Critica Sociale - XXXII - n. 2 - 16-31 gennaio 1922

.· CktT1CA soçt.ÀtE' r \ ,-.- qualche fiue prn urgente o piu grave. Nessuno pi'u 'di . noi si compiace di ·vedere 'che i)'Partito ·entra 6nalinente '(e spl)riamo mos~ri di saperlo fare con p"reparazione · e· comprensione adeguata) nello studio' J.i· •problemi .con– creti•. M"a sarebbe· str11nò 'che, men tra abbiamò atte~o ann'i e anni, prima di affrontarli e propotne la soluzione, ci mostrassi_m0 ·ora presi eia tanto imp;ziente fretta di agire, da esclndere ogni JlOSsib,ilità di una contingente 'azione parlamentare imm!)diata, che non ci offra.la , pro– m11s3adi veder subito risolti tutti quei problemi secondo le direttive da noi proposte. · · Noi sper_iamò, pe~ intanto, che non si ripeta il ,de– magogismo tirato fuori in altre simili occasioni, che cioè Io studio dei pDoblemi' eone-reti concluda col dichiarare impossibile che il prob}ema militàre, e sco1asticÒ: e do· ganale, e interrazionale possano avere u~a soddisfacente soluzione, finché perduri l'ordinamento capitalistico dell11 società; che· quindi, non c'è a:ltro da fare ch·e lavorare per l'a\fv-ento del S'Ocialismo. 'su,queste basi ·è certo cbe non t·roveremo ll.l!eati per una nostra azione parlamentare. Ch1,1. dì qua dal socialismo nessun gritnde probl~ma possa. esgl)r ri~oJ,to, seconil:o la; pienezza dell'è nostré as·pirazioni è imp)icito nel fatto stesso che siamo ·militi del Partito socialista. Ma ciò non toglie. che la so1uzione di .quei pro~lemi abbia una. grande importaoza, per :Uoi e per' il' nostro movimento, .Ìi.nche nell'ambito della socìetà capi– talistica. Filippo Turati additava con .p.arola_ suggestiva quèl che si può e si dovrebbe fare da noi in questo campo. Nou è indifferente p~r noi che ci sia un proletariàto ignorante o istruito; che gli Enti locali (mÒ-lti d~i quali sono govern,ati da noil siano lasciati liberi nei Ìoro- mo– vimenti o siano t:eQuti sotto una .soffocante tutela J]el Govern_o e dei suoi 01·gani locali; che la nostra econo~ia SÌ!), chiusa, da una ringhiosa protezione ,foganale, entro i confini della· Nazione o si fo.nda nel movime1ito mon– diale della produzione e degli scambi_; che nelle campagne riH0rga il sistema· pll;roellare, ~on tt1:tti i suoi ;ncònv~– pienti economici e mor'ali,-'o si espanda ia forma della' g.rande azienda rurale coi metodi più progrediti e più p1·od'uttivi di cultur~· e con lo ~viluppo d'una.solidarietà sempre più ·la.i·ga; che la politica interna:don!ile segua direttive nazionaliste .o ·si inspiri •ad, una visione p.iù e~atta d'ella solidarìetà che lega gli interessi dei vari po, poli. E ,poichè. su questi pui1ti non c'è unanimità di pen– siero fra• le fra~ioni delta ~01'gh·esia, è- evidente che ·,n'oi pos~iamo incunearci fra i loro, dissidi per cercar di otte– nere !30lQzioni quanto più è<possib'ile i:onfo,rmi alle nostre' ide·e, per l'interesse presente e futU:ro del proletariato e dei nostri ideal'i, ' * * * Ma, VI!, ag'g-iuuto cbe .la piatta.forma per una prossi- ma M:ione parlaµien,t&.re non può esser r.icercata,es~lusi– vamen te nei p1mblemi che l'immin,mte adunanza del Con– siglio Nazional.i del nostro Prurtito è chiamata a di.~cu– tere. C'è una parte, di quei problemi che rifle.tte.contin– . ganze e, 11ecessità. at-tua.li, e una parte che tra-vaHca i fini_ di un'aziona imme\Jiata. Casi nel problema scolastico· -sono necessità attuali il m'iglioramentò del co.rso popo– lare e l'esten~ione della sua obb1-igat0rie.t.à, e un· mag' gior decentra.mento· dell'amministrazi0ue scolastica che non paralizzi le inizia.tiv.e locali; ma non è ne<;essità, a.t• tùale, imme ~ia.ta la' rifor~a di t11tto l'ordil)a.mento·soo– lastico di cui è pur utile tra.pcia~e sin d'ora _le linee di– ~·ét.tive, ,perchè serv;ano di g11ida.·nei successivi momenti de1la· nostt"a azione, aandole uni-tà e ceerenza di fOl'me e di fini. (lJ Cosi per il problema. d:gJLnale,:è neéès~ità ~t– tuale la correzioi;ie delle tariffe bandite col decreto Gio- litti delÌo scorso giugno e la stipulrizione del maggior l1l1oteca Gi'no Bianco numero di tra~tatj commerciali che favoriscano l'impor– tazione e l·'cspoi·taziorie; ·e si può rimandare ad àttr~ Ìnoir.ento la lotta per una·completa Iib~rtà dègli scambii, · che pur dobbi'amo riafférmare èom,e termine u!Hrno d.~lla ) ' ' ' ' ' nostra azione in ·questo campo. Così, fiQalmente, nel_ Cail\pOdella politi cl( internazion·ale dobbiamo ,ten.er fermo lo Sl!;uardo·sopratt-,ùtt'o ,a· certi problemi': il pagal)'len'to delle indennità germaniche e il_reingress6 della Germa– nia nel c;ircolo dei libeì:i rapporti internazionali,' i'rap-· po~·ti degli Stati europe.i con la Russia, la politica ·del-' _•l'Italia verso la P.iccola Intesa, e _verso la·'i:ugoslavia in, pa,rticolare, che l'insipienza nazionalistica del Della Tor– rPtta ha coQdotto .a'i! uri, punto estremai;rre11,te delic~to e peri coli:>so. . , , E' d'altr'a parte vi so~o al'bri-pròblemi, rion contenuti nel 'programma dei lavori del Consigli,o Naziouale·, da– cui, yiceversa, nou può prescindere un'azione politica da svc,lgersi• in un: prossimo domani (e una trattativa per accordi co~ altri gruppi e partiti), J?rfncipalmente: azione dello Stato in difesa delle libertà: individuali e' colletti-ve: impulso a lavori pubblici secondo un piano S:tto a d11-re incremento' al<la pr-od•uzione e- alla riccÌlel',Z~-lÌazionalf!; altri provvedimeii~i per i, disoccupati, sanzione legale·· delle 8 ore, ·assicurazioni sociali; provvedim_entf tribu- tàd; emigrazione i_bterna e.d estera. . Noi n·on diciamo ìihe in u'na soluzione· s'Òddisfacente . ' di quest'i pro Meriti stia ·ii toccasana ,di tutti i mali ll la speranza di una palingenesi 'sociale. I!,aggiungerem9, forse, anche q'ual-cosa meno, di quello che· ora speriamo, avremd, forse, su. qualche punto qualèhe delusiÒne. Ma ' è l'azione che .dà anima e vita ài Parti,ti e attrae forze attorno a loro o impedisce che quelle che essi hanno 1:accolte sì ·disperdano. · • .D'a1ltra pa,rte pericoli gravi ci,sovrastano; e noi non 'possinmo ,lasciarli ·ma•trirare in indiffereiite P. rass'egnàta attesa. Sono an~i e decenui, non di cronaca, ma' di-stori11,, ' che si vanno ma.turando e possono svòlger~i contì-ò noi– e le- nostre a.ttese, se' uoi non, avre~o la forza di insi.' ., nua,rci nel 'gioco delle forze' soci~li per ;ol,gerne gli ef- fet_ti verso 'il' co~p(mento dei :nostri lini, ' · · IL v 1 cE. (l) A -pròpooito della questione della libertà di ,insegnam~nto, eu cai e'intrat~iene - rispondendo all'Avanti! -. il compagno 'Trevee, non è inopportunò nota.r'e ohe non d'è unlformità.,ài pen~ siero nep.Pure fra. nòi. Per es., t"ra i tre Ì:elatori suil problema. soo• 1astico ~l prossimo -Consiglio Nazionale, mentr:e 1 1 1',.gostino~e ·e lo. Zan1,i sono. rieolntamentie avversi al i>rogramm~ dej popolari' su · questo punto, il Bara.tono ,J)Rc.cett. B,,. qua.si integralm-ent,e e !°ha di•'' feso, con pa.ro -fe pa.ngenti contro i critici, ancht,, nel recente con- vegno del,Six: .da.oa ~o Magistir.aile. · : \ ' ---•---- , • I Il sistema di Ve1·saiUes è andato in pezzi. Un sindac.ato. di vinc,it01·i aveva c1·eduto di p,ote1· costitufre un 1·egime di· <i~solu'ta dominazione sopra · i vinti, sopm i neut1·i e sopm tutti i Paesi colo– niali. Il s'indacato aveva c1·eduto all' orinip()tenza della vittoria per assoggetta1•ple leggi della natura. Sogno criminoso -e puerile. La contraddizione che e1·a nelle co'se in tre anni si '?'i voltò contro l' as– · surdo. La Ge1·mçiniape1;pagare le indennità do– v~va vivere e lav01·a1·e, l' In'ghilte1·1·a sgominata dalla c1·isi doveva t1·ova,1·e una (Je,rmania capace· di comperare . .L'America pe1· 1·ifarsi dei suoi .c1·e– diti doveva far capo ·ad un'Eiwopa c_hepensasse a p1·odu1'1·ee non spe1'pe1·asse le sue riso1·se in I ·'

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