Critica Sociale - anno XXXI - n.14 - 16-31 luglio 1921

212 CRITICA SOCIALE I ' • che per altre vie era follia sperare, po,ichè il proletariato ha assoluta e incontrastabile maggioranza òell'urna, non cousentira.nno alla pacifica~.ione se essa signifiphi la per- dita. della agognata conquista. · E vero che la grossolana e brutale mentalità di al– cuni gr nppi agr ari si illuderà di co:iservare per sempre alcune rivinci.te contro le Leghe, che essi \l,ttribuiscono solo ~Ila violen~a fascista, o vorrà continuare a. sfogare contro i • v_illaµi prepotenti• le proprie ire; e che- an– che nel Fascismo, come. nel 111ilitarìsmo, v~ sono i • pro– fessionisti , che non vogliono sE)nti1·pàrlare di smobili– tare, per non restare disoccupati; e c)le, oltre a ciò, il, .Fascismo nei ll:oghi doye pur sembra fermo e tranquil– lizzato, perchè ha ottenuto tutto quel che v9leva, sente il bisogno cli rimanere in a1·mi per difendersi dalle rap– presaglie, e per la paurn degli odii che sente ,di aver seminato. . Ne è men vero che nel fascismo, come in ogni altro organismo compl~sso, giova distinguere coloro che sono già • arri vati, , e che inclinerebbero ~ disar mare, e c o– loro che sono io viaggio, e non intendono riouucia.re lill ·mP.zzo con cui videro altri conseguire la. meta.. A proposito di questo problema' - se e quanto, nel t'u1tù1nt:1110 fasui.sta, vi sia. di schietta rettzione borghese~– ~l se 11Le, uel uostro campo .e nel coutiguo campo comu– ui.ta, rip;,tere, da un fatalismo tra mllilsulniano e pes– sim ista, chtl il .B'ascismo è la • guardia bianca, della cl '1,8~ dominante che, superato lo smarrimento 4uasi abdicatano io cui era. caduta, si prende tutte le ri vincit11 .della sua prepotenza · fl tutte· le vendette della -passÀ.ta. paura; espressionr pertanto di una. riscossa bor-g4ese, che, come non si può effica.cemente fronteggiare, cosi non si poteva. prevenire o schivare o renderé meno formidabile. Se non era oggi, sarebbe stato domani - dicono co– storo - ma, ,quaodo'la borg\)sia si vede ridotta all'e– stremo, tent., le supreme resistt>oze, oltre la legge, contr0 la le.gge; con la violenza, con ogni mezzo, senza alcuno scrupolo. E io ammetto che il nucleo centrale del Fascismo sia qui. l\fa dornar:do, o torno a domandare, quale e quaqta sarebbe la forza. e il SQccesso di questa riscossa, se es.,a tos~e vernmente e soltanto riscossa di Borghesia autentica, cioè di qnella classe ·che in qnesto regime do– mina e gode v anta~gi e.priv ilegi, se essa, que~ta >por– ghesia, ·u•on si circond asse.di altri elementi, diretti e in– diretti, non mobilitasse e utilizzasse collaborazioni, ade– sioni, tolleranze alla sua • oftensi va, antisoci,!.lista 'in mezzo ad altri ,,:eti e strati;· (proletariato. inteHettuale artigianato, minuta borghesia cajllpagiflal che di • bor'. ghese •, nel $anso economico-sociale, non hanno nulla, e che sono contro di noi per un cumulo di pregiudizi, di ' prevenzioni, di equi.voci, di seutimeJ:!ti offesi, e pflrchè noi nulla' mai facemmo per renderoeli favorevoli.· Vero_è che questa_gente, se.anche non è borghese per cond1z1one economica, e non ha ragione di temere il Socialismo, nè com.e movimento uè come mèta, non è tuttavia socialista, anzi è individualista. nello spirito, per abito,. per coltura, o per il genere dell'attività pro– fessionale che esercita; e ciascuno dei suoi còrnponeoti, come il tipico • borghese• delle origini, aspira e spera salire, sognà nella ;;uagiberna Llll bastone di rr.aresciallo, fida nelle pvoprie forze e nelle proprie fort,une, e non. IJ.ella organizzazione e .nella solidariietà. · Ma, se questa gente abbond~ io Italia; è segno, semplicemente, che l'Italia è un •paese. che, comi) non ha nui:oerosa e forte borghesia vera, cosi, e per la stes– sa rag1oue, non ha copioso, robusto ed autent.ico prole– tariato; onde è più un paese •democratico• che socia-· lista. E se, per ragioni div,wse, i partiti rntermedii, che 0 dovt·ebbero essere la nat urale espreseione politica di quella gente, sono debo.li, deviati, dispersi. toccherebbe· a] Socialismo: se o~o proprio assumevne l'.'-diretta rap– prese11tauz1t, 1mped1re almeno che essa andasse di là, cou la grossa, con la ricca, con la vera. Borghesia. ' . E se, anche per questo, occorresse riconoscere che il SO?i"lismo. ~on potrà at~uarsi in Itln.lì:t se non per gradt, percbe e la .cost,tuz,one econonom1ca del Paese che nou è ancora socialista; e che bisognerà acconciarsi a passare per fasi intermedie, corrispondenti alla realtà dAlla s~tu><~io,~e;ebbene,' ciò potrà d olere alle ifnpazienze e alle :llus,001 delle ·masse che avev;1.no sperato-nel .mi'to prod,~10~0, ma sarà ri~o:osarnl!nt~ ~a q:istico, e as;l'ieu- ,... BibliotecaGino Bianco· rerà alla marcia del Socialismo .vie, in apparenza meno rapide, ma più sicure. Si oèietterà a.ltresì che la. gu\ )rra, in u na nazione e– conomicamente e politic11,mènte formata.sì in fretta e male, cagiona, oon la sua enorme sco ssa, una silmazione così djsastrosa, 'un disfacimento -c9si ii;reparabile, che• la soluzionEJ e lo sbocco non puo essere che nel Socialismo, sia pure 11oPtr,11verso gravi crisi dovute al, tertipile iato .c):ie si è aperto f1·a un regime, ·sfasciatosi p'rima d'esser giunto a maturità, e. un al'tro, non ancora. formatd e pur .tratto dagli è~ en.ti a raccogliere !a successione: ' ·, Questi\ situazione,· innegabilrneute Vll'l•a,(sebbene la borghes~a ,italiana sia a'Ssai ,neno ip. isfacelo d,i quel che da noi e dl;l,essa. stessa si credesse' tempo fa), ha. qualchè analogia. con quella di 'RuJsia. Ivi' la guerra sfasciò 'Ì:in regiine. politico-roilita,re marcio e cOr:cotto, e buttò sulle _braccia del proletariato l 'eredi'tà, SllDZa che il rtfgime eco- Romico fosse ma.turo per l'espei;imento ,socialista. . · Lenin procèdej;te coi metodi dittatorii e 'intransigenti per as;;icurnre alla. sua parte il dominio politfoo; ma non attua, del· socia,lismo, che quel tanto che lè circostanze dell'ambiente econ9roioo gli consentono. E contiuuamente corregge, i:etrocede, transige, patteggia,· gi:ad ualeggia 1 fa, insomma, dopo, quel che -in_\ Ital1a si potrebbe far prima, con rispa,rmio 'di sperperi di ,yite, di l:teni, di ci– viltà. Osservava ai;gutamente Camillo Prampolillli, in una recente i_qter_vista, essere beo 'curioso che in Russ'ia possa esser lecito far tanta trans1g,enza _per consè?•vare 11 po– tere, e in Italia dev11-ess'e1·vietato farne anche :Un 'pocp, per; conquisÌarlo. , , . • . 1 , 1 ' .ln un. paesè com3 I' l talia, c'on tanti ceti il}ter meài pro~ti a. sp!'starsi çiome la zavorra> H soci11-F~mo_ non pi.tè> prosperare El resistere, se QOll cerca_ procac,11ars1 una. tJ.t– ruosfera benevola e una .zona difensi vii io quegli strati che ·oòn h1!000 cagione di temerlo, e che, sé non possono propriameptE) !!,derire.a lui,.non-gli sareqhevo osti'li e non si schierebbero con la. B9:·ghesia, qua:1do noi, anzichè assu!llere atteggia.men ti e'sclhsivi e, Ti pubi vi, ci foss'imo presentati ad essi col nostro vero aspetto di amici' di tutti coloro che· lavorano col bra.cciu o con· la ment,1) 1 e o:cganizzatori - nella. via e nel fine - di un lj.Ssetto nel ·quale ogni onesta attività ~roverà dignitosa sicurezza di vìta. Giovanni Zibot~li- . Pijf ~~ proo.rnww~-f ~~iP(n~ ~qgta\i L'articolo,• c'he qll•i ~nse_riamo, di Benvenu~o Grizi6tti; · è più che un «' artìcolo ,i Ml sehso let- ' tarale ·e, di_reinmo, etimologico della ·par,ola; è ,piuttosto· la spinà dorsBle di tatto ùn· p-i'o~ram-– ma economico e fi~anziario,. e precisamènte d;l nost1·0 programma, quale il direttore-della O1•~tica adòmbrò I anche I Jll parecchi -suoi, discòrsi, .e éhe potrebbe cbmpendiarsi in una frase: fin11lita lat– gamentè soci8.lis{iohe con mezii stre:ttafnente rea– listici; ossia, diretti ve' si'curè . versò l'avvenirè socialii;;ta, ma animate e rese prntièhe dallo sfrut– tamerito :ai tuuti gli strumenti éhe forn,is'ce ed imp_one_ - _-s~~topena di insU:~cess·o - l'econoin,i~a cap1tahst1ea, ·b~n ,lontana ancora dal suo esauri– mento. :Alla v;isione cosidetta catastrofica·, e p~r noi catastrofica ... a rovescio, di un hyatus che dovrebbe div:id11renettàménte ·Ja societa presente _dalla· futura, quasi 'che· il sorgere di quest'ultima presupponesse \a pr.evia di-struzione della prima, non solo nelle sue superstrutture:·· giuridiche e politiche, ma nel cont~nuto profondo dei suoi tessuti-, eco_nomici e tecnici, sicchè pòttebbe dirsi che « la vita ... · socialista comincia• 'domani» e questo· domani si perde nella indeterminata ne– bulosità di un avvenire imp.recisaoile; noi oppo– nellìmo sempre, ed ,opponiamo, 1_a conGezione - éhe éredi.amo Ja,'pn\ vera:mehte·_mu-xista· e, ad ; ogJ;H modo, la più rispond'erite al,- processo na~ turale ffl.ell'ev<,:>lu~ion~. orga;niça deg_ltt aggreg.ati

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