Critica Sociale - anno XXXI - n.19 - 1-15 ottobre 1921

So.ciale RIVISTA Q:UINDICINA.Lli, DEL SOCIALIS.TA \ Nel Regno: Anno L; 24J - Semestre L.12-~ All'Estero: Anno lt. :t'. 26 1 50, Semest~e L. 13.25 , I · DJREZIONE: MIiano - Portici Ci,a.llerla.j 23 ,- AMMINISTRAZIO,N.E: Vi.a Ome.non!, 4 ·. Mi°l~no' Anno XXXI - N_- 19 Il ~umero separato Lire UNA Mila'no, 1--15 Ottobre. 1-921 s·Ò.M r-..,1 ARI O 'Po'litica ed Attualità.' Àlla VigiUa del· l'o.,ng1·esso ·(CLAuo10 TnEYEs). Sempre alla vig,ilia del Ooug'l"esso: ll so·lo Pericolo (Fn,1PJ>O 1:mtA.·1·1). Da Livorno a Milan.o: riepUogando e.ripetendo (Prof.G1ovA'SNJ Z1a0Ro1). .L'equ,ivoco del collaborazionismo i a che se.rvo1i-o .csrte armi polem,iche (lìJ. (J. '.MONJ)OLFQ). , • Q"alche percké della, débaole socialista nella. Venezia (!iuUa (ALDO OnER.DORFER). • Le vie maesfll•e del soc/afismo (I.i, V1ewe W. CEsA1u1<1-SF~KZA). Studi soc1ologici ,e,d e~onomici. Le (tt.nzioni d'approvvigionamento delle-aziende pubbliche, 11° (0.BEn.oAN GIGLI). - . A~a vigi Iia del Congresso -------·-.--- L'opera di preparazion~ è'_C9'mpiµta. ·:a 'di– battito pubblico si può aprire. Salutiamo con l'antica, immutatà fede il Congresso, che si coH-· voca (10-14 ottobre) i,n .Milano nostra, pe,r d·e– cidere della unità 1 del Partito socialista e deHa sua maturità a dominare i marosi violenti della vit'a."politica italiana. , .. Questo Congresso si apre nel sangue'di una guerra ci vile, dichiarata da una parte. sola. L'as– sassinio ha. cittadinanza ,politiqa; tÙre!llo così, ha sai vacondot,to daUa clas,se politicamente domi– nan_te.1 Qu?l pover? nostro buono, giovane,_ vtt– ~ente c ,mpagoo D1 Vagoo, rp.orto ·nel!lagg\l,ato 1 dei sicarii, pér cui 'piangono tutta la Puglil). e tutta l'Italia socialista., è ,il l!lumero n della serie. Che imp~rt.a· se tutti ostentatamente rinnegano la ;,-esponsabilità ·deJ..f.a strage d.,l deputato? Quanti 1. Gapilega e semplici militi delle organizzazioni prole~ario contadine sono finiti così, in un)ims bosç:ata diurna o notturna, e .quanti, .in, Lomels lina, nel Polesìroe, in Emilia, in To'scan~, jn, Umbria; in Puglia, nel Sira:cu~,ano, vivono unii< vita che·non .è vita, ·nel-terrore d'elio stato d\1s-· sedio' prochmat9 ·e sostenuto dal bastone fasci– sta? I/ Agraria fascìsta ... si difend'e !' Il fe11da1e- sitr\O si_difende cc;mtro la civiltà 'moderI_la, eoi m!:)zzi del suo tempo. H diritto d.i vivere e. di associarsi per la lotta politica è finito qol ces– sare della. g1'azia dei femdatari I'l.ella ricostituita ~erarcbiA. dei vassalli e dei valvassini. Gliomi– cidii: nuovi si al1aC1cianoailla catena degli assassinii anti'chi tldlla sicula mafia fa ,;ofosa ! Ecco le om. hre di Panepinto, di Bernardino Verro ~alire inoonlil'.9aU'ombr,a sorèlla _di Di Vagno ! Ir Go- ver'uo è ridicolmente impotente. Esso non fa che emanar~ _q1·ide manzoniane, . cbntro il possess'o dellè armi, e finge' di ignorare che i depoEiti d'armi de i fascisin·o sono le caserme e· gli arse– nali. dello Stato. Il Governo, •di fronte alla guerra fasèista, ha traversato due'f!l,si: la ·prima .· è stata, più che di'c.onnivenza, di aperto ~ccita– mento. Tutta l'opinione ,pub9l,nca borghese · in- , neggiava alla g;uerra e alla milizia privat'a. Ma, poichè .tutti gli orrori del fascismo non deter– minarono la vittoria b0rghese nelle elezioni _po• ;l:itiche, lo Stato e l'opinione politica borghese ' si rip_res~to. L'.?pinione p~hblica si scev_erò; l'in- dustria s1 stacco dal fascismo e l'Agraria lo .fece . tutto .:;uÒ.Il Gove.rn~ cominciò a p13ns,are -che l'alienazione per:qianeme ai pr~vati del · diritto ,;ovrann di l_evar miliiie e di ,fare .gu_erra era la fine ... dEollo Stato! -.ID tentò di affrancare lo Stato · dallo Stato. che '_esso, .Governo, aveva· lasciato · crescere nello' Stato stesso.:I'àrdi. Le ·precedenti' complicità ·g1i €acevano impacci0 ad ogIJi azione risoluta. · . · , . . 1 . Inoltre, quanto il -fascismo .aveva pe'rduto nell~ estensi0ne delle simpatie borgh<:>si,di. tJanto -·si era inte'nsivam'.eìJte compen.etra'to e inv'rsce– ~to negli i~teress~ della borghesia terriera. Coi ma~ri appogg\ della borgh_~sia liberale. i!1du stnale, tutta confusa e -mortilicata e ma:l rinsa– vita . anc,ora della sua . fasciofilia del giorno· . prima,. poco il Governo può fare in_ una lotta: che-dov,rebbe portar Io a cozzare, .còn la, borghe~ sia più 'arretrata e con i. maggiori ordi"ni · dello S'tàto profondamente inquinati: , la .,Còrte, gli uffroiaH, la polizià, i magistfa'tf! Soltanto un w:rgci' iri.flusso di forze .pr,oletai:ie, che< venissero in soccorso, non af Governo, ma allo Statp, in' questa campagna' èhe . ha e>bbiettÌvi ·essenzial– mente proletarii, cioè la sicurezz,3. del vivere e della organizzazione sindacale e codperativa - centop:i.ila volte più taglieggiata' ed oppressa. ora che _non ai tempi delfa .reazione statale ed uffi– c,iale delle leggi eccezi~nali e. degli ,stati di· as– sedio, la quale' almeno recava in sè 'una sua re– sponsabaità verso la' rappresimtanza pai;lamen– tare 'e versq il oo;ntrollo pop0.larè, e che pure fu àccolta come buona e valida ragione classista• di. adattamenti deUa lotta socialista nel senso di' allèanze tempdranee, df appoggio a Governi e, persino, dì collaborazione continuata con partiti borghesi nelle lmministrazioni locali - s9lo, ripetil!mo, un tale largo influssq .di forze,,,prole– tar,ie nello S.,tato potrebbe, in· questo temp0 1 lu– singa,rsi di avere rapida ragione dell~ guerra civile e resti tu.ire al proletf!,riato 1 1a. quiete . ne- ' ; I \ . 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