Critica Sociale - anno XXIV - n. 15 - 1-15 agosto 1924

CRITICA ,SOCIALE 239 ooe .fa, a sua, 1 poista fil 1:r.e'ale, d.el1liosipi,rtto elatus e ge• stien,s, ci;olè del caos apdtri!tuale, dal ca ,pr.ic ,c.io in1cl:wi. dual,e sovrano·, •e1 -quindi deHa v:ioleiwa e deàl'illega, l!ità, sa,re:bbe vano 'oell1car dli ·de.teirminar.e. Questo, è certo,, clJ.e .iJ1 ,ri,.toiJ'no 1(,se 8N'V'errà) aJ.la :compo.st8zza ~d aa sanno, tiil :ritorno ad un'epoca ,in cu,i, .du.Il'que, in poilitic:a, si'a ila ininiillO!VàiZÌ!one, sia la ooruser.vamone:, Si . pr01S1Pettmo in ,fome ;c ;oe.re :nti .e tSaggie e- non, .siblilan; ci,aite e farneticanti,, sairà •co,:n,tr1a.sséignato dal fatto che sulllla f.ifooo.fia ,delJio sipi,ri,to; cii01è ;pratilcamente .deil so 1 gigetJtd,v,o .imp111.lso ,C8il)•riicC'i:01SO, deil « moto di p,as: siione » ipr'eJSIO! 'P,e,r 1 piroiVla idi 1Ver.ità assdLuta, deilil'eva– poirazi,-0rne del rea.ile •esterno di fronte all'iinteirno, (idest a1 mio .mteimo, a ci-ò ,ohe ipa.ssa ,p·er la testa di ohi.UJL qua ,parteggiando diiv-enta un Miar,cello, un AleiSSan– d,rio o un NapoU1e,om1e, •o ad ognuno• deii oooi gie.nerafli), pirenda di Jl'uovo• il sopravviento, i:iifa,tto critica;rnente più forte dall'e..."!Sere pa1SSato-sotto ìa ,prova deil :f!UJOIC'O della dotltr:i:na. ideiaiN,sta dhe te.mp, oTaneameinte l,o aJb– ba.ttè, lo, ~p,iiriitoreali.stico del p,ositi:vwmo. GIUSEPPE RENSI. Niccolò. M_achiave.lli contro il coinbatte.ntismo Il i em.pismo, che ci urge a.Ile r-G-rri e ci obbliga a seguire i disparati maestri e dormi (ier l'aiLtro Mazzini, ieri -Gioberti e ioggi Machiavelli), mi ha dato 1 a fiotrbinata occasione di . trovar nella storia (sOillO in rei1ola co1 f~tpismo, che, per 1 vivere~ rìe– .sumia aµ ~tic.ar: n~mte forme del ·passato) g~i e- .se'mpi giustificativi de1:l'apoliticità deU'Ass:01Ciaziona Nazionale Qombattenti. Fui di quest'avviso fin dal 1919, q·wmdl()I, tornato borghese, credetti di 11Jon av•ere speciali diritti da chiedere alla Patria e ri.presi il mio mod~sto po– §00 di oOiIIlhattimento nelle file del partito, cui la tm.ia coscienza di cittadin!o qu.ahinque mi chiama~ va, e ricusai la :mia adesione tanto· all'As:socia– zione N.aziionale ·quantio :ail:la Lega p•roletaiia. Ma:.. duranfo questi tUJmultuosi tempi, mi sen– tii dare tanti torti dalla fioola, che avrei potuto dubitare della mia coscienza., se ,ora, grazie al tem– pismo, 1110-tl aves&i avutb l'ausjlio del grande Se– gretario; il quade, mentr·e stava per diventare un San.fone del nu101voregime ed un'autorità dogma– tica del nuoVJO q.iritt.o pubblico, è stato superato dai discepoli. RioordaV!(> lia sfioriella di quel po– vero Cincinna6o, che, dopo aver c,ornbattuto1i non miese per sè neppure la croce di guerra 101 • ila com:menda e sii ri1lrassse tra: i s1.1ioipii e miti bovi, e ricordaV10 pure quell'altro dabbenuomio di Curio Dentato, il qurul-e,anzi che ac.cettare l'ioro dei Sa,n– l'.litii, si a-0contentò, di dir lo.ro che preferiva co– IQ,andare · a chi aveV'a l'oro, anzi ohe aver l'-oro lui s~sso. E quesfu p!OVero ingenuo lo ricordavo auando "ulilia rèclame delle ca.r'toline PiOStali lel!J{evo, sotto l'insegna dcl littorio la scritta: che l'Italia doveva '¼Ssere governata da chi' aveva oombattuto oer lei e. per le .piazze, sentivo urla.re: « A chi l'Italia?» " A noi I ,. "A chi 1'10ro? ... " A noi I •' Ma non :ri• cor<lavlo ciò che il Machiavelli, da vero disfattista aveva scritto nel icapito:lo XXIV, libro 1, dei suoi Discorsi. E~li na.n-a dun~uè che «a.e repubbliche ben o:t •dina.fo 00!\!t.ituiscòno pre:mii e pene a' loro citta– diDi. n.è c.o:mpensaJll(> mai l'uno OOiil l'altro», e dimostra questa tesi balzana, rimproverando i Ro: BibliotecaGino Bianco mani per aver assOlluto i 1 l superstite Or.azio, auten• . tioo ex combattente meritevole, di medaglia d'oro, dal reafu di fratricidio, solo in ~onsiderazione dei grandi !IDeriti acquistatisi .µel duedfo cOii Curiazii. Il Machiavem oggi fa testo, perchè è divemaw oggetùo di speciale tesi di laurea, e quindi ciù cùe egli scrive fia suggel,lo che oigtni uomo sganni. Dun· que Orazit:>, per il S·UJO « fallo .a.trooe » era stato posto sotto processo; « la quaJ.. cosa», scrivo il MachiaveUi, (< a chi superficialmente la considera.f"– se, p.aITebhe un esejlllpio d'ingratitudine p10ipt0lare, nondi!m~ chi la esaminerà meglio .e, COH mi– gliore o.msider,azione, ri~rcherà quali debbono ~s– sere gli ordini delle repubbliche, biasimerà quel popolo piuttosto, per averlo v,oluto condannare. E 1~ ragione è quesfu., che nessuna ·rep,ubb1ica. be• ne ordinata, n:Q111 mai cancellò i dooierili oon gli meriti dei su,oi cittadini; ma, avendo ordinato i premi ad una, buona opera e le pie.ne ad ;ti:ìia-"-· -~– e.attiva, ed ;avendo premiial,o uno per é:\,'Le.l'.- bene operaiio·, se' quel medesimo opera {.li_._.p,oi,, male, lo g.a,sfiga, senza aver riguardo alcuno: a:Ue sue buone opere». « E quando» - oontiuua 'lt1ÌIJ.ac.ciosoil :Ma– chiaveHi - ((questi ordini SiO'llO bene osservati, UI1J. città vive libera mo~to tempo; altrimenti, sem– pre rovinerà pi:es1ÌO' ». Penso, ohimè!, al grave ri– morsio che, quando questo episodio sarà letto suilla fesi di laurea· del nostro Signor~. pungerà l'animo d:i faitti i giudici e dei giurati, che hanno, oon ta11t.a sollecitudine, assolto militari ·o ex militari, rei di reati eiO!mlUni,sioJ perchè avev.ano a,1 fronte fatto il forio d,overe I Ma, ora, dopo ia.ver letto questoD riprendo ta,nimt0i.e ripeto che hanno mille, ragioni quegli ex comba.Uenti che respingiOIIlo ogni privii– legio e 1v:og!liono rendere vera,rnente apolitica la l,oro Associazione, ·affermando assurdo un partito· di ex . qoonb.aftenti ed inammissibile una speciale politica CIO!mbattentistica. ' Si partecipa invero alle ·lotte per La riforma. dello Stailol solo in forza di uno speciale pro– gramma, di uno speciale ideal,e, che invèste tutta la vita d~1o Stabo ed è quindi; politico. Un ex co'mbattente, 001I11e tal-è, non ha uno sp~ciaJe, credo politiQo, 1m,a [,o ha in quanto segue uria idealità, .che è bandiera'. d'un partito. determ.iniato~ a cui pos~on-0 partecipare tutti d'ugu;a.l fed~, siano ex aombattentii O IllO, . La qualità di reduce, ia ricordo' d'aver compiuto un diovere verso la Patri.a;, tanto meno cio>vrebbe ,esser base d'up. partito, o di speciali .rivendicazioni qu.a:n1ìopil). ·puro, è stato ed è l'amore per questa entità spiritu.ale che è lla Patria, se deve esser vero che la Patri.a deve esser servita e mai servire. Inveoe è ~ufo il qontrario. A che scopo u– nirsi in associazione dopo aver fatto il proprio ~1overe a.I fronfu? O per l'innoqente soopo provin– ciale di far « quattro sa:lti . in falniglia » ogni sa– bato, IO per l'interessato scopo di p·resentare ,allo s,conbo il . proprio patriottismo, come si presenta la p&izza, d .per uno scopo universale, piolitico. Nel primo casp, tutti gli ex oo~battènti a– vrebbero p.ofuto veramente affratell;arsi al dì sopra di ..ogni divisiooe politica e ricordare nelle loro feste i aamuni sacrifici, accorrendo magari a rin– giovanire le l()rmai sparute Società di vecchi re– duci dahle precedenti guerre nazi,o:nali, fratelli di sacrificio oon i giovani reduci da.Ile trincea dolo– rose del Prodgora; nel secondo caso, non doveva

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