Critica Sociale - XXXIII - n. 12 - 16-30 giugno 1923

l CRITICA soeIALB ----------'---------'--- _---------------,--------- 188 ZJa:iioneper l'affermazione dell'unità. di vo:lere e . sulla ·oon;ttpattezza de1 moto nazionale i•taliano. .d'azione, che sola pup aver forza di tradursi in P,rovoèand'o la scissi:one delle schiere dei patrioti, atto. Ma di f,r.ontea tale stringersi compatt0; delle per l'avversione violenta della c!lasse ricca ·e·per volontà e delle esigenze della c!lasse lavoratrice, « i, terrori e la 'inimicizi'a di. tutta ·una classe n:.e- quale atteggiamento assumono le altre classi? dìa, tiepìd~mente buona in parte è che 'è ad ogni .Mazzini talvolta, pur con animo addolorato, non '· r,nodo · un: e%rrìento vitale in Halia » (28), quel'1e sa nascondersi'« l'indiètreggiare delle classi me- idee minacciavano, di ·compi-omettere l'efficacia die suUe vie deH'azione e del sacrificio· da quan- · degli siforzi per la {laus.a nazionale. . · do il popo-lo comincia ad accennare di vivère· di iE Mazzini non pot,eva ·c,erto,restare i11sensibile 1 vita propria» (23); e non tace la sua r;;.rnpogna a un tal p.erico~o.Ma' ,questo motivo ,non 8i può çlinanzi al fatto, che ai tentativi del popolo p-er il considerarE? il oolo: ,è winé un reagente, ·che de-· miglior.amento òelJ.esue condi;,:ioni « J:asc,eietà ri- termina il preci,pitwre di altL'ielementi in s•ospen- ..sponde oon cruriche cli cavalleria ,e con· )a mitra- . sione, il cui peso viene quindi à ,farni s~ntire, ,ed· glia», sicchè restano paJrola vana J.a hbertà e a .generare oscHlazione, t'ra l'a:mara consapevo'lez- astra.zione, l'ug,,iaglianz,a (:Vi). E se l'atteggiamen- za della cruda realtà sto,rica e 1-'iUusoria raffi~-' to delle altre classi cli fronte a quella orga- , razione di una. diversa imagine, dettata dal calore nizzazione della classe o,perFtia, C'he ·l\lazzini pur dei serttimenti è delle aspirazioni,· anzi ché dal predicaV'a, è so-l~nto di paurn. che arretra o di freddo riconoscimento dei ,fatti concreu'. · resistenza che 1 s'aff,erma violenta, per ,q·ualvia l< il (Continua). , R. MoNn 0 LFo. popolo o -gè,nte, del lavoro rove,scerà il p,rivilegio . della .borghesia proprietaria e capitalisfa », oome '.\1az;,:ini p.reannùnciava? A Mazzini talvolta si. affaccia, wme per tutti i grandi mutamenti.· s,tor ici ,e s ociali,. una visione anor.11.litt.ica. Ciò ,che 'in u.na lettera del gennaio 1848 alla. Sand (di, recente pubblicata dal Cui.-a- ·'L11{1) '(2I5) eg-li scriveva PBI\' il popolo italian0 ......: "rhc esso non ooss.a. 1inascere -se non per una r.risì'violemta .... Bisogna che la verità.gli appiariooa r,ofne dalla· cima· dèl Sinai,' in mezzo, all'uragano, fra 1o scoppfar della. folgore,» - altra volta enun– ciava come vi~ione generale delle grandi crisi sh •riche, per le qÙali o,gni Epoca nuov'a si àp.re il , cammino. "li 1,egreto dell',E}poca,carne la legge d~l :S'inai, npn può ,rivelarsi che fra le tempeste,», oon' ,i·un·a g-rarid-ecrisi, un'insurrezione, uri moto 1•,ollet.tivo, spontaneo, ano,rmale di moHitu~ llini ». (26) . .•E' in· questa concezione storica. generale rien– trava quella sua affèrmazione, nella ricordata let– f.era çlel 1839 a sua· madre, che. il rinnova.mento · dell'educazione, cioè di tutte le istittizioni soçiali, nel senso qem'ùtile non d'una classe ma dell'uni– versalità;, non potesse •farsi che colle ,rivoluzioni. ' ' I 5) La deviazio.ne .di M;lZzini. M:a dopo il i8 1 8, come nota , il Sa,lvemini (n); questi accenti t'isoluti di lotta· ced.onoil campo·,alle esortazioni di paci,fic;ae mite propaganda, r.ivolta ad illuminare le classi dominantì, per cercare .. entro if so'Jidaiismo di un'azione concorde di tutte ·le classi, il raggiungimento di fini -com:tmia tutte · e non più divergenti e oontrastanìi. ·· Quale la· ragione di tale. m_utamento,,che volge Miazz·inida un cammino, oonfluente con quello di · Marx, ap: 11na_ via ·antitetica?· Il Salveimimi ha· J,u– me,ggiato la ripercussione, che m diffondersi de.Ile idee socialiste e la paura dei movin1;entidi-Glasse· già grand~giànti in Francia ed altrove, avevano , (23) Scritti cd. ined,, IV; 3~. · . ·,(24) Cfr. SALVEMINI, op. cit., ,27.. (25) Nel Secolo del 16 aprile 1922. .•(26) C_fr. SALVEMINI, op. cit., p. 19. lbid., a. pag. 152, altre citazioni ana.loghe. (del 1835: « Non udite sotterra. .. un rumor tli,.rovina imtnimente? ... Figli di Dio e dell'Umanità. levatevi e_movete. L'ora suonò »: -del 1836: « Una crisi immensa: so– ç,~le; ,generale ~urop~a. si ren,<le ogni giorno pi•ù 1 inevitabile: e m quella crisi tutti 1 poton attuali aaran.no stritolati come · vetro» eco.). , (27) Op. cit., 161, e tutti, i cap. VIII e IX _ele due a.p~ndi_èi._ Biblioteca Gino Bianco (128) Scri-tti· ed. ined., XVI, 241. Caopernztone, noricollurn e H 'onz. nella nuova·politica .russa; . \ La- cooperazi·one, La /< nuova politica economica » che: il Governo. rµsso ha iniziato d,al m!),rzo 1921 .ha .· avu:tò pure profonde tipercuss~oni sul. movim~nto qoop'era:ti,vo, · U quale 1 dop9 aver, presò estensio~e coI).sidèrevole prima e durante. la guena, era.' statq · arrestatò. nel suo 'sviluppo per gli osta~oli opposti ·dalla politica . comunista alle infaiative private è per le difficoltà della situazione economica generale (1). ·La riuqva politica ec@n6niica, ristabileI).dO la libertà di com– rnerc~o e creando un regime di favore per le Coo- . perativè, ha ridato alla cooperazi'one un posto im– portante nella vita economica del paese, sia ):>,ér il commercio estero sia per il commercio 'interno, per guanto la cooperazione sia, nel .commercio .interno, ancora· superata dag~i ·1.i'rga,ni . commerciali· d'ello . ·stato, che -,dispongono di maggiori ris.orse; 'e, qsta- .colata nella conquista del mercato dalla. forte con- correnza _delcommercio ·privatp ·in. conseguenza' ·del– la. dissoluzione che la. politiqa dello Sta,to ha n~gH scorsi anni cagionata_ a,ll'organizzazione coopérativa. Dei quattri ·, tipi fondamentali di cooperazione,; di consumo, agricola,' .di'. produzfo~e . e. di credit.o; le pit1 solide att,mi.lmente sono le. prime due. che ·lot– tano da aualche mese per penetrare . n:ena· massa dei. contadini. · 'La- coopera.zion.e di consumo P. regolata da:l · de– !!reto .fondamentale del 7 aprile 1921. che ristaiiilisce il diritto dej ·ci\tadini di far parte di una· çoo~era– tiv!J.libera, p~r restando .tutta 'la popòlaziotle'di ·1ma determinata località r.i,ggruppata iri Società di• con– sumatori, 1P. · cosiddette ,, Società, unificate' ,,, ·t1unite in Unioni dipartimentali. (Gubsòyus); che fanno:ca– po, alla lor volta, alla Unione ·nazionale (il Centro- · so 11n s). Le çooperative libere· .possono esser costi- .tu i.te, entro la, giurisdizione_ di ogni Soci'etàr unifi: cà ta , fra citìadini eh.e appartengano a, singole unità territorialf più ristre~te o eseréitino la; stessn: profes– sione, e sono tenute ad a(lerirè 3;11arispettiva ·« 'So-. /1_} •~no st upi o. ·,. pécia.le: oon. a.wpi.a •hihliogra,fia. e ricco- ·ru ,lat,, .e stat.o pubhlica.to su • le r,00pera.:oione nel 1,922"• nelle · Question~ 11,mses del 2 ma.rzo 1923. · . · , ' · · I. •

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