Critica Sociale - anno XXVI - n.2 - 16-31 gennaio 1916

CRITICA SOCIALE 31 invocare delle subord.in.ate contro la 1,egge - ,raioc,o, mood.ano il rispetto el,ementa,r,e all'umanità. Ma, io non ~hiederò che si~mo messii in votazione. S·o, qu.ale sorte loro spetterebbe.· · Ma riaffermo J,aconvinzione che sis·tem.i di reazi,one come quelli che ho denu:nz-iia,ti,non solo son-o i.Jlegit– timi e antistiatutarii, ma sÒno disastrosi alla oompia– gi,ne mÒrale d,ei Paese. - - I n,ostri fratelli, che· s·on:o ,ùell'esel'ci,to, abbia.no o no voluto la gueir,r.n, si,eno òonvi n.ti o, no dei suoi be– nefiCI, con pa1•i valore combattono, fanno ol-o,causto d:i sè. Separati a forza dalle famiglie, dai compagni, debbono avere almeno la sicurezza che ai lo,ro, com– pagni di fede, agli uomini dell:a loro gente, deU,a 100'-0clas-se, v,errà usato quel risp,e-tto a-Ila digni•tà ùm.ain.a, che è dovuto ·ad ogni cittadino, e che vo•i invece ogni giorno calpestate. · Quante volte p,rotesta[ negli. Uffici d,ella Poliziia con– tro le infamie che ho accennato, ho sempre tro,v-a,to dei p-0liziotti, che, forti della mano libera de.fa loro, dal Gorerno, sorridevano dei miei sdegni. « M.a,per– c.hè si riscalda, Onor,evole (mi rispondevano); che im– porta .a J,ei se, Tizio •o Caio è mandato a Budduso, a Ortusei, à POll'tof.e-rraio?». Sì, io mi riscaldo, onio,r•ev,oliCoUeghi, mi risoaildo no,n tanto c;ome; socialista quan.to come italian,o. Io non volli 1a, guerra, ma, ripeto, se l'ave,s-si• volu,ta, anche più mi sentirei umiliato e turbato. E non un.a, ma dieci volte, voterei contro il Mini-stero della, sedi– zione. (Applausi ~/l'Estrema Sinistra). Le Sens de - la Mort Un altr-0 r-0manzo della gu,er,ra: queUo di Paul · Bourget. Mi viene in mente un-o scatto del vecchio, Carduoc·i, con accompagnamento di terremoto musoolar,e e crollo di chioma leonin.a: « Oh! questa noi.osa lette– raturo che ci vien semp,re tra' piedi anche ne' mome.nti più seri •e soJ.e,nni, quando !':animo è fisso i-n ben altri _pensieri! ». Ma fosse ella almeno all'altezza, come si dice, deUa situazi-0.nie! Sapesse esprimere idee o soHevare fan– ta,sm:i ,non indegni di ques,ta iinman,e dogÌia mondiale! Ma, lo str.azi,o ineffabile della Francia, m.a la cli.fesa cr_oioa della Francia contro La più turpe e truce inva– sione che la terra (la quale pure rie ha viste tante, an,che· di fran,oesi) abhia mai sopportato - non ha potuto i,spi,are all'Autore del Discip./e se non questo romanzetto con; un'altro v,o,Jta, il te:m,a de,J suicidi.o a due o, più propriiamente, deliberato fo due ed ese– g,uito da un solo, perchè l'altr.a .paTte co,nitooente, che è, ,che non è, all'ultimo momento, riti.ra .... il suo ordine del giornio. In vierilà, anZ>iche venuto su dalla guer.ra, si può dire che ctuesto roman2Jo- •SÌ è impiant.ato su ba guerro., come uni fung.o ,o .c,ome la fortun.a di un forni– tore. 1l: i,nvece i.l romanzo del d.is,sidi,o,tra que.J.li cc che J.',a,nim.acol co,rpo morta farnnio· », e, quegl,i aJ.t-ri, i qu.aili, cr,ed-endo al peso ,specifioo, della propria· esi– s'tenza in questo, mondo birbonie, sperano e Cl'ed,o,no - eompiute -certe formalità.:......d•i ,av,er,edia viv,ern,e una mighOII'e a.Jtrov,e: una quest,i,one, dunque, ialqua111,to anteri,ore alla fomig,erata adunanza - •o, s-e più vi piace, adun.aba - di P-◊tsdam, che fu il mal seme per la genite Eurropea. Infatti, se: quel taiJ.e Le Gallk si fos,se f,erito cadendo BibliotecaGino Bianco da· cavallo ane gr-0·sse man-ovl'~ anzi che su la Ma:rna, .il discol'so corr,e.rebbe,, il ra,cco,n:to-me.rébhe perfetta– mente J.o stesso,. Abbiamo dunque,, p,er farla. breve, questo Le Gàllk, v.alo,ro,so uffici-al,e oombattente, il quale non so però ·come mai non fa,oesse 'piuttosto il frate missionario p•er la conve:rs,ione dei Turchi, degli Ebre,i e degli -.altri c,a.n,id'i.nfedeli.: tanto mi pa,r~ al suo pio tem.p.er.amento più 'indi,cata quest'ultima mis– sione.- del' resto n-011poco, ooragg>i-0,sae ·paziernte ~ che non il rude mestiere d-ell'arìni o la parte d'un norri de Dieù de gail/ard. E abbiamo il dotto·r Màrsal, al quale è ·intestato, questo• racconto: un buon figlù,olo; vera mentalità· d' assiste n.te; di queUi d'una v-ol•ta,;uso ~ J,eg,ar I.a besti,a dove v.uole il padr,one, il quale tal– volt.a (secondo·u:n bisticcio ch'el'à in- ùso• a' miei g,io– vani .anni) è hri,•vi,oevers.a, la hesti,a. Qui no: chè .si ·tratta del pro.f.essore O,rtègue, grande chirurgo de,[ sistema nervoso• o sdenz·iato in cospetto• d,el mond-0 e gmnde ateo miater.iaLista in oo,spetto di Dio: i,J·so– Ji,Lo mannequin dello scienzìato miscredente, in uso presso i r.omanvieri; a d.isp,etto della verità stoirica, lei quale attesta, per es-empio, come H più grande s,ci.enziiato di Fr.ancia, Pasteua-, fosse ianz:ichenò tei,sta. Questo prof,ess•o,re Ortègue, adun,que, s:o,mmo ohi– ru:rgo,; psico,log,o e pi,cco.Jo, ·uomo·, ,anzi v•e•cchiiio· matto, qu.a,nd,o l'età fuga•ce •s',a,ffr,ettaa ,chiuder,e il nono J,u– stiro, invece di calar le vele e na,ccog.Jier l,e s.a,rte, di– m,e,ntiieando le distanze fisiologiche via, ,a, sp·osare un.a r.ag, azza d·i v,ent'anni. Se nOlll che, di 4ì .a qualche, an.no, il dr.amma amlo•l'os•o-matrimonial,e s,i complièa nel pTo– fe,s·sore Ortègue con u,n d•ramma ·panCl'eatico. (La frase è d·i un bel bi.po di d·otto,re h-ances,e, Paul V:oive– nel·, il qu,a,J,eha trov,alo modo di o,ccupare una vien– tina di -pa,gine degli Anna/es médico-psychologiques - 1,a carta, ·non è du,111qù,e. ri,n,oara,ta in, Fra-nei.a? - d,isoorrend•o d·i questo lib.l'o' d,j Bourg,et). Che co,sa è dunqllie cotesto dr.a.mima pianmie.atico·? È un ooncro della test-a de,! panc1,eas, ,che mena i;J po•veir,o, pro.fes– <1011e. all,a foss.a, anzi ,ad un s,e-po,ioro fa.sto•so•, cc un monumen.t ,e,n marbr•e et en mosa,ique,s >>, che egli si. era fatto· oostrui.re - non. so con quanita ooere.nza con la pr-o-p4'ia filosofia. San Girol,amo, che diceva: . « Or n,on possono infr,a,ci<l'ire i ,coTpii de' 11i,cchii,se n,o,n s'i,nvolgono in se~a? JJ, era molto più po, sitivis .ta d·i lui.. Ma questa debolezza d.e,J ,sep,oJ.cro di marffilo e . di mo8.ai, co•,è 111i,ente i,n, con.f.rontio•d,e,11,e, d1i11ebheTa.– cito, deformes moras ~n ,c,ui ,5'i,ndugi,a prima di ucci– dersi ool v,e]e,n,o. M.a n 1 i f,e.stazion.i di eg,oismo bruba.1e, scene di gelooia furente contro il cugino delLa signora mortalmente ferito, p•r.onto a,ccoglimento, dieU,ap:r·oipo– s,ta d,el,la gioiv-ine mo'.g]i,e, I.a qua.Je s·i ofJ-r.edi tene,rgli compag,n.i,a nel suicidi·o. Fortuna,, ohe coste 1 i poi. si rimang,ia ],e p•r,oposte e, dfrsvuo.J-ciì.ò ,che vo:U.e.Intian,to su•0•cugi:no,, che av,eva ,avuta qualche ,simp,a.tia pie·r J.ei, muore da buo,n, -cri.stiimo e v,a in paradis·o•. Il p-r,ofos– sore Ortègue finisce il suo dramma, pa.ncreat-i,oo col suicidio e va nel suo mausoleo. « Voi coi s·e,pokri de' marmi ed ,esquisi,ti ·ed -aur-ati,ri.su.soiberete a pena» - pe,r di,rl,a .ancora oon S.a-nto Gir,olamo,. T,afo i.n b,r,ev,e,il romanzo•, che l'i.I):Jim-ane guerra di Fron,oia ha su,gg,er,ito a queis-to,~,nustre de·' suo•i· fig-li. Una p,arabola p,er rappres,en;!,a,re, il t:ri,onf,o·del cre– de,nite, la iiisf.a'l'!Ja, cÌ,ell'a-teo•. « L'i,p·otesi del primo sulla rri,orte è utilizvabile, J'i.p•otesi del s•econdo· no,».. M.a p,oi sµ~i-to, !,o·scri-tt9r,e· so,ggi1,mge, che ~o,tesba formolo è semplice, s-in,o._aseinhnar :pue,r;i,le.E la. mette: su 1a b'ocoo a un meclicio e clfoe ,che co,sì ,s.i ·ragi,ona in

RkJQdWJsaXNoZXIy