Critica Sociale - anno XXXII - n. 9 - 1-15 maggio 1922

> ,. • :er:. . , ' .. ...... ,., f . come è avvenuto i ·oenova àdesso: peggio ai1zi, -' naJe, quanio non si vogli..anegare per la' Russia il _perchè elfi s'intendeva segretamente con la.Turchia - principio, universalménte accettato per tutti gli altri ricav,andone vaIHag-gi_ particolar( e· impegnand0si i~' paesi, per cui nella storia. di un. popolo i periodi una. politica decisamente antirussà,. era lo stesso· di rapidi aumenti de1_1Jografici sono seguiti da un Governo,· che -s'era fatto promotore· del ton.gresso rap.id ~ ravv-ivarsi ed intensifièarsi di tutté le sue · . chiamato ad ~saminare· e a risolvere ·concordemente forme di attività. · · " · I~ questioni turche. . .: Non sono dunque i sétte' miliardi di lire rag- . C_he moral_e vorremmo dedurre da •questo ri- · giunti nel 1913 che possano cos.tituire la misurq del– chia.~o storico?, ·Nessuna morale,· perchè morale l'importanza del mercato russo, ma. ·essa d~ve es- · non ce n'è in . tutto questo. Ma solo coriclud'ernè sere giudicata sopr'attutto in rapporto- ·alla futura che non è il caso di• fare la voce grossa : nemmèno pot-enzialità di consumo' della· massa enorme della l'Inghilterra può farla! · .· · sua popola;zione, ·che sembrava destinafa., entro un CESARE SPE·LLANZON. .mezzo secolo, ad, .uguagliare e foi·se à supera1=e ----,,.=---~='""""·••,..,·.,,_....,.. __ ,..'."-_ .. ·, quel,la dell'India e della Cina, det due soli mercati; -- cioè, vera1nente mqnd,iali,, con cui· essa possa -pa- li. commercio'- ·italiano- ·a la. Russia _Ja~o:;s~. si può obiettare - guerra e -rivoluzio"ne : .. ::. banno di"strutto tutto. ciò che· SI. era compiuto i1e_I- l'ultimo cinquantennio, hanno disqrganizzato e p·ol~ .: È possibile· parlare della Russfa, anc!;Jeper ciò verizzato l'economia russa in tal modo, che non che dgUard·a soltanto· i raf)porti commerciali, senza solo non. sarà possibile un ulteriore e contint1o in– obbedjre alla passione ·ed _alpreconcetto politico? cremenfo ·della. popolazione, ma sarà. necessario A leggere gli .ar.ticoli cfie scrittori, an.éh ~ di eh' essa dil)1inuisca s'ènsibilmente, ·se non vuole e– grande autorità, banno pubblicati in questi giorni,· sporsi ài pedcoli perioCilicidella carest;ia. parrebbe di Governe escludere la possibilità. E f.in - Può anche darsi che -un giudizio così ecçes– chè essi sentono il dovere di metteFe in guardia, i sivamente pessimista non s-ia del" tutto infondato : " .foro· Ièttori contro le .:illusioni ingenuamente create nonostante· !"ecentinaia d+ descrizioni di visitatori ' 'da molti amici Rostri, qnando_ segu-itàvano a denun- frettolosi, noi sapparrio ancora èosì poco sulla .Vera dare la cecità della borghesi-a occidentale ctie · ri- s_ituazione economica dell.a Russia. rivoluzionaria mmciava alle ric'è.hezze· sterminate. offertele -dalla çher .·a voler dare dei giudizi sicuri· sopra di. èssa, Russia, essi· sono· pienamente giustificat( .eome si corre il rischio ;di 'fare il mestiere degli oracoli. • hanno ragione quando· affermano cl,Jein Russia non M-a·anche 'a -voler ragionare su qu_el ·po' che si co– si può .andare in questo momento per·· vendere o nosc·e ·con relafiva·•sicurezza, , ci sembra .di· poter i::omperarè in vista 'dt un· profitto immediato, ma . affermare, senza pretenderlà a profeti, che'di fronte che, sia .nel còmmevèio; sia ·n·ei-.tr.asport!o nell'i-n- al grave:danno, dJ carattere .permanente, della per 0 dustria, si· possono solfanto imp-iega,redei capitali, dita della Polònb e delle· provincie 'paltic'he, .Ia ri- .per atten~erne i frutti in ·un tempo forse·molto ,lòn- · voluzione ha creato per. l'avvenire un vantaggio ben ·tano. Ma essi vanno oltre il ~egno q_uanda negano. o . superiore, dando _una spinta decisiva alla trasfor– rièhicono· alle minime proporzionj l'importanza del mazìone ·cteil'economia russa. èon la totale sopprés-·, mercato russo- per l'economia dell'Europa anche fn sione del ~vecthio regime demaniale-feudale e còn tèmpi normali, ed ar-rivario a djre che è preferibite la creazione di 0 una classe numero.sissima di piccoli arrischi'are i pr_oprii capitali· e la propria é,ittiv)tà in propdehrii coltivatori. E' vero ·che anche in_recenti una colonia tra1Ìsoceanica; completamerite vergine, dichiarazionj gli attuali·dirigenti dell'economia russa piuttostochè ryella Russi.a devastata dall' ppera ·del, 1rtostrano di considerar·e questo_ assettò ·delli! •pro– bolscevismo. : · . pri'età come una necessità politica provvisoria, ed · È vero: il- com·merci0 internazionale della Rus- affermano di voieré. sempre la ·nàzionalizzazione sia aveva raggiunto nei' 1913 un valore di p9co-su- della terra, lasciandone la· disti'ibuzione e l'ammi– periorc a quello dell'Itaiia e dell'Austria-Ungheria, nistraz-ione di Sovieti rurali,-eredi è continuatori dei e sensibilmente infertore a quello dell'Olanda e del vecchi mir. Méi il fatto val più di cento· afferma- · piccolo Belgio~.Ma l'importanza del mercàfo russo · zioni teoriche, ed il fatto indistnittibile è quello ' non può essere .-giudicata dal semplice· paragone di della·-appropiiazione délla ·terra da parte dei co·n- ·, . 'quelle cifre. Bisogna tener contq che la·:Russia da, tadini, i quali 'si sc!Jiereranno compatti e i~riduci– mezzo secolo soHanto aveva cominciato ad entràrè bili contro qu-alunqne governo tenti di revocare o · - e· molto' lentamente - nel quadro dell'ecò.nomia di limitare /r loro· diritto acqnisilo. Questa. trasfor– europea; .che·nel 1900 i suoi scambi con l'est-ero mazione non rappresenta certamente l'ideale, nè dal non raggitingeyano ançora il valore d\ tre .miliardi pu.nto ài vista soci.alista·, nè da quello del!' è cono- · di lire, e che -soltanto ·d-opo quell'anno -essi hanno mia agraria più· progredita dei paesi capitalistici, cominciàto a .p.rogre_dire COtJ una· rapidità superiore ma essq rappresenta un progresso enorm·e in con– a quella di qualunque altro Stato eu-ropeo, per rag-· ' fronto alla situazione precedente della Russia, dac- \., ·giungere nel· 1913 i sette miliardi. Bisògna ricordare chè .il .tentativo di trasformare per vie lègali il servo che l'incremento deh1ografico della Russia è stato, della gleba in libero proprietario coltiv_atorè non nell'ultimo secolo, à dirìttura impressionante (da 45 era riuscito, dopo più di cinquant'anni, che a ri– milioni ·nel 181-5 ·a· 170 milioni nel 1913) e si era'. sultat:i meschinissi_!lli · per l'assoluta insufficienza · accentuato nell'ultimo v.entehnio, in cui Ja popòla-. delle terre òistribuite e -per la forma assurda di di– .' ziòne cresceva .ji( media di jre milioni all'anno. Ba- stribuzion·e a_cui doveva ricorrere il mir, incaricato · stèrebbe questo solo- fatto, anche se la Russia fossé del)'amministrazione ~elle terre retrocesse da~li ;rn- stata in condizioni economiche molto più arretrate, tichi proprietari. . . . . ' per qim.ò"strar,eJa.giande importanza ,eh~ essa ~ra . Se _effettiv3:_men_te ~i ~ riu~~jti, c:on I'~ppropria- .. destinata ad acqurstare o.e! commerc10 111ternaz10- none v10lenta, a dJstnbu1re at coltivaton tutte le ~ . . . .

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