Critica Sociale - anno XXXIII - n. 5 - 1-15 marzo 1923

-ènfTièA ,0cU.ì.i _ · 01tre al progrèssivo p.umento dii oonsumo per gfa usi domesti,ot, v,e!ra'Elbbe se)llaire meglio con.soli.dato lo svi– luppo detlil'industria d,elLe consenre e <li altrt prodotti zu_echeraiti. - Esercizio 1925-26': Coooumo ,pnev,isto quintalli, 3.600.000 di ·cw 3.000.000 dal!la !I)rod.uz.i-Ollle nazionale e 600.000 dalla importazi01D•é. ID!tro:iltti !flsò'ali: · Imposta d.i fa.bbriJcaz.iionea i.. 82 L. 295.200.000· Dazio (L. 4 011'0 ad cambio dii 300) L. 7.200.ÒOO. Toit. iL. 30'.Ù<ÌO.OOO. P;rezzo dii vendita, ciJI,ca,L. 250 per qilililtale. A tri-e.nni-o compiuto, il Gov.érno, g1t zuccherieri i fatibricaJThf.i, di p.x,odoitt.i, zuocher.!l,til, d.i! conserv-e e di mar- m.ellate, e i con.sumatoril, av re'Iiber o iuti:i/ gli elementi necessari _per ulteriom iprevi5 'i.on.ii, s ia sulill'·arumentodel c~>n,swno Jlll,t,e:1'110,- che _pot.r,e bbe ragg iungere j 4 milioni -ài_q=tal:] (cm•,a 10 chHogxamm.i. ~ abitante), sia sullo sv,ill.uppo dell'mdustrta; e, migliorate Le condizioni del bhla:ncio dello Staito anche con una graiduale rivaiuta– zme dellla. IliOS'lramoneta, sarebbe po,ssi.bile iornare a medie d'introiti fiscali analoghe, ed aµche inferiori, a qu,e.!Le ,del. dece1nmo 1904-913. Senza fottt sconquassi ne ,diemErar.i,o-rrèdella produzione, -che ces&ereb be di esser e paraJS&i,tar;ia,sI ina1,1guvereibbeuna ,p(),l;it.ic.a finaazia.ri <a damocrattca, vantaggiosa aù migli0tra1miento, a.n,che fisi .o- loglJOOdelLe nostre popolazW/llliJ. G. G'.uirnO'ITI. ERNESTO RENAN--NEL SU-O CENTENARIO ..., . , ... Et porquoi écrit-on la vie des Dieux, ò ciel!, si ce n'est pour faire aimer le.-divin qui fut 'en .eux et pour montrer que ce divi.Ii vit encore et vivra eternelle– ment au coeur de l'humanité ?... Ed ecco perchè questo centenari.o 4i Renan passa origio come avvolto nelle sue brume brettoni, in un'esercitazione accademicà di articoli, che vaoano, senza fede,-un tributo al rito con– sacrato. n « divino » che .l)ra in lui, la sua olimpica serenità, fatta di raoione e . di estetica sorridente, è troppo lunoi da noi, da questo secolo di Sèiti fanatici e feroci,. gente non pure di uri solo libro, ma di un'azione sola, cieca e furi.òsa. Egli denunziava l'epoca che si americanizzava nella fretta incomposta dell'arricchirsi. Che direbbe ora, che- l'« americanismo • non è - più il fatto de()'li individui, ma il rozzo impeto di una gara di popoli instancabili a distruggere l'armonia, l'euritmia della vita universa, incursione senza ttne di barbari. di un solo credo, il dominio? Egli certo torn.erebbe a dubitare del progresso e della perfèttibilità dell'uomo ,- come ne_ dubitò dopo le r.risi del, '48-'52, dopo le r(J– vine del '70 e della Comune. Ma," poichè e l'una e l'altra volta si '1'iprese e -=-tornò scetticamente a credere nell'av- · ve11:'ire" della scienza e della democrazia, ·noi· siamo ·in– dotti a supporre che ancora si risolleverebbe ed ancor(L, , davanti all'acropoli, ripeterebbe la preghiera invocatrice •di Atena democratia: ... Tu; il cui -ctogma è che tutto il bene viene dal popolo e che, dappertutto dove non c'è un popolo- per nutrire e ispirare il genio, ivi non c'è nulla, insegnaci a estrarre - iI diamante dalle folle impure ... Ora, il orande .dramma della sua conversione e deUa sua apostasia, che infl,ammò intorno a lut le ire dei fanatici e le apologie degli anticlericali, ci è remoto e ci lascta'pressochè indifferenti. Del fatto che un chierico del Semina.rio di Issy; alla lettura dei ./lwsofi, tedeschi, di Hegel e sopratutto di Herder. un giorno si stacc6 dal oooma e si mise a concepire l'universo come lo sviluppo inconscio e spontaneo di un principio interi-Ore, di que– sto non sappiamo più commuoverci. Che lo stesso, in– contratosi con ;un naturalista, il Berthelot, ebbe da ·lui aperte le prospettive delle scienze fi,siche e naturali, più iJastc di quelle delia .fi,losofi,a in cui .fi,no allora si era ab– beverato e più precise di quelle della metafi,sica tedesca, e guadagnò la fi,ducia netta scienza positiva per ragoiun– gere la verità -e per trasform:aré le società umane, ciò ha per noi un valore puramente bio17rafi,co e critico e possiamo paraoonarw con quello_ che toccò a molti altri, al nostro indi'TIUlnticabile Robe'l'lto Ardigò, tra 17li aurt. Ciò ohe rend,e attuale per noi i-l • divino • dt Er– nesto Renan in questa tenebra del ricorso centenario, è che noi lo possiamo trionfalmente opporre at gnomi. che et infastidiscono col loro govefrw, i quali, àVendo otà assolto lo stesso processo della esperienza religiosa, ora, per servire Cesare é Mammcma, ripO'l'ta.11()suoli al– ta1'i, anzt .-iniscuola, il dogma, comandando al popolo dt a.dorare.A c ostoro, che l'autodpostasta difendono rt– chtamc.miio.st - a · sÙperatt · editti ch·e suppongono arbttra.– rtamente wna volontà dogmatica delle masse, cui biso- yna vrustem.are L'umaooio nun della fede, ma deli<.1. imitazione ·della fede, è bene 1isponàere: • Finché e, sono state masse-credeni·i, cioè opinioni professate quaH universalmente in una. nazione, La Ubertà di 1Ticerca e di discussiO'l'l;e non ~ sta,ta possibile. Un peso colossale di stupid"ità ha schiaeciato · lo· spi1•ito umano ... Diventate individuali, le opinwni sono la e.o-sa ,più le17ittima del mondo, e non si deve praticare verso di esse che il ri– spetto che esse rwn 'lwinno sempre avuto per i, lorn av– versarii, quando erano appo1717iate •. Contro il temera1io · rovesciamento della praxÌIS, usato da questi 17iuocatori ' di bussolotti, che derivano l 'inseuna:mento pubblico ed. obblioatÒno del do17ma dal professato razionalismo spi– ritualistico ed antiào17matico, Renan comba_tte pregandu sull'Acropoli la _Diva armata della raoione: Le monde ne -seia sauvé qu'en ·. revenant à 'toi, en · repudiant Sh attache.s barbares. L':universo non è l'opera di uno spi– rito creatore, di un Dio, esterno al mondo e che ne h~ dato l'oràina.mJento. l!:' una creazione per trasformazione · continua, per lo sviluppo in/ìniCo e spontaneo di un prilncipio interiore. Il suo ttne è la realizzazione pro• gressiva dell 'ideg.le sotto l'.impulso della 7!ecessità. La apparizione del pensiero e della virtù, la .conquista, di– sinteressata del vero e del bene sono le_tappe delld. ri· cerca in cui consiste la reli17ione eterna, che 6iso17na distinguere dalle relioioni p,articolari, limitate. da un dogma e destina.te a morire. L'uomo partecipa all'opera del,l'u.nitierso con la scienza, la morale e l'art.e, con lo sforzo disinteressato veno l'ideale ... Costeggiamo bene ancora i grandi promontori dell'he17elianismo, prima di navigare pel ma1'e aperto del rovesciamento marxista, prima, cioè, per dirla con un esegeta di Marx, che « alla semovenza ritmica di un pensiero per sè stante rima– n!lsse sostituita la semovenia delle cose, delle quali il pensiero è da ultimo un prodotto •, ma è luce ed ari.a sufficiente contro la cali17in& dell'incredula supersti• zione di Stato con cui oU epigoni ci vogl'iono .asfi,issiare. Le Origini de! cristianesimo non 1ispondono alla Wel• taoochauung del comunismo critico. La ideolo17ia vi è ancora tutta psicolo17ica ed inte1iO'Te. Il processo di in daotne fondato su la i/1,lolooia e l'eseoe.~i dei testi non C'i dice anco1'a la- storia effettiva del/,a, Chiesa, di una società che ha la sua economia, così nel senso de:t'or- - dina.mento come in quello del inoq.o di acquisizione, di produz.iori,e, di distribuzione e di consumo dei beni. • Delle plebi di Antiochia, di Alessandria,_ di Costanti· ·nopoli, e cosi via - dice Antonio Labriola _: agitantisi intornc a.lle ba'Tiàiere. di Ari.o e di Atanasio, noi non conosciaTTù>precisamente le passioni, oli interessi, il modo cotidiano del 11ivere e l'ingenito ed abituali: idio• tism.J, ma non saremo mai cosi ingenui da credere che capìssno un iota della lotta circa la sostanza, o sempl-i– c~mmte simile. o affatto identica, del '.'iglio iJPr rispetto al paidre ». Coteste astruserie simboliche, ideologiche, ùovc•1Jo.noessere proiezioni 1 1.l p-rofondi rapporti sociali– econòmicv, che tuttavia ci sruooono. Ma la Vie de Jesus ci dice, in psicoloota ed ·arte, ciò the fu il Redentore come Uomo di un pae-se e di un'epoca, ed in fi,losofl,a,

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