Critica Sociale - anno XXXI - n.14 - 16-31 luglio 1921

218. alla insufficie 1 nza delle risorse locali, oggi si aggiunge Ja preoccupazione della eccessività di aJ~tlni tributi. Per la solid1<rieta, che fatallllente accomuna imprenditori e salaÌ·iati, il prol>lema dnve, ncl.tial!lare anche l,a nostra atteuzt0ne. Devesi. impedire la· paralisi delle imprese. e delle iniziative che vanno, i11vece, .promosse· e rncp– raggiate. Inoltre, se. il ·ibasso di tutLi i prezzi vuo!~i favorire a fatti e non a chiacchere, uou si può dimen– ticare che gli eccessi dei triibuti incido)lo sopratutto sul consumo. ( 1) . . Le esigenze dei bilancio dello Stato, è vero, li– mitano o impediscouo una sapiente opera riformatrice anche in:-tale materia: ma è tempo di affrontare ·il • grosso problema dei prestiti e dell'insopportabile gra– vame che li accompagna. Coloro che, tornirono di me~zi 11 patrio .Governo per la grande guerra, favorirono e salvarono sopratutto se ·stessi e •. ie proprie sqstanze. La sconfitta militare sa·rebbe stata pertamente seguita dal fallimento dello Stato, è quindi ·dei sii;tgoli', · o da pesanti indennità. ·. E' egli dunque tollerabile che cfii ha già realizzato· dai prestiti un enorme beneficio, \godendo del frutto maggiore del prop1 io investimento, ptst orlJ-, e per .lun·– ·'ghe decine, di anni, snlla économia del Paese, pn,t}m--, dendo, a maggiore e m1quo compenso del buon affare , gicì·realizzato, che gli impiegati, i: contadiui, gli operai producano e soffrano e si logonno negli Uffici, nei eampi, nelle officine e· nelle mi11iere, perd1è sia/sicuro il pagame'uto delle cedole semestrali, esenti da imposte p1·esenti e f'uture? (2) • Il problema va esaminato senza preoccupazioni demagogiche, e con ogni cautela nei riguardi degli Enti pubbl!Cl e qi beneficenza e di qualche. ristretta cate: 1 goria, di risp«rmiatori, ma ·certamente va affrontato .e risolto come pregiudiziale al riassetto economico e finanziario .del Paese. Il Gruppo So.ci~·lista ha, dunquè, · dinab21i a sè vasta materia di azione concreta; ed è il solo, poic!J.è agisce nell'interesse della generalità dei produttori e dei consumatori, che possa 'prospettare e propugnare soluzioni idonee e radicali. · ' Ìiiizii la sua batt,aglia in P.arlamento e nel Paese, e avrà il merito di dar l'impujso ad una vera'e sincera opera di ricostruzione, senza cui le sofferenze del Pro– letariato .si inaspriranno e si prol:ungheranno indefini– tamente, e senza sp_eranza di prossime palingenesi. Dott. Angelo Corsi. (t) È qaesto an altro i~porta.nte aspetto',del problema 1001!,side• rato., nell'articolo ohe preoede, dal prof. G'riziotti. (N,ota della CRITICA). (2) Su questo punto non-8 piena conoorda.nza tra il pensiero del Gri7.iotti e quello del Corsi. Il Partito dovrà.però affronta.re la que• stione e proporre ,Una propria soluzione .. Ragic,ni di giustizia evi; denti fann,, propendere per la tesi del Cor1d; ma bisognerà, pur tropro,. preoccupare\ delle oonsuguenze fin~nziarie ed economiche · che, in-questo iniquo mondo capitalistico, nasoer~bbero dalla sua adozione. · (Nota della 0RITICA). RUR~[ftlllA ·IHfi~MRR~ftIE Eù U fl[I·IHUJlll Un altro esempio: il_Corpo della Guardia di Finanza. ln un precedente artico\o'ci siamo occupati dell'abo– !i?:ione .delle Intendenze di Finanza, concludendo· che le funzioni oggi ad esse· assegnate, o sono senz'altro in,uti}i .e ingombranti e vanno soppresse, o possono ·essere affi– date 'alla sezione di Finanza della Prefettura (che-attual– mente si occupa _soltanto degli affari inerenti alla. riscos· sione delle imposte) con aggiunta .di un esiguo perso.nate e con forte beneficio per il bilancio dello· Stato, e che.le funzioni della ragioneFia di dette,Intendenza potrebbero _ essere assolte dalla ragiòneria d·ella Prefettura. assicur-ando a questa l'autonomia neçessaria a rendere éfficace la sua opera di controllo. Aggiu'ngiamo qui che la proposta di ridurre il numero delle Intendenze, ·che il Ministero delle Finanze pare abbia presentata all'apposita· Commissione, non· risolve· affa.tto il problema. · ·. I Biblioteca Gino Biancb I ' 'f ' Sono- possibfli ·altre. riduzioni del personale dipen- dente dal Miuistero delle Finaùze?. N_on è ,a parlarsi di ridur1~e il nùmero degli ~;gènti delle- unpost_e, che, .s01io, tra, i' funziouarì .più produttivi '. e sono propno quelli che-"'!!'limentano la finanza dtillo Stato. Sarebb_e anzi' n~cessario, nell'..interesse del ~fosco, accre– scerti 1! p.,rsonale delle agenzie, reclutandofo tra, i più intelligenti e i _pi~uesti, pens 1 and,o contèmporaneamènte a ~r1rnare e .d_isci,punarti me'glio il funzionamento degli– uffici e a stabilire una rotazione. continua dtil funzionari i1:1modo_.d~ _no.n conse_ntire _.ihnenomò per19olo di corru'. z1onl}, pm_ fac1'le quando, per. lunga i:.esiàen;,:a_ iu una , città o paese, si stabiliscono rapp,orti di amicizia Q di interessi tra i contribuent_i e i funzionari fisc~li di qùal– ·siasi grado. Una .disamina del modo ,con cuj hanno fun- · zionato gli _uffi~i fiscali, durante e dopo la· guerra, nei maggiori centri, dimpstrano-càe .tale rotazione· è neces– saria ed urgeri tissima, , , Una riduzione dì personale e di spese è invece pos– sibile, e deve farsi, fra gli uffici11,lidel cprpo déllti guardie di finanza. ' · · . • , , · · · La ·guardia di fin alÌza 'fµ is ti~~i ta. per impedire, re• prirn,ere e de[!UÌlzi /i.re il contr'abbaffdo, e tale è6tnpito' ess_a ha assolto sino a pochi a·nrii fa,, con lieve spesa e con .molto profitto 'per lo S,tato: V'era allora, in ogour~ dei capoluoghi di pro:yinci?, •e. degli altri cen_tri impor– tanti, un ispettore [ora maggiore] dipendent~ direttame'nte dal Ministero,. rhe. era il grado piò. . elevato del cor,po.: da lui dipendevano le teuenze e le brigE(\;e. Oggi, invece, - la gerarchi~ ,è così costituita: l] lspettore generale; 9] . Comando generale; oJ Coruancto ,d~ gruppo; 4] Comando di legiope; 5] Comando di circolo; ti], Uourapdo di, com– pagnia; 7(, Comando di tenenza o sèzione; 8] Coma,ndo di brigata. C'è, ,pòi, un uffi.ciale superiore relatorer addetto al case_rrnaggio, in luogo· .di ·UD .sottufficiale, come ptim'à avveniva. · · ,· . ' Come si vede, q icorpo è di venuto mastodontico, ed ha partorito, cogli anni, un 'infinità ò.i·gradi, tra i quali ,· . quell'i di tenente colonnello,. colonnello, maggiore (gene• raie, ten4?nte generale, ge,neralti. , . . A Napoli, per esempio, oltre alle 'brigate e tenenz!ì, vi erano un tempo due maggiori, comandanti rispettiva-.· mente il circolo intern·o ed este1·no, e. due sottoispet– tori col grado di Capitano .. Oggi, .invece,. abbìamo rin maggi<{re generale comandante di gl'Uppo ;, un colonnell<;> comandante di legione; tre tenen t'i colonnelli,comandan t1 · di circolo; parecchi capitani comandanti di compag~ia, un ufficiale superiore relatore, e ciascrno dei ·tre più elevati comandi ha a sua disposizione-· un ùfficiale col grado di capitano .. - . . . , . , Con· tut~i queeyti ufficiali, oggi, il serv~zio procede meno be11e di ieri, perchè, mentre 'prima si pensava .a~ fare il serviiio· per cui il corpo era stato istituito, oggi. si impiega il tempò a passan (làrte dall'uno, aU'altro grado deila gerarchia, ed anche \I fare esercizi e passeg– giate militari, con· gr(l.n giubilo. del contrabba)\d(!, che passa:.... 'con. la musica, . • · , - . , . ,. . . Del c9rpo, naturalmente, -è la -ha_ssa fotza _la sola : utile, perchè è quella che presba effettiv9,serv1z~9, me~– tre i~ -resto è uµa pletoi;p,, di ufficiali- che impiegano· ~l loro tempo in nratiche riguardtmti la. bassa forza e il servizio. Basta Jn esempio a darne· la dLmostrazione, . La dÒmand; di permesso; avanzata da 'unii guard-ìa di pn:anza; deve ·esserè presentata al' Comando· di Eri- · gata, che, 'd'opo a~er-ap,posto il rituale· • c?n parere ,fa-, vorevole o sfavorevole•,· la: trasmette' al Comando, d·i 'Ile•,· nenza, e questo a sua volta • con parere , fa:vore,ele .o sfavore.vole• l'l<ffida al Comando di C9mp;i,gnia,,dal qualEl, con la stessa dicitura, vitine spetlit,a. al Uoma,ndo di Gir– col,o, indi a ,quello di Se>!ione,, il quale dà, finalmente, il nulla osta, chp deve .sobl!arcarsi al lungo vi'aggio d~ ri-· , torno, sostando alle molte stazioni, per fermarsi al Ceinan•. 'do'di Brigata'da cui era _partito. ~e pe1·0 la domanda ~ ,. respinta, la guardia può r.icorrere ~I Cemando generale,'.e 'la ·dpmanda deve salire/ e, ridiscendere 1o stesso ca:'lva,rio, · Non è chi non veda lo sprecò' di tempo, dJ · energi,e ,e. di da!).are •ép_e si compie, e., non riconosca, q,uindi 1 la possibilità:·.é il dovere di co.111-piere ima coraggiosi), rìau:,. _zione di gradi e di per.so 'naie. Abolendo i comandi genr– rale,.· di gruppo, di legione, ridueén,de 'le ~Òm,p'ag_nie,se · 11e const1guirebbe l'·econorp:ià di centinaia e, migliaia _di lire al mese, rion so.lo, ma diverrebbero dis.pon,ibili molti locali che. il demani et conaede in à.bitazi'one. 1 nelt:iie so• stituendo allo Stato, nella 'riscossioile del tfazfo c@~jl-mo, a Napoli,.?- Rom'!. e a, Pa.1errrio,-1e rispettive ainministra-· I ,

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