Critica Sociale - XXX - n. 22 - 16-30 novembre 1920

CRITICASOCIALE 343 dagogia emendatrice dovrà essere dunque applioota, non solt.anto nell'interesse privia,to della famiglia, ma .altrcsl per un alto interesse scientifico, politico e soci.aie, appunto p,erchè il trascurare I.ali mezzi di difesa induce danni nell'individuo, nella famiglia e nella colleUivilà. Sotto quale forma potrà debermj.n.arsi l'intervento dello Sbato? Io penso che la soluzione. del grave problema de];)ba ,trovarsi ~Ila creazione statale di Asili-scuola a tipo· d'intern,a,to diurno, come quelli del Dc Sancl.is, nei quali debba razionalmente pro– digarsi l'opera del medico e l'oper.a ciel maesl,ro spe– ci~liz:r,at.o, e nei quali, dopo l'insegnamento prima– rio, rnng,a impartita l'eduoozione professionale, come nella scuola del prof. Boncourt, dove, anche dopo !_'insegnamento p,rofessionale, Comitati di patronato composti di .agricoltori_, d'industriali e cl'impresart e Patrona>ti post-sèolastici seguono l'alurrno anziano, re,;1.anclo lungamente a· contatto con lui nella vita. È d'uopo dunque che lo Stato anche a questa ope-. ra si accinga, a.ttroverso' una ç-ordiale intesa fra i due orgnni tecnici del Ministero del Lavoro e di .quello cle1la Istruzione pubbli,oo: giacchè, potendo ora v•rovvedere per iniziative private o comunali soltanito i gr.ancli centri, non s.a.rebbe moralmente -0 ,social– mente tollerabile una sperequazione di trottamento fra popolazioni urbane e rurali, per ciò che ,riguarda l'educazicne dei deficienti e degli .anormali. Io non m'intrattengo sui parlicoJ.ari dell.a_ istilu-. zione e sulle modalilà indispensabili per la selezione ed educazione dei deficienti dei centri rtn-.ali. Ba– sterebbe lrasforID{!J'e gl 'intern,ali diurni anche in not– turni: speciali Convitti che provvedessero a questa forma unitaria e rego1ata di educazione riparatrice. Calcol,ando la popola,z-ione scolastica delle scuole primarie in 2 milioni di scolari (cifr.a approssim,aliva, ma non lonLana dalla v,erità) -0 desumendo dall-0 sLa– t.istiche la percenituale dell'l % cli clefici,enU ed anor– mali, sono intorno ·Gi 20 mila i piccoli disgrazi,ati cui si dovrebbero rivolger-e le cure dello Stato•, bene inteso che per gli abbi.enLi le cure rimarrebbero a carico delle famiglie. , Selezione medica, educazione psico-fi~ic.a, nutrizio– ne ra1.ionalc, educazione antialcoolica, insegnamento profo,;i,ionalc: ecco i ·cardini cli questa novella tera– pia, cho rappresenta un dorere collettivo indilTeri– bilc e che varrà ad elevare sempre più la funziono etica dello Stato. Nuovi oneri pèr i grami ed csausli bilanci? In linC'a generale è da pensare che folto ciò che ~i sp-entlo per il miglioramento delha razza rappre– ~enta un semplice .anticipo, che lo SLato fa, a bene– ficio della sun stes,s,a p,rosperità. D-01 .resto, per quanto riguar<l,a la scnola, ,anche ora ]' .er.ai· io p-tibbliro a sne ,pe,o -0.duca (e male', e con danno cl,itutti) i cl,efìriC'nti cd anormali ncll '{\I tualC' còlpe.vole pl'Omisr.11 ilii. Ad ogni modo, l1t't1 ~enga qnc~la ~pesa che non potr;\ supernre i ri11q11anta milioni :1,ll':mno. Chierle– remo ,un!l'nri aiuto alte grosse DnnrlH' rhC', <'on ln g-ucrra pronidenziale, hanno evitato il fallimrnlo od li.anno rJ11intuplicato i. loro oopilali. O, se .altJ·o man– rhi, imporrrmo una nuova la5«a proibili1·a 5u] vino e sull'-alconl fino a quando non ne m remo ~oppr-0,~o defìniliva1n<'11lc l'uso nel P.aesc; una sorta cli la~,a punitiva pC'1'coloro (compresi sopratutto gl.i opcr.:ii, cd anche le operaie) che, mentre si ribcllnno vigoro– ~,amente .all'aumento del prezzo ciel pano, t_rov.ano ibliotecaGino Bianco però modo di erogare lietamente decine di lire el giorno per il colmo boocale di. vino, compagno indi– visibile e funes-to, e non ultimo coefficiente P.atogene– Lico delle -deficienze ed .anorm,alilà dei piccoli esseri che intendi.amo salvare e miglior.are, per la difes.a stess,a della razza e del lavoro umano. La soluzione di un così ·pietoso p,roblern,a non può . nè deve lToWJ.Q•e impa,cci in· 1100 pregiudizi.aie di ca– ra,ttere esclusiv.aÌnente fìnànzi.al' iO. Agli .altri mono– po!J, più 6 men01 be,n rillsciti, lo Stait;' aggiunga questo dellh protezione dei picco-li ignari, che ],a lue, l'.alcool, le miserie organiche ed i trovagli inse.ni della maternità intaccarono ,am.aramenfie nell.a psich-0 ·e nel! 'intelletto. Nessuno oserà protestare. E le madri benediranno. PIETRO C.IPASSO. DITTATURA E DEMOCRAZIA Col titolo Bolscevismo o democrazia sociale? Otto Rauer (di cui traducemmo. sulle nostre colonne, il magnifico opuscolo : La via al Socialismo) ha pubbli– cato nella scorsa primavera U;n volumetto interessan– tissimo - che noi abbiamo fondata speranza di veder uscir presto in veste italiana - nel quale, dopo aver · esaminata, iri una prima parte, le premesse sociali del– la rivoluzione russa, con un acuto sguardo alla evolu– zione dell'economia, agraria e industriale, della Russia, dall'abolizione della servitù della gleba fino allo sc·op– pio della rivoluzione, passa, nella seconda parte, in una serie di capitoletti concettosi e ben collegati, ad esaminare il contenuto sociale e il valor~ storico di essa rivoluzione, nei riguardi della terra e del prole– tariato agricolo, delle industrie e del proletariato ur– bano, soffermandosi a considerare il contrasto fra la ideologia 'comunistica e le reali tendenze dello spirito russo, specie, dei contadini, e facendo un'acuta di– samina dell'essenza della costituzione dei Soviety. La terza parte è dedicata all'esame della situazione dell'Europa èentrale e orientale in rapporto alla rivo– luzione russa, delle condizioni e delle esigenze diverse del movimento di emancipazione proletaria : e di essa fa parte (ne è il penultimo capitolo) questo lucido esa– me dei rapporti fra dittatura e democrazia, che noi of– friamo ai nostri lettori. Essi vi vedranno una nuova prova della concordia di pensiero elle unisce tutti co– loro che, nei vari Paesi• d'Europa, non hanno c;eduto che un'esperienza maturata in condizioni anormali e così diverse da quelle del resto d'Europa, per quanto sia meritevole, nella sua tragicità.• di rispetto e di am– mirazione, possa bastare a scuotere le dottrine fonda– mentali del Socialismo marxista. tratte da un largo e prnfondo esame della storia e della vita sociale. Polenza sociale e forza materiale. La potenza di una classe è determinata, in primo luogo dalla sua importanza sociale, in secondo luogo dai mezzi di forza materiale di cui essa dispone. · I fattori che determinano l'importanza sociale di una classe sono principalmente : I O il numero delle persone che· appartengono a detta classe; 2° la forma, h forza e la capacità d'azione della organizzazione che essa si è data ; 3° il posto che essa occupa nel pro-

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