Critica Sociale - anno XXIV - n. 15 - 1-15 agosto 1924

CRITICA .SOC1AtE 231 c'è spirito ovunque) e che l'univ.erso stesso non· è « che .un'tmmensa e conifusa aspirazione ver– so l'or-dine, la, bellezza, la, Ubertà, e ila,bontà». Secondo tale reaHsmo « trascententale )) a– rieggiante H platonismo, le nostre cÒscie:o.-ze ii.ndividruaJ\, $pecialmente nei momenti di e– ilevazfone ,8uperiore, partecipa,no a una, Co,seien– za :Super-individuale, aJlla,Oos;cienza assoluta o divina, 1a quale è l'ranità -sinteti,c.a primitiva. del finito ,e dell',infinito, del tem:poraneo e del– l'eterno, dell'immanente e del trascendente. << Dopo aver ·-constatato ,che ile sensa~ioni F<ono reali) esprimono nn'•i,qea .e racchiudono nna v.erità, noi, per d_imostrare e garantire la reaJltà a,ssoluta deP,un1iverl-,,O, dobbiamo ammettere che in tutte le coscienr,e - individua.ii c'è una Oo– s;cienza, assoluta. indipen_dente da· ogni stretto e },imitato organismo, ipresénte ovnnque senza, essere legata in -ak:.una parte; e che tutte lr mainifestazioni <lell'-infinito (lQ spazio, ila lu<.:e,. i1l suono) trovano in e,ssia il loro punto· dt ri– f,eriIIllento e una g,:ara_nzfad,i -eterna, realtà)). La Co.scienza a,~soluta ,non è, iper Ja'urès, un 'Io indivii.duale elevato all;infiniitù. Dio non è 1111 << individuo )). ·Egli è l'Io di tutti gli J,i) l'Unità di tJUtte ile unità, la Coscienza -di tutte le coscienze, la Verità di tutte le ver,ità. Noi poss,iamo dire io (cioè affermare l'a11to,coscien- .za) solltanto perc]lè l'Assoluto dice .pure 'io. « Se la Co.scien~a a!s,soluta fosse localizza,ta in qualche parte, .tutte lE'alt·re ,coscienze a,ndreb-. bero a perdersi 11,ellla-coscienza a,ssoluta e ia immobilìzzar-si aii. piedi di Dfo )). Dato che la ,Coscienza, aissoluta è la Realtà i– deale, iil..i;;olo m~w che abbiano le coscienzr individuali per ia,vvfoinarsi ad essa è ·cu con– corr;,ere e di .cooperare con essa, a,Warmon,ia 1 u– niversatle j é d,i regolare i lor-o rapporti, collle forz.e -e.anirmevicine -secondo l'equità, la bontà e la dolcezza. ·,« Mischti-and-osial mondo, Dio non ,s·pande-solamente la vita ,e Ila gioia, ma an- , che la modestia e il buon .senso. Precisa,mente - perchè è ovunque presente, Dio -non fa1sa e non -distrugge le relazioni sernipllici e tra;n– q11illeche tra loro hanno gli oggetti. e gli esse– ri... N-ella Coscienza assoluta -non è soiltanto il cieio grandio-so e -~tenato che prova la sna. rea[tà e la. sua gin.st.ifi-cazione, ma anche la modesta caJSa, ove, tra la tavola e :il focolare, l'uomo coi -suoi umi1Li strumenti guadagna per sè e per i suoi il ipa-nedi ogni gio~no )). Cotes~i rapidissimi tratti (i qual-i meritereb– bero più <Mnpio-svilnppo) -sono tuttavia suffi– centi -, almeno lo -speriamo - a lnmeggiarci sull'idea.Usmo di ,Jaurès. Si tratta di un idealiisrrno vOilont:a.-vistico, il -quaile p-erò è ben diverso d-a.ll' ideali-smo 1wo– hegeliano e neo-ficht-iano çhe oggi imperversa Slllle catted1,e e ,nelle aule .scola,stiche italiane. E' un idealism.o filosoficamente radicantesi in lrn realismo traisoendentaJle, che si ,inserisce orga,nieamente in ·una concezione << reli,giosa )) deilla vita. E' un ideaLismo che conferisce nn significato -nuovo e originale (nella :storia dC'l sociali.smo contemporaneo) ai concetti di pro– g,resso, di evoluzi-Oue, di armonia fondata sul– la giustizia, di emanoipazione proletaria, ecc. Biblioteca Gino Bianco Lavora,ndo all'attuazione deil socialismo, ,noi non siamo ,soli, in una, natura, indiffer,ente od ostil e ; la no,stra opera rf a iparte di un piano moiltò più vasto che r-ientra in un Ordine, on un' Arm'oni;a univeMale. -Certamente, la :Sfl)eculazione ifìlosofica di Jaurès non è completa; distratto da- altre cure, ·egli, dopo una pro.mettèntis:sima -aurora, ab– bandonò ,quasi del tutto il campo d-el1Ia filoso– fia, e co,sì non potè approfondire molti proble· mi co~e qurllo dei rapporti t:ra t'lo e la Co– scfonza aissolnta-, dell'hnlmam-enza e della tra– scendenza, il problema dell male, d,el tempo, .della conservazionp dei :valori ,indiv1duali; ma, nellla .soo intuizione del mondo, .J.anrès vide giusto ,s-indal principio: .EgH sentì eh-e l'Idea– le, per non ess-er.'é- un mero flatu8 vocis) d,(:_lve connetter.sii a u_n'as,~oluta, Realtà ,spiritual1e, che i valori umani ,sono negati in una conce– zione puramente -nw{:ca;nistica dell'univerRo. n su-0 im1P 1 era;tivo cat,egorico: amener les hommes à_ l(l, plénit1.ule dre Fhumanité div-enta nn a,ssurdità .senza -i1lpresupposto, seatureute da tutto il •suo idealismo : H om,o res sacra ho– mrini) pres-npposto._cre ,in pari tempo condanna ra,dicalmente l,a, violenz,a, Ila forza, ]a, guerra, il .maiehia,r,pJlismo,,ecc. , · PocM pensatori •~oòalisti più éli .Jaurès. so– no .stati consapevoli delle difficoltà enormi chr si frappongono al_ipr.ogresso sodaJle, all'eleva– zio-ne -spiiritnaile e n1aterial.e dPU'nmanità; ma. nc>ssm10 fon~E'più di' 1J.ui h.a, saputo tra,sfonclerl' ne-i militi della buona ('M1sa la. fiducia ,nel su- . pera.rle. I ~odalisti e i lavoratori italiani, in" v-e.stiti olia da una tormenta poliit.ica <·hP è la ·perfetta néga,zione drill'ideale janu-eR>siano, pen– i;;a,ndoa G-i(i)v-anni Jaurès e al ~uo apostolato, trovera,m10 in Lni nn faro -di l]ncE' p •di spe– ranza,. ETTORE M ARCIIIOLI. "Il Socialismo·di Jaurès,, Be.nve.nuta, quest'anno pi'ù che aura, volta" l'Om– bm di J.au ·rès ih Italia! Non solo per il nobile com.– p,a,gno .che inc-ontra, su.l medesimo cammùn.o d·i ma1·– t-lrio e. di glcn-i,a;ma pe1•chè lo spiri1to dell'Italia, del su.o,p()([Jolo - in senso lato - è aperto e acicessibile come non fii mai, ad intendere e ,accogUere il « soc-ia– lismo di J.aw ·ès ». Ve lo fanno dispiosto e ne Lo ren– dono degno due elementi, che si aggiu_nsero e s·i soon– marono ne.Ua su,a sanguinosa storia di questiJ ultimi ann1i; di questi illtim·i mts1,: la me'fi,itazione, la 1·e– sipiscenza., la hvisione d'i, concetti e di a,f,teggf:ame.n,. t-i, che il 1•mJes.c-io ha insegniate; la commozione-, la esplosionl('J di sentirn:e'llt( s·u.periori, la rivoUa contro la « bestia uma.na » che l'e,c,eid;io di Matteotti ha sollevato. La qu-o.l <• best-ia 11;mana » è in tutti i ptir– tit-i, e può dare Empoli e S.cimida e So-nzini, ma aUa -coscienza pubblica fa panna straordinetria, per ovvie ragioni, quando e 1 ssa è al governo, o l-ì d'·i,n– t01no. IL che pa,i-e il fascism,0 non ,abbia a,n~ora co.m– p1·rso nè si.a per comprendere, e di qileS(a incom– prensione soffre crisi m()(li:ale. La genie italiana - tutta La gente uscita dalla gu.e,rra, m,a la gente italiana in specie! _, ha biso- ,,..

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