Critica Sociale - XXXIII - n. 24 - 16-31 dicembre 1923

• t:aincl sòcULE M@ . .-, ..... _ ..._ __,..._....,-,_-=-'-'· '-'"'-' _..:...__,;:_. __ -'-----·------.,------=---_:_:.........-.:;__ ________ _ 1!), meinbri 1 ele_tti annualmente dalla Assemblea ge– nerale ordmar1a (o anche da una Assemblea stra– ordinaria, in caso di avvenute dimissioni e di ne– cessarie sunogazioni) ,col sistema della rappresen– ta1:1za proporzionale di Hare. EssQ nomina nel pro- . i,rio seno, a maggioranza assol\lta di voti un Pre– sidente, _un Vice •Presidente, un Segretario; un Vi-ce Eegretar10 e un Cassiere; a parità di voti preva– lendo il ;più anziano di età. Anche le d~liberazioni del Comitato Centrale sono prese a mag•gio1·anza assoluta di voti, qualunque sia 11 nnmero dei consiglieri ,presenti. Reclutam~nto dei sooi e prima Assemblea generale. Art. 6, (Transitorio). :_ All'atto dell'approvazione del presente ,Statuto ,l'Assemblea della ces.sante As– sociazione Prnporzionalista delega ai membri della uscente Presidenza, cui è data facoltà di a.g,gregarsi aU'uo-po. una sp~ciale Coµimissione, la compii.azione dei ruoh della Associazione rinnovata e la convo-– .ctl,ZiC!ll~della pr,ima Assemblea gene:,rale, da tenersi poss1b1lmente entro tre mesi, e in ogni caso tostochè l'aum_,mtato _numero dei SQ,çi ne consiglierà la -con– vocaz10'.ne. Fmo a tale Assemblea la Presidenza del– la Associazione Proporzionalista in unione alla Com– missione di cui sopra ha, in materia di accettazio– ne, dei soci, i •poteri del Comitato· Centrale -di cui all art. 2. - · Le richieste di nuove insèrizioni debbono nei frat– tempo, indirizzarsi alla Sede della Associ.a;ione Pro– porzionalista milanese, Foro B.onaparte, 63, Milano. Debito pubblico ed ·ammortamento Noo yi, .sa,rà lettore che dì fronte, a quello che si sta •per dke v-or:ràmancaxe <li ri1evare tutta la inopportuniltà del dtscoi!'so: Ed .infatti se il discorso si facesse allo scopo pratico della sua p:oonta tra.ctuzione in atto, nulla vi sà.rebhe ·di più ozioso. Ma, invece ,si -ttart.ta dr una specie di testimoniale a futura memoria ,O, 6e si vuoLe, d'i lega,to testamentario; al quale ci confortano più che mai gli: studiii cLegli · scmttor.i ool s ecolo XVIII e della prima met.à clel secolo. XIX, i qua.li non dl.l!bi:tavano, in tempi dt s-erv,itù a,ustr.Laca e borbom oo non tanto di.:l– simili dai nostri, di lru;ciar memor.ia di quei 10110pen– sieri di natura ecollO'IIlica e politica, che pure solo i,n tempi {liversi avrebbero po!tuto trovaxe · applicazione. Cosi, se· non ci illude menomament~ la s;pera:nza di essere oggi ..ascoltati (e, meno, che ma.i, seguiti}, non ci sembra fuor d'opera che rimanga traccia ,di voti e siUJdii destinati ad altri tempi, ·di avve:çi.ir -etuttavia forse menò remo,to che non 6i cxe da. *** Le condizioni di crescente e p,rogreissi-vo aggravio del debito pubblico, con H manifesto risultato di una vera' e proprta, berichè dissimulata, insolvenza dello Stato, pur evidente nel discr.edito della moneta_ al corso del 25 o del 20 1Per cento, fanno p,e'llSM'e ad un. momento nel quale 1,o, Stato stesso·, con uno 6crollo, butti. da· sè 1a soma insopportabile, per I 'iprende.re poi liberamente il cammino. Na turalmente soltanto spiriti superficiali possono men– ti.re a se ste.sSi.. ·l'entità reale di un tale d:i\Sastro. IBast.u pensare che in questo mondo rari sori.o i creditori che non siano debi-tori nel tempo stesso, per intendere !'e s·teDLSione ' l'intensità di una paralisi del credito. E cosi pure so-11.antospiriti superficiali possono pro– spettarsi come uzùoo esempio di t_a1 fatta il caso della Russia, che disconosce espr-amente · .tl debito pub– blico -del cessato regime; qua.si che Ìloµ..fosse, per i creditori, identico il caso dell'A ustria e della Germ.a· nia; il cw c_apitale ha pure serbato in-tatto il nome, còstituendo cosi la :più perfetta -canzonatura dei po:r:– tator1 di Uton di debito pubblico, p,er i quali le migliaia cli corone e di ma:rcbi •rappresentano molto meno della millesima, della mIUoneslma, della centomilionestma parte ilell'anflì<lo redcllto, · Cert.amao~ si può vituperare la Russia ohe disconosce i.1 suo debito pubblico, e circondaxe di rispetto il Te– soro austriaco e il Tesoro germanico, che fanno onore alla loro firma ·e pagano i tagliandi di rendita nella d-ebita somma di cor-0ne _edi marchi; ma ciò non toglie che f portato'§i,.di questi ultimi titoli si trovino in con– diitl10,Ili ben p0;00 ,dissi.mi 'li da quel1i clei titoli russi e che, speciaJmente ,per i detentori di media quantità di ren– dita, l'Inedia degli ultimi corrisponda alla fame dei primi. •!•"* Anchre &enza giungere aghl estremi di questo feno- meno, non è chi non sa,ppia che anche i Liloli del debito pll!bbli'co vanno, .soggetti a tempo clebito a ridu· zioni d'interesse, sia per applicazione d'imposte, si.a per l'appli_cazione della ~onversione, che si risolvono in realtà in diminuzione di capitale. Ma accanto a que– sta diminuzione, per cooì dire -obbiettiva, la <liminu– zione subbiettiva è ancora più frequente, per la flut– tuazione del valore di mercato, che obbÌiga colui elle 6'i trova .iiil bisogno a spogliar.si del titolo nel momento· in cui esso si troiva lontano d alla pari anche. del 30, 35 per oon.to , d_el·quale pol.rà arrtcch.irsi i I fortunato e ricco specu laitore. •*• Nulla dunque più assurdo della. religiosa considera- zione d-el mito della intangibilità ed immanenza del debito pubblico; e nulla di più oomi-co dell'<YITo.reper iI rog,Q prospettato dm r.ivoluzwnari, da parte di color•J che Quortidianarnente ne bruciano gli orli al .foco dei fl~mmif ri e delle sig,arette 1 p,iuttosto che ,1 quello dell-e pipe. Re.sta tnvece da considerare ,sotto un'altro aspetto quanto sia rispett,abile il mito del debito perpetuo ac– ceso (quì si dice metafocicamente} sulle .spalle dei po– steni., per avvantaggiarne ~ conteÌnporanei. •o, piut·tosto. una parte esigua dei contemporanei stessi. A buon conto, e non inopportuna.mente, Enti cosi detti autar– chici (tuéus a non lucendo) non possono as6u.mere de– biti perpetui; e' i ,prestiti dei: Comuni - a premio o non - sono tutti -ammortizzabili con il si.sterna lottista delle estrazioni; nè altrime!l/ti avviene per -le obbli– gazioni delle società ano-nime. Non· avviene lo stesso alla lettera per le azioni, ma si suppone che queste debbano· eissere rimbors11,te al· l'atto della liquidazione; ed una lflnztone, comoicta ai giocatori di Borsa, assegna loro un valore nominale costante, che permette l'mnocente gioco de! cerino ac– ceso, consistente nel bruciare le dita dell'incauto che poosiede il titolo prima del guizzo, finale, e che è de– stinato, ad un momento illldeterm.inato, per lo più non troppo Jontan<J d,alla ,scadenza, a rimanere con le dita bruciate e i:ol ceri.no spento, anzi consumato e ridotto in cenere. Se fOS6e presc!'itto che la dist1ibuzione di interessr eccedenti la misura corrente sul mercato ·dovesse an– dar,é a diminui-:mone de.I cap,i.tale e ad ammortamento graduale del titdl.CI, di modo, che il vaJ,ore nominale fosse di tanto d)rninu ito quanto più è st.ato distribuito e consumato .in utili; è certo che ne verrebbe tanto più pratetta la buona felde dei ri6parmiatori e dei pic– èoli azionisti. Ma tanto sarebbe pretendere che i teni– tori di banco e i bari si acconciassero ad alleggerire le perdite dei giocatori ingenui; onde non è credibile che leggi di questo genere si abbia110 a vede1·e 11.el regime economico presente. Ma per quel che riguaro.a i titoli del debito pub– blico, la natura e gli interessi dello Stato emittente e debirtore SOl!l-O così diversi ed antitetici a quelli degli speculatori. sopra i titoli del debito pubblico; e la necessità imprescindibile per ogni Stato di far ricorso al credito è tale che vale la pena davvero di prospet– tare la possibilità di ordinamenti diveI'Si da quelli ·che sono li.n voga. ,E però, Ji4ornando alla legitt:!mità e rag:i.onP.volezza .

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