Critica Sociale - anno XXXII - n.1 - 1-15 gennaio 1922

O~IJ.'1CA SOCIALE 3 dochessia i suoi stessi àguzzif)i e custodi); 11eè Sul pri!'Ilo punto oseremmo dire che 'soltanto i vero che del fascismo si -.,di'sfarebbè in ·brev'ora varii proletariati possono accampare oggidl una qualsiasi Governo risoluto,. che di proposito non . vera ed uniforme. politica. interryaziqnale, perchè ,civettasse .co.n esso,-i~ giorno che in Parlamento' la essi soli, al disopra di, interessi effi;meri e secon– frazione socialista .- consapevole delle sue tre- darii di categoria che voglion essere virilmente ,mende resp.onsabilità - smettesse la parte del servo . rintuzzati, pur movendosi nei rispettivi quadri na– sciocco e .si decidesse a porre' in valore la sua zionali, possono tuttavia superare le c,ornpetizioni fot'-za numerica e ,politica; è anche più vero che,, strettamerite nazionali e rappresentare intere,ssi uni- ,," · a sradicarne definitivam 0 ente ogni possibilità cli ri- versali, che si as's'ommano in, quella "politica di produzione, basterebbe l'elevarsi della lotta di classe pace,, ché i varii .Stati, dominati dalle gelo'se bor- proletaria, là quale - us'cita dal periodo infantile ghesie 1 ogni giorno perseguono fatuamente a parole, della resistenza brutalmente meccanica 'e dell'assalto e'. rinnegano e respingono a fatti, Versailles, colle ciecamente -frontale - si integrasse in una forma · sue mostruose ,conclamate contraddizioni, è ormai più duttile, più c;omplessa, più efficace,· più alta, Ùn cadavere ben più chè quatr.iduano, che appesta nella quale la classe lavoratrice :- pur ten·endo ed inquina l' atmO'sfera della èonvlvenza dei .po- J:occhi<:>sempre fisso, come a una bussola orien- poli. La ~olitic11 internazionale dei varii Stati d'Eu- ' ,tatrice 1 alla radiosa idealità che farà di essa Ia ✓fon- topa - ·la Francia in prlma linea - é politica datrice 'di una civiltà non mai prima raggiunta -,--, antiinternazionale ed antieuropea, e non v'è· più tenesse conto· al tempo stesso delle esigenze del che l'America la quale (s'indulga al paradosso), graduale trapa~so, e· sapesse via via inserire orga- per la necessità di creare un mercato al suo capi– nicamente la energia -'-- potenzialmente formidabile tale esuberante, sostenga una politica europea a :- de\la sua capacità e del suo diritto nel complesso .dispetto deWEuropa, dilan.iantes,i nella rissa per– delle forze evolutive che tormentano ~ trasformano petua.che ne ha,. fatto una ,più grande Balcania. il mondo. ··• · · . , Ma soltanto i proletariati delle varie nazioni rap- Non- si tratta qui della " collaboraiione ,, nel j presentando i grandi interessi della produzione, a– senso gretto ed empirico a cui la, immiseriscono , '!iena, da ogni monopolio, e del più largo consumo, gli impazienti riformisti della ,politica ·di corridojo. possono rendersi sup1:riori_alle·divisioni,e alle com-' Certo, vi è fra tutte le forze evolutive della società,. -petizioni di stirpe, di frontie_ra, di interessi ristretti siano capital.istiche, còoperativistiche, o di resi- . ed inconcHiabili, proclamando quella politica di stenza illuminata,. unà collaborazione necessaria .e solidarietà, di divisione naturale del lavoro, di Ji. benefjca, che si estdn.seca talvolta nella opposizione bero scambio, di internazionalizzazione delle colo– più intransigente, .tal'altra vorta nelle sapienti ne- nie, delle zone di confluenza delle stirpi· e· dei ri– gozia;doni,. approdando in ambo i casi . a .quelle .fornimenti essenziali di materie prime, che i . vari i medie risulftanti che la condizione delle .cose com- l(eynes e i· varii Nitti della borghesia invocarro porta; e vi sono accomodamenti e transazioni che indarno- dalla. saggezza del capitalismo. ~ Senonc,l1è sòno vittorie decisive, e battaglie ad oltranza. che, crpllata la Seconda Internazionale e fallito il mi– consacrate all'insuccesso, costituisc\)nO la più. sci oc- . r,aggio della Terza, manca oggi ai proletariati anche ca collaborazione· nell'interesse avversario. La op- un orga1w rudimentale che sappia accogliere i vo– posizione-collaborazione a cui noi alludiamo supera ti' che si levano da ogni parte dalle masse lavora– di gran. lunga .le formule triste e tradizionali del trici (le profferte del Labour Party e i conati della socialismo,vo,Jga~e .. Ridurla al fatto pu'r,amente. par- "Internazionale due e mezzo ,, ne sono sintomi elo– lamentare- di una effimera partecipazione socialista ,quenti) e fare di tapte voci e volontà disperse, al Governo, che potrebbe segnare - per immaturità .nelle organizzazioni, nei Parlamenti, nella-pubblica politica delle masse o per insipienza ed. ingenuità ..opinione déj diversi ,Stati, una· sol'a v.oce, ed un dei partecipanti - un,pessimo -affare politico; oppure solo 'comando. La prima nazione che lancerà se– come. altri vorrebbe, all;anaoronismo di .un puro e riamente qu_esta parola d'ordine troverà tutto •it semplice ritotno alla ".alleé).nzadei partiti· popolari,, mondo proletar!o' disposto ad accogl_ierla e ad ef– (esistono ancora;;>). e alla "Lega per la libertà,, di fettuarla: noi· pensiamo che possa essere l'Ita)ia, e cavallottiana memoria; tutto questo è. arrestarsi alla .ne facciamo proposta formale all'im,minente Consi– epider.mide delle cose e scambiare il, sintomo del glio Nazionale del Socialismo italiano. malanno colle sue radici profonde. Una cosa ci · In periodo di crisi universale, quandò il sacri– pare in~ubHabile: il pro!etariato sarà tarìto più forte, , ficio ed il raccoglimento s'impongono a tutte le ,- tanto. ptù la. sua lotta d1 classe sarà lotta per e non .classi per risanare l'enorm~ sbilancio lasciato dalla C(!nfro. la. classe, e lotta al tempo stesso per la na- : guerra, la politica jnterna non · può essere ~ an– " z10ne e per l'umanità, e avrà quindi tanto più lar- che pel p·ro1etariato =- che una politica modesta . ghi, e .~er.vidi consensi ~ dif~se, quanto ~iù ess_o ,di ~ifes2;, e di 1accoglimento: Noi non possiamo saprà_ mte~dere '.e ,doi:nmar~- Il_~orso deglt _eventi; 01;g1rag10nevoll'hente do.mandare - ma questo dob– e, po1chè 11 penodo m cut vw1an,o è penodo d1 biamo pretendere con- nsolutezza --; se non il ri– stasi e di s~acelo, quanto più esso saprà diventare, torno alle condizioni normali della vita di ante– con_ u!1·forte ,atto di volontà (i dirigenti del Pqrtito guerra - la .soppressione del qom(nio delle fazioni s_ocialtsta esistono per questo), il demiurgo della , e del brigantaggio impunito delle bande armate e rtc?struzione, la quale, o sarà fatta sotto. la sua dei loro mandanti e finanziatori - Ja difesa delle 'spinta e sotto il suo controllo, o, sarà compiuta fa- organizzazioni e _della libera propaganda civile - talmente ,contro di esso e in, danno dell,e sue for- la rimessa in valore dei presidii organizzativi e di tune. tutela del lavoro (l'Ispettorato del Lavo,ro in prima * linea) che la guerra ha. intisichiti. ~.,,distrutti. La ri- * * forma del Consiglio Superiore del' [avoro, da tan~ • . . . to tempo giaçente sul panc-0ne legislativo, la .rico- Di qui l'urgenz~, sempre pi4 incalzante, che il stituiiione ael Probiviratq esteso alle vertenze col– J.;>artitosocié!;l~stasegni alfine ·a se stes,so. un pro~ 1 .'lettlve, il cljscip!.inai:nento d'el colloc_amento ,operajo, gramma pos1t1vo e attuale, sul quale ms1stere -te- un sagace tncoragg1amento· alle affittanze collettive nacemente e chiamaré a raccolta tutte le sue forze: e a una· cauta e ben 9rganizzata cooperazione di programma che, naturalmente, çieve .incar.dinarsi lav.oro, è questo a un dipresso il bagaglio Iegisla- , sui quattro' punti esseriziali di ogni azione politica: tivo che il proletariato può portare con sè - sen– politica internazionale, politica interna e sociale, za pregiudizio del più e del méglio' avvenire - in politica. fina~zi&ria 1 politica economica. · questa difficile o~a dell2; propria esistenza di classe . ..

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