Critica Sociale - anno XXX - n. 9 - 1-15 maggio 1920

• '134 • CRITICA SOOIALE A me non irnpo11tadi sapere se, come altri disse, il colpo fosse preparato, o .se (in via subordi,nata) ìl profitto che ne trasse la parte massimali.;ta fosse preventivato in bilancio, alla voce impreviste . . Ciò che importa è che quell'episodio palesò - in un Congresso. che si suppone essere una élite! - lo staio d'animo ipnoti,co delle fol,Je che ivi erano rap- .presentate: stato d'animo contraddittorio. a qualun– que aziione e preparazione positiva, per la evolu– zione e per la rivoluzione, per la conquista gra- . duale e per il co1po di mano. . Dopo . d'allora; cominciò Serrati nèll' Avanti! . a Lratti, ad a,ccennii, l'opera di conil,ro,va,pore. Son g.1à mesi parecchi che nell'Avanti! egli scriveva: · « I Soviety non si creano dal nulla e artifkialmente come ,per colpo di baochetla magica. La questione non è quasi per anco delibata. Forse anche gli stessi migliori comrpàglli 11Je hanno un 'idea assai nebuloso. Alla .massa i Souiely appaiono una specie di tocca– sana mil'acoloso. Il ,progetto Bomba-cci non ha certo gettato su di' essi molt,a -luce, essendo un:a copi-a .....:. poco felice, ci rp,a,re- di cose russe rimqsticate ,i.n italiano senza tenere alcun conto delle p'ec,l,!liari con– dizioni nostre, delle qu.ali ,pure i socialisti debl;>0no 'p'l,eoòcu.paI'ISi se vogliono seguire le necessità d~lla storia e volgerle ,ai benefid deJ.Ja m,a,ssa p_rolelaria, e se non ha nno kt 'Pretesa utopisti-ca di· imporsi e ji sovrappor.si ,aJ.lasto-ria e c::lior,eaq-e il tutto dal nu.Jla. c ome fece buonanima del Padre Eterno» .. Non n·oi ce ne meraviglieremo, nè sonideremo del,Ja posizione in cui talvol,ta i copdobti@i - di tuLti i generi e di ogni. frazione --,- vengono a tro– va,rsi. La-vita è siffatta, e chi vive in ambienti ope– rosi e ferviidi di attività vairia e fecondà,' non si stu– pi,~ce nè di questi _ab?agli nè di questi equivoc_i,. in cui cade la foUa trascmata da montature contag1-ose: Noi abbiamo vi1sto, per esempio, la .{>arte .massi– ma·li.sta nel Reggiano, dapprima,, nia-tta,ccandosi. alla critica tradi,zionale de,i pochi rivoluzionatii locali d'un tempo, considerare ,le Cooperative come inu– tili e piocolo-borghies,i, · se ·non pr-o,pniçi.corrompi~ trici e peri,colose; e, da. quand o L enin comunicò e raccomandò la grande sc0ipe, r.ta che, quandò- si. d.i,sfà_un regi~e? occo,rre rifarne u no nuov_o, con _ gangLi e orgam mtorno a cm aggregare e sistema- . re il mondo in crisi, e eh.e le Cooperative di Con– sumo ·e di Lavoro sono i nuclei da ciò, çonvçrtirsi · al Cooperativismo -e lamentare però che una Pro– vincia, come _Reggjo d_'Emiilia,.che per sè s_arebbe' pronta· a ogm più ardtto sperimento,• non sia alla testa del massimalismo, ma prudentemente s1 preoc– cupi un poco anche di ciò che farebbe, in caso ' di un movimento, Reggio.:. di Calahria. Non è vecchia cosa e noti,ssima·, ché le stoffe -ita– tiane"solo. quando vanno in InghiLwrra e ne ~orna- · no con marca estera, sono apprezzate tra noi? Ma. ~nza ~upirci _nè. compia~e-rci, pe1' incom- , p·rens10ne o l'!er ma.Jigmtà p1ccma, a':remo per~ diritto di domandare se qùeUo ohe costituì uno dei nostri più gravi delirt,t!Ìe titoli d'imputazione- per E questa nota è ritornata più volte. E. ritorna,ta tradimento... indirebto deJ,la Rivo'luzione, debba la più b"meno velata e garbata derisione del meta- proprio e$,sere oon$istito ~ con,s,istere i_nciò: di aver fisicismo passionale del Bombaoci; i.J mònito alle detto e previsto e ammonito,. due anrn, un anno fa,. masse che J.a Rivoluz,ione è cosa seria, e. non si ciò che altri dice so]tanrt,o adesso. , fa cantando Bandiera rossa o urlando Viva Lenin!, - Al cons:peLto dei patrioti, guerra.ioli, !Jaziona~ist.(, il rilievo che la _i~faiuaz[m;1edi n_~mi ~uovi_può por- fascisti, fanatici. 0 ciechi O protervi -0 ,pe~fid1,•1) tare alla demolmone d1 cose g1a es1st~ntJ e ~1tiilii.s- _ maggior ·to,rito.?i noi socialist~ fu ed è, ancora 1 d1. sime, anziché alle edificazioni vitali; I avvertimen- aver avu to· ragi,one. Non vogliamo credere che al- lo che l'ordine nuovo, cui si ?Spir.a con impetuosa trettan.to avv~nga a n~i,_ d'ala ·des!ra, _al ?onspet~o impaz:ienza, è, pe,r l'appuntò, l'ordine, .e non ... il suo dei c ompàgm d'ala sirustra. Sarebbe u~ analogia contrariò; che Lenin è un rigidissimo disciplinato- nuova da _aggiupgere a.Jle aH,re, che e,s1sbono tra re, per natura e più per necessità . autoritario, e guerra .e rivo'luzwne. non un .anarch,j,co individualista come non. pochi Giov.ANNI-ZrnoRDI. credono, e che il regime da. lui costituito è una società duramente regolata da norme ferree, e non già i,J paradiso. della libertà intesa come la facoltà di fare og,nuno i'] corrnodo proprio, e magari anchè di non lavorare e di andare a dipo•rto nelle auto– mobili tolte alla borgheisia fannullona .. Abbiamo letto o intraViisto le critiche a quelle correnti (intellettuali ò istintive : giacchè è curioso vede•re come la ,smania di fogge nuove, formule dottrinali o semplici voc1!boli, teo-remi astrusi o giaculatorie meccaniche, accomuni gli· iintellettuali 1 e irli ·analfabeiti; co,sl come il cappello a· cilindro, proprio aii gentiluomihi della civile Europa, viene, a\..preferenz,a d'ogni altro indumento, adottato dai se'Jvaggi) a que'lle correnti che, abbracoiando i So– vietu e i Consigli di fabbrica come una scoperta assolutamente originale, come una imipo,rtazione esotica cotnp!J}tamente nuova per l'Italia, non si preoocupassero 'dii fare, nop .già una. modificazione e una integraz:ione di forme già èsi,steinti (dow esi– stono), ma una disorganizzaz,iooe di quel poco. che·. vi è di organizzato; non si preo~upassero che po– tesse divenire un movimento di disgregazione anzi– chè di più ,?mpia . e più salda _orga?<Ìzzaziione;_e che potesse diventare una tendenza d1 corpo·rat1_v1- smo amichè di più larga e. consapevole ·coordina– zqone ~· disci·pliname-nto della classe i:miversa dei . lavoratori, contro ogni separatiisrno ed egoismo e arrivi.smo di· categoria, e quale nucleo aggreg.::itore della èolleittività. Consigli diAzisndn E controllo &.lÌi prodotti La discussione ohe in !balia si va svoLgendo ,sulla -costituzione dei Consigli di Azienda, non può dirsi condotta ·in modo· da ren,d,ere chiara l'idea di quello eh~ t3il~organtsmj ·siano o dQIVrebbero,~ssere. Ohi ik.~la di conquistare, per '·mezzo· di es'si; la fanbrico e il · laboratorio, chi intende giungere con essi al controllo completo della produzione, chi -'-< più· modes~mente, ma forse .con migljore visiòne delki.· realtà - tende ad al,ki,r.gare le f,Ùnzioni 'delle' v.eochie Commissioni interne, cercando di po,ter giun– gere alla éon~scenza del ~eccanismo industriale nel, . la sua costitu~ione molecolare, che si chioma fab– brica o· aziend,a. Occorre sfatare la cre_denza che il Consigjio di fabbTi!co pos,s,a a~re come o-rgano a sè per la con– quista della fabbri«i., e che abbia i requisiti per controJ.làre l,a produzione. La conquista dei mezzi di. ,Produz.ione e -di scambio pe.r parte del proletariato - conquista intesa. nel senso di presa di possesso -:-– ncm ,può es,<;ereche la conseguenza del c~llaE!SO c;le11,a società ca'Pitaliiilica, do,po un processo di .é.voluziorie graduate, susseguente o precedente ad una violenta . BibHotecaGirio Biancò

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