Critica Sociale - anno XXXII - n. 9 - 1-15 maggio 1922

( .. , .,_. ùlMTIO~ SOCIALE - 143 soggette a dc;>minatione straniera - a<l altro .non vuole· arriva.re che a questo: se·aricare ancora una volta 'lutti' - i pesi; della· guerra e della crisi postbellica sui lavora– tori, negando ad essi ogni assistenza sociale e facendo loro pagare, con le. imposte sui consumi, tutto· if r.i-· mrnente apparato parassitario aello Stato Qorghese. G. 111ATTEOT'rJ: A.b_biamostralci~to in opuscolo, fra 1~ ·edizioni 'della Critica Sociale, gli a.rticoli del.· ProJ. RODOLFO MONDOLFO ~iunifitato e·insegnamenti ·d lla r vofozione ru a con prefaiione di Claudio· Treves Un opuscòlo µi pag. 68; prezzo L. 1,25..Sconto d'uso ai rivendit~ri. · , --Per ri0hi-est~ rivolge1;si alla 'Ditta R. Bempomd e· Figlio, ·via Velasca, 2_- Milano, o Via del Proconsolò, 7 Ffrenze. · .LASCUOLA CHE NON ESISTE --------------- e 'constateremo anche tutte quante le deficienze ·che vi sono nella istruzione· elejnentare. Se pÒi esaminiamo !.'istruzione post.elementare, • rima/remo desolati, del vuoto assoluto che esiste, e cioè dovre~o constatare che, quan·lç-i cittadini hanno impJrato più o meno bene a leggére e a scrivere e fare qualche conto, non hanno possibilità di impa– rare altro, e il procurarstuna -maggiore istruzi_one è un privilegio riservato ~ quelli che hanno la pgssibi– lità ,e-conomica di mandare i loro figli a scuola nelle città, e cioè a frequentare le scuole tecniche o classiche. .·E cbè in Italia manca una scuola a disposizione di tutti quant.i e cbe dia alcuni elementi di cultura generale a quelli eh.e hanno terminato le scuole ele– qientari, e li ·metta ·in grado di farsi un'idea, più precisa e reale, della vita sociale in cui viviamo, e di trovare più fa~ilmente il proprio orientamento. Esiste, è vero', il corso popo!are, ma a ragione l'on. Turati dice ché easo è « uni finestra dipinta», e serve solo a far impar<1re un po' megl;o a leggere. _è scrivere, a. non sbagli~re 1e moltiplicazioni e le divi8ioni. D'altra parte la sua durata di due anni è troppo. breve. ·Do– vrebbe durare ahneno quattro anni· e, anche dopo tale Rerìodo, non dovrebbe abbandonare completamente gli_ ·alunni, ma richiamarli ancora a dei .ccrsi serali, desti- nati a completare la loro .istruzione. · , . · Per questo· rispetto, dunque, -non abbiayrn nulla . Abbiamo invece la cosi detta scuola media, i cui· difetti, in parte reali, vengono ad arte esagerati dal partito popolare, per gettare il maggior discredito ·sulla.scuola. di Stato e ottenere quindi la valorizzazione Nel f<U(/ bellis_i;jmo ai·ticolo sulla « libertà delia e il •ricono,rcimento delle proprie scuole. La scuola· i;cuola», uscito_nel numero rn:,n mai:zodiquesta Ri- media oggi serve o a preparare i giovani per l'Uni• vista, l'illnstre P1:of. Rodolfo Mondolfo ba dimostrato versità 0c le scuole .superiori;. oppure. a prep1rnre dei brillantemente che la libertà della scuola va intesa · ragionieri, dei maestri, .dei perii.i, .ecc.,· oppure a dare 1,el senso di una scuola a'perta a tutte le idee e .le un diploma a quelli che aspirano ai piccoli impieghi,· correnti del perisiero, e cioè che la scuola non deve . 'specialmente f:'tatali. Serve, insommà, per i professioni– esser un istrum·ento d.i-,parte .. D!! tali premesse ha su'. i<ti e f>er gli impiegati. Ma non tutti si dannò ,a tali - bito tratto anche: la n~turale c.onseguenza che l'istru- occupazio_ni .. E la· gran massa degli Ita~iani attendono · zione è ·una delle _funzioni essenziali. del -potere pub- ai· lavori agricoli, oppure ai mestieri o al piccolo com– blico,· come è funzione del· potere pubblico quella p.i> inercio. E per questi non vi è nessuna i:;truzione.• amministrare la giustizia,o quella di riscuotere i.tributi.· Eppure non v'~ chi non riconosca quale grande utili- Messe le· cose ·in tali termini, anche la. dibattuta ta e quale mirabile progresso ceconomico e sociale ·quef!tione della riforma della scuola viene proiettata deriverebbe ria scnole· agricole, che servissero per far in una nuov.a luce. Io non aggiungo altre ragioni à app.rend~re L primi elementi di una razionale coltivfi– cooforto del p,;-incipio che la scuola è funzione pub- zione, e ·per trar re da l ~uolo. t.utto quanto esso . può blica, ma preferisco trarne le logiche conseguenze, _ produrre. E noi tut.ti sappiamo che, all'infuori di al- ).e cioè che lo Stato ha - l'obblig:o di aprire e mante- _cune zone più fortunate (! progredite, la maggior parte nere tutte le scuole che sqno necessarie per l'istruzione dell'Italia,è ancora coltivata. con metodi aqtidiluviani, dei· suoi cittadini. e quindi il,rendimento del suolo· è molto, troppo inf'e- Lo ha fatto finora? , riore a quello che dovrebbe essere. Basti pensare .,ii A questa domanda ha già risposto l'on·. Turati progressi raggiunti, per es., in·Germania o in Olanda uella stia lettera al Corrie1·e d'1talfrt quando dice: ò in Danimarca, paesi molto inferiori, per condizioni « Ma il terreno, sul quale io --penso che la concilia- climatiche, al nostro, eppure tanto progrediti. E tanto zione, nonchè possibile, è nece_ssaria ed urgente, è un. più necessaria sarebbe da noi l'istruzione agrir.ola, altro: è nella constatazione che in Italia ciò,che man~ percbè qui prevalgono i pjccoli agricoltori, gli affit– ca sòpra .tutto - al di là e ai di sopra di -0g11i-questio- tuarii, i mezzr.dri, çhe ·non fanno_ la lavorazione del ne di indirizzo _:_ è.... la scnola. Mancano gli Asili suolo coi -grandi sistemi industriali, proprii delle vaste infantili, sono ·deficienti ,;otto tutti gli aspetti le Ele- · estensioni di terreno dedicate alla colt.ura' di un 'solo mentari,• il· Corso popolare, è· una fiuest1,a dipinta. ùa · prodotto, sistemi cioè a base esciusiva di lliacchine e fine della scuerla ·non si sald&. cori l'età. della ammis- di concimazione chimica. Invece il piccolo ,agricoltore, sione al lavoro: l'istruzione professionale· è p0co più. che ha un limitato appezzamento di terreno, è inqotto di uua -lustra. La stessa· Scuola superiore, per il do• naturàlmente a c9ltivare diversi prodotti;- ma, appunto mini~ ..della 1·outine, • pe1· la miserabilità dei !abo- _per questo; ha m·aggior bisogno·di coltivare razional- ratorp, ecc. fa generalmente pietà ». · mente, cioè ha bisogno. di possed~re cognizioni più E proprio così, e in queste poche parole che ho svariate. Ma, per apprendere queste necessarie cogni– riportate sono. trattegg•iati magistralmente tutti i mali zioni, ci vogliono delle scuole agricole, di vario tipo dai quali•è afflitta Jà scuola italiana, sicchè io non e con yarii indirizzi, a seconda delle diverse ragioni e -farò altro ohe illustrarle. delle diverse culture iyi possibili .. _ P,ilittosto che -continuare con le geremiadi sui mali - Oltre alle scuole agr.icole, ci vorrebbero anche della scuola italiana at-tribùendoli tutti alla malleanza scuole industriali, apche quèste di tipi svariatissimi a di un vero e sta.b1lè· indirizzo religioso e filosofico, è ·seconda del bisÒgno, e poi scuole commerciali di tipo meglio. api:ire gU occhi e constatare quale è la realtà semplice,· che.insegnassero a tenere ·una piccola azienda, vera. Ed allora ved,remo che la })iaga dell'analfabetismo, e dessero alcune nozioni elementari sili 'Prodotti e sui che avrebbe do'P.,to SQOmparirein un breve gil'o d'anni, commerci, in modo di< mettere uno in grado di orien– si perpetua an.c8'ta diminuisc-e · con· troppa lentezza,- tarsi maglio~in tutto il complesso meccanismo odierno·.

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