Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916

152 CRITICA SOCIALE UN IMPERATORE NELL'IMBARAZZO Canton (Cina), aprile 1916. , Yuari Shi ·J(ai è.... tra color che son so,spesi. Non è più Pr,esidente di He,pubblica, pe!lchè ha barattato questo ti-tolo,.con quello più suc,cÙlento di Imperator-e; non è ancora Imp-eratore s·ul s-erio-, perchè ha dovuto rinviare sine die .l'incoron.azi-one e perchè il rJ,conò– scimento dalJ.e Potenze tarcl.a ad arrivare. ·, Ben gli sta: La •su.a vanaglori.a doveva essere mo-r– tifì-cata. E la Cina, già tanto turbata pò.liti-camen-te ed -economicamente, non .aveva davvero- bi~ogno del suo colpo di tes-ta. Egli era il Di-ttatore, potev.a essere il Presidente a vita.... No,ssignori, non gli basta, vuole• la corona per sè e .peì suoi dis,cend-enti. E come ha fatto? State a sentire. Per giustìfì-ca-I'e innanzi all'opinione del mondo que– sto cambiamento a vi-sta, pe,r cui· quella, c~e era R-epubblica da soli quaUr-ci anni,· do-v-eva ri.diventare Impero, ha promosso Ji..ella stamp.a cinese u~.a carn;– pagna mona!lchi,ca indemonia-la. I giornali repubbli– cani hanno I'esi.s-ti-to.Alfora i funziona•rii pro,vindali, tulle ·c·reatur-e dì Yuan Shi Kai. a cui· do·vèv.ano il posto, .hanno s.opip-resso quei gi,orilali e ,1,1e-hanno me,sso ,al fr-esco i redatto,ri, s-empHcemente! D-opo di che, 11 vo.Jporie Y.ua, n po.tè di-chiar.:J,re che, suo mal– gr.ado, gia,céhè il' P.aes,e par-e,va unanime, - sfido io! - per ·1,a ,causa· monar.chi:ca, era ·il caso• dì inte-rr-o" gar,1-onelle elezioni. Le quali, manipoJ.a'te d.a quei pro– cons-oli e con quelle arti, dettero il rishltato che• si poteva aspe,ttarne. · E ·Yuan Shi Kai -' s-emp,r-e suo malgrado, po-veraoci·o! _.:_ha dovuto - a dispetto an– che deHe P.otenze che lo consi.g.Ji.av.ano, non es-cl.usa l'Italia, a .temporeggiare - inchinarsi a,11.avolontà del suo p-opo.Jo! La. burl-etta tuttavia non doveva passar tro·ppo li– scia. A Shanghai, ,a Canton, n-ell'Yunn.an, c'-è del ma– landa11e. Qua e là riv·olte sanguinose scoppiano, talune non ·ancora s,edate. La provincia dell'Yun.nan, · per . esempio, si di.chi.arò indipendente. Que_sta pro,vin,cia pare· dispo-sta a dargli molto mo da toroer-e. Essa dis– pone di .circa 40.000 uomini, e il suo a,rsenale può alJ.estir-e giornalmente 3000 fucili e 80.000 •CaI'tuc,c,e, La ,limit!IO.f.a provincia di Kwe-ichou, di-c,hi.arata,si n,eutrole - neutrale fra il G-o'Vernoe i ·ribelN! - vi-eta il transito delJ.e trupp,e tanto ribelli qu.anto impe-, riali .... e il ·Governo non osa ri-chiamar.la al c;J,overe. Frattanto i r-epnbblicani d'i' Cant0n - la <e Canton Repubblican Army >J - &crivono ai Consoli' quanto segiJ.e: « Col,la rivoluzi,one scoppi.a-la ne.I Wucpa,ng, la Cima, sono appena •qua,tlr-o anni, ·rovesciava la dinastia dei Manciù e istituiva J.a·R-epub,b1i,èa. Il popolo n.on ne volle più sap,ere di un r-egime oorro-tto. La mon.ar – ,chia in Cin;a, f.u perenne sorg,ente di di's,ordini. Tutte -le 24 dinasti-e· che vi ,si sussegui>ron.o fur-on-i:J. cagione di interminabili guerre civili. Ed ecco. ohe anche YuiHi Shi Kai vio-la il suo giuramento di Pr-esidente, tradisce la costi-tuzione, fabbrica, per propnio, uso e consumo, una .o,pinione. pu•bblica. ;mon,a-!lchica, usando i trucchi ,più ·v,olgari, nel,la •lusinga di tur,lupinare ,anche i ·P,aesi -esteri. N-oi ci proponiamo di liberare il Paese dal despota indegno, e, pi,eni di simpa:tia per la v-os-tra nazione, .c,ontiamo•sul ri,c.ambi-o, ecc., ecç. ». La diplomazia è cautelosa· per propri.o. istituto, e la ci11co-la•re ·sarà· messa per ora sotto• il calamaio, in BibliotecaGino Bianco ,attesa· -di v,ed-è11ci più chi,aro .... Ma, f:rattanto, anche i Cinesi fuori aei ,c,on ,fi.ni' non doI'mono. 'fong King C.hong, !',energico- Presidente cieli'« Associazione re– pubblicana ,cines-e, » di San FTands,co, raccoglie fondi per· finanziire la rivoluziqne. In un meeting di or sono pochi ;gio,rni, a· San Francis,co, egli intimò le di– missioni a Yuan. « La nostra lo-tta -'- egli disse - è p·er La libertà e per la giustiziia ii. E; appellandosi al PI't~sid-ente Wilson, « la nazione - p1,o,seguì - che riousò di ricono,&cere coloro che I'O•ve,sciarono il Pre– sidente D_iaz d,el Messi,oo e gli assassini di Madero, non p-otrà ri,conos-ce-re ora co,lor-o' che·, in C_ina, tra– dend-o if popolo, intendono ad instaurare un.a nuova dinastia ..... ii., (Si vuole che Tong King &tiia in rap– porti co'n Sun Yat Sen). Ai motivi di -0,pposizi-one palesi si intrecci.a !'-eterno conflitto fra ,il Sud e il No,rd. Ta-nt'è che il Giappone, · che tia intel'esse_ a dividere la Cina e a suscitarvi il torbido peF pesi;.a·rvi dentro, fa dilazionare, ad, op,era di Hioki suo ministro a. Pe,chino, una missione Chov– Tze, che Yuan .si pr•opo-1).,evadi 1 invi,are, al nouov-0. Mikado pe·r cong:ratularsi s-eco della sua ass!,]nzione al pote!le. M-ortifìcazione' di,pl,omatica significativa. E i numerosi Giapponesi di Pechino indiriz.zapo al Gov,erno di Tokio un memo-riale, nel qual-e, dopo ,aver ri,cordaoto i grandi· inte,ressi · che ha il Giappone– -nella Cina, ben maggioTi di qaelli. d,ell'12uI'opa o de,gl~ ' Stati Uniti, invitano il J.o.ro Gove,rno e il loro Parla– mento- a rnscire dai -tentennamenti, ,a ricusare le insi– diose offerte diplomatiche d.i Yuan, Shi K.ai; e a co- - gli,ere · il momento propizio, appoggiando ui.s-ol1,1ta-· mente i ribelli, per «risol,ve·re alfìne il• probl,ema' cino– ni,pponico ». cc GoJ,o,ro-- prosegue il memori,ale - c:he.hanno pro– damato l'indi-pendenza d-ell'Y,unnan· sono le fÙtu.r,e colonne della Cina. Le .loro relazio,ni cogli altri Fibelli ne, avvalorano la causa, ed è da ritenere,,che il mal,cop– tento dilagherà. F,a,rà'.quindi opera saggia .il Giap– pone se os-tac o-J.erà.la ,campagna monarchica,: il pre– stigi-o di Yuan Shi Kai' ne ri,c,everà un fiero· co,lpo, e si aocDes,cerà · di allr-e-ltanto .l'influenza dei ribel,li ,nel Sud: Che se poi J,e cose ,iol:1· Gina and'a,ssero tant'·o,ltre, che o il. Sud d-ovesse -~epa,rar,si dal No,rd,, b l'iontero P,ae-se, spe~ze.tta.rsi in ·tanti Stater-elli; -siriibb'.e p,e,l Giappone ~n'oc,casione-· più unica oehe ram 'p·er tra– durr.e in atto quell'id-eale di grande Stato ohe è~ il nostr-o sogno, 1 ~ la' nOstra .m-e,ta ,>. , .Parole chiare, nevvero? I nazionalisti giapponesi - come di allrove - non sono uomini <la mezze ,misure. Hanno· un app,e-tito formidabile. P-otendo, i-nghi.ottir-ebbero tutta ,la. Cipa in un bo-cconoe. Giur,an0, si capi,sce, di e,ssere entF,f\ti nel conflitto europeo p.er tutela•r,e anch'essi I.a pace univ•ersale e· i -diritti dei pi,c,coli popoli. Ma hanno pul'e - ,come-no? - il loro br.avo cc ,sacro _eg-oisnio;~. E, per _oo-iniJJdare, ,contrabbandano in Manciuria e nella Cina de,] N-0,rd·quintali di mol'fìna, con la qua,le - spa,ccia·ta al mille per.,cento.- oonseguono due ri– sultati ugualmente ecce-llenti: arricchiscono l'onesto , trafficante.· giapponese, e. aqdo-rrnentaho· dolci,ssima- mente il mite Cines-e.... , · · G. BossoN1. Al prossimo numero: Roma: Cartagine .~ Germani~: Inghilterra del– l'Avv.---0. SEN,!SARO, \ ' I

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