Critica Sociale - anno XXXI - n. 11 - 1-15 giugno 1921

.. 170 Ol.UTIOA SOCIALE ' I ' ·, degli Slavi giuliani, nessuna, la_ giustificherà meglio cli Sempione: ivi transitano: quotidianamente, arrivando da codesta scempia e vergognosi\ assenza del Governo di tutti i- ;iunti della penisola, 111igliaia_di· c1t.rri cariéhi, e' fronte ad atti che si potevi,uo chianiare rli •giustizia• vi sostano appena il tèmpo nece$sario per subirvi quell'o• solo nel tempo in cui era ·giusto tutto c:jò ch'era possi- perazione cht\ si dice appunto di s)nistamento. Vi giunge, bile. alla volontà e ali&.licenza dei .singoli. ' · ad esempio, un ~reno da Torino, formato di carri <diretti a \ Dire che ·ci vorranno decenni di lavoro serio e- pa• stazioni p~ste p·artii sulla linea di Venezia, parte '!_iBo– cifico per calmar~ le passioni violente ché ia foJ-lìa fa- logna, parte di Geu,ova; _parte'di Chiasso ecc.,· Iv;..i. si fa scisb ha scatenato fra gli Slavi della Vepezia Giulia, è appunto la suddivisione, é ciaacun carro o gruppo di cani ve,lere troppo facile e roseo il fnturo. lo credo .Ìhe quel · viene aggregato a un treno che deve percorrere ·la linea mA.le sia irreparabile! L'irredentismo slavo è maturato a cui esso carro o 'gruppo di car'ri è diretto._ Uno stesso rapidarnepte al cald~ delle fiamme che distruggeva!1~ i carro può essere sottoposto a. successivi smistamenti, in villaggi • puniti. e, quando ft-nche-non sia per scoppiare altri con.simili scali, a seconda della lunghezza_ del suo presto in aperta ribellione, darà asprezze e furori ed odi _itinerario. alla vita della Venezia Giulia, quali l'a·utrco irredentismo. E' intuitivo che, m9;ssime per un gra 1 nde centro co– italiano dei tempi ctell' Austria neppute sognò. me Milano, questa operazione· è laboriosa e -costosa: . Q,l0sto sarà vero, pn;·troppo, anche quan.do il Fascio essa richiede spazio per ,il ventaglio dei binari, locomo– non avrà più, nella vita giuliana, la pa1;te del leone che tive coi rélativ_i depositi, cumuli e.magazzeni _di.materie ogii si è ~ssunta. Penso che il giorno non sia lontano: , prime, e nomini in abbondanza. Ohi osservasse, vedrebbe come nel ,re8to d'Italia. Non per reaz'oni che sieno per un fas,cio di lueenti binad a ventaglio, sulle c~i varie venirgli prossiinamente da parte slava, o da pane socia-\' stecche vengono ;ianciati, con maggiore o minor!l violenza,'. lista o da parte cou1unisLa; ma per rea?.ione dello stesso a mezzo ·di forti spinte, di sbuffanti locomotive, i .carri ambiente boi:ghese ciie l'ha aiutato a uascere e ad ingi- tolti, uno ad uno, dai treni _in arrivo. Vi so_no uomini ganti,re. Quella classe ex-dirigente; che s'è vi~ta esclusa pronti ad accot'rere - uria specie di Croce verde preven– dall.e liste e\ettorali 1 con la decapitazione persino del suo tiva - se la spinta appare ecce·ss'iva, per moderarla con Pi tacco, tornerà R.lla ri~cossa. Essa ha in mano I i con~- cefte staffe-manovelle, che essi col'locano fra la ruota e mt1rci; ~ssa ha in mano 4uel poco d'industria che c'è; essR. la rotai'a e che il c;rro, nella sua fuga, trascina con sè, ha in mano le banche; tissa ha i quattrini: deve spettare con l'uomo sedutovi sopra: .a lei l'indirizzo politico_ d'una regione che potra morire· Non è poi infrequen~e il caso che qualche carro pigli se-si seguiterà a timerla al regime .di spropositi ec<:110- la mano e va~a a dar di cozzo contro la colonna in com; miei in cui l'ha tenuta in due anni e· mezio di reden- posizio1,e, ferma; allora· sono guai se1·i: fJarri fracassati, zione il Governo italiano, ma che potreqbe risorgere se altri rovesciati, merce che· si disperde o che si rbvina, la èlieta fosse cambiata per i consigli interessati e spe- èapitali .ch'e vanno distrutti sotto gli occhi impotel).ti dei r~mentati di qua.lche savio medico! Alla stolioa pretesa mahlestri fe1'.i·ovieri: A fine d'annò. la filza di q.uest1 inos- . che dei problemi economid giganteschi presentati dà] servati sinistri equivale ai danni che p<>trébbero arrecare porto e dal retroterra di Trieste sia lasciata la soluzione parecchi di quegli scontri cJie, per· distinguerli, chiame– a gio.vanotti che hanno il merito d'aver fatta - o non remo classici. fatta - la guerra, la classe media, dei commercianti da- Ì deviatori osservano e seguono, dalle loro cabine, narosi, risponderà certamente con una lenta e cortese il movin'\euto, che è.diretto dai manov·ratori; ma talvolta (... per prndenzaJ rottura di rapponi. Am_ic-i, ..cioè, ma avviené c_he un carro, per una facit~ svista, scivoù in uu alla larga: senza più quattrini per un'op,fra che v1enea· binario non suo: ed allora, carri d11stinati a Napoli fini– ritdr,:ersi contro chi ha pagato. 'fanto, il bolscevismo è, scono, per es., in P,ussi~,-di altri si perdono le tracce e, per ' oi;mai/un perir.olo che sfuma; l'irrèdentismo slavo, in- ripescarli, si fa una dì quelle p1·atiche, che duranp me_!li combe1ùe, è più questione di ,Governo c~e di partiti lo- eq. anni. Insomma, il sistema che, col traffico 1ii\1itato cali: la borghesia, anzi, come cl.1isse, non ha sdegnato di parecc_h,ila:nni a,i~ietro, fece -bi:qna prova, or(/, procura · di cercarne o di accett~rpe il conco~o per la lotta anti- seri inconvenienti, primo· tra tutti quello di offri.xe una· · bolscevica. E, allora, si potrà disarma;re il braccio . che vera terra_ pr?messa, pe:ç i ladri, che vi fanno ri:golari combatte per interessi suoi e non suoi: e il fascismo, Spedizioni armate, seguendo una ·vera tattica·appr1,sa_ in fatalmente, cadrà. guerra. Si rivolterà esso, co11tro coloro che, dopo_a·verlo sfrnt- Oomè'· s:i può infat_ti '·esercitare, di· notte, un~ efficace tato, p'retenderanno di sbarazzarsenei> E' 'estre1nament,e sorveglianza sµ' qualche chilom~tro quadrato di super– probabile. , ,ficie, in cui si addensano vagoni a migliaia, carichi di -E noi? ~oi, aspettando l'ora nostra, staremo a v~dere. ogni ben di Dio, aperti, insidiati da abili ladri che s'ap-· A1,oo OBELWORFER." ,postano all'interii'o. ed a_ll'esterno del paico i> Si è provat~ 1 ,. con le guardié regie, ma è accaduto. spe~~o di- trovarle addormentate e,ntro vagom di vino;- si è provato- /.lOica– f RENI EQ'U 1' PAC'._C.IAl I ni, m~ anch'essi s~ addomesticano e finiscon~, a lor~ vol– UU ta, col fare comunella coi ladr1. Insomma, il problema è d'una difficoltà enorme. . ·' Ohi, a Milano, giunge in fondo alla via Vincenzo Monti, la trova, ,ad un certo punto; ostruita da un muro che cinge una immensa area, preclusa a-i veicoli, la quale va dal corso Sempione al quartiere di porta MagèI1ta: i pedoni possono attra,versar l'area sale.ndv su un caval– èavia,. dal quale, soff~rmandosi, si può g~dere .gra'tuita– me\lte uno spettacolo fra i più belli che la vitalità esu– berante di Milano possa offrire ai suoi vJsitatori: spet_– tacolo che non cessa mai, nè di giorno, nè di notte. · ·• ~i tratta dello scalo di smistamento, detto di Porta * * * Il. Oorrfen della Sera. lia v~" ib.to fare, in proposito, -un'accurata .inchietita, ed ha co~1,taiato 0 che in µn anno, al solo scalo di Milano Sem1ìi~ue, fw:ono ii-~certi.ti danni, per merci rubate, amn10ntanti a sessaDta milioni di lire. La cifra ci sem:bra un po' esagerata, ma, in ogni modo, 'non ci meraviglia affatto, giacchè, oltre ai furti dovuti , a spe'dizioni e assalti di ladri - dai quali in qualche -,modo ci ,si può difendtire, - ne 'esis~onò altri, di tipo .'di verso, avvolti el, sil~nzio più' tranquillo e nel mistero. Biblioteca·Q·no .Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy