Critica Sociale - anno XXX - n. 11 - 1-15 giugno 1920

CRITICA SOCIALE 171 le poche e valorose, direi eroi<ihe, inizie.~ive ,perso- _ fror.ito ai mezzi per -soddisfarli; s,piega il disagio sco- _ nali? Chi ha fatto studi?' Dove. i 1-!l'ogressi? ,las(ico, e spiega I'afiannersi degli empi~·ici intorno - Rifacen-doci· alle statistiche _dèi-1913,, troviamo: c-he, ali-a degente iper portarie qualche, lenimento. aell~ 426.755 tonnellate di ghisa, tonnellate 420.283 · Non poriiamo tra i medici, >pÌù o meno esperti, il erano prodotte da otto alti forni a coke, 6312 da far: « Pa~lito •popolar.e italiano », ,poichè qui gli interessi -ni a carbone .di legna, ç tonnell>ate 160 (di<Jo ce~to- di parte sono ialmente prevatenLi, <ihe neppure loa sesso.nta) da·•un forno elettrico! _ truooatura ,più raffinata può .nasconderli. - Più' <ihe Condwdendo: La Siderungia italiana, per' prepo- - della salute_ delli scuolà, :__ come --Iargit,Iioe dei -mezzi lere politico prìma, per necessità doforose di guer- intellettuali per lç civili ascensioni di lutti _gli uo- . ra dopo, collegale' ana imipreparazione tecnica· asso- . mini -' ì popo-lari si preoccupano di acquistare, me- - Iuta degli .org11-nis'tatali, sempre ammalo.la, è <liven- die.nte J,a_ libertà, ossia 1 'abdi,cazione -dello Stato, la tata i-pertrofica, ha superato Jn tutti i sensi i' limiti po·ssibi.Jità di -convergere· ogni ,energii:i della sctioJ;a al che le condizioµi natural_i e le esi,genze economiche ,più efficace· proselitismo confes·sionale. - del Paese- avrebbero dovuto imj)orJe, ed è dègene- Maggiore buona fede· può ricones-ce..rsi a un gn,-p– oota te_cnicarnente e ~o_ralrÌ1,eille. Se _non vuole mo- .po più· avanzalo e radica:le della borghesia, che acce– Fire bisogna che si rigeneri: tecnioamente; _, con.un ,de anch',esso all'idoo d-i dispensare lo Stato d,a,Idove– prograrruma seriò, o:vdinato, preciso; moralmente, li- re dell'insegniàmento, riserval}dog.Ji soltanto qualche berandosi dall 'afiarismo ohe' essa, più di ogni -altra controllo sulla scuola. · Ma -la buona fede del medieo industria,- ha cre ato e nutrito in Italia. µon oosta, se è sbag-liata la, diagnosi, a selvare l'in- Sarà essa oop, a.ce? I.o auguriamo di cuore, _ma ab-_ fermo.· Ora i:1 male della scuola non, sta nella inca- hiamo p(1Ca fiducia! - pacilà_ dello Stato a pronedere al-le. funziope educa- - Tepiiamo, q.ut ,conw. aitro~e:,.,che_-la ~rg~~sii:i,csia. -~fm, 1, per la quale 5!3-rebbeinvece perfettamente id-0- oramaL impotente e che ma:vci verso l'a~isso. Se il nea la inizialivà iprivata; ,sta piuttosto nel su.o con- 1pròliitariato,: .ane0ra immaturo, d·ovrà ,assumere J,a. lrario: - nel fatto -cioè che la concezione individueli: responsàbililii e µireiione della grande -industria, gli stiéa- e_bbe troppo influss~ _ sulla scuola, -che è organo,' · errorL',inèvitabili della sua impreparazione saram:io - di sua -natura, collettivo; ·condizione aggravata- di:illa sempre meno. gravi e d11-nnosial ]ir.aese deUe colipe insufficiente dotazione di e~sa. medi tele, prepara tè e volute dall'affarismo o~gi im-, Tutf.o H regime borghese -è, per p_rop.ria natura, peranté. mercanUlista; ogni suo prodotto ha un valor_e di PER. LA SCUOLA POPOLARE INT GRALE ' Siaìno b~n -iieti di pubblicare l'articolo che se- gue, a_nzituttci perch.è rep.ulÌan.:!O che la-. soluzione nostra del problema della scuola, la cui urgenza, per l'incalzare di altri bis_ogni assillanti e angosciosi; appare forse or·a meno evide:nte,' sia, viceversa, uno degli· strùmenti ,più necessari ,e più• efficaci a risol'– Yere radicalmente la crisi in cui ci dibatt;iamo;·· poi ,·,11cheperchè ,l'autore è ·esso. stesso u~a_·cospicua testimonianza dell'utile che. la -classe op,era-ia puè trarre, dal possesso della .c4ltura, .per prepararsi alle molte funzioni cui la .chiamano le non. men- · daci promesse della evoluzione sociale e della stòria .. , ·:· _ . -· 'La C. S. Il' cìis,agio economico-morale di gue,sla g rave ora storica ·-non -può non riperèuotersi' sull'org, a.ho più <i,erlsibife'é'i>iù' ìllip,rés'sfonabil~ 'del 'èb-fpo s&iale: 'Ja, ' s6uola'. -Sensibilità ed impr~ssiÒnabilità che 'derivano, oJtre _cl!e-dall'essere :ciue.sta il èentro nervoso per ·ec-– èelleriu; dal fattò ,che,' durante I'aocrescersi dell'or– ganismo' sbciale; la sé-uoJà--..non,potè svilùppars·i in misura ·confdrlflie, per insufficienza di alimenbaziòne, --Mentre; nell 'attuaJ.e' regime; ogni funzione, in cui potè -intravvedersi un.a utilità individuale, trovò chi la adeinÌ}iva con "spontaà,èa energia; deriyan-done ela– stidtà e ròbuslez~, s-oJtanto là scuol,:i' - la cui uti– lità non -venne .me."iunivl!rsaltnente'" rfoanosciuta - non lroyò;, nel libero g,iuoco degJ.i -interessi, altri èhé la sosteness'e; di guisa ehe · dovette essere as-' sunLa, com.è un servizio -passiva, dall"~nte collettivo. çorne stupirsi deLmarastna, che •preesisteva ·al conflitto mondìiale, e che,- d-opo questo, si è aculiz- - zato? Ii diverso graao -di svilll!Ppo dellà vita sociale - e dei suoi bisogni 'intelléttuali è ·1}u!turali, "in con: - , f - , . scam-bjo prima àncoro che un valore -d'uso; e la sua scuola 'fu .così ,poco ,préservata <!a questo malanno, che, -lungi dal rimanere la l.argilrice dei Ìnezzi ,più _ efficà,éi e diretti· per l'incr(;lr.nento intellettuale, st trarlu.sse, nell'universale· opinione,- •per la sua _strut– turo programmatica, per le stesse sue suddfvisioni, irL una semplice -dispensai.rie~ di titoli da s'contare sUJImercato degli uffi_cio pubbliei o privali, _ , Si ha un bel dfre ·che la scuole non pulsa con la vita; che essa non dà 1a' preparazione. adeguata ,,alla vita;. ehe, dopo l'insegnamento,. per qualunque ,car– riera, bisogna iniziare un tirocinio, diretto e· dislrqg– _gere gli elementi -che I~ scuola· ha formali, per una base più congrua aJ.l'impiego, àl mestiere, alla prò– fessione de_i -giovane; .che l'istruzione, le -cognizioni tecniche, ·1,a coltura ricevuta nelle aule scolastiche, sono prodotti_ di maniera, -che non incid-ono nei biso– gni 'rea,Ji. Ma ciò dipende, -al ·contrario di qtrnnlo– èomuhemente s1,pense; appunto dal fallo'che !,a s,cuola,, è un istituto di emissione di simboli cartacei · più che ·un,ii .nttrez:iata p,alestra per l'irrobustimento in– tèlle.ttuali deI,Je nuove' generazioni. Finchè ciò sia, i risultati suoi saron'no sempre superficiali e fittizi, destinali -e soddisf.are egoismi e- vanità individimli, non e.erto gli• interessi so~iali. • - ,Ora molta gente parte in guerra contro la -scuola di Stato ·in fa'Vore della iniziativa •Privala.: si .vor– rebbe riservata all'ente ,pubblico I-a··fa.collà di .co– stituire i quadri dei lic(;lnziali, di,plomali; -lau– reati, mer<;è gli esami di Stato. Il. prof. Rodolfo Mondol•fo ha già autorevolmente ossérvato· che sarà q1,1esto_ un sistem,a da or-eveltarsi' -per la èreazione di aziende ·specializzat•e nell'i:irte di far -consegui-re-'i titoli con. ogni sorta -di trucchi. Sarà anche -- ,ag-. giungiamo - il mezzo ,più .aèconeio per disperdere quel poco di controllo -che lo Stato, -come espr_essio– rie degli interessi piil' ,gene°rali, -serba ancora in _con- - -frpnto all'invadenw. ingivi<lua.Jista, s-emipre più cu– rante di. wlori immediati· e ,p;ersonali che_ del v,an- I'

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