Critica Sociale - anno XXXII - n.11 - 1-15 giugno 1922

CRITICA S0C1ALE - 175 , I LJevoluzione dei Si dacati inRussi.a ll) . {!no degli ~spett _i che non erano apparsi mai molto ~h1an durante 11.re~ 1me bolscevico, era la fun:iioné che m esso avevano 1 Smdacati: Accant9 ai Sovieti, al Partito comunista alle Com- . missio~i i_nterne _deg~i stabilimenti, quale co~pito rima– nevn at ~m~aoati,_ dato che i capitalisti industriili erano scomp~rsi, l' sala~1 e~ano _fissati da un Commissariato•go– ver~ativo: ~ _degli scioperi era cessata ògni ragione ocl. " ogm possibilità? · ., - . Ora po~siam~ ricostruire storicamente la posizione loro e possi~mo anche ..edere quali_ compiti s'intenda as- ' segnar loro m questo second.o periodo della Rivoluzione· r_nssa, che viene definì to di transizi-one- fra il Capita– lismo e il Socialismo, . Il D?-ovimen~o s!ndacale (quel!o. ~he, per intenderci, 1~ Inghilterra si chiama trade-umomsmo e da noi mo– nmen to economico di resistenza i ·è passato per varie fasi. Nel 1905, alla prima Confer,mza sindacale fu deciso che al fu~uro Congresso _panrusso dei_rapprese~tanti dèi Sin– dacati sarebbero stati ammessi tanto le Società di mutuo soc_co~so,q ua~to i Sindacati èomposti di lavoratori sala– lar~ati d og01 professione, che avessero un carattere prole– tari.o e, per obbiettivo, la lotta diretta o.indiretta contro i c~p1talisti. Politicamente, si era a.llora in una fase di rigo~?sa neutralit~: ,l_'inyito a ~arj;ecipare al Congresso era nvolto solo a qne1 l;lmdacati che« n<;>o perseguissero alcuno scopo politico •. , , ~e condizioni polit-iche non permisero a.llora di te– nere 11 Congresso; e s,;iltanto l'anno dopo, -nel 1906, si tenne una seconda_ Conferenza, in cui si fece un ben pic– colo yas~o \nnanzi_ coll'~_stendere l'in_vi~o «ai rappresen– tanti dei 81ndacat1 ~oca.1 e delle Soc1eta che si pongono, sul terreno del movimento operaio attuale._- Bisogna_ arrivare al giug,no 1~17, p.erchè la terza Con– ferenza stabilisca che • _il· diritto di rappresentanza nel qongresso non sarà accordato _se non - ai Sindacati che riconoscano di fatto i principi della lotta di classe del proletariato•· C'erano voluti dodici anni per arriva11e à' ,fissar& nettamente la piattaforma elementare del movi– m,ento t<indacale -del proletariato. La Rivoluzi-0ne de~ febbraio 191raveva cont-ribuito . fortementci alla ri~as~ita del movimento sindacalista, pre• ce~e~te~en~e sch1acmato dalle repressioni; ma, fino dai pn~t g10rni_ della Ri volu1;ione, nuovi problemi erano s~~t1 ~avanti alla ?lasse o.pera!a e nuove formtl di orga• niz~az10ne e~o.nom1ca proletaria .erano ap-parse: -i Comi- • L~t1 delle oftic1_nee delle fab)>riche. I-quali, òi fronte al– _l abbandono dt ·q~e.ste da par~e.dei proprietarì e dirigenti o_alla costoro_ ost1ht~ fatta d1 merzia e di _sabotaggio, s1 as,_unsero 11compito della gestione defle aziende stesse per riattivare la produzio1ie. - _ I~o~tre, gu_idat~ dal Partito comunista, funzionavano _So"!ieti: O_ccorreva clunquo stabilire i limiti e le fun– z~on1 dei diversi organi creati dalla Rivoluzione. Comin·• Q1amo dai Sovieti. «Essi - così li aveva definiti l'ott~vo C?ngr~ss~ del P~rtito comunista russo - sono le orga– mzzaz1om statah della classe operaia e delll). classe dei co~tadini poveri, che assicurano la dittatura del prole– tar1at? ~no al momento in cui scompu·irà ogni Governo. I Sov1eti comprendono 11elle loro 61e decine di milioni di lavo~atori ~ debbono tendete a'raccogliervi tutta 111 classe degli opera( e dei contadini poveri•. , Il Partito comuni~tn, invece - sc·ri'veva Zinovjeff nel 1920 \1) - 'è una organizzazione che comprende nelle sue file l'avanguardia del proletariato e della classe dei contadini poveri, la parte· di queste classi che consape– volmente tende a realizzare .il program_ma comunista_. Esso ha il còmpito di acquistare una influenzi prepou– d?rante e la direzione completa di tutte,le organizzazioni d! lavoro, _dei Sindacati, delle Co_operative, delle Comu– n~tà agr_ar1e ~cc., e eerca di attuare' il suo programma e d1 ese:citare 11 suo completo dominio sugli organismi attuali dello Stato: i Sovieti. Insomma il Partito comu– nista è il ceryel-!o ?e,!la classe. op'eraia •. L_ecomm1ss1om _mterne di fabbrica, prima della· ri– voluz10ne del •febbraio 1917, agivano come c·entri. di cri– st~llizz~zione de1le iorze politiche rivoluzionarie; tra la R1voluz10ne del febbraio e quel_la d ell'otto bre fu nzi9na– rol\o come sotto-~ezioni operaie per organizza.r e il co11- trollo della produzione, Dopo la Ri vol·uzione dell'ottobre s~rvir?no ~ome pri~a base _di_ organizzl\_zione per la na– z10naltzza_2110nedell rndustna. Dalle loro file scrive Zi– novieff; è uscita tutta un.a élite d'operai eh~ e~trarono nella direzione delle aziende nazionalizzate -e nelle dire– zioni centrali dell'economia. Quando l'unione pan-russa ,delle Commissioni internP. fu soppressa, esse si ridussero ad esserti delle sotto-sezioni dei Sindacati, · E qual'era la posizione dei Sindacati? Fino dal 1913 i Bolscevichi avevano dato questa definizione dell'idea di Sindacato: _ •_Il ·Sindacato è l'uniç>ne permanente d'una data in– dustna /e non di una professione o mes,tiere come nella _concezione occidentalt>, tedesca· e -inglese, e' degli stessi m~nscevichiJ per,. la direzionè della lotta economica ope– raia e· per la partecipazione permanente •insieme col partit_o politì'co del proletariato, alla lotta 1 eman,,ipatrice della classe operaia per la soppressione dE)l salariato e per la realizzRzione del so<ill,lismo •. Con la rivoluzione dell'ottobre 1917, tolto, con la e spropriazione, il potere alla· borghesia per trasmetter! alla classe degli_ operai e contadini, venivano a crears _condizioni affatto nuove per la attività dei Sir da cati che ve~iva trasferita nel -campo della or,ganizzazione e conom1ca. E'ssi venivano così definiti: , Il Sindacato- d'industria è attualmente l'unione di tutti i lavoratori d'una data produzione, costituente· una delle principali basi delle organizzazioni economich~ della dittatura del -prt>letariato •. Assumendosi una atti'va partecipazione alla lotta del proletariato per la ricostru- -zion'3 comunistà della societll e per la soppressione delle classi e trasferendo il suo centro d,i gravità ,nel campo dell'organizzazione economica, il Sindacato, second.o· Zi– novieif: l' partecipa all'orgariizze'zione del)a produzione sulle basi comuniste, con l'intervento delle Sezioni del Consiglio superiore dell'Economia nazionale; 2'• partecipa. pure alla ~inascita delle forze produttive del paese, di– strutte dal-I~ guena o dalla crisi attuale; 3' fa l'inven– tario e la rips_rtizione della mano d'opera in tutto il paese-; 4' partecipa, per mezzò ,legli organi di riparti– zione, all'organizzazione degli. scambi tra la città e la campagna; 5' sorveglia sull'applicaziouo del servizio mi– litare 'obbligatorio; 6' aiuta gli organi di approvvigio– namen_to del Governo (Comitati di approvvigionamento, Cooperative di consumo); 7" analogamente dà aiuto per la soluzione delli,. crisi dei trasporti, del riscRldsmento ecc. ; dà il suo ·appoggio, senza ·restrizioni nè riserve; agli eserèiti del la voro; lotta per la protezione del 'lavoro 1sec0Ììdo le norms d.e l Codice del lavoro) e contro le ten- ' ' (I) L~ parole .ohe il nostro Direttore ba p_l'8meese, nel n. del ' 1~-SO_ aprile, ad nn altro scr itto di Ales ea)ldro Schiavi snlla Russia· ci es,me _ctal_l& neoe,aità. di· epeoifioa .re. le nostra riserve su alcune n.~erm11,aon1 di queato eoritto. Lo Schiavi Tioonosoe'obe di Oomu• nismo, o_Sooie.l~atbo, i n Russi a non è più ii oaso di parlai:e i ma da questo r1eonol1G1mento pa.re esitante a tra't're tlltte le Jogiobe oon .. BtH?UPD7.e, La fRBe di t ranei;r,ione che la. Russia attraversa non è dal Oa.pitR.liemo al Comunismo ma da: un/ilJnsione di Oomunismo denze' egoistiche' d,i gruppi angusti, i quali, per la loro mentalità ritardataria, considerano ancora il Governo prbletario come un· imprenditore comune. , · A un 8: realtà _di <:apitnlismo. E' perciò .se le' funzioni del Sindacato !fono 1n Ruas1" daverse ohe in Occidente, 8 solo (a noe t..ro modo d i vedtsre) perohè in RuHi& il Sind-a.oato dovrà. a.nooia affront.A.re - quando la vitR. e'~onomica •i si&-ripresa. e il Capitalis~o Bbbi a, af .. fer"!ato tutta la ~na fnra - qnelle _prime difficoltà ohe in Oooiùente ha ~11\snperAite; etcohènoi non consentriamo oon lo Sobiavi che le con• di?.io~i ~er:la lot,tA 11indAol\lesiano in Ruesia. più facili e promettano m&g~10r1 r_1en~tÀ.ti. La dittfltui:a proleta.rfa. dovrà ca.dare man ma.no ohe il Oa.p1tahemo a'aiFermtt.: ogni diverso pensiero oi sembra oltre .. ~h•è contl'&rio ai prinoip"i fon(lRmentali· <~ella, noitra dot~rin~, 1lnf\ ,ngen!'-11 e d_oloroaa. illnaione. 11 ehe non to,,.lie 1:rnlla Bl,valore ,li uµa ravoln<1one ohe h:m, nell'èatremo lembo 0001dental0 dell'Asia protendentesi verao il noatro Continente, dietrutto tai;,ta. mole d\ Medioevo. . ·\ (Nota della CRt'l'JOA S001AJJE). Quest 1 ulti:mo ,era forse il còmpito più importante e più difficile del Sindacato in Ru~sia -- come, del· resto, in Cigni altro paese in questa fase presocialista - : il compito. cioè, di emanciparsi sempre più dalla grettezza corporativista, per poter diventare una scuola pratica di comunismo e uno strumento di organizzazione ddl' in– dustria sociale. Il Gove~no bolscevico contava soprattutto sui sin– dacati per scegliere e utilizzare gli • specialisti_•, per organizzare il lavoro • obbligatorio• nel periodo più a– cnto della disorganizzazione economica, per<servir di le– game tra la Direzione .centrnle dello Stato, l'economia - D'azionale e le masse lavoratrici, e per combatte1·e i ten° . tativi di affidare le ferro'vie ai ferrovieri, le in~ustrie ----\ (I) L'Internazionale com,;nista n, U; aprilo 11120, pag, 1293, t .

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