Critica Sociale - anno XXXII - n. 5 - 1-15 marzo 1922

66 CRITICA _SOCIALE · . . guire con la sola promes~~ di astensione_' dall'op- In sostanza, assurdo appare il concetto di fare posizione q.l Governo formato da quell'unico leader alt'rettanti dommi dei diversi gradi di collaborazione. liberale che era nel loro cuore e che pier amor loro L'azione in . moto _è la sola sovrana dei propr!i li– doveva romperla con tutte le destre e gli agrari. miti. Il régime parlamentare dellç1 propotzionale e Come ttitto ciò era un sogno più utopistico di ogni del collegio plurinominal_e non è il regime parla– utopia - ed essi lo intuivano, badavano a correg- menta re del· collegiq uninominale · e ~e! .sistema ' gerlo, infervorando gli altrui giuochi di esclusione, maggioritario. )I partito continua in Parlamento -a e non vedendo c[Je cascavano in pieno nella col- procl~marsi alleato dei p_opolari nel manfe'nimento. laborazione negativa, almeno altrettanto contraria della proporzionale e non vuol vedere che cotesto ai principii congressuali quanto ad ogni concetto regime, eminentemente intransigente alle sorgenti, di fierezza: Era· il vanto ridicolo, l'umiliazionie inu- in quant6 offre ai più piccoli rivoli' di contare le tile, la reputazione offuscata, l'infecondità certa·:· loro gocce e di valorizzare le loro piccole masse, non senza il rischio di qualche infezione; Hberh- è assolutamente collaborazionista alla foce, in quanto naggio, non libero amore. esclude la possibilità della maggiorç1nza assoluta Evvi, in fondo, qualcosa di più ingenuamente per qualunque -partito, e quindi esc'lude il Governo furbesco di questa pretesa di tirare i partiti• bor- di partito. Una volta che non si sconosce la, nè- '' . ghesi a fare la politica da noi suggerita, senza of- cessità di fare un Governo, ed a fai Governo si · 1 • frire nulla di equivalente in ricainbio? I partiti bor- chieggono atti e postulati 1 e a formarlo- ·debbono ghesi non sono nè così imbecilli nè così altruisti; • di necessità entrare elementi politici diversi, con accolgono postulati nostri per il concorso che noi qual coerenza si può sostenere che il partito so– diamo ad alcuni di loro contro gli altri, ma \1a_da 'cialista non ne• farà mai parte, pur imponendo 'jl essere un· concorso tale che essi p0ssano Hrarne . maritenììnento del s'istema ,che può nece·ssitare la ' un certo profitto, se no, non rispondono - guardano . sua partecipa_zione? L'ultima. crisi (e non è risoluta in aria. Attualmente quattro -sono i partiti c·he gio- con codesto minist ero f acta) è stat a, tipicamepte, strano in Parlamento, costretti ad unirsi alme110 in unà crisi di regime p.ro. e contro la proporziona.le . due per fronteggiare gli altri ·due, separati: le· de7 Dai reazionari - che ormai guardano all'on. Gio- stre, i popolari, la democrazia e i socialisti. Se i litti come al loro duce - &i è parlato, nell'esaspe– socialisti vogliono. influire, secondo i loro fini ed razione della crisi ché non si risolveva, addirittura interessi, ieconomici e politici, debbo.no o unirsi ai. di abolire c·on decreto .reale la proporzionale e •popolari contro i· -democratici o ai-demo cratici con- di fare subito dopo· le elezioni èol vecchio si~te- __, tro i popolari, incuneandosi nella divisione per ap-· ma; i fascisti, poi, con quella assoluta, infantile profondirla. In_un caso o nell'altro la politica pren- ign9ranza di t,utte le questioni che è loro pro– derà una vibrazione attiva, secondo un preciso in- pria, venend,o da quei farnetichi antiproporzjona– dirizzo. Restaodo invece i. socialisti fuo,ri a lusin- listi .arrivarono ·a propositi diametralmente opposti, gare ed a minacciare, vanamente, tutti, si obbligano chiesero cioè il collegio unico nazionale, il quale, tutti a ': concentrarsi ,, in una politica che,: per di- se non si concepisce come la ghigliottina che deve fetto di obbiettivi e' di forte passione, non potrà es- niaggioritaria·mente tagliare la testa alla met0imeno sere che conservatricè, politica di statu quo: e ìl uno ·del popolo italia110, impli'ca certamente il mas– Governo non può essere che debole, i~certo, per- simo del r~ginje propo_rzi_o~ali,st~,dire1110_cosi, l' ul-, plesso (Bo nomi sarà co1-1tinuato·da Facta ... ), timo- traproporz1bnale. i soctaltstt ed t popolan, con una _ro·so sempre che un qual_unque gesto risalutò scuota solenne ostentaziot1e di solidarietà sommamente si- le sue basi, allontanandogli qualche gruppo o grùp- .gnificartte, si atteggiarono come i vindici, decisi fino petto della maggioranza. Un tal Govt,rno sarebbe· · alla morte, della proporziom;le odiata e minacciata forse il Governo ideale per un partito rivoluziona- dal colpo di Stato. Ma ciò impegna· fatalmente, per rio che abbia in m~nte di far la rivoluzione; ma è · 1e sue conseguenze. I- popolari so.no a loi:o posto, certo il Governo peggiore per un partito. socialista in ·quanto non arrivano neppure più a concepire un che prèdita al proletariato la tattica della difensiva Governo di cui essi non facciano parte in. tagiore e del raccoglimento cantro le orde criminali dell'e- del loro numero (e magari anche un p·o': più). Ma stremismo borghese. Insomma la logica richiesta ·no.i,· ma i soC'ialisti? ·Fino a quando :vorremo con– da Il' azione parlamentare del Partito· in rapporto agli tinuare. a mettere insieme. coteste due cose nétta– obbiettivi essenziali del Partito e della Confedera- mentente contraddittorie: un, regime collaborazioni- . zionè del Lavoro (legisJa:zione sociale, difesa ·della ·. sta ed un metodo assolutamente, intransigente? A.d organizzazione proletaria, politica di intese interna-· un ce,rto punto la contraddizione sembra diventare zionali) non è soddisfatto co-n l" astensione e nep- arbitrio, capriccio, partito preso irragionevole e , pure con l'appoggio ad un ·aoverno, che· sembrç1 caparbio, che sfata la nostra intransigenza anche l'ultima Thule delle concessioni ammissibili,· per- .di quell'ascendente· che le vi'ene. dal suo -disinte- · chè, verificandosi questo caso, ove il Governo, come resse, dall'austerità del suo appartarsi dall-è gare ornai è imprescindibile, sia costituito anche da po- del potere, più ricche spesso ·di vanità che di polari, la nostra contumacia non servirebbe che a ambizione nella loro avidità .. Tirati poi dalla forza favorire la sostituzione delle energie e delle orga- .delle co~e ad intervenire quand - méme in dette nizzazioni proletarie bianche alle nostre, ovunque gare, come facemmo, ulteriqrmente, dalla parte esse siano in concorrenza; ossia la:tattica collabo- del sottoscala, ne cavammo tanti danni e tante beffe, razionista a ·metà, dopo avere servito al vantaggio. che tre membri del Direttorio del Gruppo S'oeiali– comune della libertà della organizzazione, in con- sta, ribaditi dall'esperienza e dall'evento in tutto creto si tradurrebbe poi nel .vantaggio particolare . çiò · che avevano previsto, non sentendosi. di .reg- di qtfelli che sono pronti a riempire 'la libertà a- ge.re ulteriormente alla responsabilità di dirigere stratta del concreto della -loro attività politica es.pii- per c onto della intransigenza che si arrende è della. cantesi nella _agricoltura, nei lavori pubblici, nella' transigenza · che si · dL. insufficienteménte, hanno pubblica istruzione, 'nelle Opere pie, ecc .. ecc. • preferito· dar le loro dimissioni! . . · BibliotecaGino Bianco '

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