Critica Sociale - anno XXXII - n.1 - 1-15 gennaio 1922

· 16 CRITICA . SOCIALE sumerfl i posti spettantigli ~el Governo. Iusomma, la vita dei Governi sarà meno insidiata; non saranno più possibili le crisi, provocate da antipatie o hizze personali, o da imboscata organizzata per dare la scala.ta al potere. L'iniziativa parlamentare e gov<Jrn ativa sa rà sempre possibile, purcbè entro le linee tracciate dal corpo ele_tto~ 1·ale : essa quindi non potrà piLt servire ·a speculaz10111 ·elettorali. _ . Per tutto questo, sarà: rne'n bello l'ambiente? Gli -esteti della battaglia, non diremo della · viol·enza, non temano: la vita parlamentare continuerà ad avere -lesue giornate epiche, dipendendo ciò dagli uomini e non dalle regole. S0lo che non ci _saranno J:>(ù giorna~e _p_e~·- · dute in dispute, tal volta· rissose e p1u spesso mutili, come fin qui è avvenuto. '.l'utta la vita parlamentare diverrli più _morale, ·più seria, pi Llfeccnda. Sigismondo Balducci. ' I)ALLE RIVISTE Allargare il socialismo è il còmpito che, in un àrti– col0 pubblicato ·nel fascicolo di dicemilre d_i ·• Scientiçi ~, propone agli studiosi della questione sociale Giorgio Renard, professore al Collegio di Francia; partendo dal~a seguente definizione dalla questione sociale': • Il proble– ma da ris<?lvere è questo: trovare una forma di organii– zazi_one sociale così fatta, che ogni -essere ·umano vi' si possa sviluppare t_anto integralmente e liberamente quanto è possibile, senza nuocere, anzi favOTendo lo sviluppo degli altri e della società in ti era, . · · Còsi concepita, la questione S(•cial'e Òon è soltanto un problema op·eraio, ma interessa tutti gli esseri com– ponenti l'umanità; e non è soltanto una quèstione di ·p1:ogresso materiale o_di eq1,1a ripartizioue della ricchezza · e del lavoro fra i membri della società:,•. ma comporta ,anche il miglioramento intellettuale_ e morale di costoro, la loro elevazione costante verso la verità e verso la pratica del dovere sociale. Quindi il socialismo, cl}e per definizione ~i è proposto di riso\vere la questione sociale, deve ?forzarsi di regolare i rapporti degli individui" fra' loro, 1 rapporti della società con gli individui isolati o associati, e. i ·,app?rti reciproci delle na?,ioni, · ·' . A quali. prtn<;tpii direttivi deve ispirarsi il' socialismo per' consegutre questo scopo? · · ' 1) Per i rapporti degli ,individui. f,a loro, il.sociali-· smo a:mmette uua perfetta _eq'uivalenza tri. gli individui adulti che fanno parte della società· ritiene chè tutti gli ~ss_e~i ,ùmani abbiariò un eguale diritto a,lla vita ·è" alla . telic1,ta; çhe tutti debb_ano trovare nel gruppo sociale cui appartengono le medesuue pòssibilità di svjl'uppare le loro attitudini diverse. · ' · · Questo principio _egualitario, ·per il quale il sociali– smo a_ppare come il coronamento della democrazia, ten– dendo a~. elio:iinare i privilegi della ricchezza come la de~ocraz1_a ha eliminato i llrivilegi del sangue, permette la formaz1on~ di una sola aristocrazia,· quella del merito personale, at'lstocrazia vitalizia e perp·etuament.e ri'nno– vata, fruttò d1 una seleziono multipla ed imparziale. Ma ques~o medesimo principio si completa con quello d 1 till_afratern:tà v~rso i deboli, ._dell'obbligò di assicurare ,] es.1sr.~nza d1 coloro che non possono più o non 'possdno a~cora rendere rn servizì l'equivalente dell'aiuto· ·che: ricevono. · · . . -· 2)_Qua".to ai ra1;1porti fra individui e soci~tà, bisogna ' noi~ d1ment1ca~·e ma_1che l'uo'llo è per natura un esser~ so?ial~. Come rnd1v1duo, ha dei_ sentimenti egoistici che gli sei vono nella lotta per la v1ta · come essere sociale h_a d?i sent!menti altruistici che 1~ spingono ad asso: c1a~s1 per v1ver?, In virtù del primo di 9. uesti caratt·eri aspira_ ad una libertà crescente; in virtù del secondo'. cammina verso una crescente solidarietà ' ter_1:itori, sono egualmente· sovrani e ind,ip,endenti. Seb– bene l a Società delle Nuiòni,· qua,le fu creata dopo ]a guer.ra mondiale, debba considerarsi più come·un sinda– cato d i vincitori che come un istituto di giustizia uni– versale, tuttavia ,è e.erto, pe1· l'autore dello scritto qui: riassunto, che il socialismo deve proporsi la creazione d'una Lega fra i popoli. che Tegoli gli interessi in con– flitto e renda·impossibile le gueue. ,E' evidente per.ò ch"e questa soluzione è -~uperflua per il socialismo marxista, tendente alla internazionalizzazione del mondo. Ool pro– gramma delRenard siamo sul terreno di un socialismo che e,gli stéssc, definisce , libertario, egu&litario e -fra– ternitàrio •, e che non ha molta parentela con q,uello' che si fonda sulla lotta di classe. Ma è interessante ve- d_e:~ come ~oloro medesimi che vogliono svuotare il so• ·:c1ahsmo del suo contenuto si ostinino a conservarne il nome, ben sapendo quanta gloria e quantè speranze siano. · congiunte a quel nome. · ' · . Proseguiamo. _Le vie per cui si può giungere all'i, deale di un più vasto socialismo sono, secondo l'autore, due: l'associazione degli uomini e la socializzazione delle cose. Per l'orga.nizzazione politica, il .Rena·rq.. propone una doppia rappresentanza, l'una' a base terri,toriale, l'a~tra a base professionale; vuole che alla leg1slazione diretta da parte del popolo si tendà facel1do in modo che tutti gli adulti, dotati del suffragio, votin'o sempre più p·er le cos1;1 e sempre meno per_ gli uomini; chiede la massima sui)divisione dellla.utorità, distribuita fra lo Stato, la .Regione e i Oomuni ;· c·hiede i •giudici elettivi, la scuola assolutamente gratuita, la· formazione di mi– lizie civiche e IA. fine della coscrizione obbligatoria, . Circa l'organizzazione economica, che deve partire da dati materiali ma non ignorare i sentimenti moraF, l'autore domanda l'am:ncnto della produzione. prpporzio- ,nata a bisogni scientificamente constatati. Obbligo-a tutti. di lavorare, ma libero .ognuno di scegliere il lavoro più conforme ai suoi gll:sti e alle sue_ facoltà. li problema della proprietà può esse.i'e risolto in qàesh forma: con- . servata ·]a proprietà individuale degli oggetti· d'·uso, si deve ·tendere ad aumentare la _proprietà-' col-letti vii, ua– zionalizzando i ·grana i mezzi di produzione e-"di circola– zione, nel -senso ch e la proprietà· di que$ti ·1l)ezzi appar– terlga· allo Stato, m 'B.lo: Stato non ne sia l'amministra– tore esclusivo: lo s frutta mento, secondo i casi, può es- • sere affidato alle Regioni, ai 'Comuni, a Cooperative ope- · _raie;-.salve alcune forniture ·[acqua, ga·s, elettricità, ecc.) per le o4uali çon:viene il siste,;na della regia qiretta o in– diretta. ·. · · - , - Con la riforma delle )eggi sulla successiol'.!e si potrà rapidamente e senza scosse aumentare la proprieta col– lettiva, Infine, per ciò che riguarda la condizione dei · lavoratori, se ·si deve teuet' presente che il salariato è -destinato a sparfre come sparirono Ili. schiavitù ·e laser– vjtù della gleba, bisogna, però; nel frattempo S:ccogliere· le· rivendicazioni' del sindacalismò, mirànti a fare del sa– lariato l'associato nelle imprese industri·a!i, e· ·promuo– :vere con ogni : forza là cooperazione sotto tutti ì ·suoi aspetti·, poichè 1-asoèietà: futura può essere pensata corue , m~a vasta cooperativa in cui la statistica fornirà' ogni ·anno l'e_lenco dei bisogni àa seddisfare e sarà raggiunto l'equili_brio fra produzione e consumo. Concludendo la sua ·esposizione, il Renard confessa di non ·'trovarsi soddisfatto del é materialismo stretto- e del fatalismo della d'ottrina 'maqista •, e ancor qteno del _, com1,mismo autoritario ~ bùrocratico instaurat(! dai bol– s_cev-ichi in Russia'>. Quindi ,e gli cerqa un • sobijilismo che'proèeda p~r tappe, ·evitand.ci una 'rivoluzione brusca' ;e s'a'tiguTnosa, _ossia o peri una r ivolu'zione lenta, 'a colpi di·Tiforme, lavorando non per una classe' ma per l'uma• nità tutta quanta,. ' . · E'· ·questo il programma ·del , Pal"tito socialista fran– Q~se•; ·che_ha ·p_er ·o,rgano .[,a.France libre. Ma ciò che il Renard tac~,• ·e èh_e p_ur.enon manca d'importanza, è che quel partito di:' soèial\àta DO!/, ha più· che_ il tito'lo, perchè c'onserva qu'él gretto _spirito nazionalist,i ·da cui ·sepp~ro feliceJI.ÌeD;te li_ber1u;si.parti ti rjformisj;i di al~ri Paesi, e· perchè ripudia; nel fattç_ se non nella teorui,, qnella lcttta a;·' ciasàe c;he.deve ·stare -alla ba;;e di ogni .. Q~il:ldi no1_1 ;1uòreali.zzare nè l'indi;idualismo 'asso– luto ne 11comun1sr;-io as~o~uto. Nel campo politico, deve fare equa parte ali autorita e alla libertà: nel camoo e– conomico, alla proprietà indhiduale e a quella collettiva. . .3_) L? stesse regole che governano· i, rapporti fra •gli 1~d.1v~du1~evono gove_rnare i rapporti fra le nazioni. Ai dm 1 ;_t1dell uomo cm:nspondono i diritti dei popoli·. Gli dottrina socialistà. ' I. ANGELO. TRÈVES. t S~9:t1,_ por~one m~rah, hanno una perfetta reciprocità di [ dmtb , d, dmn, quduuqu, ,i, t'a,teusioo, dei Io<O .Biblioteca· Gino Bianco RIGAMQ~TI GIUSEPPE, gerente, r~~ponsabile .. Treviglio 1921 - TIPOG.Ri\,FIA _SOCIAL-E,\

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