Critica Sociale - XXXIII - n. 21 - 1-15 novembre 1923

,. 338 C1'11lCA SOCIALI( salta alla visba di chiunque non sia affatto digiuno di nozioni ·storiche e non abbia gl,j. occhi bendati d,all'interoose di clo3:5se: 'Dall'errore formale di Marx, inutilmente sgomiruato, salta qumd1 fuori una verità. sostanziale ed inopp11gnabile, di cui quell'er– ·rore non 01'8.che un inessenziale e trasc ur.abiJe invo luoro. An– zichè ·dire ool Marx, che i oapita.listi si appropria.no, a danno della chas~ e operaia una. oerta quantità. di sopravalo re, diremo · che si .appr 'opria.no ;ma- certa qu.antità.. di sopralavoro. Il fatto, mubata La parola, rim ane indis cutibile. Si potrà ra.gionani, se mai, sul più o meno di vanbag.gi ohe il ~roletari.a.to, oom~ ola.sse, a sua volba ritrae da q uel suo d edica.re parte del p roprio lavo-ro al man tenimento delle classi non 1a.v- 001atrici,para.fr.asando ma– g ,11.ri. i l vecchio apologo. reazionario di Menenio 4grippa; ma il fatto non si può neg,are. · · · Perciò ·la conclusione del Grazi,adei è duplice. Da un Lato av– verte i bigott'i del marxismo della inutilità. ~i irtigi~i~si nel,Ja difesa di una -teoria del valore formalmente msostenib1le; dal-. l'altro avverte i critiici borghesi, che ·1a loro critica della teoria del valore di" Marx è be115Ì formalmente vittoriosa su questo particolare scientifico, .ma, trasforma!-3: in ~rg~m?nto ~i ,Pole– mica pe>li tico-sociale e, per· essere preo1s1, .antisoo1a.hsta, s1 r1d\\oe a u.n ,buco nell'acqua., in quanto il nocciolo del pensiero di Ma.rx, ossia del pensiero socialista, resiste Lampante ed incrollabile. , Ora volendo fare a. nostra volta una. critica. di questa critica, la. si 'potrebbe .forse qua.lificare più esatta ohe profonda. Dire erronea, a quel modo che fa H Grazi,a.dei, la teoria. del valore di Marx, è esatto solo fino ad un certo punto. La teoci.a. del valore di Mnrx, infatti, (oosa. notissimo. a tutti ,i competenti e amrtle51'a esplicitame1;1t~ anche dal G1'~zi~dei) non è c~e una variante; seppure ongmale e oa.rattenst1oa, deJ.la teona d~I valore del1a scuola cJ.assica inglese. Ora, senza. far torto a nes– suno non si può ritenere senz'altro che' al,).a.mente di uno Smith, di u;. Ricardo, di un Marx, sfu.ggissero le ·modest e verità sco– perte in quel ço.mpo dagli e'Conomisti ,aooademici e la.urea.ti del– l'uitimo sessantennio (scuola austri-aoa, edonistioa, matematic a) : · ohe, cioè il prezzo di -una mer ce e - che è dare il medesimo - 'il suo valore non si determina. cl.al solo suo oosto di prod=ione, ma anche da altri !,attori con comita nti-, oome i bisogni, i gusti, 1n moda, l,a rarità., -l'utilità oooasronàl_e o in.c.iretta.; e via di– cendo. La verità. è un'a.ltra.. ,L'Economia, nei suoi primordì, è sdpra.tutto Econom-ia ,politica, ossil8. teoria della prosperità. delle nazionr, 'come risulta, .fra l'a.ltro, perfino da,l titolo del celebre li:bro (The wealth o/ Natiqns) di Ad,amo Srri-ith, che Tappresenta il sorgere dell'astro della. nuova scienza., !-a quale si propo.ne va un fine immediatamente e grandiosa.mente. pratico: avvisa.re ai mezzi ed .ai metodi meglio atti ,a. promuovere ene rgicament e l'opulenza dei popoli e degli Stat.i. A ciò - '(è questa la oon– clusione di quegli eoonòmisti) - più sostanzialmente che ogni a.ltra cooa, serv·ono i bassi costi di produzione. Sia pure che, guardando le cose -col microscopio, ol prezzo delle meroi T-isulti d.all'a.zione concomitante e complessa di svariati f,it,tto11i, ciò non toglie che, nel campo pr.aticò, ohi produce a oosti -alti soccombe.· senza scampo di fronte a ohi produce ,a costi ba.ssi. , Sok> più tardi, esa.urito il suo ·periodo classico, . aureo ed _eroico, l'Economi,a. po-litica, ,a,vendo in foi:ido oramai,detto tutt.o ciò che poteva dire, in materia, si ·tra.sformò da cosa viva I i-q cosa· morta, ossia on scienza economica, perdette di vista i,J pro– blema suo dominatore, la prosperità delle nazioni, e diverµie una ricerca teorica,, astra.tta e degenerò sovente in un bizanti- · nlsmo e jn una nuova scooastica intorno a problemi, i quali, avulsi dal tronco de!J.a ,iniziale Ìdea direttiva, si pres'entarono per ciò stesso sotto una foce nuova. E fu allora e per questo che uomini di sottìle ingegno, Il1i8. cer to di minore levatura., poterono concedersi il lusso .r u guarda.re ·un"po' dall'a.lto gente della. tempra di uno ,Smith, di un- Rica .rdo, di un Marx, e di .giud-icare tout court « erronee • le loro vedute e teorie; oon un disprezzo alquanto .ingenuo. . L'errore che - 8< mio avviso - Marx commette nella. &ua ,teorjo. del v-a.lore, n on consiste perciò nella uriilateralitè., che . gli può rimprovera.re un eoonomista moderno, come fa appunto - il' Gra.z indei, di ave r -trasou·r.ato tutti gli altr,i coefficjenti della genesi dei valori e dej ip.rezzi, all'infuori, del costo, .aJ.J'i·nfuori, a.nzi, Ili un singolo el_emento del oosto, ·-il tempo d,i Ja,voro. Il suo vero· errore sta invece in oiò: ohe; staocandosi egli poi . ra?ica.lmente anche dagli S.mith-Ricar_diani·, passa, senza a.ccor– gersene, da una. causale empirica ad una causale ideale e vice- . versa; causa questa per oui egli si impigliò poù _in una rete inestricabile di diffiooltà. e di contraddizioni, ohe gli impedì di terminare il proprio la.voto e di d.a.rgli una forma sistemn.– tioa e definitiva. (2) · · Secondo Marx il tempo di lavoro ,È> I:a. sostanza del valore (Wert_substanz). Termine giustissimo e bene adoperato ?a parte· d1 cht, CO'l11e appunto, Ma.rx, v~g,lia ·significare ohe, a. ·guardar le cose un pochino da11'alto e ne.I loro insi-eme, la. produzione , (2) L'a.rgomento è arduo e sottile ed appa.rtiene alla ·regione del più alto criticismo filosofico; gioverà epiegarci con un esempio. · · . Prendiamo un fatto storico qualunque, la gueri,a franco-p~u's- ' stana del 1870. Le cause che condussero a.I conflitto furono.senza dubbio parecchie. ·La ililigenoo degli storici si esercitò su di esse, e mplte, se non tutte, .ne mise nella debita luce. Ora., qualcuno potrebbe dire, e non a torto: .«'La vera oausa fU, la. multiseoolare. storica, tr,adizi•e>nale lotta fra i popoli ·di qua. e· cli I~ ,del Reno. La -guerra del_ '70 non' fu che un episodio di ' quella lotta perenne, un. ane.llo di que.lla intermi.nabile dolorosa catena ». Altri ,p.referirà. indicare come causa del co,;_aitto da; ; un lato la politica 18.mlbiziosa d_i Bi8marck, rE>l!,liz,-,a,tore,' ool BiblioteqaGino Bianco . ----''----------------- e lo scambio delle merci, non sono ·sosta,nzi~lmente altro. ohe ' una erogazione di. lavoro da parte degli addetti alla P-1:'odu, ·zione e .a.Ilo scambio' dò tali erogazioni coa.gulate e oonglutma~ i·n 'òerto modo sotto form,.a. di merci e di. beru di oonsµmo m ·genere. Tiale m(?do di' considei.:,ar~ e di ro.ppre~~n!arsj !1 o<;>rso delle oose eoonomiche non era po1 affa,tto una or1gmahta ozipsa e fanbastioa. Tanto è vero ohe, ·per virtù di esso, il r,a.pporto uma.n,amente rea,le fra. capitalisti ed operai, -un po' oscu-ro nelle solite disquisizioni della scienz.o. eoonomioa,, si i!Jumina di ·una luce assai viva e rivelatrice,, nel aenso che il capitalista qu,i appare nitidamente come colui il quale, -attraverso i,! compE– oato e, a. prima vista, freddamente imparzi.ale meooa.h1smo eco– n.omico vigente, si appropr-ìo, una pa.rte delle fa.tiohe della. ple– baglia sfacchinatrioe, nè più nè meno come il depreca,to'ba.rone medioev·ale, dipinto oon. posì cupi ooloi'i d~ll'ideologil8. rivo-lu• zion,aria borghese, usa,va. nei rigu,ardi del suo contadino e servo taillable et corvéable à merci. ' Giunto qui, Ma,-x poteva e d·ov eva fer marsi. Invece - ~ fu questo vera.men.te l,i suo errore ,: ,a.pita.le e... gr.a.tuito - egh sentì iJ bisogno di giustifica.re questa sua veduta. (che si giu– stificava. di per s è) anche su lle basi d ell-a teoria del va-lare, · intesa nel modo oomune e tradizion.a.le , ossia oome teoria.. della. formazione o, ohe è lo st esso, delle c a.use direttamente deter- miri:anti del valore e dei prezzi. Assunto ootesto non soltanto -inutile, ma. difficile, a-nzi disperato. . Marx vi àmpiegò tesori di ingegnosità. e <li sottigliezza. Di più- egli forse non si accorse mai, se non per • una certa stia oscuha. resipiscenza, ohe .in fine gli fece v ,eni.re evidente.mente a noi,a l'impresa, ohei .il pi'oJblema. ed i pr oblem i; ohe· egli si .sforzava in tal modo dò riso lvere,. e1 ,a.no falsi problemi, su per giù della stessa pasta di cer.ti famosi r ompic api- teologici,, (Perohè Dio ba creato .i) mondo ? Pe rch~ Dio -si è fatto uomo? Perchè l'uomo pec ca?) · Tali falsi problemi.si ',hanno infatti'tutte le volte che un teo– rico, trovan dosi· dinanz i ,a fat,ti, q he smenti scono -la sua d-ottriI111J,, a.l)ziohè ravvedersi e dire: « ;Ho sbaglia.te », si ·.impunta e ·tenta 'cl.imostrare che, apr~s tout, i 'f1J, tti lo sme ntiscono· solo in ·appa' unza. E' f.a.cile immagino.re -attraverso qu,a.Litortùosi,tà ed acro– batismi si può giungere a,d, un siffatto ·risultato. Invece bastava che Marx si disinteressasse "di tutto ciò ohe riflette La genesi minuta del prezzo delle merci, cosa di, b~n _poco rilievo dal suo speci,ale ~unto di vista,- e si appagasse· d,i ,avere sooperto ed intra.vveduto il fondo storico-filosofico di butto quell 'arraba.tta.rs -i ·di uomini e di oose, di tutto quel grov-ig1io e tr.a.mestìo di produzione e di scambi, pi acpaparra.menti di -materi.e prime e di merc~ti, di trasformazioni di sistemi produttivi, di sovra– produzioni, di profitt,i, di perdi,te, dò crisi, et c. etc. R ob,S: tutta ohe è stata ed è a.noora .gei teM.ta -< )a.Ilavecchia. volon.tà . di domi– nare .e di sfruttare, sempre egu.a.le attraversò i secol-i ed attra– verso le più varie fogge e t ravesti.me nti, ,fino ,a.Igiorno a.uspi.cato dell a decisiva risoossa,e l,iberazione ,delle moltitudini, se queste non debba.no essere eterna..rnente imbecilli ed oppressè •. FRAJIZ WEISS. f.erro e ool' sangue, dell'unità germa.nioa e, da.H'a.ltrC:, là difficil~ situazione interna di- Napoleone III, ohe non poteva perdere l'ultimo suo prestigio, indietreggia-ndo diplomaticamente dt nanzi ai vincitori di Sadowa. Ciò ohe importa ,è tenere ben distinte nella mente queste due apecie assai diverse di ca.usalità. La storica rival.ità. fra Galli e Germani è una. causalità -ideale,' ossia una specie di iput~ ooncetbu,a;Je, che ci vienè -sµggerita dalla considera.zione m bloooo e 'complessiva dei fàtti." storici· invece le politiche di Bismarck e del terzo Na.poleone e a,Jtr~ oause consimili sono cause eff1;1ttive ed 'eflìoiettti, immediate e dirette determinatr-ioi di eventi. · , - E' evidente· ohe sarebbe un grave errore metter<> sopra il medesi~o ,Piano e ".ùnsi~e,-.are ,alla mooeei-ma stregua queste due oos, diverse spe01e d, cause, le qU,ah d1 comune non ha.nh.o che_ i_! n.~nie. (Fra parentesi. di_rò,- ohe si tratta di uno degli error-1 p1u vener,and1 e gravi·, dt conseguenze dell'umano ~ntel– letto. Fra l'altro g'li dobb' arno quella bella invenzione ohe è il Padre Eterno). Av yertiamo i J.e.ttori che si riv,p-lgono a noi pe.r avere due opusèo.li -disco,rsi di FILIPPO TURATI, ' ( Il.Bivacco fascista alla Camera f I • e, Il fasci'smo e l'abolizione I • I del Suffragio ' ch'essi devono indirizzare- )e richieste e l'importo .. (Lire ùnà ciascun opuscolo) all'Amministra!zi-one c;telGiornale ~A GIUSTIZIA (Milano, 'Via Kramer, 19~. . _ RIGA~.ONTI GHJSEP;;i,"" fJ•re·nte-rosponaabile St&b. Tip, , .yA Ì'IIBIODIOA UIMB~RDA •,,--Via. .M~n.. i1. Mil-,nq' 'I

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