Critica Sociale - anno XXX - n. 9 - 1-15 maggio 1920

136 CRITICASOCIALE * Se il controllo s-ulla produzione v,a inteso in que– ;;to modo, i Consigli di fabbrica non sono. puqto . t1d.atti ad esercitarlo. E allofa ·1e funzioni· di questi Con-sigli si riducono a co:;ia molto più modesta. Si-è parl-ato di costituirli come nudei rivolu-zionarii da immettere nelle offi– cine per la prepar;:izione al gran cqlpo per la pre'S.a di ;possesso delle fabbriche, · operazione eminente– mente politica che presu1p•pone l'.aJbbattimento del potere_ politico (,perchè, se i'I potere politico perm,a– ne quello ohe è, la presa di pos-sesso non ha che un ~,alare dimostrativo e transeun,te, visto eh~, se ·nel primo giorno gli scioperanti prendono - con 14-for– za -- posseS1so della f,abbricia, nel ·secondo le g-uardie regie - pure con la forza - ri-prenidono possesso della f.aib-bri-ca e de,lle pe-rsone degli scioper ,àn.ti ). Ma per questa bisogna è già stata decisa dal P. S. I. la costituzione dei ,Souiety, i qua)i avranno dirama– zioni ovunque una :aUiviLà pr0letaria si s:vol:ga. . ,Priv-aLi c01sì della loro funzÙ>ne p@J.itica , passa~a ai 'Soviety, è -deHa ,possibilità di drn:tral-lo 1r,,su1h 'aè' zienda (salvo -6he per <( conl-rollo,)i non s'inltendia ... , la p,arleci,pazione rig-li utili, da noi se,m.p,re c9-mbat– huta come una forma ·di collaborazione trop,po coilia– borazionista ··e; pur lra;ppo; già richi!)sta da -qu.alohe .'.;-,,,çategoria di operiai), i Con-sigli di Azienida saranno quale, ad esempio, lavora il ferro, o il èemén4:o, o il caucciù, o·,1a lana e ·così via, assuma anehe l'in– dustria della cii.sa; anzi è desiderabile che ll\tl1 l'as- suma, , _ E ciò anche perchè i rapporti tra industriale. e ope– raio ·è bene rimangano- quelli di datore di lavoro a prestatore d'opera, regolati• dal contratto di lavoro, - e èhe nessun a;ltro vinéolo intervenga tra i due, co– me que-llo tra inquilino·e padrone di casa, in quantQ. esso limiterèbbe la libertà degli atti ·dell'operaio nella fabbrica, per la tema di dover, perdere, eol la– voro, anche l' abitazioJ1e: La soluzione dei due_ aspetti del problema può es– sere ottenuta nel -modo seguente: x) Dove sia scarsezza di ·1ocàli di abitazione, l'in– clust~ia che si ·in{pianta · o si sviluppa, stanzia una qùota del suo capitale per la costruzione di case pei· i propri dipendenti, · in -proporziùne degli operai - e impiegati che essa occuperà o che occupa." . _ 2) Tale somma viene .versata :come ·conferimento all'Istituto per le Ca~e popolari del Comune, o cìi quello più prossimo, entrn:ndo così la Dit_ta a far parte dei soci delJ.;Isti tu to, e concorrendo ana ripartizione della eccedenza attiva che al capitale. im.piegato ve- nisse assegnata annualn'lente. _ 3) L'Istituto provvede, con tale somma, a com– lll'Fa•ne le a_,ee•e,a· cost11uire le abitazic;mi, le quali, con opportune operazioni di: mutuj ipoteearii, possono es– seFe ·successivamente accresciute cli numero. 4) Gli alloggi di tali case vengono· dall'Istituto affittate agli abitanti nel Con\une, dando la -prefe– renza agli operai,. od impiegati -delle Ditte conferenti, nella proporzione· dei capi tali da esse; fon feriti. , 5) In tal_ modo gli operai e gli impiegati' di _quelle Ditte· diventano e. rimangono inquilini del- l'Istituto, affatto. estraneo e indipendente, per la sua gestione, daTle Pitte; ed ove cessassero il loro rap– porto di lavoro con queste per dimiss'ione o per li, cenziamento, non si . ron:ipèrà per ciò, immeqiata– mente, il loro· coii.tratto cli affitto coll'fatituto, ma sarà loro consentito,·. in un cong-ruo termine, di spo– starsi verso il nuovo luogo di lavoro, lasciando li– bero. l'alloggio ad altro dipendente della Ditta, -ove questa ne abbisogni. . 6) Una· parte· della somma conferi~a. specie se trsittasi di più di ùna Ditta per ùn'uriica- loc.alità in– dustriale, dovrebbe essère impiegata dall'Istituto a ècistruire una Casa per gli operai scapoli, e pe'r quelli ·che immigrano- dai paesi vicini il lunedì mattina e ri-partono il sabato per i-1 loro domiciliò 'normale. ·· costretti a ri.tornare alle loro fun,zioni - sia pul'e . s'ea1:1prepiù all-ar,gate, ~empre _più efficaci - di Com– rniS1sioni interne con un nuovo noll)e. E q1rnl control– lo sui prodotti, che, unico, p(!)trebbe rompere il cir– colo vizioso entro oui si rincorrono gli aumenti di sai.aria e il salire dei pr,ezzi, S1pecie in questo perio– do di mercato ~hiuso alla concorrenza-, ester.a, ri– marrà anche esso abbiandona,to; ·come abbandonato è rimasto fino ad or.a, per,chè l(;l questiqni co!Dlplesse sono. quelle meno sentite, anche se cos~i.tuis•cono (s~a , pure come discus•sione teCJri-oo, ove I.a resistenz·a ca– pjlalisti-ca ne renda ilillpossibile ·1a soHedta -iaitu-azio– ne) -la via più sicura -p·er gi•urigere .a discip,!inare, nel– l'in,teresse collettivo, ],a -produzione e ,lo s,éambio delle merci, ,che è, in fondo, la vera rivoluzione soci~lista. . GINO B-ALDESI. DUE SOLUZIOHI DEL PROBLEMA DELLE ABITAZIOHI . · 7) Ess·endo le case costruite dall'Istituto secondo le norme dèlle attuali disposizioni legislative sulle · _/casè popolar.i e -niantenute _in proprietà indivisa ·e inalienabile dell'Istituto stesso, non ·può maµca·re il contributo dello Stato al pagamento degli inferessi degli eventuali prestiti, ove le case siano' costruite entro il tenni!)_e stabilito dai. <decreti. PER Gq, OPERAI DELLE ,INDUSTRIE. 1 Una della Cat;~e 1 prei:i'jfoe dell'urìllàne~ìi1èl' 'è' 1_6,~vi-·; luppo deHe indust-rie, che attira i_ p~·estatori d'opera déille campagne -e dai .centri- minori per .l'altezza dei salari. La Ditta industriale, singola p·ersoiia d Società,• non si preoccupa men0111amente di questo elemento della. sua gestione. Gli operai, gli impiegati si acco– modino come possono, si ammucchino negli alloggi . esistenti in luogo, !)egg.iorando le condizioni' loro e .degli abitan.'ti, paghino - canoni" di subaffitto iperbo-, lici: ciò• non riguarda la Ditta che dà loro il layoro e la rin1unerazione. · Invece, ' è proprio necessario che gli organizzatori cli una industria mettano in preventivo· nelle spese rli impianto e di sviluppo ·di essa una sonuna adeguat:l per costruire · 1e abitazioni alle loro' maestranze o,. · per lo meno, a quella parte di ·essa che si prèsume immigri da fuori non trovandosi in ·1uogo. E,' poich~ la costruzi~ne e la gestione di ,case d'abitazione· è pur essa -un'industria che vuole essere condotta con speciali criteri tecnici e - amministrativi e da orga– nismi appo~iti, non è necéssaiio· che la Ditta, _la BibliotecaGino·Bianco PER i PICCOLI RISPARMIATORI. ,- ' . - -Fer questi si tratta di- soddisf,are il desiderio della -c~!t1 in· uS<!l p"i·opri0 o ··c0ntilu:ro' 001 ì)rincipid> della inalienabi-lità. e ,indivisil5ilità dell-a casa stessa. · Vi è, in ogni centro urbano, un •buon numero di persone· che- desiderano di potersi assicurare l'àbita– zione in casetta isolata o in appairtame-nto, ma che non hanno disponibi-li le_ somme necessarie per com- , per arsi l'uno_ o l'altra,: o ne hanno s0lo una parte. Vi -è, sì, il sistema di acquisto con pagamenti rsi– teali in 15 o 20 anni, ma, per eh.i ha un recldito fis– so, la -de_curtazion_e di una somma annua, specie _se ·capitasse qu_alchè disgrazia -o qualçhe malsittia co– stosa, riesce penos·a e può essere .talora calamitosa -così da compromettere l'operal"ione medesima d'ac– quisto. ·D'altro ca11to, quando la casa sia costr-uita 'da un Ente di caratter~ pubblico o semi"-pubblico e non ped tu.ro , · e -ne sia ·g_aranti to l'uso finchè si os– servano certe condizioni contrattuali, che c0sa pùò aggiungere a' tale godimento l'essere ·proprietario del terreno, dei muri e del tetto? . Questo forse può . aggiu'ngere: che, · il giorno in 'cui l'inquilino-proprietario volesse' venclerla, potrebbe lu_crare ·qualeh"e biglietto da mille. · ·

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