Critica Sociale - anno XXX - n. 11 - 1-15 giugno 1920

I . . CRITICASOCIALE 176 DALL~ RIVISTE :t;,.a « Cpntel}\porary Revjew » di Londra pubblica la traduzione intlese del codice 9i 1eggi relative al ma-trivionio, alla famiglia e alla tutel~ emana:te in Russia dal ·« Commissariato del popolo per la g-iusti– zia», codice di cui, per cura di detto Commissariato, fu già-pubblicata a Pietrogrado, nel 1919, •una tradu– zione francese, con una importante prefazione del direttore dell'Ufficio ·legale A. Hoichbarg, _-la quale è pur essa tradotta nella rivista londinese. · In ·tale ·prc;fazipne, scritta nell'Qttobre 1918, l'Hoich- ~arg si compiace di constatare l'importanz~ del la– voro legi5la~o compi_uto o preparato, pur m mezzo a difficoltà. enormi, in meno di un anno; ..n'la tiene a far rilevare che 'n Governo _prol_etario ha voluto, non, come '1a borghesia, creare_ codici che debban~ durare per secoli; ma creare_ codici e leggi di ·tale natura, che ogni giorno del loro funzionamento ab-. · brevi la necessità della loro esistenza ulteriore; -tan- to più_ traha;,_dosi d'i u~ periodo che, come la 'ditta– tura del proletariato, deve, con l'opera s1,1a diretta a colpire la resistenza e l'organizzazione bor.g,hese, dimin°uire la necessità di un potere coercitivo accen- ' trato e, in genei:ale, di, qualsiasi potere. politico: ·Questi codici,;. oltrechè affrettare la di~1-oluzione dell'ordinamento borghese, vogliono prepai>are i ger– mi del futuro . assetto .Joèialista, anche con la crea– zione di idee e di abitudini nuove, che divengano man mano istintive e-automatiche._ Un passo è_.stato fatto, ad esempio, anche nell'ordinam~nto degli atti · dello stato civile; ma più_ impòrtan te è quanto ri- guarda la tutela. _ . · In regime socialista la: cura dei b_ambini dovrebbe, senza eccezione, esser tolta ai genitori e data alla soèietà. Ma siamo in re~ime di transizione e perciò; rinun:tiàndo ad esercitare una tutela sociale sui bam– bini che possono avere le cure dei genitori (s;ilvo l'obbligo ·del l'istru-zione ed altri analoghi provvedi– menti), tut.ti · i bambini invece, privi delle cure_ dei genitori, sian o ricchi o poveri, sono posti sotto la tutela· non di privati, ~pesso destituiti d'ogni ,senso d'amore e interessati alla rapida morte dei pupilli, ma di_ istituz_ioni pubbliche statali, che soJo in casi particolari_ possono affidare a privati le funzioni tu– telari. Ecco un mutamento non solo rivoluzionario • _(in q-uanto la rompe bruscamente ·col passato); ma. socialista: esso deve infatti servire a dimostrare· che. la tutela sociale sui fartciulli è preferibile· a quella qei genitori, i quali rton hanno i mezzi e i metodi a.i cui dispone la società; sono affettuosi, sì, ma in modo angusto, irrazionale, egoista, preoccupati di allevare · i figli come i'.ndividui -cliiusi nella stretta cerchia. fa– migliare, invece che come parte della vasta società umana.' La nuova conce.zione della tutela è tale che, allargata a tutti gli esseri che hanno bisogno delle altrui cure, può esser, tale e quale, applicata in un assetto definitivamente socialista. Quanto al matrimonio, si è criticato il Go❖erno-dei Soviety per aver mantenuto la pratica dellà re– gistrazione. Ma bisogna ricordare che siamo in re-– gime di transizione· e che occorre .. liquidare non solo l'assetto borghese, ma anche i residui del regime pre-borghese; -che la borghesia non ha saputo distrug– gere: to"g-liere alla Chiesa e alla religione ogni in– flusso sullp Stato, -riberare· le menti dalla suggestione dell' oHremondano, del soprannatural~. preparandole ad accettare le idee socialiste. Le ·1eggi dei · So– viety, oltre ad aboli-re ogni ostacolo· feudale e pa– triarcale al matrimonio, quale la differenza di reli– gione fra -fidanzati, gli impediment'i religiosi .a con– trarre il matrimonio, ecc.;· stabiliscono, per quanto. s'attiene al diritto matrimooiale, perfetta uguaglian- z.a fi:a l'uorrw e la donna, e a questa dànno tutta la libertà che· è possibile in uno stato di transizione pre-socialista. Non- più il vincolo legale del .matri– monio è base della famiglia, ma l'origine effettiva; nonchè il diritto di tutela, anche quello di famiglia. è indipendent~ dall'istituto màtrimoniale. E' stabilita pieqa libertà- di divorzio: si _prepara cosi l? sgretola– ·mento delle idee tradizionali sul matrimonio. In materia di diritto di s·uccessione già la legi~lazio– ne borghese aveva appòrtato restrizioni aUa libertà di testare· ·ma caotiche e in:azi-onali'. Il diritto dei figli o- di.' altri parenti, ad es., a ered(tare una certa parte déj° patrimonio del defunt9 non tiene infat~i alcuna ·considerazione del loro numero, del loro b1- segno, d_ell'entità di detto patrimon_io; non si pr~– occupa quindi di garantire ai parenti poveri e bi– sognosi L'assistenza necessaria. Varie proposte f,uroilo fatte ~ei varii Stati per limitare anche in -al:tri modi il. diritto· di proprietà;. per far partecipare lo· Stato alia su.ccessione; ma i loro autori si preoccuparono so!Jratùtto, evidentemente, di non attentare all'istitu:to della ·proprietà privata. Invece il decreto 27 . aprile 1918 del Governo dei Soviety, ha dato ad esso un colpo- mortale. La .proprietà privata rion è trasmis– sibile da una· ad '"altra generazione o famiglia; ·di– venta semplièemente vitalizia: resta,. cioè, attàccata a una privata persona, al massimo per il tempo in cui· essa vive, e non più. Ma dopo la sua morte essa diventa proprietà della Comunità; dello Stato pro– letario. Così sull'istituto della proprietà• privata è sospesa la· spada di Damoclè di una corta durata e di un'importanza soltanto relativa: così si prepara la distruzione degli istinti individualist_i di proprie– tà. .Dopo la promulgazione di detta legge, nulla è rim'asto -deli'istituto dell'eredità privata; la propr.ietà delle persone morte, di qualunque ,genere, è divenuta totalmente. proprietà della repubblica federale socia– lista russa dei Soviety. ·« Nessuna· eccezione a taJe regola è stabilita. Tutta– via per i patrimonii inferiori a 1000 ruòli,· poichè sarebbe incomodo per lo Stato assumere l'am]Pi.nistra– zione dell'enorme quantità di•. questi' piccoli patri– moni,· esso preferisce ignorarli, lasciandone l'ainmi– nistrazione e la libera disposizione ai parenti dei defunti. «·Ma abolendo iJ-•diritto di ·pròprietà privata, noi non potemmo esimerci d·a1 téner presente il fatto che attualmente la fa_miglia individualmente esiste a~cora, e non è ancora· un fàtl:o compiuto l'educa– zione dei bambini- per opera della comunità, nè fa società offre sicura assistenza a tutti i· suoi membri che ne abbiano bisogno. Quindi, finchè non siano attuate ··tutte le misure di previdenza sociale, ab• biamo cons.ervato una specie• ·d•i surrogato dell'assi– curazione, tratto dal patrimonio· del defunto, per i prossimi parenti :e per la vedova, se costoro si tro~ ·vano inetti al lavoro e bisognosi. E questa forma d1 assistenza è concessa a una più larga cerchia di per– sone e con molto maggiore sicurezza, che non sotto le v'ecchie leggi di .successione. fe( la nuova· legi– slazione, infatti; nessuna differenza è fatta tra la filiazione legittima e la illegittima, mentre con le!- --.- ... vecchie leggi il figli9 ·na,turale ·perdeva, alla morta del padre,' il dJritto anche agli alimenti. Inoltre il diritto di assistenza dei parenti poveri e-. impotenti del defunto va inna nzi al diritto dei suoi creditori. E· infine il diritto d.ei parenti è regolato dal grado·-------~ non della loro pare ntela , gia della loro povertà. * li primo- ministro « separazionista » del Montene- gro, Plamanatz, visitò recentemente Londra, dove co~– dusse un'abile propaganda in favore dell'ex re N1° ·cola. Grande pubblicità diede la st_ampa alla sua campagna. Convint_a invece che la. grande maggio– ranza dei Montenegrini desidera !'-unione con la Ser– bia, e che tale unione è necessaria all'e!iistenza eco– nomica del Montenegro, la « Balkan Review » di Lon– dra ha dato I.i parola a un eminefite <<unionist:i » montenegrino, e nell'ultimo suo quaderno n_e pubbltca le argomentazioni. La questione rigu,ardàntlf'il mio paese, _scrive l'~no– nin10 collaboratore, _è molto mal conoscmta nel.I Oc– cidente d'Europa. I reali desideri ~i qt!asi tuttt ! Monténègrini sono completamente d1vers1 eia quelh dell'ex· re Nicola e élei suoi amici inglesi. La grande maggiòranzà del· nostro _'popolo, il quale è tutto· serbo di razza, votò unanime. p~r mezzò della grande Scu,p– cina, nel· novembre 1918, per l'unio'ne del _Montenegi;o con la Serbia e con tutti i paesi jugoslavi, ·e depose la dinastia dei Petrovi_çh. . -

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