Critica Sociale - anno XXIV - n. 15 - 1-15 agosto 1924

f e; éRi1icÀ socÌAiÉ 229 aveire diffi.dato •dell'i:llusione... C>raièhe su ,di essa· la chfaroiveg.gerua d.e.1nostro ,do,lo,re.proietta fina1moo.te la luce:. InnalziamoJa, ,queista luce - Ja-,più rad,iosa nelle lontanan21e, deJ domani, Ja ,p,iù .c,o,nfoirtante n;e.1Ja tri– stizia idell'C >g.gi - 1quoota loce, :in .cuf >SJi è ,conveirtito in .éui vi.ve eterno, Jo spirito, •di Jau11ès. ,Di quale, rie~ chezza egli ci fe1oe,e,redi, ,ool ,legato, delle &ue chia– ro-veggenz.e, se 110,i non le neg'li:geremo, ancora, non l•e dissiperemo1 p,iù ! FRANr.ESCO Cl CCOTTf. Lo storico ".socialista ,, Clii prendesse in ma.ruo l'f-listoire socialiste di· Jaurès -con prevenzioni politiche, tosto, cho ne a– vesse -sciorso poche pagine dovr,ebbe reHificare il gipdiiio, o il pregiudiziG, c:uf l'avesse 1.ndotto il tifiolo.- Rammento che un :nostro, insigne storito del dirittOI, di parte conservatrioe, co[ quale p:a.r– laVlQ~molto tempo fa, di quell'opera di Jean Jaurès, mi dice~a .egli pu.re che quell'agg'ettiv,o; di sa,po,re parligian•o ma.'l converiivia a]Ll'èlevata obbiettività del lavfo;ro. i Ed i,Olricord.,o che il più prec.is ,o e minubo cono– scifo.re de!Ua Rivoluzione francese, Alfonso, Aulard, titolare alla Sorbona della cattèdra speciale de– dic.a,ta. esclusivamente aJfa storia di quel periodo,, nel ,giudicare ~1 1° VjrJJu;r_n,e (La Constituante), allora appena pubblicaf;o, deùl'f-listoire socialiste di Jaurès, scriveva nel 1902: « cette .hisLoare socialiste, .c'est de ~ 'hisboire, de l'hist-oire sans épiLhète, l'histoire la pfos haub::l et la plus sereine ».. Eppure 111011 ::;enz.a un profondo p,erchè Jeall .Taurès, che 1110fl1 era ,_ che non erà più! - un poofess-0-re, il qu,aJ:e attendesse u;na più ele– V3.ta ,c,attedra ed una ,ma.ggiolre fama dallli:t pru– denbc, sp.a.ssi.Oina.ta illustra.zio.ne di docwrwnti sto– rici, deve ,a;ver chiamato socialista la sua storia. Un duplice intento. deve av:ere mosso l'illustre scrit- 1Jore, or.atore, politico ad appeUare socialista · quella su.a s~o!I'ia di più di u,n sec,ol-o, aJ1a quale egli eionf,ribu,ì personalmente oon più di un v9J.ume: D,a U)l laùo, egli dev,e a,ver volu_to m,ostrare, eion– fro l'interpretazione di Ipp,oMo Taine, sfruttata da lutti i reazi,onarii, e non solta.n,to di Fra.ncia, e.o, nie da quei medesi:m.i fafiti e doic.u,m;ent:i su i qu;ali quel .grande ana-1ista fondava la sua condanna ·del.la Riv:o}uzione, e di molti altri che _quie,,gli non aveva Jl!OÌtuticonoscere, emergesse ineluttabile _ la ~elusione del necessario sfasciarsi della società dell'ancien regime, nel cui grembo già. si era for– mata la dl!a.sse-superat.rice, che cionteneva a sua V10ltia nel proprio seno i germi d,eÌ suoi se;pipiellito,ri. Conclusione socia3Jisfa, nel significato più ampio, del– la pa1',0il,a,perchè informata a quell'interp,ratazione ,materiali~tieio-storica. del divenil'e wnano, che è il Verbo della dottrina e della prassi socialista, e che J.a:urès, :liimpidio spirito latino .(il qu.a.le diceva pur ClOill s~mplicismo u,n po' spftccio, « c'est le mé- . tier qui fait l 'ho,rnme »), traduceva in t;e11minilar– gamente umanistici. D'a.lfa10 ilato, egli dev-e avere inteso a.ooentuare, .ap,pw1fÌO', il vallore u.m:anisJioo del sociaJismo,, il qu.a1e non è utopia, ma è realtà che s'invisc,era neil:l;a. ~tp;ria, e\li()lversi di classi ed èstendersi di garanzie giuridiche e politiche, asoendere di mp.sse, ·di pro- Bib~~CadGm&~ ijftcèf voro degli ipogèi della. s'lìoiriaper tras~orm;are la soci-età don la lenta, ma in– silancabile, pressi:@,ne della loro forza e della. oon-. sapevJQlezza di 'ila.le f orza. , E perchè qoiflesta. Hi'stoire socialiste inoomin– ciav:a ooJ 1789? Perchè nell continente, od almeno nell',O(ccidente d'Eumpa, da quella . data, dalla Ri– Vk:>luzione fr,anoos,e inoomincia la novella storia. Per– chè senza le d~quislle d~lJ.'eguagli;a.nZ!agiuridica, del11e Ubertà p,Oilifiche, c~e il Terzo Stato vitto- - rioso proclairr..ava garantite per tutti i cittadini,. iil proletariato avrebbe ottenuto, forse, l'elemosina di qualche mighoramento delle sue condizioni, ma ll!on. avTebbe p:ofuto, non potrebbe lottare, a testa _alta, per far tr~on&ire fa gi~stizia delle su.e._· ri,ven– dicaziioni. La giustizia, non fiorisce che sul ter– ren10 delI;a. libert'à. . Tale interpretazi1oine dello spirito storico di .Jean .Jaurès contiene un monito anche per noi, nella tri– sfo 10,ra presente. ALESSANDRO J~E\'f. L'idealismo di ·Jaurès N 1 ella ·3Jbbondante -epreziosa er,e-dità spiritua– le l.as0iataei da Giovanni Jaurès, le~paroJ.e•idea) ,idea,le f idealismo ricorrono !-!p•esRis.s.ime v-ol– te. Per 1imita.r-c.ia qnaJche -e.sempi-0 fra .i mille che ,si potrebbero scegUer,e, nel suo discor~o ai Hcenziandi <l.eilLiceo d' Alby, noi lPggi,a-rno che i1lcompito d.E-llavitia è quelle, << d-i andare ver:so Fideaie e di cotnprendn,e il reale>>; « di esplol'.are .la complessità qua."li,infinita rl-ei fat– ti e dei dettagli, e cli illn.m,inare cotestà rP,ailtà enorme medi31nte idee .i;eri,eral,i) di organizzar– la e di innalzarlia -colila -bellezza ·sacra d<>lle forme e d,ei ritmi>>. Altrove, Jaurès. ci insegna che nella .stor,ia umana. non c'è solltanto nna ev.ol.uzione ·neces.sari,a., ma una direzione iu– telligilhil,e •e un senso idèale. « Nello ~tesso tempo ,che la istoria si svOilge·secondo nna leg– g-e meccanica, è un'asipirazione che si realizza. secondo una legge id•eale >>. Quale è l' idea.le di Jau:r.ès .?QnaJ.e sig,nificato sped:fico h31nnole parole ùlealismo) legg-e i,dea– le nella boe.ca del oelleberrimo oratore? · Ai lettori di qnesta Rivista è certamente i– nutile ri,cordar,e ,che l'idea1I ,e.so ,cia.l,p di Jaurès cons1ste, .anzitutto, nrlla realdzza:zione di una società nelila quale il lavoro .f,a ,rà.sovra.no , nel– la quale non ci sarà $.:frnttamento nè oppr-e.s– sione; dove gli :hforzi cli tntti saranno libera– mente organizza.ti , €' la proprietà sociale sarà ila base e la garanzia degH sviluppi ind,ividua– li. Seno-nchè (e qui cominciamo ad avvicinar– ci aU',idealismo jauressiano) ,cotesto ideale di suprema ,giustizi·è.1,sociale e <li umanità af– fran-cata, non ,è pn~ Jaurès 1predieterm,inato ùal corso delle cose€ dallo ,sviluppo meccanico dei rapporti economko·sod.ali. -Siccome Jaur·ès si rifiuta di ammettere ,che lo sviluppo delle so– detà umane sia sottoposto a un nigido e 'Cieco determinismo, ne consegue -che per lui l'ideaile d-eve ,essere attuato con •in-cessante sforzo da parte ·delle cla!SSi lavoratrici e di tutti quelli (e,c,co la if'orza dell'idea!) che credono nella bontà -e nell~ possibilità della -sua realizza– zione ..

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