Critica Sociale - XXX - n. 22 - 16-30 novembre 1920

CRITICASOCIALE: 351 · 2° sull'inlclligenza e sulle facoltà morali (idio– zia, pazzi.a, depravazione sessuale e del costume, in– f.erocimento del carattere, disamore al l.avoro, ecc.) ; 3° sulla nafora (strazio delle pi.unte, degli .ani– mali, ecc.) ; 4° sui luoghi e sulle cose (devasiazione di città e paesi, rovina <li opere d'arte, ecc.). Ma è necessario affrettarsi, perchè ogni giorno che p.ussa miete nuove vittime fria i mutilati ed i feriti; perchè i luoghi devastati vanno riassumendo il loro primitivo aspetto, si distruggono trincee, si abbatto– no i reticolati, si restaurano monumenti e case, per quella legge fondamentale della natura secondo la quale sempre risorge d:all9 morte la vita. Non v'è tempo da perçlere. Perchè il Comune di Milano non darebbe il blon esempio, ordinando che presso il Civico Museo storico nel Castello Sforzesco venga creata una Sezione delle raccolte di guerra, già in formazione, la quale costituisca precisamente il primo nucleo del futurò Museo ciel e/olore? D(lvanti a queste proposte colui che per i suoi be– stiali istinti h~ preso gusto a fare I.a guerra freme anotando il pugn.1Ie; il fornitore 'd'armi e di mmii– zioni protesta in,fi.amm.ato, a suo dire, d"amor patrio; il mite borghese, ormai rassegnato a prenderla come viene, sorride con sornioneria. L'uomo di cuore, ve– r.amente persuaso che la vita deve svolgersi regolata dalla volontà dell'uomo e non secondo la massima fatalistica che le-guerre ci sono sempre state e torna quindi inuLile agire per impedirle o per renderle meno frequenti, l'uomo <li cuore si raccoglie pensoso e poi opera per risparmi-are nuovi lutti all'umanità. UN REDUCE. SGUARDI IN GIRO IL SOCIALISMO "GILDISTA ,,. Particolare importanza per la questione del «con– tro'llo » sulle industrie ha quel movimento, noto .s,otto i! nome di « Socialismo gildista », di cui G. D. H. CoLE, che ne è uno dei più autorevoli propugnatori, ha esposto la genesi e la •teoria in un suo articolo neHa Monthly Labor Ri!view di Washington (1).. II Cole traccia a grandi linee 1a s toria ,del m ovi– mento, il cui inizio risale ad un lioro, pubblioo.to nel 1906, di Arthur J. Penty (The restorati on of the g uild sgstem). Le basi teoriche ,del movimento furono più tard i' poste d. a Orage è Hobson in una serie di arti– coli pubblica.ti , dia! 1908 in p,oi, nel New-Age e ra-ccolli in volume (« Nalional guilds », London, 1914); Le sue appllcaziorri pratiche furono successivamente additate e svolte dal Col.e stesso, in una serie di studi, oltre– modo interessanti (2). M.a per diversi anni il gildi– smo restò limitato ad un gruppo di intellettuali. Sol– to9to dopo la costituzione, a,! principio del 1915, della Nalional Guilds League - (la « Lega per I.a crea– zione di gilde nazionali») - esso cominciò ad espan– dersi JargamenLe nel movimento tradunionista. Causa di ciò fu il crescente spirito rivoluziona,rio che s'era intanbo andato diffondendo nelle masse -ope:raie in– glesi, .anche per effetto deJl.a propaganda fatta daUa « Lega per il sindacalismo industriafe » (la Lega che (1) G. D. H. OoLJ:: Naliona! guild• movemenl. In Mont/y Labo,· R,uiew, luglio 1919. ,,_ Si vedano anche i Problemi del Lavoro, 1-tr. agosto 1920. (2) G. D. H. OoLm: The "wor/4 o( Labour (1915), - Self-gove,·n– . ,neni [in ind«llry. - Labour in the Commonveallh (1918). - The :,,aymenl o( wages (1918). - An inlroduclion to lradeunionlsm (1918). - Socia/ lh••"I( (1919). - Chaoa and o,·der in indualt-y (19-20). preparò gli odierni movimenti «·rank and file» e dei slwps-stewards) e per ,effetto della propaganda mar– xistica, compiuta dalla « Lega per la democrazia in– dustriale», dal Centrai La bolli' College (!:Università operaia marxista) e dalla Plebs League (1). Abolizione del sistema coattivo del •salarialo, col rifiuto, da jJ'arte degli operai, di continuare ancora a Lavorare per il privato imprenditore; applicazione dell'« auto-governo» nelrindustria a mezzo di un si– stema democratico di « gilde » na1.ion.ali, che op,erino in collaborazione con uno Staito democratico; intro– duzione, -cioè, dei principi dell'organizzazione demo-. -cratioo e dell'« auto-governo» nell.a sfera industri'ale, e g,estione delle varie industrie e servizi n.azion:aliz– zati, n-on da parte di organi governativi burocratici, ma ciascuno a, mezzo di una propria «gilda», cioè di una associazione organizza'l,a,. al fìne del pubblico servizio e comprendente tutto il pers-onale ,di ogni grado, nec-essario ali 'eser-cizio del l'industria; p,ropM-e– tà delle impr-ese nazionalizzaie nelle mani, non degli .addel>ti all'i ndustria, ma della collettività; pubblico controllo e ~ercita.to in la.rga misura s·ul prezzo dei prodotti e, almeno indirettamente,. sul live,llo a-elle retribuzioni del personale; « democrazia funzionale·», insomma: wli le idee fondamentali del sistema gil– dista, propugnato ·dalla · N(llional Guilds League, il quale è, in sostanza, un sistema di compartecipa– zione industriale >tra lavoratori e pubblico e, per ciò stesso, nettamente div,erso dal sistema « sindacali– sta». Come mezzi pratici per il raggiungimento d'3i fìne, i gildisli propugnan-0: revisione della costitu– zione e della politica delle. Unioni operaie, perehè si trasformino, d.(I organi di resistenza e di « controllo neg.aUvo », in organi ·di effettivo controllo dell 'indu– slria; costituzione e raggruppamento delle Unioni operaie per industrie invece che per mestieri; orga– nizzazione del personale stipendiato in associazioni di resistenza e, possibilmente, loro fusione in una uniaa -organizzazione coi Iavo11atori manuali; orga– n~zzazion~ per stabilimenti e istituzione di « Consigli <l1 fabbnc.a », come mezzo- per abilitare le Unioni Ojperaie ad assumere le fun7,ioni clireU,ivc nell'in– dustri.a. Secondo I'esp osizicme del sistema fatta da-I Col<~, il ti1apasso cl.al presente regime indus,tria,le al sistema « g_HdisLa » dovr ebbe effettu.arsi gra-dualmenie. D(I un Lato, azione delle organizzazioni operaie diretta .ad .assicurarsi il oontrollo sull 'ind·ustria medi.ante il con– trollo del «·lavoro» nel p-eriodo in eui l'industri.a resli ancora nella priv.(lta p,roprietà dell'indus,triale, · con una costante· invasione da parie loro nella sfera del controllo attualmente riservala all'industri.aie o ai suoi rap)lresentanti. I « gil<listi » affermano, infatti, che il « contr-ollo » sul «lavoro» finora eserc.it.ato dul capitalista sta rovinando definitivamente e che è nc– oessario prep.amrne fin d'ora 1Jasostituzione a mezzo di un sistema d,emocratico; sosiituzione che deve es– sere iniziata imrnedi.a.Lamente, se si vuole evita-re un probabile periodo di an.a,11chiaconseguente alla com– J')lela rovina del sistema del salario, dato che l'avve– ni11e dell.a Società può essere salvaguardato sol tanto adoblan,do un sistema economico basato sulla fiduci,n del singolo lavor,a,tore e sulla cooperazione umana nel'I'industria, mediante la progressiva applicazi-0110 • di forme e di metodi democratici di gestione. Ma, oltre .a questo progressivo controllo delle Unio– ni operaie sull'industri.a, i socialisti gildisti propu- . gnano, come riv-endi-oozione immediata e come pre– parozione al sistema delle « gildie », la nazionalizza– zione .del1e industrie, sopratutto dei grandi servizi pubbUci di interesse ,generale, già ma•turi per I.a so– cializzazione, e l'immediata" aipplicazione in questo c.aso di un sistema di controllo misto degli operai e dello Stato, affinch.,è gli operai possano avere s11bito I.a più larga possibile parte nella gestione dell'indu– stria nazion<11izzata, praticamente attuabile. II movimento gildista - che abbraccia, del resto, varie iten<lenze tattiche, dalle riformiste alle rivolu– zionarie -- è, secondo il Cole, accusato di tendenze (1) Sulle nuove correnti del movimento operaio inglese si ve-cla l'ultima eahione del classico libro dei WEBB: The. llislory o( T·rade ' Ut1io~i•m, ext,nded to 1900 (London, Longmans, Greeu & O., 19i!O). \ ,

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