Critica Sociale - anno XXXI - n.19 - 1-15 ottobre 1921

.. 304 f'RI'l'ICA SOCIALE /!;On.odi trattori, di tecnici, di amministratori resr,on– bili così le aziende pubbliche 1se non l'hanno ancora fati:'o) dovranno servirsi anch'es·se di persone responsabili e tecniche: e dare, in relazione alla responsabilità ad– dossata, compensi proporzionali, in modo da interessare tutti ·alla fortuna dell'Azienda. problemi vastissimi, op·pnre a problemi che vengono .con– siderati sotto l'asp·etto d: problemi , politici:. -· Tutte le manifeRtaz.ioni industriali e commerciali (di prod11zio-' ne, .di approvvigionàmento, di ~cambio! non sono più ma-· nifestazioni di interesse privato, ma. assumon~ impor– tanza •nazionale• o •sociale, .. Oggi lo· svilurpare l'in– dustria integràle de1 farro, o il bonificare estesi terreni, Il pericolo delle pregiudiziali.· L'iniziativa statale nel passato e nell'avvenire. ) Tutto questo è teorico e 'quind,i vale in quanto può essere attuato. Le pregiudiziali de_v?no essere bandite, di ogni genere. E come è errato negare l'obbligatorietà dello interv~nto delle aziende piibbliche nel campo déll'approv– vigionamento, così è pure errato spingerll le deduzfoni aHo estremo, e cioè a'II}metteye (senza u~a profonda l'ivolu-' 'zione dei rapporti sociali) che al piccolo commercio possa surrogarsi la cooperativa o lo spaccio comunale sempre. , • Queste forme moderne di distribL1zione nel piccolo commercio e nel sistema apert6 di vendita a tutti sono, ' o il colonizzare paesi, o irrigare, .o rimb.oschit'e, non pos; sono più esserà - pei; la, grandiosità dell'impresa, .per il lont~no .rendimento dei capitali impiegati; -per le rela • zionf del singolo proble~a con gli altri 'problemi nazio– nali - non possono più·essere adempiut"i da privati. Al ['incapacità te'cnica, o 1 fìuanziari~ o concettuale, del– l'iniziati va priva,tl) 1 dev(l· sovrapporsi la colléttività (nei suol organismi pubblici), ·che sente di vivere oltre la vita di ·un uomo, che sà di essere perenne, cp"è-si materia ,di , storia, più lihe di' cronaça. I La collettività potrà -risolve1'8.'. con occhio d'aquila anzi, g~a'vate di du·e difetti: · 1 ° - la ,loro concorrenza benefica non è apprezzata d:"l pubb)ico, perchè, appena esse han110 ribassato un prezzo, gli al t1·i esercenti le segno no e il qeneficio « non appare,; 2° - la loro funzionalità è generalmente più costosa di qneila del negozio privatQ, perchè in quest'ultimQ i servizi vengono quasi sempre adempiuti da famigliari interessati e i margini possono essere anche tennis- simi. Invece, nel grande commercio, d9ve i movimenti sono ingentissimi, dove il' personale può non essere ,nu– rnern,o, dove'l'organizzazione, tecnica, è. P.OSs~bile,.clovè la 15apacità d'acqui$to (capacità data dagli studi· commer– ciali - geografia e calcolo commiirciali -) è specifica, l'a– zione delle aziende pubbliche è utjlissima e necessaria. In questo commercio, le economie derivanti dagli acquisti ·all'ingross0 sui mercati d;origine interni'o esterl e l'economia ottenuta con l'abolizione degli intermediari (poichè la merce viene P.assata dàlla p;oduzione al diretto consumo)_ dànno sicura, 0 vittor,i~ agli ,enti pubblici. e con senso romano - i problem.i che vanno oltre il con– fine qella vita 11m~na, che superano qualsiasi intelligente volontà del singolo. Saranno prodigiose reti,. fen-oviarie, fantastiche reti aeree,' impensate elettrificazioni, e acquadotti e ospizi p •scuole. - Rarà l' « avveni're • radioso. · · '\" . / . , . Verne è già superafo, ..e Wells sta,per essérn battuto. · La civÙtà nor:l.-americaJla, lSuperiore alla europea - di quanto questa supera la civiltà asiatica) procede travol– ;gente. · E crea la nuova ·vita. O!!JJIWAN GIGLI. La.Librari~ dèll'Avanti! (via Settala 22; Milano) ha. pubblicato un volume di tutta,a.ttualità;. il Resoconto stenografico delXVII congresio iotialista It liano · tel).utosi a Livorno dal 15 al 20 gennaio u. s. . 310 pagine·fitte. Prezzo,L. 8. Un avan{gotit ptes-. ..sochè indispensaoile per"quanti interverranno al p·rossinio. ·congresso di Milano, o comunque vi si interesseì·anno. · Così comprendo l'oper~ dello Stato, della Provincia, del Com1me, dell-J.Federazion\ o Consorzi di Cooperative, ma è di dubbio ris~1ltato l'oper·a dello spaccio isolato, che Il . / si mette iu concorrenza in un ambito ristretto, con po- , Un alt1:o volume intere_ssante recell_tissimo • della stessa Libreria,· do7uto .al lavoro m·ultiforme. e indefessQ del nostro Alessandro Schiavi, che vi an,tepose. un a<Ìcon– cio proemio critico è chi capita.li , con l'impossibilità di sostenere _la·g1:ierra.dei. j bottegai vicini. · ' '- · I L'ope;:·a che possono compiere con evidente vantag– gio gli Istituti pubblici è qùelh che attuàl~ente com– piono le Banche: non p.iù e non m~no. Opera di coordi– namento, d'integrazione, di economia: opera intelligente di approvvigionii.mento e di· distribuzioni:/, guidata da, 1,1n alto concetto di dovere verso la collettività umana. La democrazia, che ha dato la possibilità virtuale àel dominio a tutte le classi, ha trasformato' i ~òmpiti, le funzioni e gli organi .. I problemi generàli non pos– sono più essere lasciati all'arbitrio dell'iniziativa privata, che mancava del senso «sociale, e della possibilità fi. nanziaria di riso! verli nel tempo . Nèl'la antichità, i grandi -lavori non subitamente red- . ditiz_ì (le strade, gli acquedotti, le canaEzz~zionl) erano compiuti · con le forze della schiavitù . da quella lon– tana rudin1entale forma di Stato rappresentata,<lal Mo< · narca, e nessun pa'trizio avrehbe avuto nè l'interes?e nè il dov(/re, nè la possibili-tà d\ compierli. ' · ' . . Ogg'. \ dopo un .Pe.riod? più volte millenario di at- · t1v1tà mmute e parziali - siamo novamente di fronte a LABOR FIORITA DI CANTI SOCIALI Contiene ·p,oesie e brani di poesia-di autoÌ·i· che.can– taronp il lavoro, le soiferenze dei lavora.tori, le ingiusti– zie della societ&. capitll.listica :.Parini, Manadi, Rapisardi, Carducci, Turati, Stecchetti, Ada Negri, Corradino 1 Ga. ~ roglio, Maffettani,.__Aleardi, ·.D'Annunzio,· Mazzon.i, Neri Ta~fucio; E. B_arret Browning, B.,rbai;ani, Xrilnssa, Con– tessa Lara, IJ'. Hood, Heine, De Amicis,"""Gottardi, Pa- • stanchi, Bettini, S . .B'errari, Pascoli,•V. Hugo, Bèranger, · Shelley, Fontana, Bsrtncchi, Lipiner, Morandotti, Whit– .man, Aubanel, Nicolai, De Bosis, L:' Orsini, Spallicci, Ten·nyson. E- parecchie possono dirsi inedite, o almeno disperse, irreperibili - e ·non fra le peggiori. . .J?i F. ~urati 1 per eH.7sono ristampati yarii canti gio– vamh, dei qnah alcum non aveva mai raccolti e che· aveva egli stesM dimenticati. . ' J.n ·complesso· una lettura riposanti\ e tòni~a insieme confortevòle assai /fra tanta prosit e· tantè miseri è. - Chiudono il libro brevi notizie sugli autori phiamati al- l'onore dell'autologia. . - · . . - Un bel volume: 324 pagine: rilegato, sole L. 5. Daito l'attuale caro-libri, un vero tmir ,de: fo·rce editoriale! · , . RIGAMONTI G.rnSEPfE, ge1·ente'responsabiie . 'freviglio 1921 - TIPOGJ:lAFIA SOCIALE.· BibliotecaGino Bianco . :--

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