Critica Sociale - XXXI - n. 21 - 1-15 novembre 1921

' \ CRITICA SOCIALE, 323 per le guarentigi~ -del loro lavoro, per la loro libertà cont ro. la reazione politica, mili ta,re ·na:– ziona:listi.ca e protezionistica che· dappertutto li op prime, b isogna che il socialismo internazio– nale sia vivo ed operante. Lo sforzo di ricostru– zione delle ·singole· borghesie nazionali è inane · come un'utopia, ma il suo effetto come quello che è il portato di altr;ettante eliçlentisi. azioni di concorren·za che preludono la guerra (e quella commerciale é · già _in'azione ); è' il precipitare della condizione-dei lavora,.tori negli abissi della mis;iria,' del caro-vi vere, della disoc.cupazione. . . Il socialismo E)uropeo, e specialmente il so– cialismo parlamentare; non può più restare inat-, t,ivo, con le braccia conserte, ad attendere dal tanto· peggio il tanto meglio .. Esso ha il modo di influire sui Govern.i, di affrontarli, di denun– ziarli, di. indicare le vie ddl miglioramento e della rinascita. La passiv.ità è un _delitto, l'iso– lamento un non senso. Per quanto si può fare, t~~tr .. ~ifRg,TJ,q. fa~ei... t~,,sii,l:v.w.;z,a,,.è ,i.I/-...JJ,Oi_. Qµ!k:çt~O piu ~ Governi limitano il loro àmbito di cure ad un ipotei;ico pareggio di.bilancio, i.sol atam'.ente preso, tanto più noi, internazionalisti, abbia.mo il dovere di proporn, il problema nella sua sin– tesi - ·complessa ed universale: bilancio di Sta~o ed economia Elella produzio ne, della distribuzione e del consumo· - nello St;i.to- e nella Internazio– nale ... Ed agire di ,c.onfori:nità... CLAUDIO TREVES. Rielaborazione- di partiti Socialismo, Popolari, Democrazia ·sociale, · Il re\;ente éongresso Popolare_ di yenezia, e le fati– .' cose discussioni e- e~ercitazioni 'delle· varie Democrazie per definirsi e darsi un prog_ramm,i, d'azione che vada oltre le. 'picoçle misere manovre con~uete, con cùi i grup> •petti parlamentari mirano· a· rovesciare o innalzare un Ministero, o ad introdurvi qualcuno dei propri affigliati, dànno materia di attente cons~de~a~ioni a chi ami segu'.ire l'intérno, travaglio 9-ei vari partiti in questo pex:iodo di crisi, e cerchi compr!)ndere quel che sarà per uscirne. Noi socialisti non possiamo. nasconderci che siam prossim: a un bivio, fgrse il più_ strano, il più imprevi– sto, il più paradossalé che inai d si sia offerto in tanti /i,nn'i 'èl'i'vita 'e di battaglie:''.A.11'infuori anche di vere e. proprie alleanze nella Camera, di espresse • ~ombinazio– ni • entro un eyentuale Minist~ro mis~o, e pur volendo rimanei'è sciolti da ogni impegno formale, vi sono situa– zioni,· in. cui nir o_rientamento, una • sGnpa'.tia ., nel senso greco del vocabolo, una gravitazione reciproca si forma, spontanen., P.e r forza ài fatti, fi•a partiti) fr!J. c'or– renti, fra movimenti .diversi. I pa:titi, quando son giunti al grado di sviluppo del nostro, e non possono più vivere pertanto come sette fi– losofiche o religiose o come,Comitati di pro,:1aganda:, ma debbopo vivere come organismi politici, non debbono nè 'possono procedere chiusi in un ·assoluto e cieco isola– mento dal mondo, ignorando l11_realtà che vivono -e si ·muovono e manovrano al loro fìancd. · Le realtà. che,,vivono e si -agitano ai fianchi del no~, stro partito si chiamano, oggi, Democrazia e Pa~tito Po-·· , polare. La Democrazia; largamente _intesa, ,comprende · una. qua.n'tità. di- elementi tradizionali che hanno o affer• • .. · · - ·_ Biancc;> mano d~ :j,vere,(e talo_ra_ affermano .per -ingan1:ar gli al– tri, e talora •ingannando· o illudendo se stessi) un pro– gramma_ spirituale di libertà, di. laiçità, di aclericalismo se non-proprio di anticlericalismo, e un' programma con– creto di riforme liberalissime, ardite, rin_novatrici. . Una parte di questa Dllmocraziasi èorg_anizzata a, par~e, son .elementi nuovi e iJJ.aspettati, E> con l'epiteto di so- 1cidle. 11 qual epiteto, per il suo significato iritrinse-r.o, e per la tradizione cb,e vi è annessa in Italia, autorizze– lebbe a credere che si tratti di una Den:\~Crazia a tinte molto rosse, co~ pt·ogramm~ più economì~o· cbe politico, . animata dal proposito di consid~rare e risoÌvere in prim1;1, linea i problemi sociali (produzione, lavoro, rapporti fra le classi), cor,i assidua pteoccupazione dei bisogni ,e dei• diritti dei lavoratori.· ' - • Vi fu un tempo una Democrazia sociale in Italia, che nel Mantovano (per esempio) ebbe cultori e--seguaci di chiaro nome e di fede tenace. Si rannodava al, vago ma generoso umanitarismo garibaldino (Garibaldini erallo stati i capi del gra·n D).ovimento dei contadini padani dell'84),. avevll, "pe.r.mjlestri Agostino Berta:ni,'.Mario Pa- n. M ,,. r ,..,_,,..~'\.- r I • , ,,.., , < f .J. 1 1 , • • r • .nizza, .Pietro Albertoni, i medici è •fisiologi •~sociali,, 1 chè \i-enunciavano le omicidè iniquità della miseria delle _plebi, 1~ vergogne infami, della pellagra,· e,'dell.a m'alaria, imperversanti .. , nella patria rin novellata_: Die.tro la guida di tali maestri;_ qU:e_sta democrazia dichiarava vane_ le opere parlamentari, le riforme p'olitiche, ,se non. si. dava pane e salute alle masse, specialmepte campagnaole. Ess&. trovava seguaci (alcuni mossi da -imp"ulso si.n– cero e disinteressato, altri d~ a:cc0rgimento di difesa con– tro l'invasione del ·genuino socialismo marxista;' temuto per ragione di interess.i e anche per m0tivi di incompa– tibilità mentalEn· fra i borghesi più illuminati e,' piì1 b.uoni, in ceti di eser<;e'.nti, di 'traffica~ti, di piccoli im– prenditori, di gente che, per ragioni diverse, di cuore e di borsa, vedeva tolentieri i lac,oratori pagati meglio· e capaci di spender dt più. · , Questa Democrazia sociale fu resa inutile. o malldata in frantumi, dal \iilagare p.el Socialisìn.o e della organiz-· zazione proletaria,. che provvedeva da'· sè alle di.fese delle masse, superando quella specie di patronato ·legislativo che essa lar.giva; dalle Leghe di resistenza, che· fecero àrretrare i borghesi che \ii. essa facevan parte; dalle Coo– perati ve di lavoro è di ConsÙmo, che mettevano in fuga app!!,ltatòri e bottegai. · Oggi, con· quali programmi e cori quali elementi vuol es.sa _risorgere'?· Che 'Valore h_a, e éhe portata, quel-· l'epiteto di sociale ch·'essa. risuscita? Proprio in questi primissimi giorni· di.Novembr11 un ex-deputato_ radicale constata,• in una lettera, al Paese, che fra i democra~ici sociali ·v'è _chi parla. ... da socialist.a, e v'è chi rivendica i diritti fondamentali del pri'ncipio borghese indivfdua– lista, del cànonl'I « prop,l'ietà privata•, sia pur inn.ovato' con una concezionl'I modern!l, dell'a s1:1-a' furizione S_Òciale. Qui si r.ipresenta (com'è sempre vero l'antico multa renascentiir ... !I un d_ib.attito ch'io ebbi a sostenere~ l\fan– tova,. appunto qùasi 20 anui sono, contro gli- ultimi e– sponenti di una Democra;21ia'sociale ormai superata nella sua ragion d'esserEl, e posta in grave crisi di sincerità dal sorgere delle Leghe di resjstenza: È più facile aver rapporti di bu0n vicinato con una Democrazia che ··si mantiene nei suoi limiti, e coi suoi caratteri di partito borghese d'avan·guard_ia, o con una Democrazia che vuol. troppo somigliare a _noi e prendere a prestito i nostri panni per -travestirsi? Prescindendo da ciò, su quali basi, su quali ceti: si llppoggerà questa Democrazia·? Professionisti, impiegati, insegnanti? Piccola e me.dia borghe1ia del ·çommercio? Subito si aifaccia H pr~blema e il conflitto, non -filosofì"co tra

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