Critica Sociale - anno XXXII - n.15 - 1-15 agosto 1922

., CRITiòA SOCIALE 239 \ I queste com_unicii~hnli arrivas,sero a Poincare per il mio tramite e fossèro appoggiate da:lla nostra proprià 'ar– gom.entazion'e » (pag. 23'2). In tal modo le avre;be fatte senza destare sospetti! Sazonoff, invece, nQn ri– tiene tale soluzione ,mfficiente e, temèndo forse la presenza di Louis, come· di un. testimoi;iio troppo in– comodo, chiede senz'altro il rj_ohiamo. , Ed arriviamo cosi ad un incidente gravisliim(), che una. volta di più ci dimostra come oramai Poincaré si . fosse ingolfato a: fondo in: una politica che dov'eva por, tare. iuevitabilmente alla guerra. Avuto l'ordine da Sazonoff,' I~w6lsky; che da vecchio volpone non si ·na- · scondev11 le gravi difficoltà che si •lppoueva1;0 .al ri– chiamo, cominciò; ai primi di maggio, a parlarne· un po' alla larga con Poin9aré; ma vedendo che l'inter– locutore non capiva bene, allora lo mise al corrente dei «malintesi» fra Sazonoff. e Louis·, ,, indicandogli solamente che, nell-'interesse delle rela'zioni.franco i:usse, sarebbe desiderabile, ìn un a·vvenire'più o meno prossimo, di sostituir e Louis con. un'altra p~rsona., di prefer.E:n– za un diplomatico. Sfortunatamente, soggiunge, anche_ qui si è. affermato lo spirito di Poincaré, 'affatto non– curante delle forme e dei procedimenti diplomatici. Inve.::e di tener la cosa segreta fra ·noi àue, -e, dopo .'l ver presa _la decisione di trasferire Louis, àtte11dere tranquillamente il momento a' ciò favorevole, ne ha in:fprmato Georges Louis > ép\lg, _251),. Infattì Pdin- , care fa spedire a Louis un telegramma, a firma di Paléologµe, ·ingiungendogl~ di chiedere il richiamo. Il Louis, allora, si' precipita a Parigi,, dove si trova il 16 maggio, e il mattino dopò su i;lue giornali, di so– lito ben informati di politica estera, e che per giunta non era..10 di quelli che cercasse1,o smorzare le idee bellicose ()Ontro fa Germania, l'Echo de Pa1·is e la Liberté, vi.ene _rivelato l'incidente e si esprime tutta· l'indignazione :corrtra un simile modo dj procedere, e si accusa Iswolsky e il· governo russo. di voler pro• muovere lo sconvolgimento dei Balcani, e di aver stre_t– ti accordi còn l'Italia, per ·assegnarle compensi in Oriente, ecc., e si fa. un merito al Loùis di essersi opposto a questi dieegni. . . In· queste rivelazioni, che. dovevano provenire· certamente ddlo stesso Louis, e specialmente negli ,· accenni all'Ltalia, v'era quanto bastava per far rivo!- ·st'o ad osservare da vicino la politica rus,;;a con l'im– pos'sibilita, quindi, per Sazonoff di stringere ·segreta– mente- degli accordi con l'Italia, fece decidere quest.'ul– timo ad ioterveuire per riavvicinare la Francia e l'I-. talia. E il 30 mag.g-io 19_12- scrisse a · Iswolsky: « Il raffreddameuto che si è· prodottn negli uL~imi tempi nelle -relazioni·reciproche .fra la Francia e l'Italia non pùò lascia1'ci -ind·itfennti: Come·Vostra Eccellenza sa bene, npi ·non crediamo utile per noi d'esigere l'u– scita formale dell'Italia dalla 'l'.riplice, ma, pur col mantenimen,to apparente dello , stat1ts quo, sarebbe desiderabile rendere in realta più stretta l'unione del Regno con noi_e con l!!, Francia.· Trovandoci attual– mente in condiz'ioni epcezionalmente favOf•evoli per noi, sotto l{uesto rappo1:to, noi j;iamo oltrfmodo di– sposti a trarrE t,utto il vantaggio possibile da questa · situazione, per rendere alla Francia, nel èaso in éui lo desiderasse, tutti i servizi possibil'i, e fare tutti gli sforzi pet· evitare il disaccordo fra essa e I 'ltaliiì ». Ed aggiunge che .anche .l'Inghilterra è preoccupata di un eventuale riavviciqamento dell'Italia al_la Triplice. Fra i punti 'di discordia da eliminare vi sarebbe an– che la rinnovazione della convenzione italo-russa del 1902, che d3c parte italiana 11011 si vorrebbe rinnovare, e che egli invece cçmsiglia ·di rinnovare,· magad incln– dendovi;altri impegni (L.ivre noir, pag. · 261 ). Iswolsky ne parla con Poincaré,, il quale dichiara cli essere animato 0.9.;i· migliori senti,menti verso l'Italia e nello stes,so tempo comunica che la convenzion'e italo-. francese del 1912 JnòrJ era legata ad alcun termine di tempo. Conseguenza pratica 'di essa è stato che.' la Franèia e l'Italia « hanno rinunciato a concentrare le loro truppe_ ·alla frontiera franco-italiana·-» (pag. 265). Queste· dichiarazioni tolse,o la po~sibilità di future di– vergenze di vedute fra la Russia e la Francia, perchè il Governo russo,. sapnto che nessuna minacqia· ini'.li– ta,re poteva venire dall'Ital ia, abbandonò auche ogni progetto per aver-e la sua collabora:i.ione. · {Continua) AlìGrJSTo TORRE. DALLE RIVISTE · Ohi serbasse l'opinione 'che la politica dei G,overni sia ~nimata· qa ragioni ideali perderebbe l'inge~ua _ill1;1• sione leggendo, nella Revite des dwx Mondes, 11d1ar10 dell'ambasciatore francese in Russia durante la guerra, . tare l'opinion~ pubblica francese. Occnrre,va quindi correi:e ai ripari. lmmedi.atament.e, il 17 ·maggio st~ss9, si riuuì ~Il ·consiglio di Ministri e,· < dopo UllO scam• bio, notevol mente àgitato, di idee'fra i membri dal Ga– binetto », e do.po un lungo colloquio di Iswolsky con Poincaré, vl'nlÌe riconosciuto che, nelle circostanze d'al– lora. Louis non. poteva lasciare il suo po'sto, e il suo rfrhiamo veniva. rimandato ~]l'inverno seguente. . La parte in esso avuta da Poincaré• è di una im– portanza speciale per le accuse, che poi gli sono state ·JR0Sse,di aver voluto la guerra. Così, qtlando'in-Fran– cia apparve il libro del Goutt_ei1oire, dpve si narrava l'incidente, Poincaré, in un articolo d13! llfatin ciel, 20 ' Maurizio Pàleologue. Di quel diario, la cui pubbl-icaz!one_ si svolge da 'più mesi, il quaderno del 1 giugno contiene, il capitolo' forse più interessante, quello- che desèrive la rivoluzion,e di Pietrogrado del marzo 1917 e la caduta dello czarisino: rivoluzione in ssgui~o al)a quale.f~ pro– clamata la repubblica'- la repubblica d1 Kerensk1. n Paléologue, collocato dnlle sue fu_nzio':1-i_ in posi-. zione eccellente per conoscere i dessous della politica russa, la mentalità della corte e i programmi dei partiti, è co– stretto a riconoscere che· la .cadùta del regime imperiale fu .c,ònseguenza 'della· corruziol'\e profonda in cui quel. re– gime erà .piombato. ·Lo sca':1dalo c~e préee nome. da Ra– ·spoutine, è··senza precedenti anche rn qu~ll'a stor,a r1;1ss~ che è cbsi ricca di intrighi di 'J)alazzo e d1.degeneraz1om · dicembre 1920, si difese· dall'-accusa sme'ntendola,caté– .goricamente: e Non fu ;per mia iniziat,iva che ~el mag– gio 1912 lswolsky- si lamentò col Governo ·francese dei' malintesi d'indole personale, sorti, eg·Ji diceva, fra Georges Louis e Sazonoff ... Dopo l'esame dei lamenti formulati, fui d'avviso di difendere_ il r:ostro ambascia- . tore r!ontro rimpro-veri che mi -sembravano'. ingiustifi– cati; il Gabinetto che. presiedevo mi approvò un~nime » .' Proprio cosi! Già dalla narrazione def Gouttenoi,re la smentita appariva ·un pò' troppo avvoca.tesca e µon persuadeva, DJ.aora, dopo la pubblicazione del Livre noir, vediamo come non abbia proprio nessunissimo fondamento. Ed -'·e importànte stabilire il valore qi quest!j. sment.ita, per poter sapere quale fede dobbiamo prestare alle altre, che Poincare è solit'o fare, simulando per di· più un.a grande indignazione perchè si osa sospettarlo ed ac– cusarlo. !~tanto il fi.tto che Loujs fosse rimasto al suo po- ', imperiali. ¼a c9ppa dei delitti e delle vergogne era ~al: mente colma, r,hè non il Paleologue solo, ma tutti 1 membri del co1·po diplomatico, tutta la • intelligenza • e•la stessa aristocrazia russa si aspettavano da un giorno all'altro il cataclisma finale. Nello stesso entourage dei · sovrani, fra i se,vitciri devoti, lo,spettacolo delle ricchezze estorte al popolo e distribuite ai favoriti o alle favorite dei Granduchi dei Ministri creati nelle alcove e nelle orgie da Rasp~utine, contro l,a volontà del popolo _e de(la Douma, aveva diffuso quel senso di _colle'.ae_d~ s~h1f~ che si manifestò uni vers,1.lee violento· sm dai pnm1 giorni d111la rivoluzione, quando 'la foÌla_sacchegg_iò1~?as~ ·della ballerina Cecin'skaia · colmata d1 oro e d1 g101elh dalla éorte; quando le truppe già più devote allo Czar,. cioè _i cosacchi della -g1;1ardia imperiale, e la stessa polizia pri– vata dei 1Jalazzi1imperjali si affrettavano ad abbandonare il loro 'signore ~ a recarsi espressameµte a Pietrogra:do 81P,lioteca 'G'inpBianco· • ' I •.• .,. 'f \.

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