Critica Sociale - anno XXXI - n.16 - 16-31 agosto 1921

,_. e d_iquelle organizzaa10~1 i p1·ol.eta rie, senza i I cui.~ieno ·e :i,tt:1voconsenso e~so diverrebbe ben pre!:lto.nome senia sul;>bietto~ ombra di parv.enza, ramo secco se.n:1,a radici. Fedeli. alla concezi,,ne che inspirò · la mozione di R.egj!io Emilia, della cui facile chiarovegaenza gli e– venti successivi porsero così ampia e decisi:a conferma ~oi ~fferminmo_oggi, con :h:athno compincimento e senz~– JattaJ?za~. c~e la c?nce_11,tr0;zio'lie, da noi allora_·auspicata, non e pm. 11 cies1d_er.10_ d1 t~na frazione, fosse pure dt avanguardia, ma s1 e 1clent1ficata nella azioµe del Pat– titQ. - è essa d(vemita il Partito - cont.rastata solo da fut.ili sopravviven-ze verbalistiche sconfessate -in · .fatto da quei ri:\edesimi che a parole si ri~hia~ano ad ess~. 'Unitarismo di scissione e· ·unitarismo di transazione. La n~stra non, è dunque l'unità'. di quei compa~~i che, sotto il nome. di « massimalisti unitarii », per ot– tenere T'uniLà invocnno la scissione, quindi l' iude– bolimento e. la morte delle ofganizzazio;,i e dE!lPart,ito; nè è l'unità. di quegli altri .i)he, stando in fatto sulle uostre· dir~tt.ive, credonn, ponendosi in• mezzo, di sai-, dare le du~ parti in apparente conflitto, C•)l cemi>nto , f:rat.Jrno di vel~mi e reticenze sapienti. La nostra è l'unità di fatto,, di tutto' quanto il Partito con se stesso e con le ·organizzazioni proletarie; la quale,) pur con– sentendo,· anzi esigendo, provvida libertà <i1critica e . ' E' di ieri là proclamazione àccet.tat•a dalla fra, zione masshnalista quasi hnanime e dalla stessa Dire– zione del Partito - essere necessario ormai valorizzare . meglio Je 09str e forze parlamentari, dando ~oro una , elasticità CÌ).A p ermet.ta la formazione di un Governo, il q\1ale ·assicuri uira miglior dif'e·sadelle conq11ist.epro- letarie;· proclamazione realistica e sperl.m~l).tale\ nella quale ben può. dirsi che i .vecchi contrasti di tendenze· tattiche siano ormai. pienamente e definitivamente sn– perati e conciliati. 1 I / Equivoci• da disperdere_: 1° Il collaborazior:iisrrio . Sopravvivono alcuni equivoci, più d1 parole che 'd'i fati i,. che sarà còiµpito del nuovo 8ongresso chia- rire, sgomin~re, disperdere. i . · Primo equivoco: il "collàborazionisrno, Pe.r U quale, con procP.s'soalle intenzioni che fierament,e ripudiamo, H: imp~tano a l!Oi p'articolari tenerezzp,, e contro il q_uale, Rotto la specie di un rivoluzionarismo ché i'i v<'la una colossale confusione di idee, si resusqita il cliché . d_iquella evangelica intransigenza, tutta negativa e for– male, chfl ben si convenne ai \rloriosi ,esordii del Par-, tito, timido a 1 ,cora di _possibili confusioni e assorbi– _menti in proprio danno, ma corltfo la cui inanità pro, testano· oggi e le cre~ciute forze tec11iche e numeriche delle orgAnizzazioni e df'l P-1<rtito,e le imperi.ose esi-, · · genze e la azione q401id,iana di .quelle;,e d-J,questo nel momento srol·ico che .attraversianlo. • opportune .divi~ioni di lavoro a secnnda dt>i tempera– me~ti, de~li ambienti, deÌle mutevnli esigei;izè di tempo e d1 luogo, non ·snlo non sollecit.a, ma rec•sament.e de– preéà le esclusioni e le scomm,iche; ·convinti come siamo che ad escludere tutto ciò che di abèITante dalle concezioni e dai• metodi socialisti 'esisteva nelle file del Part.ito ha provveduto già,, e definì) ivamente, la scis– sione di Liyorno. Possono sopravvivere·casi di Co.scienza individuali, da risolvP.rsi individualmente' con la ade– siope al Partifo socialista o al :P_art.ito comunista. In seno del J>artito socialista,, tendehz(;l incompatibili banno· cessat~ _di esistere. Quel che resta dei .Congr!;?ssidi Bologna e di Livorno. • 1 • La concordia sost~nziale sulla prassi. , . ' Infatti, Bolngna e Livorno rispecchiarnno - e non potevar non avvenire - stati d'animo 1ransitorii, ,che la gue1Ta è le. conseguenti rivoluzioni - gloriosissima fra tutte, malgrado ngni possibi,le errore, 'la ri\·oluzionf\ moscovita - avevaho fatalmente erta! i, con le illusioni ,che ue promanaro110, non soltanto in Italia, Quell e il- L-1a1~ioni - si sareb\>e ciechi a non vtderle - sono t.ra– montati>. Anche i pit1 lig_i'ad ogni estremismo consen• tono a riconnscerle, per lo meno, inattuali .. · Risorge e rimane - sulla loro confessata inatfoa: lità -. la grande unità rlell'azione socialista'trac4ziona 1 e, , Sotto_ 1~ ,Press~one ~esora?ile d~lle, nece~sità; poli: tiche, ,R mm,rnstrahve, smdàcah, qne1 .caratteri, con_cui credet.te differenziarsi la frazione che fece appellarsi « m assimalist~ •, (vo'catbolo già per sè erroneo ed eqt1i– v6co, non essendovi socialismo che non s'a massimali.sta nello spiri,to, nè sèrio ma1tsimalismo èhe, per-giirngere al fine, no~ !sia rli fatto grarlualista), quei• ce.ratterf ,fu. rono ad ùno ad uno abba1,1dnn~t.i. , La utopia di un rovesciamento uni versale a breve ·scadem,i, ,di tutti i regimi borghesi, per edificare, sulle 'loro macerie, la nuol'a economia sociàlistaj 1a. utopia, anche. p iù )p.g enua, cli'e crede possibile trasportare, da u110 a:d alt.ro di ma storicc, 1 ifni:.,ro,vvisati isritut.i socia– Jis· ì a dispettO" dfl·l g1>nioe della st_oria di ogni stirpe· e di O![ni nazione-; it proposito di servirsi dell'istituto l'arlam~ntare, e· dei · Muniçipi conquistai.i a migliaia, come di altrettanti -strum<1'µt.idi pura· azioné nPgàliva; la conbe;done mìracolistica (neppur tentat.a _attuare da pàrte nos 1 ra, :ma spi-r:imentat'a invece sulle nostre spalle) della'. utilità d<1ll'a violenza come metodo normale di lott; e di oouqui'sra., e l'altra'., per.cui tuh·e 1e borgb~sie e·tu'tte le frazioni borghesi. si equivalgono e og11i Go– verno 'borghese è sempre ed ugualmente il peggiore; tutto ciò.è caduto definitivamente n.'ell'obl;,lio, -%' •• . . ' a Gino,l:3"iancò · Perchè non è qtjando da altri, duemila Municipii, _da m_igliaia e migliaia di' Coop~rative/ da infinite fa.,: langi pro.letarie minapciate nella vita organizzativa, si invoca da noi un'assidua ed ene1,gica ,pressione sul Go– verno e sui. partiti bprghesii' che dia loro m odo ~i éli– fendersi, cli vivere, _di. op·erare, di prospera.re; non· è quando si annuncia, con voto quasi . unanime,, quella elast.icità di manovre parlamentari -che consenta di in– sinuarsi nelle anfrat,t.uosità della compagine capitalfatica . per cavarne frutti .s ostànziosi clienergie proletarie; non è quando. si· accet.ta) lo accordi pacificatori colla violenza· forsennata dei più. reè,isi a_vversari; non è allora ed in tali coridizioni che si possa, ~enza ipocrisia_ manifesta, proclamare l_'ascetisll\o dellà castità di fronte ad ogni @0ntatto e invitare il, proletariato, che vuol vivere e progredire, 'alle astinenze, infeconde· che ne assistettero· i primi vagiti;' Necessario dunque porre le ideologie del Partiio in accordo colla realtà inevit.abilP. quotidianamente ac– .colta e praticata. Nessun altro o maggiore collabora– zionismo noi· abbiamo invocato. Sopratut,to ci ripu8ia,mo , a qu,Pl_0ollal:>ora:1,ionismo- in pura' perdita, Chf\ 'sarebb" il collaporazioaismo degli _illusi e. degli il.°becilli peggio ancora, il cona.borazionismo personale .degl'i ar– rivisti, '2°, La conquista del potere. Secondo ,e più spinoso equivoco: la conqidsta del potere. Circa la qua te noi..ripetiamo le nostre afferma– zioni dì Reggio Emilia. Nessuna partecipazione al po:ere non consenlita,_ ·esprHssament.i>,i11 modi e per motivi e fini ben deter– min~ti, dalla m•ggior.anza del Parlito· e delle otga11iz– zazioni di classe~ Nessuna partec'ipazione al potere che ci ponga in dipendenza, diretta od indiretta, verso i parti ti borgb esi. . . Agriuµ.g'amo :_che. se la_conquist~, ç!el ,Pot~re è la meta )lecessana d, ogm par11to, e d_el;--pr0letanatospe– cialmente, come espressio11e e strumento della. sua rivo– luzione .di clas~e; nori mai forse come in questo mo– mento di.çrisi economica-profonda il precipitarne l'-a,– vent.o ci appare pieno di pericoli e gravido di spaven- tose delusioni, · . Ma, poichè i fat.t.i ed i tati ben posso11Òimprov– visamente travolgere le piL1 pert.inacj resistenze, noi invochiamo su questo tema la più ampia ed !)sauriente ~iscussione del Congresso: affinchè_gli organi direttivi , \ . I _, . I, '>·

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