Critica Sociale - Anno XXV - n. 16 - 16-31 agosto 1915

242 CRITICA SOCIALE eminentemente politica, che si può, si deve quindi combattere con mezzi politici. Tutte le rilevazioni statistiche concordano nel dire che la produzione nazionale ed internazionale del grano è, poco su poco giù, quella degli anni scorsi, onde, alla stregua della legge natiwale dell'offerta e della domanda secondo il quanto della produzione e il quanto del consumo, non si spiegherebbero affatto i prezzi proibitivi correnti della derrata. La quale spiega– zione soltanto si ha pensando alla guerra, agli accaparramenti dei Governi, ai noli accresciuti, alla renitenza a vendere nella cupida speranza di guadagni sempre più alti, che genera la stasi del mercato. Intervenire con potenti mezzi statali a vendere, rompendo il patto tacito del non ven– dere, è, per chi ben guarda, mettersi nella linea delle leggi naturali dell'economia, non è un pren– derle di petto artificiosamente. Certo, per fare ciò, bisogna avere l'animo sgombro da ogni segreta predilezione per i beati possidentes. E questo non è cosa così agevole come i Deputati socialisti forse . si immaginano. ' All'incirca gli stessi ragionamenti si possono fare sul problema della disoccupazione.... Come! c'è disoccupazione mentre tanti uomini validi sono alla guerra e tanti altri lavorano ai fornimenti della guerra! .... Eppure la disoccupazione c'è - perchè è spenta l'industria edile e, con essa, tutte qnelle di arredamento, di abbigliamento e di lusso. C'è, perchè le sostituzioni non sono agevoli e spe– dite, tra il personale itnskilled e il personale :;killed, e le sostituzioni del personale femminile al maschile - dove sono possibili - furono ec– cessive. C'è, insomma, perchè c'è - come una do– cumentazione rigorosa ha stabilito e come i me– moriali, presentati al Governo dalle rappresentanze delle grandi organizzazioni econ9miche proleta– rie e dal Comitato parlamentare socialista, hanno illustrato nelle sue cause e nei suoi rimedi. L'or– dine del giorno del Convegno di Firenze, richia– mando tutto ciò, si duole " della assoluta insuffi– cienza dei provvedimenti governativi di fronte alla necessità di finanziare larghissimamente lavori pubblici, di rendere più fecondo e spedito il fun– zionamento degli organi centrali e locali della pubblica amministrazione ,, e si richiama anche ai deliberati recenti del Comitato pe1'manente del Lavoro. Ottimamente. I Deputati socialisti si appellano agli alleati, che lo Stato ha offerto loro nella difesa del proletariato in tempo di pace, e nella. sua assistenza in tempo di guerra. Così il socialismo è al suo posto. Il Partito,· " il quale fu contrario all'intervento e volle de– precarlo, si è poi volto, a guerra sdoppiata, nelle grandi città come nei piccoli Comuni, o come amministratore di enti locali, o come partecipe dei Comitati di assistenza civile, verso i combat– tenti, verso le loro famiglie, verso le vittime della disoccupazione e della speculazione, dalla guerra rese: la prima più grave, la seconda più audace,,. I Deputati socialisti a Firenze segnalarono con soddisfazione la vitalità energica e feconda del Partito. Ma, se il Governo mostra di non apprez– zarne la buona volontà di azione solidale e, nel miglior senso della parola, patriottica; se anzi, con fatti troppo eloquenti, mostra di volerlo in– calzare con l'arbitrio e l'ostilità, talchè il Partito sente di dover lottare per la propria conserva– zione contro ·gli attacchi nemici (e la parzialità della Censura non è ultimo argomento a prova di ciò), il Gruppo Parlamentare dei socialisti, cercando l'organo più adatto alle circostanze pre– senti per esprimere la più alta capacità di vita e di opere, non ha trovato !li meglio che confar- BibliotecaGino Bianco mare al proprio Comitato esecutivo (dove l'ono– revole Merloni lavora per tutti...) " il mandato di agire come Comitato di difesa e di propaganda per dirigere e disciplinare, d'accordo con la Di- . rezione del Partito, l'azione· necessaria di tutela delle organizzazioni e delle amministrazioni lo– cali, ponendo a sua disposizione per questo scopo tutti i propri componenti ,,. Taluno che, prima ai colleghi del Gruppo e alla Direzione del Partito,, e, poi, a causa perduta, per scrupolo di storicità, riferì in queste colonne sulla necessità socialista di una vigorosa unità di indirizzo nel Partito, e perciò propose un organo speciale per il tempo dei pieni poteri governativi, comprendente i mem– bri degli Enti suddetti, più i rappresentanti della stampa socialista e dei grandi Comuni, ha ora la vana o vanitosa soddisfazione di constatare che le necessità impellenti dei fatti vanno automati– camente spingendo alla effettuazione di quel con– cetto, che la prevenzione di parte e H pregiudizio autoritativo scartarono prima quasi di averlo discusso. Le co,;tituzioni ·dei partiti come quelle degli Stati hanno i loro bigotti, per i quali non già le costituzioni_ servono agli uomini e ai partiti, ma i partiti e gli uomini servono alle costituzioni. Sint ut sunt, aut non sint. Poi i fatti si inca– ricano - gli impertinenti! - di sovvertire le costituzioni. Noi ora non possiamo che fare i voti più ardenti percnè, coi mezzi di cui dispone, possa il Partito socialista " fronteggiare e superare le difficoltà politiche o realmente create dallo stato di g1 .10rra o artificiosamente suscitate col pretesto di esso ,,. Importa sopratutto che il Governo, sa– viamente diffidato delle sue responsabilità e delle conseguenze della politica che i convenuti a Fi– renze . si sforzarono pacatamente~ di definire, senza prnvenzioni e senza· sfoggio di parole re– boanti, intenda che il Partito socialista ha la missione sacra di vigilare a difesa degli interessi e dei diritti del proletariato, " sia di quello che è rimasto a continuare la grande ·opera della pro– duzione sociale, sia di quello che combatte al fronte, il quale non deve assolutamente, al suo ritorno, in cambio del sangue versato, e per opera di qwCelli stessi che oggi ne esaltano il sa– crifizio, trovare diminuito o disperso il patrimonio civile, intangibile delle sue conquiste e delle sue libertà,,. Importa che il Governo si convinca che tale missione del Partito socialista non è con– traddittoria, è anzi necessariamente comptemen– ta i·e,. a quella nazionale; cessi quindi di guardarla col sospetto, di attraversarla con gli impedimenti, di distruggerla· 'con le persecuzioni agli uomini ed alle associazioni che la incarnano. Ecco quello 'che il Convegno fiorentino ha voluto dire come risultato di due giorni di feconde ed elevate di– scussioni, tutte permeate dal soffio del dolore e del dovere spirante dalla tragica e fatale confla– grazione, in cui l'Italia volle avere il suo posto! ... Il perchè il Convegno stesso non poteva chiu– dersi senza elevare, dopochè il compagno on. Mor– gari ebbe su ciò minutamente riferito, un pen– siero di omaggio a tutti quei generosi che lavo– rano a raccogliere gli elementi della pace futura, basata su principii sicuri di giustizia e di indi– pendenza dei popoli .... Decisamente, il Convegno di Firenze, che dovrà periodicamente riprodursi tra i Deputati socialisti e la Direzione del Partito, per la somma delle cose dette e per la somma delle ragioni proposte, riuscì una delle più feconde e nobili affermazioni del Partito nostro, e in tutto degna di essere so– vranamente negletta ed abbondantemente vitu– perata dalla stampa borghese. Noi.

RkJQdWJsaXNoZXIy