Critica Sociale - anno XXIX – n. 11 - 1-15 giugno 1919

130 CRITICASOCÌAL~ - Giappone -1:a. penisola -di Chantoung. E, un punto dopo l'altro, l'intera benda si sfilaccia, e mostra a nudo la p.i,aga ,c,ancrenosa di un 'umanità mez~o sven:ata: l:a plutocrazia, rapace .avvoltoi-o, volteggia al d1 sopra della pi.aga, senza pudore. _ Era questo lo scopo cui mirav,a \Vilson? Certo, l'America è divenuta, se non I 'unica, una delle due potenze egemoniche del mondo, con. ,J'Imp.ero. b~i- · tannico per alleato e, -custo1e custodita, la. Franc.1a, longa manus sul continente europeo.· M~, _;s~orrendo il tr,att.ato di pace, che avrebbe dovuto m1z1are un,a nuova éra della ,storia, e quell'irrisorio_ Statuto della Società delle Nazioni (vittoriose), non credo che Wil– son potrebbe ripetere quelle parole •di nobile orgoglio ameriC'.ano che, -ancoro ignaro della parte che avreb– be dovuta r.appresentare nella •storia, pochi giorni pri– ma dello scoppio .della_ guerra mondi.aie, il 4 lu– glio 1914, egli aveva pronunciate: (< .Se un dì sarà scritto una dichi:arazione d'indipendenza per -l'uma– nità, io -credo che un tale documento s.arà composto con Jo spirito dell,a Dichi,ar-azion~ Americana di In– dipendenza >J. * La conclusione? Semplice e greve. La -cr.isi del- l'uomo di Stato, ,che - posto che si voglia, .ammettere, come io credo, I:a sua inizi.aie sincerità - al momento _ di tradurre in .azione definitiwa il suo costante pen– siero, h.a perduto se ,stesso, 1,acchiu<le un ·insegna– mento di immensa portata. Perchè è .il simbolo della,. cri.si di un regime, di una classe, di una iil9'Cietà'. Troppe forze di ceti plutocr.atid, di oligarchie po– tiliche, di militarismi e diplomazie superstiti ancora dominano gli Stati e spingono, fatalme~te, i Governi su la ,ohina dell'imperi,alismo, per~hè le promesse di_ giustizia, di hbertà, di: pace pos.sano essere re,a,liz– zate. La ,democrazia, dunque, è impotente a tener_ fede olle sue parole, -quan,d'anche si:a, sin~er.a nel m:o-. mento di pronunziarle.· L'idealismo democratico ~– Mazzini, non Wilson: non è .a succe!,,SO, bensì il . martirio. Occorre che nuove forze entrino decisamente. nel- · l'arena ed improntino dei proprii -bisogni e dei, pro– prii ideali la politi-ca; -internaz:ionaie, e nazi on.aie, de- · gli Stati. Occorre ,che « 1e filasse silenziose dell'uma– nità >) facciano sentire, finolrriente, la foro voce. Che altro è H Socialismo? ALESSÀNDRO LEVI. LA PUNIZIONE giar bene la con~istenza politica di mut parte, del, popolo italiano,_ l'a,Jtro. rap;p~sen~an~, l'o~. Son- .- nino,, ha ca,ratteri e deficienze d1 ,tutt altro ordme 1 çJile · fanno da contr,appeso. . _ Recriminazioni e scoperte d~l _SeI].nO di poi_, con- .sigli postumi e doglianze. tarduve sul patto d1 _Lon– dra ; .ma non si scorge vera tendenza a vedere ,un po'· .a fondo le ragioni, lontane e vicine, del no~tro insuccesso. È. probabilmente una utopia - UJla bella utopìa; peraltro ! - pensare, che una nazione, uno Statq ca,pital!slico (,sia :pure ~n un~ fas~ ~ri-~~Liva), vi– vente, m mezzo ad altri Stati capitahstic1, potess~– adottare -una politica este-ra sua propria, ~ìsta di·. idealismo ardito e di prudente buo:n senso, e man tè-· nersi in una _condizione dì relativa indipendenza· dai vicini, dalle loro alleanze e da.Ile loro gare, per– rappresentar,e, qualchecosa di nuovo, di originale, -di avveniristico in materia di prineipi, e per se-rbars1 in. un mode-sto « piede di casa » proporzionato• alle_ sue forze ,e alle su.e possibilità, in materia di azione. Per l'appunto noi, che -sentjamo tutte le interferenz:e e. tutti i reci,proci ·nessi dei diversi Paesi nel,la vita m,oderna, dobl)i.arp.o com,prende,re li)._difficoltà di Una simile politica relativamepAe ~ut~noma, sopratut~o in. una nazione che, ·essendo g1ov111e · e povera, più aveva bisogno degli altri. _ · · Eppure; chi aveS$e sentit9, ad un' tempo, tutta la nobiltà di un atteggiamento diverso d 9 1 comuqe, per un Pae;St che ha tanta storia e tante tradizioni come 'il nostro- ; 1 e J;1<1tta la pratièità dell'esser mocleSlti e· dei cercar la p'i·opria forza nelle proprie reali e· pe– culiari energie, forse avreiJ:>be cqndott? l'Itaiia a es-.· &re una nazione, non tra le grandi potenze, nel ·senso correhte, -ma ricca di una sua _speci-a-1 dig11ità e d'un suo sped~le vigore. · Gente àntiea, e na7;i,one appena nata, non poteva _ mettersi ,sulla via ·delle altre,. sen~a rischiare di es.:. se.re , da un lato,1,roppo nobile ,e ingen~ua, e dLap: parire, da un j:tltro lato, tro.ppQ parvenue. Il che m1 _sembra sia esattamente- quello che le sta avvenendo ora a P~rigi, come epilogo di tutt'una p@l'itica inor:.. g-ani,èa e incoere,nte. Restar beffata e a becco. quasi asciutto, , e· sentir.si a:Ccusare di soverchi ap;pe:Liti, · è il massi.mo ludibrio che possa accadere, ma -~ ciò che avviene ·appunto a chi non è abbastaiiia idea~ li.sta per rinunciar.e agli_ affari, e non abli,astaaza •ci– nico0.e-_ SC().ltrito per -condur,li a buon fine. . ' · Giu_nta troppo tardi sull'arena del m<>nd·oper .,ga, . 'reg.gi_are hon gli-- Stati 'borghe-si maturati prima cl.i lei, questa· '« no~ile ·proletaria» poteva' for.se èon,ce– p,ire .e· foggia:rsi una sùà missione è .. una· posìzfone sui ge1J,eris, ,non· d'iselarimnto ma di autenomfa; '_cercarisi il. sùo svjluppo e· il suo avven,i·re 'per vi, divèrse da quèlle sulle quali inevitabilmente 'avre-hBe trwato de·i concorrenti vittori,osi. 1 · S'è .posta nel ruolo delle grandi potenze., s:>nza - esserlo. ha voluto metter,si, negli., affari, coP tliltte le Quello che sta accadendo a Parigi' da afou-ne set- inesperi~nze e le ihcapaçità, ·sommate,. di Ufl ne>hile· ., limane in danno dell'Italia, e i_ commenti -che, in · di ·tradizfane e di un tropp9 l}'ltime• arrivato; è ne è - ·proposito si leggono e si ,odono, rivelano due ·mali uscita ·,ma1fo'·. La sua· for;za, era altr.o;ve: M.J rappr,e .. dei quali è difficile stabili.re quale sia il peggiore: .sentare un'idea. nuova, ·di paoe ·e di, conviv~nza e~u{t 1 la debolezza costituzionale (in senso medico) del tra i . pòpoli; nel-lo- ,svilupp~1re (3.1 'massimo ,i ·s~•oI nostro Paese, e la incorreggibile incapacità di co,.. modesti ma solidi iRtemi tesori: ·1.a s'ua tèrria, la nos-c ,ere.le origini della pro·pria infermità. · fecondità e fa vigoria j~,rod,1:1ttiva del, su~ ·ipopol0. Grandi critiche, attuali e retroattive, alla condotta · · Sar:ebib,e,stata traséina,ta •egj.Ialrnente· 'lileÌ gòFgd clei Ministr.i e dèi ·r.appr-e,sentan~i nostri a -Parigi ; -~el:l~- guerra ?. Ma ne sarèbbè uscita con min@r.e analisi, per.sonali, che. hanno certamente un valore,· 1-r;risione •. nel ,senso che detèrminati uomini, _-cori.determinati difetti, possono essere gli e,S{Ponentidi difetti gene- · rali e, di· Una ,psicologia diffusa, ma che non b.astàno , · · Pr..eme$.so :q.~esto tri;h-tiionosta1gic'ç) :a u~a vi~i@ne,,.. _ . ' a spiegar,e-uÀ fatto che nasce da ben altri elernen:ti ·ut.opl,stiç.a~orse, (leil!~ missione ,d~JritaU•~ :nel• in6J1:– che •non siano la abilità o_il· temperamento. ~i due cl.o,-co&statia~ò eh.~ m (!(Ues_to per,wdo ,d,1 .. gne»ra:, ·e ìndivid.ui ; tantopiù ,che, se l'on. Orlando, con Ta _ ·per còndtI,rsi, ai'trist~ .ea:.siattuali-:t.....a J!jl\lliSM. a;ssenz,t . sua volubilità oratoria-sentimentale, può simboleg~ di mi.a . COflOOZÌd-ne 'Originare;: i-il:eaHstic@~reà}istioa--- ~ . • . ..... • .. • , ,, ' • :.. • ,. ;,4 ... . . ' , Biblioteca Gino ~ianco t ', '· '. ...-.

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