Critica Sociale - Anno XXV - n.23 - 1-15 dicembre 1915

CRITICA SOCIALE 357 IL PRUSSIANISMO HEGELIANO Dunque la Camera si riapre e siederà a un di– presso come gli ann.i scorsi a queGta stagione. Non è picciolo vantaggio riportato dal Partito socialista sopra i partiti che furono i più ferventi a patroci– nare l'intervento dell'Italia nella Grande Guerra. Questi ultimi, -0 per principio o per opportunità, hanno scarsa fiducia nel Parlamento, sia in questo Parlamento, sia nell'istituto in sè. Le due cose non sono tanto distint,e nel loro concetto di formazione c~-e non si_v,engano a confondere nella 1o·rn espPes- s10ne pratica. . Questo Parlamento è il primo eletto da un suf– f.ragio, assai largo,· quasi universale, e ritiene delle sorde diffidenze ,e nimicizie che hanno accompa– gnato la riforma elettoraìe, tanto più acri quanto meno .ardirono di farsi palesi. I conservatori, prima <li sottomettersi, dimentichi delle lo<li e d,elle· pro– messe largite al popolo che si batteva nella g71erra .. di L ibia contro, -La Turd1ia, rinnovarono i loro po– st.ul; iti tradizionali per il censo e la capacità, e poi si a bbandonarono, scorati, sub,endo la taglia ad €6&i imposta dal Governo liberale, che aveva nel 1904 fatto connubio con loro per opporre un argine a.Jle minacciose esorbitanze dello sciopero generailie. I liberali-democratici, a !_oro volta, considerarono, il regalo come eccessivo (et dona ferentesi) intue,ndo, il prevaler,e diei,partiti di organizzazione e di a,s:si– stenza popo1areo, clericale o socialista, che avrebbe spazzato via i tenui .assembramenti elettorali costi– tuiti a base di favori e di rapporti personali di famiglia o di tribù, sui qua.Ji si era fino allora eretta la loro fortuna politica. I soli, autenticamente fa– vorevoli, erano stati clericali e socialisti. Ed ancora all'esperimento pratico non si eran-0 presentati di buona voglia che i soci.alisti, poichè, di fronte ai nuovi strati di elettori, i clericali ben sentivano che non li raccomandava la loro stranissima qualità d~ iniziatori e propugnatori, insieme, con i nazionalisti, della impo,polarissima impresa di guerra, coloniale. Dalle sue origini, dalla prova del fuoco della consultazione elettorale, fatta sopra l'imp11esa di Li– bia e sotto il presentimento -Oscuro del seguirsi de– gli uragani nei Balcani, per il contraccolpo dell'ul– tima vioenda italo~turca - e dai Balcani in Europa - questo Parlamento aveva riportato un fon<lo di naturale apprensione contro tutte le avventure, un certo spirito timorato d1 gente battuta ed empirica– mente rin.sa- vita. Così quella massa più ligia al Go– verno, che aveva date le prime ali b.elligere all'im– p,erialismo italiano, mandandolo a cercare le fruste v-estigia della ro,manità sull,e rive libi-che, aUorchè i tempi si fecero grossi ed ardui ebbe l'aria di stringersi compatta intorno al suo Capo per .cu– stodire e difendere la pace per l'Italia ad ogni oo– sto. E, come non poteva richiama·rsi ad un sistema ,compiuto di neutralità idealistica, ad una missione specifica riservata dal destino all'Italia fra le g,enti : missione di salvazione e di arbitrato, sublime e provvida insieme, al modo che la propugnavano i socialisti, così quella massa doveva necessaria~ mente affermarsi in un'ipotesi di negoziato mer– cantile, di esito ambiguo e, in ogni ca,s.o, mal .ri– ·spondente alle condizioni del tempo·, il quale dalla .<<piazza» reclamava, ·catego,ricamente, ideali,smi impetuosi, incandescenti. Il contrasto le nocque, e il non aver ardito sostenere il contrasto fino. alla fin.e, fino alla dissoluzione della Came-ra o ad altra equivalente affermazione di volontà parlamentare, le fu peggio: crebbe l'insolenza dei suoi nemici e -crebbe il disfav-0re della Camera per il diffonde,rsi della convinzione di una fondamentale memogna iblibtecaGino Bianco parlamenta,re, viziante gli. ordini democratici, per la quale è c,e,rto che qualunque minoranza audaoe - o dall'alto del Governo o dal basso della piazza - e ·tanto più se le due posizioni hanno tra loro con.-. tatti -- col presidio di certe condizioni, avrà, sem– pr,e che il .voglia, ragione della maggioranza, così dei rap'presentanti comé dei rappresentati, sia che si tratti di far passare il suffragio universale, sia che sii tratti di far passare un.a legg.e di pieni poteri. Ed ecco tutte le condizioni p1:ati.che di urua cor– rente antiparlamentare, che le necessità storiche già avevano anteoedentemente rinnovata nell'ordin,e teo– retico. Questo punto vuol essere rischi.arato. * , * Il regime costituzionale si distingue dal -regime parlamentare in ciò, ch,e il primo nega, il second:o suppone lo stato di classe: Il regime costituzionale alla tedesca, lo Stato di Hegel, per dirla con le proprie parole del maestro, è• l'universale in sè e •per sè, è i,1razionale della volontà. La sua ope·ra, in generale, in rapporto allo esterno della indivi– dualità come cJ:ellaquantità degli ind.ividui, è do·p– pia : cJ·a un.a pa,rte, lo Stato deve serbare questi come persone, rendendo necessaria realtà il diritto, e d-eve curare il loro benessere, proteggendo le fa– migli,e e guidan<lo la soci,età civile; dall'altra pa·rte, lo Stato rimena• alla vita d,ella sostanza universale l'intiera manie·ra cli sentirla e l'attività dell'individuo (o d,ei gruppi) che sforzasi :3-d es~re un centro per sè. · . In questo sistema, che ebbe sempre molti seguaci tra i conservatori -e. i professori italiani - e gli on. Son,nino e Salandra si annoverarono sempre tra quelli, e tra i più· auto·reyoli - la vivente totalità d,ello Stato·, la conservazione, ossia La permanente produzione dello Stato in generale e d:ella sua· costi– tuzione, è il Gov,erno. Il Governo è' la parte urui– versale della costituzi,one, cioè quella che ha per apposito scopo. la conservazione delle parti ed in– sieme abbraccia ed attua gli scopi universali dello intiero. (E con ciò si spiega ·come l'on. Salandra sia sempre ,cosi proclive a chiamare la Camera in soccorso de1lo · Stato, quando altri drirebhe, sempli– cemente, del Governo, come fece nella· discussione per i fatti della settimana ro·ssa, o in quella alqua·nto ostruzionistica per i provvèdimenti fiscali, seguìti alta -campagna Tripolina). E, in eletto. sistema, la « Camera parlamentare» concerne appena una com– partecipazione al potère governativo dei· privati. « Cotesta compartecipazione è propriamente al po– tere legislativo, cioè all'tmiversaLe degli inte11essi che non importano il presentarsi e l'agire d,e:\lo Stato quale individuo,. ,come, p. es., la pace e la guerra, e quindi non ispettano esclusivamente al po tere del prin cipe. « Però voler far,e della funzione le( sisl.ativa.un potere che st a da s è, un potere pri– mi ti vo, con d,etermina.zione del.la partecipazione di tutti allo stesso, rendendo i l p otere governativo d'Ì– pendente da quello e solo esecutore; presuppon,e -che non si conosca la vera Idea dello Stato», e cioè, che l'Individuali'là dello Stato ,compenetra gli affari particolari, cui apparti.ene quello, per sè astratto, della legi,slazion<r. La stessa legge· annuale cl,el bi– lancio non potrebbe mai essere, per l'assemblea par– lamentare, un mezzo di coercizio-ne contro il Go– verno e, perciò, una garenzia ,contro l'ingiustizia e la prepotenza. E ciò perchè "l'interesse posrt.oin. co-. tal facoltà è una « superficiale apparenza », mentre nè l'apparecchio delle finanze necessario per l'esi– stenza deUo Stato può essere. condizionato da qual– siasi altra circostanz.a, nè può essere messo in dub– bio annualmente l'esse1:e cl.elio Stato. E il concetto che possa esse•re n~essario ri-cor1,erea simili mezzi di coerciz.ione riposa in· parte sull'altro falso con-

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