Critica Sociale - XXXII - n. 4 - 16-28 febbraio 1922

I_ O.Rt'rìdA·SOOÌALE 59 La lotta che, nel campo agricolo, per esempiQ era un tempo fra padroni e saiariati, oggi è fra metodo'bor– ghese di possed_ere1e di condurr~ la terra, e metodo so– cialista, ai fini e agli ef!etti dei lavoratore e dei suoi di1·itti, ma anche della pr'oduzione·, cioè dei ·diritti dei consumatori, della collettività, o (Se più piace) della Nazione. La lotta _ché, nel campo industriale, era tra capi-ta-. listi e operai, per il miglior salario di questi, infischian– dosi dei prezzi di vendita dei prodotti, oggi,_ va divel).– tando lotta fra lavoro e consumo, alleati, centro il capi– tale: mentre così spesso, nelle façili concessioni alla mano· d'opera,· da parte di industriali che si rifacevan poi sui ·compratori, e·ran capitale e lavoro in tacita alleanza contro i-1 consumo... · · _Se questa visione più alta, ·più severa, più complessa del divenire proletario e social.ista, è. ,:olla-borazione, a noi poco importa. Per noi, essa è lotta di classe piì1 matura, più feconda, più socia-lista. G10VANNI Zmono1. LE"AFFITTANZE. C.OLLETTIVE ,, lalororganizzazione e I l roprln[ipali moventi •••• Qu·es.tionedi nome. Occorre fa.re subito una questione di denomina– zione. Come chiameremo quelle Cooperative fra lavora– tori d~lla · terra che hanno per 'fine principale l 'assun· · zione e la condu,,.ione di aziende agrarie? La d0nomina1done di Coope1·ativeagi·icole è troppo · generiça e non o.istingue le Cooperative, diciamo così, . nostre da tutte le altre numerose Cooperative che iri Italia e all'es~ero si occupano degli acquisti e delle van– .dite· di ·prodotti agricol_i per conto degli agricoltori di ogni categoria. Occorrerebbe ='aggiunta che spiegasse la. speciale caratteristica dellè Cooperative fra lavoratori della terra.; IDf!, -i titoli - che non ·siano quelli di certi romanzi moderni. -- hanno il dovere di essere brevissimi. Anche il termine affittanze co.Ueltive - che è usato. comunemente - è improprio; è•, anzi, errato. Affittanza collettiva - è ·l'azienda ag1·aria assunta in affitto da una associazione. Chiamare affittanza. collettii:a la stessa associazione vuol dire confonderè l'azienda i,.graria con . l'ente che· l'ha assuntà. Fin che si tratta di una Coope· _ rntiva che conduce in affitto una sola azienda agraria, transeat. Ma. quando una C.ooperativa çonduce in affitto. i;,iù di una azienda, le affittanze ·qua~te sono?- Una, come è una 'la Cooperativa, o tante quante sono le azien.ìe as~untti? E,. ,P,OÌ,;· _vi ,~O!)? ,C9c>P,erative di ~:i-v9r~tori che. hanno comprato la terra da esse coltivata; ve ne sono al tre che conducono aziende a mezzadria.· Non qsta.11te tutte queste c<msiderazioni ho dovuto, per essere breve e per essere compreso, usare, nel titolo. dell'articolo - in mancanza di altro. migliore il ter– mine _affittanze collettive. Qualche cifra statistica. Quanti;, sono le Cooperative dei lav,oratori della terra ch!l hanno •assunto e· conducono aziende· ag,rariei' Non è ancora stato possibile - per quanti sforzi si sia– no fatti - presentare una sta,tistica con la garanzia che ess~ sia co,mpleta ed esatt~. La statistica del J!lOVimento coopera~ivo non è cosa facile, come a tutta prima può sembrare: i dirigenti di Cooperati:ve o di gruppi di Cooperative non trovano mai il tempo di rispondere ai questionari che 'si inviano loro. ·Qualche volta, anzichè per s,carsità di tempo e di calma, causa del silenzio è - pare impossibile! - la noncuranza. Vi sono, inoltre, · çasi di Cooperative sorte per iniziative lo_cali - anche• . . oteca Gmo Bianco I fra la voraLori aderenti alle uosfre organizzazioni - chè funzionano isolate, senza dare indirizzo·e notizie.di sè. Og11i giorno ne salta fuori una. La Federazio_ne Nazio.nale deUe Uooperative AgricolA. ha ·notizie di 2G9 Cooperative conducenti aziende per una 8Uperficie complessiva di·: W mila ettari. Ma in questo– nu>nero no_n sono ·compre8e molte_ Cooperative del L2.zio, dell 1Italia Meridionale e della Sicili:.t - un centinaio all'incirca - le quali conducono aziende p~r superfici notevolissime. Si può dire• - buttando giil due numeri che hanno un· valore di larga approssimazione - che le · Cooperative di lavoratori della terra aventi la gestione di a~iende agrarie sono poco meno di- 400 e coltivano complessivamente non meno di 150 mila ettari di terr~. Quap.do si pensa eh~ nel 1906 le Cooperative erano, tutte comprese, anche quelle èattoliche - 108 (di cui 20· non ancora in.esercizio\ e ·avevano assunto. aziende agra{·ie per una superficie comples~iva di circa 33.000 ettari (di cui solo 1880 a conduzione· unita), si v~de. su: hito il grandissimo progresso fatto in questi ultimi .quin. dici anni dalle Qol>perati ve di Lavoratori della terra. Varie formè forme· di conduzione . · E noto che div~rse sono le forme di conduzione · _nel-leaziende assunte da Cooperative di lii.vòratori. · Nelle zone dove domin~ la grande e media azienda industrialmente organizzata e condotta in. eC!lllomia (J<;– milil!-, Bassa. Lombardia, Basso Veneto) preval'e la co11• diizione. unita: l'azienda della Cooperativa· viene colti– vata come unità tecnica ed ammin~stràtiva a -n..ezzo dei soci assunti a giornata - tranne le _fam~lie dei sa.la .- 1;:ati - e· (se. il numero è super.iore al_ bisogno) pe1· turno, con· un com~•enso orario o giornaliero provvisorio · (solitamente 1'80 pe1· cento delle ta;iffe locali fissate nei concordati di lavoro),, salvo a stabilire il compenso defi– nitivo alla chiusura di ogni esercizio. Ne(Je zoì1e dove·d~mina il latifondo si ha p•iù spesso– la conduzione ad .azienda quotizzata. Una ·cooper:ati_va assume un'azienda, poi _la suddivide in tanti lotÙ che distribuisce in· subaffitto alle famiglie dei proprii soci, ciascuna delle quali vi coltiva preferibilmente gr_ano e altri generi di diretto consumo. , Terza forma adottata è queJ.l;t deU11. conduzione divi.rn . Non è lo ,stesso caso indicato più sopra per le· zone a Ja– .tifondo. È, invece, il caso• delle O:zie11de a poderi: dove ciascun podere· è, per certi aspetti,. unità a sè con abi– tazione, stalla e r9tazio~e autonoma; eò, e, per certi · altri (di~ezfone, amministrazione, corpmerci9,. ecc. l, part~ di quella,' unità 'Che e, nel suo insieme, l'azienda appo– derata. Sono le aziende che più frequentemente ·vanno condotte a mezzadria. Se .u,na Cooperativa di lavoratori assume la coltivazione di una. o di più di una di queste aziende, essa t-rova conveniente mantenervi la conduzione à poderi, distribuendo i poderi stessi fra i soci, di solito con un contratto .di subaffitto che lascia agli organi della Cooperativa la dirP.zione _ed il controllo sui sistemi di coltiv-azione e su ogni 'operazione commerciale ed ammi– nistrativa dei soci coltivatori. Si fanno spesso lunghe discussioni intorno ai ,vari sistemi di conduzione delle affittanze collettive: se sia meglio la conduzione unita, o quella divisa, o quella aò azienda quotizzata.· Discussioni che si dimost1 ano subito oziose, quando si pe·nsi ·che ie Cooperative non possono che seguire la for!]'.ladi conduzione domiri!',nte nella zona dove esse funzionano. Le forme.di conduzione più in uso sono il risultato _di un complesso di el11menti tecnici, e·co– nomici e soi;iali, su cui ben poco può la _libera ·volontà di un singolo coltivatore. Abbandonare la forma di co·u-

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