Critica Sociale - anno XXIV - n. 5 - 1-15 marzo 1924

70 CRITiICA' SOCLAL.E. tore _ e un oratore illustre - non deve poter par– lar-e? Ciò offende la libertà e la civiltà non s~lo, _m~ la intellèttualità, la estetica, ciò priva gli udito_ri di un diritto che è anche un diletto d'ordine superiore! Ciò è g.offio1, ciò ,è ·idiota, ieiò è linci·vi,le... . Un oratore del Nord non deve poter parlare .1~ una città del Sud 7 Ciò insulta l'ospitalità, la tradi– zione cavalleresca, la gentilezza del costume, ciò di- sonora il Mezzogiorno... . Non sorridiamo di questi sentimenti, _che hanpo un loro valore spirituale, auche se noi li abbiarp? svalutati alquanto, talora, col fredd.o metro metalh– co della lotta di classe. Essi sono, in fondo, parte in– tegrante della c.iviltà; if presupposto e la .cònquist~ della. civiltà. Sono la democ11azia, in ciò che ha ,di meglio: cioè còme mezzo ed arena perchè classi, par– titi, interessi, idee, dibattiti e lotte si svolgano nel~ la libertà civile, sì che le migliori, le più giuste,. s1 com,qu.i:sst.i110 .più •s.eguacj e vi:nloano. :Sono 1a de1mo– crazia; e se il Mezzogiorno per certi aspetti ne ~a più di noi - perchè (suggerisce il determinismo)i" il duro cimento della lotta di classe, meno sviluppata, non è ancora intervenuto a additarne Ù pericolo per i dominatori - è da rallegrarsi che essa oggi kli serva tanto· quanto di prote,zione contro. una reaz~o: ne che ·è nata e cresciuta nel Nord arnche per un feroce sviluppo della lotta di classe. - Siamo di nuovo nel caso di un costume A, che ~o– teva parere superato e giù di moda in uno stadio ~B, ma torna ad essere utile e buono quando la storia, nei suoi sviluppi ci'Clici, ritorna ad uno stadio A, E trattasi solo di .c.o-stume democratico, o anche di realtà marxistica di democrazia 7 Accenno di vo– lo un dato di fatto, per non dilungarmi in un'a4a-– lisi che sarebbe assai vàsta. Quando a un nostro oratoz:e, l'on. Bentini, fu impedito di parlare a Na– poli, centinaia di studenti sfilarono a recargli ~ll'~l– bergo il fiore del lo_ro omaggio e della loro protes~a.: radiicaJi ohe sarebbero albr.imroiti -~p~i?i,li; ~è, ~ibe– rando. :iJ potere eoocutiivo da.là ,a ,pngi.o~Ja ~ cu.i ,preten-don~ tenerlo clienteJé e gruppi pa1iticoLa.n, .gh ;pemnet~o di oogufa·e ·più Jiberamemite ile dfa·etti'Ve. o~,e ~ s'è J1•?er~– màn,iìe -~te, .!P(me .fiine,ailile tr,a.rMi~_1,z~001: e. an. tr~sfm~!JSUl~, fissa OOIIl. mag.gior .prieci6ion,e ~e ,pos1,ZJom ;r1apett1v_e h ·par - titi ,e di p.rogimmmi, eleva il tooo morale ,d,eJ,la, 'V-1¼.· e d~l- ~'aJttiv.i,tà ipd]futic,a idlel Pirueise. . . E difatti, chi si fig.u.ni 'llll'.l'ima;gillle.asilra,tta di .diirt'atura, Qon qt1Je1Je oa11atter:sti,che clle si iè i.sol~ti traidiziona~te di attribiuiinle., di 'lLIJJa, volontà eooez.ilonial1menitie forte . e Jihlu– ' miinat.a., che muove, oon.za - dief.letteire, v-erso ,il cODJSegmment-0 di um fi.ne ooli,dia,manit,e oontdepito e fermamente. voluto, - . ip!l<Ì run,che oodere iin-_ quie.i1e iiihlru.sion:i. Ma ,ba,st,a, iaooo~·e lo agua,rdo ai lffillllt,iiorrni esempi di ,di~t_ura che ila st~a ci .offre, ipei- constntanie che 1ia - r.ead.tà è ili!f?1;rne da quel~ irnagi.nJe. P'lllf oonz-a esa; gera.re n_eJ,l,a 1reaz1001e contro J~ oonoeziorue QJilJdiv~diuaJ;,istiioo, ,d:e11a s1ruiia,, q1Uesti eroi eh~. vivendo are! .feIW"Ore ,dèLl'azione, 1pur si sottn~ggono ailil':iln– flusso ,d,ehle ,paissioni e -d€1g:iruppetiti che s'.a;gj,tano .iintarno a loro è ilen!go:oofo sguardo _supevb,aimente fisso a 'UJlla l'llee iideaJ.e (sia J>'Ul" J•uoo .a.• 1JI100I1Jd,jo ,dev,rustla,t,ore},' tor(;lendolv da,hle haissezze vè ;r.so oui ,la folll,a gurur-da,cup,~dame.nte; qu,,e.st.i e-roi .sono v&a.man,te ,una cre:azriiane· -della · ;fa,nroasiia, non lo spOOC'liio ,dì .aooun.a reaJ-tà. . . L' «individ1no» che v.uol acahlainsi oolta~to aJ fuoco ,della passiooo e -·die1Ja.sua volontà, è :liia,sceta che vive 1ontianq Vi. è la specifica p"sicologia meridionale, nei suoi lati più simpatici; ma ·vi è ancbe il fatto che Napoli ha· oggi, 1924, molte centinaia di studenti 'ff di idee avanzate », come ✓Bologna le aveva... 30. anni fa. Essi sono l'espressione di ceti .che si sentono ancora di idee ir:iibeiLN, perc:hè •vfviomiO in ccrndizioni pamtiico– lari, di disagio, di. spostamento; e non . ancora lo sviluppo dell~ vita e~onòmica, 'industriale, commer– ciale, attira a sè e promette lavoro da dottori in agraria, da ingegneri, da tecnici, da avvocati, a q.uei · d-aJ lìn'cmdio e, tutt'al ip.iiù, ;prepa.m ,m~l silenzio <lehla eu.t so1itudi:Be ,gemn: di ,pein;S:1e1•0 che dav11aJlin.o f.rutti.ficwr.e al– teri saecitlo; ,ma ohi · vuol eta.re ,nalila vifa ,e ,ne:.l'.az.ionc, e .fiairsi t.:u.noniern ,deJ!la haroa entro oui. na1V11ga l'umamità del .ffilo tempo, inon ,pilò ,pretendere ,di solitramsi a1l'urto di tutti i Du,tti. Nie,ssun.a, ditta.tura sprigiona iJ· fascimo ,di una forna idea,Le che pjeghi ra:l6'Uo -imp.wo og1n.iailtm forza; ha b:sogno m1,ch'e;rna <li a1p<poggio e ,di COiliOOI1SO. V'ha jil d.i,tta.– tore ohe oer,oo. il'a•p,-pog.gio dellà .flol,lia., per teiner:e a freino le <l'issemzieruti e a;vv.eroo «ar:stocraziie »·; ma a.1la' .folla ,non chled.e u,n oonrenoo che sia frutto ,ili 1lilheroesame e si es'p1:i– ma nà.kli ~•iibiertà di spoota.neé iniziative, mia 'llSUXip.a,: i 1 OOI11Senoo c n tra ,vi.a.ru ::ie 11,rojJud'Ìzio mercè fa:lse opiinioni 0rr.t:– f:ciosannernte crea.te · e. -illlJMlteiru:te, con •prop,agwn,dadi mem– ziogne e 1a:ngizion,e di favori, con oor:ru.ilte 1a dellll,e mteil::iigenze e ,d.e,i ,oostumi. E' iJ caso meno f.reqllJ .en.te , m a tutfu.via più vohte ia;pparso nie1lia storia. : da. G1u.lio ·Cesa,re- a [..orenzo il M.a.rn :.fioo, dal D,uoa ,d'Atene a 'Na-po:ieone HL E c'è !inivece 1 ( oo,.~ più foe,quiente: da:i Thra,qni .a Pietro e .Oa;ter~na <li . R11ssia, da Diiqruigi di Siraou.sa a Pr:iimo d,e Ri;ve!ra) il .d~tta– tore che .s'ap.pol{>giia. ,suiUa.·oompi1i:cità di oli:garchie i:?& toofr a fa·eno }a Jt-1:,a,, e s' a.i.ima, ·so:tainto ,della, forza, ne-1la man.camza. giovani, come avviene nel Nord. _ negresso, progresso, male, bene 7 Tutto è misto e intrecciato in strani viluppi tra i quali io mi avven– turai, senza a'rrogarrni di risolvere a fondo il pro– blema, per cercar qualche filo conduttore ·dell'inte– ressante fenomeno della « resistenza· del Sud alla conquista· fascista·». GIOVANNI ZIBORDI. ====================== I benefici della Dittattura? {)'è qua1cu.no che, ·I>UJr ved.OOJdo ,deJ.lia Dirtta,tura tutti gli' aspetti tri6ti. ohe ,più rup.pa :ri,soono ma.nireBti., Titiene che essa possa tuttaim avere ainclie qua,lche effetto vant,a,g– g.ioso: ,perchè, sottraendo ile~.diirebti'Vle .del Govern!O ru)Jl',urto immled·iato del.Le forze clie s'agitano iool Paieoo, ~tte .di tra,qcuraire e it.eD1&e a ·posto a;ppeti:ti. p,a.rtioolruri che ,pre– tendono ,di iprevaJere sugli intere.ssi: ,g,e,niero,li; iperchè; sop– pr.imen,do Ja. ~'lIDga;gg;iine .dei ,clioottiti m cui si cilluisoo e si sfibra, J'.attività Jieg;iski,tì:v,a .itn reg.ime :painla,men:tare, .i.nfon.de m Jaggior ~dità e V11gore e coerenza eJJ'az.iane · dcllo 8bato, oon.sar.rtoodo d'attuami.eme ,di -rilomne a1Udaci e BibliotecaGino Bianco dii ru,n con800"sooo~ 0100 !pUÒ :a,sp:!rai·e . .C'è in.f.itne ohi .g~uooa·. · d':ail.tail.eoo fra la; fu:lll;I, -(iin,gainnat.a)e le. òlig,a,rohie (oon-. 8all)evoli), rioorreindo 3Jlilia, fo.rz.a per ,impòrre itl oooset1so, a.ppellandosi ial oonoonoo ·;per ,giruistid' i.oa.re· J' u,so ,de11aforza-. E' il ooso che ci toéca oggi più <la vicino. Di qu.aJ1u:nqU1e· .gèoore· aia, non c'è ,dittla,inma.nella .storia . che abbfa ffiltScit .e.to im pu.::si ;nuovii di 1pen.siero. e d'az:one, ed eleva.to :i,1tono ,del oostume -pubblico. La diittatum pub essere, imilt';a,l :più, ù,a ~.zion,e esi:,erirore _che di.fende· nn . movimento ,fa1l'1Urto e dia,JJe resi.st.emioo di for.oo avve,r,se, come· ll'.llell"foghi11tenra di Oncxmwé!J, IIlle1la. Frtmcia <fi Ro~· bespi,erre, lllelila Ru.ssia .d;i Lerui,n. Ma 'il movrimènto .deve {Preesistere ,e deve essere llllovimen to di forz,e ,a,i;ti,vamen,te · e sp-on,na.nea.men,te cos,p::n:-.a,nti a 11n fiiniè iben dietel'miin.ato : mo– vimento, non sta.ai ; 1Sforzo di iia:wiovazionie,non ·d,i oom.pres– sione; lavoro di ~ d~ forme -nuove, 01on coniato· •di conoorvazione di voochiie iisk1mzicmi.DÒV!e mruncano queete en.erg!ie, qu€1Sta mèl:Q, .lia ,d~1rlia.1mra lllon suscffu..\JllUllia. I,a dittatura, cioè, oomprime ed .elim:i1n,a, ,ta.1unie energie· a profitto di ia.ltn:.e : .se qllleste haiiliil:o Y:.!rtù ipr,Qgre,ssiv,a,, il 1UJOV.imoo-to ev lutivo .della vita ,socia;~ ,può, aincliè <la quel m:rulie, rioovere IU,Il impuJ.so -va;nita,g,gioso; m:a eAEO stesso oontien,e in sè "il berne che aiddiuoe, .al on.ii ,aVV\èn.,fp ~ dit– tatura [)Orge solo condizioni ie.istr.imiecbe. 0m, q:uel che e.i debiba. ipeJllS0Jre a fu;! ri.,,mual'dodrel faoolismto è chiaro per ogni spetrl;a,tare irppa,rziia.1e.Ohe ,progracima. esso aJbbia. oossu.no saprebbe dr.re . Passa ckiJ .dispregio della dihertà, «CaJdavere putrefiatto», ai11'irnpermaJianento e a.1la miruwcia ,

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