Critica Sociale - anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1924

CRITICA •SOCIALE 223. adotta mi-su,nei re_p11eooive' ,oo,n,tro id:i 101.ro . I COIIl1tta– ti rurali, co,stituitì dai socialrivoluzionarii, vengono arrestati l'un dopo l'altro per_ ordine di un ministro socialrivoluzionario, e in alcuni distretti vie~e pro– clamato lo stato d'a~sedio. Dai villaggi affluiscono al S,ovie;t di: ~ietrogrado deputazioni che· protestano per l'arresto dei co~tadini, i qllali, conformemente al programma del So1Jie·t, consegnano ai Comitati ru– rali le terre dei proprietarii. « Noi; dice Trotzky, ri– sponç.evamo loro che avremmo potuto proteggerli, soltanto quando avessim0 nelle nostre mani il po– tere governativo)>. A.Ila decomposizione dell'e$e<rci– to, alla diserzione in massa, aiHe difficoltà dei rifor– nimenti alle ·città, si accompagnano. le repressio:ro.i e le rivolte agrarie, ai soldati che anelano alla pace, agli operai ·che aspirano al « Governo del proleta– riato » si aggiungono così i contadini, insofferenti di indugi ·nella conquista della terra e h1tti si orien– tano verso i bolsceyichi, che sono, <rnme i Giacobini nel 171t3, gli in'thpreti e gli esponeitti della sit~a– zione. I bolscevichi sono per la pace, per la <e dittatura del proletariato », per la immediata soluzione del problema agrario. Qià nel SCYViet panrusso dei conta– dini, del maggio, i bolsoevichi, interpretando, per · · bocca di Lenin, le ,profonde aspirazioni dei -conta– dini, si dichiaraho per la immediata espropriazione della terra, già messa in pratica per opera delle Assemblee dei contadini, per quanto si pronuncino am:he contro i principii affermati dai socialisti ri– voluzionarii per la divisione ~ella terra.- la .« nor– ma di sicurezza » basata sul consumo e la « norma limitatrice»· basata s"ul lavoro - principii che a– vrebbero servito « a. creare la proprietà privata, so– pratutto a favore dei contadinf ricchi, e a impedire la socializzazione», mentre ess·e, facendosi il porta– voce degli operai salariati e dei contadini più pove– ri, propugnano l'organizzazione dei cc gruppi di ~op. tadini poveri»· e si dichiarano in favore di grandi aziende a conduzione collettiva. Questo pFogramina, però, venne difeso dai bolscevichi, non solo com.e l'unico mezzo per il trapasso effettivo della terra nelle mani dei contadini, ma per· la stessa necessità della mobilitazione agraria imposta dallo Stato d'i guerra e d'attuazione impossibile in un regime pic– colo-borghese del cc lavoro libero nella terra libera»; e per lo stesso motivo essi sostengono anche l'esi– genza di un -Governo forte e saldo, capace di otte– nere il rendimento obbligatorio e generale del la. voro, .che non può essere se non -Governo dei <leputa– ti d!3gli operai e dei contadini (8). Dichiaratisi in favore della espropriazione imme– diata della terra e del suo legale trasferimento in uso ai contadini che l'avevano espropriata di fatto o aspiravano ad espropriarla, fattisi i portavoce del.– la massa dei contad!rnit :povéri per una ,d.tstritbuz.ione egualitaria del~a terra, i bolscevichi, ad onta del loro programma cùmunista, si assicuravano l'ap– poggio della gran massa dei contadini e si aprivano necessariamente la via alla conquista del potere. E, conseguito il potere, sotto le imperiose necessi~à di sanare l'anarchia interna. e di difendere la rivolu~ zione contro il sabotaggio degli industriali, dei fun– zionarii, dei borghesi gli egoismi degli operai e dei contadini, l'assalto armato degli cc emigrati » e dei generali controrivoluzionarii assistiti dai Go– verni dell'Intesa, essi dovevano poi instaurare la rlittatura e il regime del « terrore» anche contro gli stessi operai e contadini, come i loro predecessori giacobini francesi, cogli stessi metodi, le stesse mi– sur.e e gli stessi effetti. E' quanto vedremo in un prossimo articolo. (8) La terra alla Nazione per de.lib,e,raz.i,on,j,clecrefli e 1egg-e. , Mfla.no 1919. Biblioteca Gino Bianco FAUSTO PAGLIARI. i contadini : di.scu-s.siowi, J:,ibce.ria, edit. Avanti I, Orfani nostri (Ai bambini del Martire) Qrfani no~tri! Ognimo sì, in quesVom) • vorrebbe ess@rv·ipadre! .. Il vostro è Z.unge: Dove? Ciascuno fuor ohe D-io lo ·ig_nora. · E voi) sbattut-i tra lçi vita e il sogno) oggi sentit.e ohe più ve ne p,unge , · -il 1desìo dell'affetto e<l 'il bisogno: .. Lasciate dunque ohe o·i(t,Souns·i a<.·oost-i) e con wn ,dolce__gesto della rnano vi sfiori appena .i riccioli soom,pust i. E se tra i ricci) a vo·i) .con la sua·~e carezza) anche ima Za,çrirna pian JJU-1,1w sÒ•ivolì) la pietà non· 'Vi s-ia g•rave/ Sappiamo ohe voi lo atte_rù:lete. '/JJ (t /:$era) scendendo Pombra) 'Y!'el momento -i'n o·ui più s·i soffre e s-i prega, e più si !:$pera,) voi ribàlzate verso l'11soio, come s)ei si schiudesse aW-irnprovviso) e lwi - lwii!vostr:o paéltre! - vi chùMn(u;se a ·1rnme. Voi Lo attendete. A·rboora. Sernpl'e! J!) noi la verità - ohe pianto/ e che •vergogna! -. nori la dire/J11JO) orfani nostr·i) a· voi j s'è· dentro il solco) aperto !da,ll' 1 clea) non già il Jtriste_ odio seminar b-isognu,) l'odio o_lt6 uccide) ma, l'amo,,. che crea! Ignorerete. Coprirem cl)ur, 1~elo lo scempio orrendo) ohe v,i sembr·i bella lq, Patria ancora con -il s·uo bel cielo j nè sospettiate ohe ci sia ohi il male possa ordir nei silenzio) e eh i JJO'inella oiieoa ombra sul fratello alzi a p•ugnale ... Ma 'Un giorno ... quando il popolo risorto 1 orfani nostri) l' a.mar suo vi gridi) voi lo saprete -,pe_rohè n babbo è morto; voi saprete il martirio onde fu -'Vmtq (- No) sicario, f ldùa tu non la uocidi! ~) e la gran fecle che f innalzò tanto. Ma in qiiel fr.emito cflanim,e concordi, in quel concorde palpito di fi,an1.,•ma) faìe ohe una parola si rico,.cli! Quella che disse nello strazio (O buoi/o ou,o,rel o c•uo1·degno clell)eroe!) la rna,m,ma:. « V,endetta noi vendetta noi Pc·rdono! )) BALILLA PINCHETTI.

RkJQdWJsaXNoZXIy