Critica Sociale - XXXII - n. 23 - 1-15 dicembre 1922

u'kìTìUA soctALJt . , "' ..... , .. ,-~--- - - ... -- .... ~ 'che concorrono a formarlo, le folle s,tesse proleta- Tanta fu la pertinacia e la foga dell'atta dc o, éhe rie che, volenti o nolenti, esso ha imbarcate- sulla I'on. De-Capitani non era arrivato neanche al· ta- . 1· f d' d' 'd" · t · · volo q_elsuo nuovo ufficio, che •già aveva senten- sua nave, g i f)reparano pro o.n t issi 11 tn enort e ziato la, fine del decreto Visocchi e dei decreti sue- . lo costringerahno à rielaborazioni radicali della cessivi, i quali con esso avrebbero dovuto essere propria .anima e della propria comp_agine. presentati alla Camera per .es.sere trasformati in Quale dev'essere, in cospetto di un tale Jeno- un testo unico di legge. Spietato al punto che non meno, il nostro atteggiamento? Spersonalizziamo attese neahche il termine per 1a·d·ecadenza fissato il fenomeno, ooniamo fuor di questione per un mo- dal mini"stroBertini, il quale aveva assegnato al mento, 'marxisticamente, sentimenti e risentimenti, dè'creto ancora un anno di vita, in attesa che en– tradizioni e consuetudini. lo confesso (~ credo di trasse in vigore la legge sul latifondo approvata alla non essére sospettato di tepidezza di rip4gnanze a . Camera e pronfa per essere discuss.a in Senato. Del · uomini e a metodi oggi vittoriosi, e spero di essere '.resto non valeva la pena di -attendere, giacehè è rettamente inteso) che non comprendo facilmente ·assai probabile, per non dire sicuro, che il Senato , · d' 1 · tt· · · h bb negher_àla sua approvazione a quella legge, se pure 1 1animo I a cunt_, 0 tmt compagni,. e e avre ero si' degnerà di discùterla. (1) Non soneitempi, questi, dato a Giolitti, aiutato re del Fascismo, la camicia propizi· a pazzie di tal genere, . . e altri fodumenti più intimi, e a Mussolini - o al _E,.,così il principio della requisiziQne delle terre Governo o al movimento o al fenomeno che da '.mal coltivate _e suscettibili di ·più larga p'roduzione lui pr~nde nome - non presterebbero un fazzoletto, I è- stato cac ciato fuori, senza discussione, daHa le- non dico di fiducia o di credito, ma-di attesa: at- gìslazio.ne italiana. 1 , tesa, non dei beneplaciti e deì beneficf e dei mira- coli di lui e del suo Ministero, ma delle inevUclbili,. Il .decreto ~ l'agricoltura nel• Mezzògiorno.' delle fatali maturazioni che ques'to straQ.o., caotLco, . paradosiale, ma vasto e profondo più che non si Questo ostracismo colpisce soprattutto i lavora-· creda, fenomeno che è l'episodio saliente dél ·dQ- toti del Mezzogiorno d'Italia e d,ellè Isole. Noh ·diremo che il decreto Visocchi avesse lo po guerra italiano, ha· nel suo grembo. ·scopò di trasformare il làtifondo,~giacchè il latifòndq· · Ricordarci di essere marxisti,· é di es·s.ere"· rì'- ha origini c6s1·profonde é complesse che sarebbe formisti,,, - nel senso classico· tante volte téoriz 0 pazzia o ·fénomenale ignor&nza pensare di risolvere zato.... e così di. rado praticato - mi pare la cosa con un semplice provvedimento legislativo i gravi . più· savia, .anche in quest'ora. E' un_po' vago; ma ,problemi che da esso der_ivauo.·-- · ·. • è chiarissimo a chi vo~ia e sappia intendere; e , Ma quel decreto aveva uno scopo utile e, ·bene non consiglia nè patteggiamenti, nè tregue, nè viltà.· applicato, lo poteva raggiungere nell'int~resse del- ... 3 _XII_ 2 2 , GiovANNI z l'ag~icoltura: nelle zone a latifondo poteva frenare. ,.. IBORDI. la speculazione che si esercita- s'ulla-terra a danno, dei' lavòratori, poteva.aiutare la formazione di quelle, Il sacrificio delDecreto Visocchi -----ttoee----- La ,Jotta contro- il decr.eto. · Cooperative di lavora.tori che in §icilia, (per injzja-– tiva cli socialisti,: corhé di cattolici, come di libè-– rali, come' di combattenti: segno che esse rispon-– dono ad um sano bjsogno dell'e masse) ·sorsero per– mettere ogni singolo c0rtivafore in 'dirett.o contatto, coi proprietari delle, terre, eliminando··'iintermediarii ·ingordi e privi di sérupolf. . . I giornali hanno comunicato in questi giorni chè . - E' noto che, nelle zone a latifondo;· la formai il nuovo Ministro di A.gricolt11ra - con uno dei di conduzione in economia delle azie11deagrarie non11 s_uoiprimi provyed_imenti,se non col primo addi- · è adottate!. ,Per r1 troppo lar~o ma:gi~e · dj: rif</~io• · . ntt_ura - ha ~1~n,1arato decaduto ogni decreto re- , che_ t~le forma i:~~ette~ a ca.neo det b1lanc1delf_1m-~ lattvo alla reqmstztone delle terre mal coltivate. Eccò - :prem:htore; dove ti_cltma è avverso e -la terra è ma!IJ soddisfatta, finalmente, la classe. dei proprietad ter- si~temata,_laforma di conduzione in economia reca.i rieri, i quali, dal giorno in cui uscì. il decreto Vi- una spesa sicura e alta contr-0 un reddito incerto, socchi, nel settembre 1919, non ristettero mai dalla _eprobabilm~nfe bas$Ò. Perciò si afferma come ·più1 o_pp.<;is(zione, riuscendo a ottenere ·c-he le disposi- ,rispondente alla economia dell_'aiienza· agraria, im z1ont del decreto fossero gradatamente attenuate · quelle zone,_la forma della az1~pda quotizzata, al– coi successivj. decreti dei •ministri Micheli· Mauri _!Ile no nella parte de$tinata a cereali, .con la ·corr- Bertin! : tutti mi_nis:tri popotari. · ' ' ·s~guente di~tribuzi_onedelle qu©te; o lotti, a faimigl1te . Btsogn.a preme.ttere che veramente i propdetari dt laVoraton, med iante un coHtratto di subaffitto o,.. t~n:ieri non affr~n_t13:rono ll}aila disèussi@nesul prin-. qua~do .sono_p~s:si.oi!i lavori ·d! miglJ!)Fi_a,. di enfi- . c_1p10 •~ella requ1s1_z1on~. Non_era impresa facj,leper teus1. L~ famtgl,\~dei lavor13:tqr_1 prèf,eftscono q uesta- . una classe che net suoi congressi va cia,nciàndo,di. forma dt conduzione, dato 11loro b1sogn·odt p.ro– funzione soc~a_le del{ap,:oprie~à privata', per cui essa <?~rarsi. qual~he poco ai grano_.in p~e_si_ dove, per tn tanto ha d1r1ttod1 esistere tn quanto si manifesta gl_t antiquati e. troppo costosi ·mezzt dt comuni'ca– la forma. migliore di rapporti fra l'uomo e la 'terra zione, i-Icommer.ci01 dei generi di consumo è diffr– a\ fini della pro<ilozione.La ~iù logica conseguenza cHe_e? è sfavorèvo~e-~i poveri c0_nsunmtori. Ogni• dt. quest.a formula -è la pena della requisi_ziohe ·per famtgha ce~ca perciò 11 frustolo d1 terra •per semi- chi non fa buon uso; dal.. punto di vista sociale nar,e.cereal1; , · - . . · della terra ~a !~i po~s~du..ta. · . ' Dove i l~vo_r8:tori sono di$drganizzati, la ric .er'ca I propnetan ternen attaccarono il decreto Vi- del lotto è tnd1v1duqle: e _per la concorrenza che socchi nei s~oi particolari (impresa più facile •pei--- n~sce da questa ricerca il proprietario rìesce a im– chè _è propn? ve:o· che .quel decreto era unb dei. porr~ c~ntratti di fame ai lavorp.tori, i quali si tro– peg_g10 co~fez1onatt, fra qu,~nti us~irono in tutto, il· va~o po! costretti ? _sfr~ttarela fe~ta nel pe~giore peno.do d1 g~erra -e -dell 1mmed1atodopo-guerra:·.· det mo~.1. _Le cond1~10111 dettate· a1 lavoratori sono c~e · e tu;t0 dire!), mostrando cor~e la sua applica- tanto pm 1numane, 111 quanto i proprietart•di' solit6' · z1onear!tvasse _talvo\ta·a creare situazioni· assurde · ' e :tras~uran~o 1, -no_n rari c_asiin. cui invee.e!{Ile_'ap: • .• (I) ll"Ministrn h'~_ .,,ià .dioh,l•a~11t<('egli: llt,eno: 1>hef .-1l'po1,t.ràtla, phcaztone nus_c1dt ,vern 21ovamentoall'aaricoltura,. legge &I Sena.te, lo f,na con la, r1oh1esta cl'ie la legge sia,r'l/lp.intila\ • . . . (Not~ della, C1t1T10Ài, BfbliotecaGino Bianco ~ ' . . .

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