Critica Sociale - anno XXX - n. 8 - 16-30 aprile 1920

- CRITICA·SOCIALE 125 PROBLEMI CONCRETI LASCUOLA III. Linee diun programma d'azione stolastict · ·. (Continuazioxte; vedi N. 7) delle scuole alle dipendenz:e dei .Co~uni; ma ciò non esclude :ia fm1izioneuti,Ie e necessa,ria delle circoscri- . i.ioni ,regirmali. , · · ' Ogni·11egione ha bisogni particolal'i, clre si riper– cuotono anche .sulle esi~enw, alle qual-i çleve rispo~– dere la scuola; e- spec1alm~nte le -scuole popolari, tecniche e. professionali (chè la scuola media cla.s– sica preparatoria all'istruzione ;;u,perior.e, deve ri- e) /~'amministrazione della Scuola spo~d~re ad esigenze gener.aili più uniformi): ora un Cons,igiio d' arrimi.ni, strazione scolastica unito ed ac-, L'esig.enza che la scuola sia pubhlièo •servizio e . centratore non po.trebbe. avere :i; onsape-v olezza suffi- funzione di Stato, viene da molti (sp-ecie di parte ci,ente delle var·ietà regionali, 0 dovr.eb! Je diventare_ clericale) ,rappresentata come cieca idolatl'ia di quel ·mastodontico {e, quindi, inconcludente) per .conte– mostruoso Leviathan accentratore e monopolista che nere rappresentanti delle 'diverse regioni, ognuna è lo Stato burocra-tico. E' una contraffazione, sia P,Ùr delle quali, d'aJtra pa:rte, ·resterebb.e di volti! in volta . fatta in piena buona fede·.- esigua e forse inascoltata minoranz_a. . . Monopolio o regime·di pl'ivativa o diritto esclusi- Quindi i Consigli regionali appawno la soluz10ne. vo dello Stato sono ben diversa cosa dal dovere, -migliore, evitando i cl.anni dell'accentramento e· del che qui s,i afferma per· lo Stato, d.i provvedere all'e- decentramento, èccessivi; e per la comp"etenzà loro ducazione per tutti. La libertà del,la scuola, -quale La ·dovrebbero dividersi in varie sezioni, riguardante propugna chi esclude che diplomi e' titoli .d'es3?1e ognuna un 01:dine di s.cuole (elementari, popolari e possano esser dati da· altri che dallo Stato (I), esiste professionali, medie), includèndo ,in ciascuna rap– in parte anche ora (2), perchè nessuno vieta nè l'e- presenta-nze elettive delle organizz'azioni di insegnan– sistenza di •istituµ 'Privati (spesso fiorenti anch~ ~_an- -ti e dei consumatori, insieme con quelle dello Stato. do meno Io menterebbero (3), nè la facoltà ai_pnva- I rappresentan ti d ello Stato sarebbero natural.mente tisti di presentarsi .ad·esami in scuole pubbliche; quel dati dai corpi d.ei Provvedit◊1ri e degli Ispetton delle che oggi non esiste, e tanto_meno. deve esistere. d~- scuole elementari e medie·, .già ,o,r.adivisi. in circoscri– mani, è,_ da, µna parte, la libertà dello Stato d1 di: · zi_oniprovinci~li _o regio:nali; e po~r,ebbero in !ali ç?r- . sinteressa,rs1 della fame· - e orescente fame - dt - pi e-sse.rscelti :per elezione n:ieg-h_o che per 110!fl1113 scuole chiudendo buona parte delle sue, e, dall_'al- gove-rnativa. I rappresentanti dru consumatori do– tra parte, la .wstrizion~, che per tal modo si eserci- vrebbero · comprendere del,egati, non dei Comuni terebbe sulla maggioranza dei discepoli, di rivolger- soltanto, ma anche delle organizzazioni (Federazio– si a spese p-ro-pr:ie,a scuole libere da vincoli di ga- ni, Sindacati,- Camere del Lavoro); e 13:loro nomina r;nzie pubbliche o di ,rinunciare ad una istruzione:,. e i periodici rend.iconti della foro fu~Zione nel seno che ·non ·possano pagarsi (4). - . deille organ~zzazioni dovrebbe,ro servire a .s,b1molare, Ma .scuola ·di Stato non significa e .non d_eve s1- forma,re e tener de,sta ed attiva quella coscienza séo– gnificar-e mostruoso accentra·mento. lastica pubbiica,. di cui parlo più oltre, :come_ele– . Io ho mostrato un danno gravissimo, inerente a mento essenziale e fondamenta1e ·del bu'On funz1on.a 0 que!.la forma di decentramento, propugnata ariche -mento delle scuole. , . . . . . . dal S°ir~da.cato_ ,riw.g.i,stra!e-, che consiste nel ritorno QueSl!iiConsigl:i i:eg,ion,a!i~ovrebb~ro -- .a _-sorru- (1) Il partito popolare va più'in là, chiedendo anche la libertà di dar diplomi, e, per converso, il concorso dello Stato nelle spese: ma l'interesse di:":paite è qui evidente. _ · (2) Manca, è verO, la libera conoorre~ze. (cui sopratutto si mirf!,-), perchè esi>minatori ò giudici per· gli àlunni delle ~cuole pubbliche sono i loro eteesi inseglle.nti ; me. di questo fi.rgomento ho già detto a. sufficienza. E quanto alle ecogssive facilitazioni di' passaggi senza esame nelle scuole pubbliche dirò più oltre. · (3) Obi si illude sui benefiòt della concorrenza per l'elJ'V'!'ziòne intellettuale e la pnrificazione tnor,.le delle' scuole, dovrebbe· me– ditare su questi ~asi signifioatiyi di istituti privati, notoriamente pessimi"e talvolta_bollH.ti col marchio ~•infamia ~a ?ubblic~e i~– chieste, e pure _cooJa,/'fòllati. da <lover rimandare indietro gli asp,– i,anti in soprannumero. Questo. mentr<i le scuole . di, Stato sono aperte a tutti: figuriamoci se fossero cbiùoé ! (4) A questo punto può rìsultl.'re quanto di convergenza e quanto di divergenza sia .tra il programma, che io pro pugno per il Par– tito Socialista e quello ohe il Lombardo Radice sostiene p~r la Lega di rinnot1~mento naiionale. •L'Q. d.· g., lucido ed organico, che il 'Lombardo Radice ha rrep·arato per il Congresso della I,ega, racoogliendo~• in concettosa ·sintesi il suo• pi-ogramma~ ha benst (come rileva il suo autore) alcunj. punti di .con~atto con l'~d_irizzo da me sostenuto, in quanto, specialmente, respinge cosi 1~ hbel;'tè. della ectiola quale , è intesa dai ."éattolici, come 'l'accentramento· burocratico, voluto ·dalla falsa· democrazia; esige che lo sviluppo delle scuole di Stato avvenga secondo. linee stabilite. dai compe– tenti; propugna l'autonomiadella scuoi.a daUa burocre,zi~ e da_lla pOlitica e la trasformazione da corpo consultivo in dehbtlrat1vo del Co.nsiglio Superiore, reso. esoluaivaineiité elettivo: Ma è in con– trasto non lieve con le mid tesi in quanto domanda rigorosa. sele– zione di alunni, e co1;1ferhnento del çarattere di vero e proprio obncorso agli esami di ammissione.obbligat9rt· per tutti._ Vero è· ohe il Lomb&rdo Radice. ohiede p·uu • ohe alla ingiusta spere4'n– zione 1H fatf-4 tra i.giovani delle diverse classi sociali si dia rimedio - istituendo in. ogni centro .di stùdio borse e premt di perfeziona; 'mento • ma io ritengo di aver gi11. djmostrato come appunto negh esami. "di co'ncoi-so-per l'ammissione iniorgl\ 'tr"' i fanciulli delle diverse classi sociali una sp'èreqtfltzione, ohe nessuna borsa· di atudio può eliminare. · : • • . . . .. : .. Su. alonni punt~, non .too.cati n~l ,oor~o ~ questi art~?oh, e .r•: pardanti ·la· preparazione degli rn:s!gna.nti ele?'entan .e. medt, pos,o consen,tire ool Radioe nella cr1t1oa, dovrei .1~veoe disontere le propoate di riforma : ,,,, non eot hiG locu,, . glianza di quel che fanno gh ,a,~tuah Cons1~li pro– vinciali per le scuole elementan .- determmare l_a miglior ,distribuzione delle 'scuo,le nei limiti consenti– ti d'aii mezzi risu.ltanti daJ!e asseg,nazjoni dell'amm[~ nistrazione ~enbra1ee dai contrjbuti degli Enti locali!; vigila,re sul' loro ,andamento :per mez~o 9ei ~orpi d'l– spettori; prendere· .j- provvéd1!fle.gt1r1ch1est1~a defi– cienze, irr:egolar\tà ~be., tunz10nand? da mag1stratu:· r,a giudicatnce d.1prima 1stàrt:rn;dehber~re su bandi di concorsi, partecipando, per mezzo. d1 rapprese_n– 'tanze degli in:segn:!!inti e degli Ispettor1, alle comm1s- &ioni g.iudi,catri:ci.. . . . I conco.r,s.'ireg1onah ~·ovrebber? 11· _re&o\a_sosti: tuirsi -ai concorsi geh~ral_1.Uno dei -p_iù ,m,s1d10si ~ari~ roditori della ,scuola 1tàliana è dato m. molte reg10ru dallo stato d'animo degli insegnanti, che nell_a sede cui sono destinati si considerano condannati a. un domicilio c;oatto, e tendono tutte le lo·ro ~nergie di desiderio e di attività in un ,solo sforzo : d1 andarse– ne presto. Con 'quale amor,e·potranno guardare a/la scuola che dovrebbe esser loro e tale non è sentita affatto'. questi iesiiiati insofferenti? E c_ontale an:in:io, ·- peggio che est':'aneo, .osti!~, 1 quale ~z1on~ edu_ca:f.lva . potranno esere.1ta,re?.Ora 1 concorsi ,reg10nali po~– ' sono attenuare, se non eliminare, questo male,, ri– i chiamando ,ad ogn,i regione. quei _cone:orr~nti, c~e pi~ · vi si senta"ijo in. ca,sa propna, e meglio sian d1spost1 ' a darvi opera non perturbata e di.stratta; alle even• tua.Ii deficiénze di numero potranno p,rovve!'fere-con– còrsi -generali su-pp1ementa,ri,.,conve,rtiti però 1a ·re-. gola in. eccez-ioni. Ed anche per uri altro motivo .. . Gli attuali concorsi generali per le scuole medie,. , affollati -da c~ntinaia e centinaia di e~ndidaf:i,.l!letto: no le commi;;sioni giudicatrici nel1'1mp<:>ss1bilità di un'eqpà ,ed adeguata valutazione' comparativ~. ·Se an- ... .._

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