Critica Sociale - anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1924

22Ò CRITICA f30CIALE verse e la flotta americana. Nel mentre, con– tillluam:lo nella sua 1politica tradizional~ di tu– dipendenza da aJlleanze ,con nazioni contine:p– tali e d,i :Libertà di .scelta del gruppo da appog– giare, l'Inghilterra potrebbe ~empre :fi,no~, ~1ti certo punto ,sperar,e di iIDJ)ed1re una coalizio– ne contro di essa; ade:riend-o ailla Lega e al Trahato di vVashington, essa, per· la prima volta ne1la sua storia, ha esplicitamente reso po~sibile trul contingenza, n1el1',ipotesi-che ,essa vfola.-s.<.)e la procedura -e lre decisioni della Lega. Nel mentre l'oipinione puhhllica americana sa,rebbe avversa a f.ar valer,e il punto di vista traidizionale àllllericano dei d•iriitti commerciali dei neutri in una guerra che scoppiasse iper , far valere i 1principii d,p:llaLega e nella quale l'Inghilterra stesse per la Lega, essa non esi– ter,ebbe a far val,ere taile punto ·di vista ron la fìlotta amer,icana co,ntro , un'Inghil– terra ribeUe .alla, Leg.a o da -essa appartata. E non dobbiamo dimenticarie che di fatto vi ,so– no già -- pur -senon u:ffioia1lmente - molti rap– presentanti aanerica,ni in molte Commissioni di 0-inevra,. E' assai improbabile che -gli Stati Uniti atlier:i;[gcano .alla Lega,· almeno per quail– che generazione, -sè non -per sem1prè; ma è al– trettanto proba.bile e perfino inevi.itabile che essi :finiscano a· lavorarc> sempre più, liber(},{Jnente, al suo fianco. Nt>lla luce cli tutte qu,este dI,'Costanze non è r-sagerato ill dire che l'Inghilterra è il P.acsf! che sta dando di fatto il più serio esempio di conformità pratica alla l,ettera e alilo ,spirito della Lc>ga. Rs~.a è ,il primo grande Paesie ohe rompr('nde rhe il miglior modo di conservare ciò che si .ha -e ciò che si è nel mondo è q-uello di estendere ,nPl m,orndo, come in ogni singolo Stato, ill regime deilla libertà ba,i;:ato sulla ~– cnrezza che viene dall'universale ,supremazia della legge e di dar modo a tutti di godere dei beneficii che essa è riuscita fin q:ui ad assicurare a sè stessa e a protegg,ere col triidènte. Noli sia– mo arrivati a un !punto ,in cui, ogni dì ipiù ognuno non può ipiù godere con sicurezza se non di ciò che è pronto a :goder,e con tutti h1 regime di sicurezza comune a tutti. ANGELO. CRESPI. LA DIREZIONE DEL PARTITOSOCIALISTA UNITARIO (ROMA • Casella Postale,1 460, oppure Via Guardiola, 24) ha pubblicato : ILVINDICE SACRIFICIO DIGIACOMO MATTEOTTI CELEBRATO DA FILIPPO TURATI (27 Giugno 1924) LA DICHIARAZIONE DELLEOPPOSIZIONI ALLACAMERA L'UlrTIMODISCORSODEL MARTIRE (Call1$ta dei Deputati • 30 maggio 1924) Questo triplice docwmento, raccolto in opuscolo di pag. 32 con copertina e con ritratto del compia;nto CO'IYllpagno, è in vendtita al p1·ezzo di L. 0,40. ' . BibliotecaGino Bianco 1· lonta~ini I larivolniion1 rnHa. La ipar-te che i contaidini ihanno avuto n'ell.1aI'iv.otlu– zione russa·è altrettanto premi~1ente e decisiva quanto quella che il contadino france~e ha avuto nella« gran de rivoluzione » del 1789-93, colla quale quella russa ha le più profonde analogie. In entram~e la fo~z'.1- motrice principale è la fame di terra dei contadm1, come l'obbiettivo precipuo e il rfsultato più imme– diato sono la distruzione definitiva del regime a– grario feudale e la CJ 1 eazione violenta del regime borghese della proprietà. Le rivolte dei contadini sono il fattore propulsivo che trasforma la _rivolu– zione politica in _un'enorme rivoluzione sociale e favorisce l'avvento dei partiti più radicali, che san. zionano e consolidano le conquiste delle classi ru– rali. Tanto nell'una quanto nell'altra rivoluzione, i contadini, conseguito il loro obiettivo, resistono ai più radicali programmi dei r-ivoluzionarii delle città, per difendere la loro rivoluzione contro gli stessi rivoluzionarii; e li obbligano infine alla ca- , pitolaziqqe. In entrambe, la guer-ra civj.le e li:i, J~t•, ta contro la reazione interna ed estera hanno, m– sieme alle rivolte agrarie, parte cospicua nellq svi– luppo· e nel decorso politico -ed economico della r-i– vorruz.ione•, ei ,a queste neceffiità •deìL'la sua dif.elSa ar– mata è dovuta, sopratutto, quella politica che, nel campo economico, fu denominata in Russia « co– munismo militare», cioè ·la mobilitazione industria– le e ag·ra.ria, e, nel campo politico, la « dittatura del proletariato » e in Francia la « dittatura giaco– bina», cioè lo stato d'assedio militar-e. La paura dei contadini di perdere ciò che avevano conqui– stato colla rivoluzione fa fallire nei due movimenti i tentativi controrivoluzionarii e assicura il potere ai dittatori. Ma la volontà dei contadini, insieme alla :necessità della difesa militare, più che i pro– grammi teorici, determinano l'azione dei r-ivolu– ztona·ri al ,po,ter.e ,e,d e,s.erottano un 'ini:f.luenza deci– siva· sul corso degli avvenimenti. E' quanto ci proponfamo di esporre in queste no. te, che intendono servire da conclusione agli arti– coli 'già da noi precedentemente pubblicati sulla cc nuova politica economica » russa. Il comunismo dei contadini Otto Bauer, nel suo noto studio « Bolscevismo e socialismo », che è la più acuta analisi pubblicata su le cause e gli sviluppi della rivoluzione russa, ha già messo in evidenza la importanza decisiva che l'evoluzione della condizione dei contadini in Russia, dall'emancipazione servile del 1861, ha avu– to nel provocare la rivoluzione, della:· quale rileva le– sostanziali analogie colla rivoluzione francese. L'.aume:nto, del.la poipolaz.ione, ID€.ntre aoc.resoo sem– pre p1iù la (< ·,rame •di tffi'T.a » idre-i coin:tad1ini,· ii con- . vince. altresì che il prob_lema della terra non può essere risolto se non còlla conquista della te.rra dei signori, la terra del latifondo, chè aveva il predo– mini.o nella economia rurale russa. Ma, quanto più cresce la popolazione, tanto più, d'altra parte, si riduce la quota di terra assegnata periodicamente ad ogni famiglia nel « mir », e tanto più tenace di- . venta, la resistenza dei contadini a nuove divisioni, cosicché il contadino, nota il Bauer, mentre, contro la proprietà privata degli agrarii, di cui agogna la terra, è per il comunismo agrario, contro il comu. nismo agrario del « mir »_è per la proprietà priva– ta, per la libera proprietà borghese. In realtà, di– ceva Gorki, egli è un comunista che sogna di di- ventare piccolo-borghese. . · Ma, se della rivoluzione russa, come di quella francese, la causa fondamentale è la pressione della· popolazione sulla terra disponibile, in entrambe il

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