Critica Sociale - XXXIII - n. 12 - 16-30 giugno 1923

crit'Ì'l~A ·!ocrAu ·si 'rnerà.vigllanò· che i Go've rni':Sthihieri, per trabiare coh la Gèrinània, si· rivolga.no al · Cancelliere· sede'n'te ·in 'Beriino· ànzìche alle leghe' industriali e alle. ·organiz– zazioi;ii ope·r.aie; poi:chè ,per essi ,l'industri-a è il vero ·stato: (La repubblica ba portato alla Germania· q\iel)a egµaglianza giuridica ·del1e 'associazioni operaie e dei gruppi indù~ti,"ialì che il ·regime ìmperiale aveva sempre 'negata). . ·n ·grosso <lella nazione si è 'trovato disarmato di fro'nte 'al vasto· sconvolgimento cominciato durante la gueiTa ·e -ac'célerato <.Lopo il trattati> di Versailles, cioè 'di fronte alla i;ivolllZione dei prezzi che è seguita alla svaluta– zione del <lena,ro e ha abbattuto l'e.d.ificio eco•riomico <.lei po·polo 'tedesco. La guerra, la rivoiuzione e il· trattato. di pace ·haimo,demolito le ,finanze statali; la.consl)guenza necessaria è stato 'il crollo delle fortune privat'é e della mcinéta. Da principio si pensò a risanare Ja sìtuazio.Q.e con ·ri:rnedi eroici, con sacrilfizi inauditi del capitale e ciel. redctilo; m,a' le enormi pretese de-i·vinèitori, l'inca– pacità: di · costoro a ,ft,ssrurel'importo totale ·del debito tè<lesco per le riparazi0ni: hanno reso inevitabile la ro.vfoa: ·:. ,· . . ' Al r'apido: improvviso aumento del valore delle merci, i salari si adattarono con relativa facilità: le spese del mutamento furono, in quel primo 'pe.riodo, essenzial– mente ,sopportate dalla proprietà rnob1lia1ree.dalle 1iberf3 ·professioni. Per non irritare le...ma.ssesi fissarono prezzi d'impero per i cereali e per le pigioni.. Resta,ndo• così rela:tt.vamente tollerabile il costo della vita per gli operai, e ·no n,tro·ppo elevate le .paghe in ·cÒnfronto d'e-1de,prez– zà1nieriiodel marco, rimase un ingente margine nei costi 1 di- Ji.roduzione a fa,vore dell'industria tedesca. . Ma quelle .ca.teg,orie-di,pers,one il' cui1patrt.monio, c.òn– sisteva- in obbligazioni acquistatè con denaro c'he valeva °':f0,mentrei attualment,e, gJi interessi vengono pagati in Q.a.rt.a priva di valore, sono state. in realtà espropriate, , ·non: isòltanto a ·vrOlfltto<.Lello• Stato e della capa-cità di concorr'enza dell'industria tedesca, ma ·anche ·a va:n- , taggfo dei Cg_muni e derle Soçietà ·commerciali ·che ave– va.no emesso, prima della ·guerra,"1e obbligazioni'·stèsse. E ..qu i m0Jt1 ,si son detti: passi p_er lo St0;to, al qua-ie· può' anche -essere consentito di e,spr'opriare i cittadini, benche sia profondamente imµwràle che esso ne è.sproprii .unii •parte, cioè i suoi creditori, la paxte .Pil!l de·bole e ., bisognosa, le vedove e gli orfani, ri&pettando la _pro– pr.ietà della parte rimanente; ma chi ,concede alle so· ·_cie(à fl diritto dii pagaré con carta deprezzata gli inte– r.e"ssidi somme toite a· prestito in moneta buona, cioè, in ·realtà, di defraudare i creditci•ri, al Jasso odierno· de~ marco, del 99 .per -cento del loro avere? Si tratta molte . voHe cl.i imprese che distribuiscono agli azionisti làu– 'ti,ssimi dividendi:' non sarebbe equo obbligarle a sod: 'disfaùi integralmente- i loro impegni verso i cred.itori, 'prima di ri'pa-ttire scandalosi profitti? · · Risultato: 'il completo .~facelo della classe media te- · _. desèa, e di quella parte della nazione che nelle profes– •sloni liberali teneva viva la cultura germanica. Il tragico carattere del dissolvimento teae·sco non com,iste tanto ' nel fatto che gli stranieri speculatori comprano le case e i campi della Germania, quanto in quello che la bor– ghesia tedesca è co.siretta, per procurarsl 10,stretto- ne– cessario al1'esistemia, a dissipare ia sua .eredità c·ultu– ralc. ·Chi manca del pane non trova tempo per lo studio ·o per !.'arte. La Germania i;imba,rbarisce. Però la stes,sa grande in<.lustria, che ancora poco fa, per bocca di uno dei suoi' ma,ggiori. esponenti, c·iJiùca- .mente diceva: « Noi viviamo dell'inttazione di caria moneta», 'si trova ora ,sull'orlo dell'abisso. Il mairco ha. totalmente perduto ogo.i J?0te·red'acquisto•; è morto. No;n esiste quindi .più capitale liqui-do· da appo·rtare alle industrie, alle quali viene co-sì a mane-are l'alimento-. Una classe del'la popol.azione ·non puo più ,spe_rare di arricchirsi ·saccheggiando o· espropriando l'.altra; una comune miseria le aspetta tutte. Al crollo della moneta tiene dietro il crollo <.Lella produzione. Ora, che cosa si proposero quei teorici che in Russia instaurarono la repubblica comunista? Precisamente questo: dimostrare che l'esistenza del denar-o non è .indispensabile all'esistenza della so'cietà; che un, popolo può reggersi senza moneta. Ebbene, la· Gei-mania,. av- . 'Vìa'n.dosia grandi passi verso il giorno ;n éui ncin pos– siederà più moneta, ha dimostrato alla sua volta la verità di quella tesi. L'esempio· no·n andrà perduto. In tàr·seriso, gli· avvenimenti tedeschi as,sumono .il ear-at– tere di una rivoluzione mondiale. Biblioteca .Gino Bianco . . Questa i-ivoluzio'.ne''scìèialè,' questo sovvei-timent'o nella l'i·i>artiziohe· ctena: 'l'fochezz'a, rlon- potrà mai più llssere come· non avvè1iuto. l'l càipitalismo è .fondato sulla in– vjolabÙità della prdp1'1et'à; in· :regime èapita.Ustico pos– sono·· bensì avverarsi· ·ml).'taménti · di certe fdrme 'della pro-prietà· (si .'pe'nsi alia' abolizione della schiavitù e. della· servitù· della glebà), ma ìl contenuto d·ena prò– .prietà resta intangwile., Orbene,· se la rivoluzione socia– lista tedescru ha parlato di espropriaztone contro inden– nizzo, in pratica ìl capitaliiSmo tedesco ha compiuto una es•p'ropriazione senza rl.~arcimento. · La forma della pro– prietà non è •stata vilolata, ma i ·ma!'chi oro sono diventati marchi ,carta: il contenuto deHa proprietà è svanito. Una seconda ba'se del capitali1,mo è la ·rormazione di c·apitali, ,l'impulso al risparmìo,. Anche questa ·è stata demolita: al risparmiatore si liquefa iJn mano il' frutto deUe sue economie; la dissipazio·ne• è stata· così favorita, la previdenza castigata. r In terza linea il ca,pita:li~mo riposa sulla santità dei contratti,. In Germania anche questa è scomparsa, fn C()nseguenza del precipitoso •peggioramento della valuta. La paro-ia scritta non ha più valore: i contratti ·valgono s'oltanto. in confronto dei del:Ìoli, incapaci ·a difendersi. ii creditore è d·erubato dal debitore, i1 fornitore truffa il 'cli.ente, La moraie pubb1ica è divéatata un rrtito; pochi comprendono che _la qi;iestione de'lla valuta. è una qué– st.i0ne morale: - i nemici dell'attùale ordine sociale •noh sono i socialisti, ma gli autori del tracollo della lede pubblica. ' . La ri~olu'zione soci'ale che si <:ompie fra if Rèrio, e. la Vi-stola non è opera di una maggioranza sociaHsta, ma di una plutocrazia. industriale' a cui sono, ass-èrviti gli organi dello, Stato. Ques:ta minoranza di.strugge la pro– prietà, stra,ppandola dalle mani dei larghi ,strati' sociali che finora la,, detennero, e ,mi:mopolizz'and.ola 'in pochi gruppi _oI).nipotenti; distrugge lo Stato, ,.cercahdo,. di · strappargli l'autorità e la forza. Dellà vHa so-ciale te– desca ·sonb · sopravvissuti• soltanto due grandi raggrup– pamenti: impresari nelle città e nella campagna, orga– nizzazioni o-peraie nell'industria e nell'agricoltura. Il v&Sto stra~o intermedio, depo.sitario, -della civiltà tede_,;ca, è sparito-. Pens.atoI'i e .poeti sono diventati. un lusso nel paese di. Kant: e di Goethe. A'l contrario della Russia, dove la ni.voluzfone ha •colpito l'econo,mia ma ha la– _sciato· ·vivere lo• spirillo, . in Germania l'ecoinomia vive -ancora ma lo spirito è morto, poichè i ceti sociali che. custodivano lo ,spirito- non ~op-ravviveranno alla rivo- luzione sociale- tedes•èa. · Chi mai,, 'diieci anni fa, avrebbe immaginato una Ger– ma,nia ridotta a invidi.are il grado dii <:iviltà de~ suoi « vi·cini mongoli'ci »·? Ironie e ·vendette della· ,storia! ANGELO TREVES .. Ciò· che. ,si stam:p.a· La bancarotta 'della lotta di classe. Sotto il t.itolo interrogati,vo • Eresia? • seguito ·d,i;l sottoti– tolo, La bancarotta della lotta di _classe, Torna.so Vagliasin(li di Cat.ania (Cat.an-i.a, Giannotta, 1923 - ;L. 7) pubblica,' un c11- ri0&> studio sul socialismo moderno. Noi preferiamo trasferiva il punto interrogativo dal •titolo a.I sottotitolo. Il Va.gliasincli, àn.tico, collaborato.re della Or-itic'a Sodale, s'è ficcato in testa c he Ja ta.ttioa. delta. fotta di cla.soo si, ò. sostàÌi– zi-a.lmente erra.ha o che il' soci,a,lism,o - di cui è sempre seguà.ce fervi<li.ssimo -:- ,lebba e possa imporsi per semplice persuasiruw sulla sua. bontà inurinseea e suJ.l'jnJteresse,. mat.eriale' e nlor11,le, che ha.nn o ad a'ttu,.rlo, a)l'infuori Idi pochi rrofitJtwtori è pesci,, cani, t.ut, te le classi' socia-li. E' un po' i.lpunto di vista dei vecchi eocia.làst.i utopisti, rinfreooa.to natµralmente da considerazioni ed esperium,e moderne. ProbSJbi.lme!llte il f,asci.smo ha esercirtato sul pensiero del V.a,g!i.asindi un',i111fluenza assai superiore a quel la, ch e un fugaoo epioodio storico avrebbe dovuto- La, cri– tica a.ll' orclinam~nto oapitalistico .non, è molto peregrina., ma completa e definitiva. Il Tur.ati, ,a, ow fu <lato a leggere j;l ma– nòscr,i'tto, criticò i11a.lcune lettere priv-a .te - ohe l'4-ut<>re ,ripro– duce in ,a,ppendice ----,- catesto str.ano oonnUlbio di .mMSima.lismo /!J <l:i tnansigew,a non plue ult~a. Ma, appunto per Ja singola.rjtà .<lell'a besi, in questo periodo ,di ,revision.ismo generale della dottrina e ,delLa pr,assi, ,iq liibretto del Vag,J.siasindi non è privo di ~nteresse. (La CRITIOA ScioJALE).

RkJQdWJsaXNoZXIy