalere nel Consiglio

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