Critica Sociale - anno XXVI - n. 7 - 1-15 aprile 1916

102 CRITICA SOCIALE Gallieni, ed H Governo della Francia tutt'.inrera, ar– mata e disarmata, a:lcapo del Goivemo. Al P.arla-qienrto .poi, rappresentainte de.Ila Nazione, compete il di-ritto di oontr.ollo su tutto e su tutti. « t questa una :t,esi perfettame,n~ costituzionale, ed è quindL difficile ,comp,rendere,a primo ,a.spettoe sul,la ooorta delle sole SP'iegazioni fornite daH'on. Briia.nd peoohè H Governo si opponga a.Uadiscussione di una mozione che tende, dopo tutto, a rinforzare, l'auto– rità del Governo stesso. Le ragi·on1 però non man– cano e, sono ,più compl,esse di quelle che l'on. Briand ha credurto dover accennare. Non sarebbe ora cor– retto oltrepassare le -ri~rve che ~,lP•res,i~entede_1Con– siglio parvero nooes sarJe, ma s1 può d1-reche 11 ma– lessere è, peI 'ma.ne , e che la questione; :non esaurita sino ad ora, ritorne rà •sul tappeto o, rimanendo La– tente, contribuirà a diminuire l'autorità di cui i-I Go– verno ha ,più che mai bisogno». La questione, I'esta e riapparirà ,su,Itappeto in. F•ran- ' eia.... Ma a me (,che già sollevai altroive questa stessa questione) (l); sembra ohe oooorra ·-sollevarla anohe• in ItaJi,a. Vi sono deHe deroghe ~la!Jeg1J,al'éntigiec:o< stituzi-onali - oioè d,aHe lihertà - che sono perni– ciose non soltanto per ciò che. offendono oggi, ma per ciò che ,mina,ccianodomani. In I-talia vi è, in quesfo- campo della incosti-tu:zio~a– Htà, ,una ben :nota e inveterata tendenza ·,a muta.re . il provvisorio in -stabile, ad allargare le pare ntesi sin o ad ingoia-I'e il discorso, a fare di ogni «eccezione» u,n pre,oodente., che -poi coonesta, J.ègia,lizzae morà– Jizza •l'arbitrio. Si atrofizzano con l~t,e inoculazioni di illegalità i oontri della .resistenza a-Hàillegali,tà! Varhcolo, dal ·quale ho,preso le mosse, d-ell'on.A. La 0 bri1ola:contiene degJ.i a,rgomenti, i• qm:i,Jiservono ·a mettere mag:ni·ficamentein looe la: mia tesi ed a di– mostrare l'urg-enza,di -0-0cuparsene, come si può, nel'la stam.p,a,e, come si deve, in Parlamento. V.i sono, dun– que, uomd,ni i quali p,osero nelle, mani del Governo, oon i .pieni poteri, g,li strumenti de,J.l'arbitrio, i quali ~onfessan,o che di questi strumenti •si abusa in, tale misura, ohe ,non si sa p.iù dove -finisce la offesa -alla Hbertà e ·oominci,a qu ella , alla patria. Ma ,a noi la ubicazione diei -drue bersagli è indifferente: per noi la difesa deUa -libertà non è men.o impor.tante,di quella deJ.lapatria! Occorre, dunque, appiresta·re tale difesa, e vi_de.ve p-rovvedere senza indugio il Gruppo Parlamenta-re S,o• ciaHsta, il qu,aJ,e, .avrà u,n'occas-i,one, di pi-ùpe,r most;are '811 Paoesecome, ormai,' tutte Jé volte, che si esamini la corda- della « forca politi,ca », si trova che j democra– tici italiani si ,sono attribuita la m:ansi-oned'insapo- na,rla! FRANCESCO CICCOTTI. (1) Polemica socialista, del 27 febbraio u. s. lAPA[E lARAPPREUUTAUlA PROPORllONAlE Convinto fautore· dlella Raippresentanza Propor– zionale, io cred-o ·che il mo,vimento-, dotrrinale e pr:atico, d'i propaganda per .la· R. P. potrà otte– nere ben più larghi e fieoond~risultati, penetrando più profondamente l'animo e l'opinione del pub– bJ.ico, solo qùando essa verrà concepita, illustraita e_propugfU!i!,an_onquale_ fine _a se stessa, semplice riforma aritmetica e .contabile, ma. bensì quale mezzo per arrivare a più alti. fini, ,e, cioè ·ad· un,a v,era e-splica;ii-on,econc.Peta del principio, astratto della sowwnità popolare; ad un più la,rgo e sincero . . , BibliotecaGino Bianco sviluppo del,le istituzioni .parlamentari·,· ad una più corp,prensiiva e molteplice valutazione degli intereSJSi collettivi, che comprendono in sè gli interdipen~ denti interessi di maggio~anze· e di minoranze- e li ria$Sumono in •una sintetiea concezione organièa d:eHe · umane. collettività; quàle mmzo, in: una P,a– rola, per ,arrivare ad una più vera e pi'ù grande giustizia sociale, · 'La R:appresehtanui Propo,rzion,a,le, -d'eve,-sooondo me, i.Ii primo luogo connettersi-a tutte qllelle alte ri•– forme, .che mirano a,ppunrto ad otteoore l.l!I1él più ge– nu~na manife$1.azione della v.olontà popolare e un,a. più integrale e .g.e,n,eraletutela di tutti gJi in,teressi e di tutti i diritti: ,come il ,suffragio fomminiJ.e, come: la democra,tizzazione della oolitica est.era. come la regolamentazion~ veramente giuridica. d:ei rap– porti ii:iternazionali (chè finorn il diritto, internazio– nale non .esiste,, se. non neUa fantasia dei pr-of.esisori· della Quadruplice Intesia). È innegabile la decadlenrza delle. istituzioni parla:. meµt~,ri ~ei .pa,es,i~atin,i. I: co{l!Senva.~fi•ne.;..t,r~gg1:JiJ10. ,,..,_i, r1 pretesto .per invocarne .addirittura· la soppressi-0ne, pàtente o velata, med,i ante l'abu so di certe preroga- tive inopportunamente invoca.te . Noi, che siamo de- voti ~1 principio demo cratiòo d ella sovrani~ popò~ laoo, ,che rappresenta la più. grande conqmsta sto- rica, ~ell'evoluzion9 politica, dobbiamo invece trarre da ciò -,occasione e motivo per studiare e pr-0pugna:re i rimedi che p.Peservino, le istituzionj parlamentari eia tale decadenza; eh-ed'ete,rminin,om:1,a,pplicazione, più ,oonfaoonte ai bisogni sociali contemporanei, del– l'immortale pri111Cipio diell:asovranità popoLàre-:- che, come -i primi principi de,ll.aivita, unibo, sosta.nzi.a-1- ment'è erd immutabile, si esplica in diverse e perpe– tuamente ev-o,lv,entisiforme storiehe, contingenti e eorrelative ai diversi momerrti st@rici. . · E tali rime:d,i, dev.ono appunto,, seeoi;ido me, con– sistere specialmente .nella- applicazione genui,na del ~uffragio universale, esteso .eioè anche alle d onne. che p:artecipaffo - speciahnente nell 'attua.le mo.:. iùento - così inte:nsame,n:tealla vicenda turbino sa· e dolorosa dtella vita -sociaJ.e; e nella, adozione del-La Rapp·resentawza. Proporziona.le e del co·rre-lativo scru– tinio di' lista a larghe ciroosorizioni; e, infine, nella– .affe.rmazione ,chiara ,e libe~a dlella v<;>l,ontà popolare neHe relazioni internazionali, ehe devono eS1Seresot--• tratte .a tutte le olig.a,rchie irre.s,poosabili e sfru,tta– trici, s:ieno. esse di clas·sà (Side.rurrgici e C.) o, di Chiese, <li caste o· di sette, che. talora,. si arrHni:mtano, . d'i popolarismo d'emag,ogico colla sobillazi@ne di quelle turbo•lente minorfJ .nze di homines perditi che costitui~ono la « piaq.za ». . . . , .: . . . In secondo luo go, la Rappresentaza, Pr-0po,rzi-o- . i 1 . na,Je dev-è, p,er guadagna·re a sè larghe e oohvinte– adesioni, essere iBustrata e propug,n,ata sopratutto- in rela-zi-onee in. occasi-ore e .a p,ròp.osito delle. varie questioni urgenti e vitali che dominano l' orizwnte– politioo, per .fare comprendere ,a;lpopolo la gra1J,de· e complessa e f.econda efficacia riformatrice ·che essa ha di fronte ai più gravi problemi della nostra vità politica sociale. ; *** E venimo aH'àrgomen,to precipuo. Il problema più eno.rrn.e ed importante, che domina, la nostra vita oontempora,11Je:a, è quello della guerra,. In reJ,a~ione– ad esso, devè essere perciò i1llJ.strata ,e spiegata, la grande efficacia benefica che avrebbe l'ad:ozi.one.della. Rappresentanza Propo,rzionale. . · Non voglio parlare nè• della entrata in guerra dei va,ri paèsi - c•os.eche ormai appartengono• al pas– sato - nè della condol ita .della g uerra, fatto emi– nentemente tecnico, cioè milìta.re, che va pe,rciò lar– sciato ai tecnici e cioè ai militari . (Diflid!iam-0delle– demagògiche pretese di quelle minuscole- parodie

RkJQdWJsaXNoZXIy