Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

, ' 172 CRrrrcA 800 (A.LE v,e, che condm rà prest? rtd l\1:} ,conflitto tra persdnale e Direzione, , Il lettore, dal ti~olo di questo ·articolo, ha giìi in-, A tutti questi I vantaggi tiÌ aggiungono le riduzioni tuìta la soluzione: noi non vogliamo, scavHre dei canali, del pe_rsonale·cli fatica, ,del personale addetto.agli/Uffici ma semplicemente immettere sulle rotaie treni l!qiii- comrµerciali e legali, ai Òo1,11missaì·iati di P. S. ecc., e si paggiati, che funzionino come piroscafi, e cioè con quella -avrà una idea (pallida idea, peròJ dei· vantaggi moralj e semlllicità e regola1:ità che abbiamo descritte e che del · ·materiali che si raggiongerebbe1:o con la iifo1ma che r~st~ pon aJ:>b,iamo 'invent~te, jnquaì1tochè esse sono la abbiamo.-som1nariamente Gsposta. _, realtà su qualsiasilinoa cliriaviga:;iione, mar\ttimao lacuale, . Essa potrebbe essere attul!>ta subito il1' iarte; utiliz.· Naturalmente questi treni dovranno es.:'ere atfrezzati , zaùdo- quel materiale ferròviai.·io che ci' ha lasciato la e corri°posti in morlo speciale, così da rendervi la vi-ta grierra e che servi-ç-a per gli ospe_gali viaggianti. n con· piacevole e prntica ad uu· tempo. Essi dovrani10 avere, cetto è certamente ardito,.l'per cu.i- nqn nutriamo. fiducìià dei vagol)i con cabine, refettorio,' cu,cina, ÒQ.gno,hiqlio- possa essere a~colta •dagli attuali'° dirig'e:ri'ti, politìci Q teca, ufficio ecc. Da stiva, o magazzeno per le merci in tecnici,, w·igionie1 i di una idiota burocràzia; iiit·enta. a , collettame, fungeranno carri intercomunicanti, ,c9n chiu: digerire 'ma non a pensare. Ma altre,fo~·-ze p0trebbe1:o, dal surei' i_nterne, e i carri completi di merci verra(ino Parlamento o çlal Paese, impofoe 'uno studio attento e se- - 1 ' agganpiati man mano, nei modi d'uso, ed avrnnno chiusure reno ~, se paia possibile ..e utile, Ì'accog1imento. , ; , ~peciali e 1:esisteuti. ' • · ' · . · · Il p~rsona,ie vi· sarà fisso comB sni piroscafi, e .p~e– sterà l'opera sua a turni di otto ore. Una difficoltà la\ .incontreremo per· il personale cli macchina: le locomotive attuali, infaÙi, non posso·uo fare che brevi percorsi, mentre 1 uoi vorremmo che ciascuno cli questi treni facesse i, lnnghi viaggi di anelata e ritorno 1 che abbiamq descritti, ,e d~lla clurat~ di qualr,he 8ettima.na . Ciò ?otrebbe supe– rarsi, o coll'eleUriticazione, assai lenta, o coll'adozione di locomotive a combustibile liquido. Comunque, il pro– blema non ~ insol~bile, .. ed anche ·per il personale cli macchina si potrebb'ero usare trfa)s·quaclre fisse, pur cam– biand00 le macchine s~esse ogni due 1 o trecento ehil?me,tri, come si fa attn11-lmente: vorrà dire che ciasqun macchi– nista acqui_sterà domestichezza co~ ,tre-o quattro fra' J.o– comotive e locomotori, anzi,,J,è con uno· s9ltanto, così che si difl'.onèla, fra i macchinisti stessi, '.ia conoScem:a cli più mez7.i di trazione; e· la cosa non è irnpossib~l'e. Nella peggiore delle ·ipotesi, per il personale c!(mac– chinà si farà ecqezioue; ed esso monterà ad og_1i_i cambia– mento di macchina. 1 Sorgerà p~i un'altra que,sti011e: la cono_scenza clella linea; ma anche que~ta può ess~re risolta naturalmente _coll'estendere la conosceuza ai lunghi percorsi, _apzichè limitarla ai brevi, come or.a si pratica, limitazibne dovuta anche al fatto che fin qui il personale viaggiante lo si adibisce a brevi percorsi, sia 1,'er riguardo ai turni delle otto ore, sia pei· rispetto al concetto che esso non esca dal proprio compartimento; ina questi bre_v.ipercm·si sono parecchi,. per cui, individualmente, ciascun ferroviere deve ?onoscerne tanti che, nell'assieme, cqstituiscon,o· un__ per– corso· lunghissimo. Naturalmente, il vitto e le relative spese di cu'cina e mensa ;'aranno sost~nute dalla amministrazione, lasciando però libf)ri gli equipaggi d( condurre la ·cosa aà econpmia. Pu'ò sorgere un ostacdlo di ordine economico?' Non solo. lo escludiamo, 'ma a,ffermiamo l'opposto: che, cioè, l'amministrazione. ferro~i~ria, gene'ralizzanclo un tale si– stema, si avvantaggerà di almeno mezzo, miliardo all'anno. Scqmpaioùo, infatti, gli scali di J,mistame~to, renden.do disponibili ai·eè fabbricabili _che da sole coprir-anno esu: berantemente il fabbisogno per spiise cli impi"anto; ·scom– paiono le terrificanti passi~ità in dipendenza di mancan– ze, manomissioni, ;furti e sviamenti di merci: il metodò ,conse~tirà irÌ:oltre µna migliore utilizzazione, sia delle locomotive e dei i~coùÌotori, si;i, del materiale e dello stesso personale viaggianté. . . - , Tale metodo risolverà poi tin grave problema che ora pare .insolubile: quello sorto clall' applici!'.zione · de1 tui-ni delle otto ore. Si pensi infattf che un trenp Milano- . Roma càmbia tre 0 g11attro volte cli personale, il quale spesso ritorna inutilizzato. La questione, anzi, è t'anto gra- Biblioteca· Gin0 Bianco · S_IGISM-ONDO 'BALDUCCh La mancanza dt spa.zio ci obbl'iga a 1·iman-_ dare. at p1·ossijni numei·f' articoli. - '•gi?J. per1~enutici da tempo - di F:rançesco ·. Ciccotti, di Lionello · Giommi e· di alt1·i; e un articolò, di in·te1'eisante· attuaiitàl su. La propdrzion'alità vera e 1a' falsa ,inviatoci dal Prof .. · Mai·;wtto, competentissimo. in I matèrìa. · . 1 · ' ' ·,. "''' ·• • 1 · Ai p1·ossimi numeri. , , , , , , , , • I ~1 ·4, l, f, I • 'la E ranci.a ..e ,aJnd~n.nHà )ktadasth.. I. Pari~i, Londia 1 Sari Remò, -Bottlog1;e sur ·mer, Hythe, Lucerna, A1xJes 'Balns, Spa..... In quanti luoghi noti s'i11contrarono i Capi degli Stati alle''1ti vincitori? Quante sono ·]e tappe ·della pà"ce euro– pea? •Quanti mesi ·sono. passati dg! •dì in. cui fu -firmata a Versajlles la pnma. p·ace,"e· quanti dallo scambio delle ratifiche ,chi , vals,e a perfezionare quel trattato? Noi1 im'po!'tarjspondere,;Non ostante questi perio?\ci - convegni, non o~~ante I~ ~ace firmata e ratificata, non è ancora assicurato 1Intor– ~o a? u_nre1:Jodo.di__ tranqujlle,· _no~m-~Ii, to(ler~bili relaz10111 tra. 1 popQh, che net' novembre del 1918 ' 'deposero le, armi. · . · . , . ·-., · · ' . _,' , Tratto tratto le nubi s1add'ensano atl'onzzonte .. O che •la ffetmaraia non ·appai'a abb'astanza' pr.o~ strata, o che· non tutte le armi tedesche siano ,st11·te ,distrutte e l'esernifo) non' del tutto dissoluto, o-çhe . la consegna çli carbone e di .macchine e di danaro non proc~da. _con la voluta rapid 1 ità, o che quale.Ile reggimento tedèsco. s'.aduni nella zona neutrale d'ol– tre Reno, '"':":-ecco Parigi infiammarsi di' sdegtio, . , gritlare al pericolo,-far avauza·reTe' sue truppe· ·di . ·colore ·fino a Fran'Coforte e a·Mannheim/minaèciare, l'occtlpazione della Ruhr, agi·tare ·nell'arfa l•aspada del maresciallo' Foch,, invocai'e_•il, co.ncorso· clegli Alleati, inviare i suoi ministri a,I di là della Ma- ·_ Mica ò sollecitar'e un'altra adunata del Con-sìglio Supremo, p,er eseog'itare·nuove minaccje,, per' corr– cordare nuove sanzioni contro · il vinto· che non si po.tè annierrtare. · . . . .. La pace di Versailles Fu, ·oggetto di molte . cri– tiche, iilcune dille quali, appar.iranno forse ing,iusti– ficate quando gli strascichi d'una coi,ì.lunga guerra saranno cessati'-e 'µn. vero SÌ'AÌO di pace rrcondurrà _la ·tranquillità negli arimì e. tra: i ·p'Qpoli. Ma ,I~ p'ro'va:veritiera: eh~, TJel comp'lèssq; le' acell'be n-" mostranze indi-fi :Z.za• te alle c_o'.n•diziol}i cli ··queltrattato• rispondono'' a" iu1'0~portuna· iNterp-tetazione:,i !11-E;lta. realtà politica· e sto.riéa, st<!,appunto' _in , ciò: che ,,

RkJQdWJsaXNoZXIy